Sabato 19 Luglio 2025
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La Thailandia è sempre più impegnata nella realizzazione di regolamentazioni per le energie rinnovabili. La Commissione per la regolamentazione dell'energia (ERC) sta lavorando a una "tariffa verde" che determinerà il prezzo delle bollette dell'energia elettrica per i proprietari di fabbriche che devono utilizzare energia pulita per raggiungere la neutralità di carbonio.
Molte fabbriche in Thailandia sono desiderose di adottare energia pulita, in quanto si impegnano a perseguire gli obiettivi aziendali per combattere il riscaldamento globale. Il Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM) è disposto a perseguire questo obiettivo, non solo per ridurre le emissioni di carbonio, ma anche per evitare le barriere non tariffarie da parte dell'UE.
Fonte: https://bit.ly/3Yntqda
(Contenuto editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)
Possono tirare un parziale sospiro di sollievo i lavoratori frontalieri che operano in Svizzera ma risiedono in Italia. Dopo una lunga concertazione tra Roma e Berna, in merito agli accordi presi tra i due stati in epoca di pandemia, circa la tassazione dei redditi prodotti sul territorio elvetico da chi risiede in Italia entro un raggio di 20 km dal confine, si è sciolto un nodo importante. Per il 2023 non verrà modificato il regime di tassazione vigente ma lo smart working sarà l’ago della bilancia. Sono circa 90 mila i frontalieri che non potranno più svolgere il telelavoro, pena l’aumento della tassazione sul salario.
Il reddito percepito dal contribuente residente in Italia a fronte della propria attività di lavoro dipendente svolta in Svizzera per almeno ¾ dei giorni lavorativi di un anno solare e per non più di ¼ in Italia (ad esempio beneficiando dello smart working), rientrerà nell'ambito applicativo dell'articolo 15, paragrafo 1, della Convenzione tra Italia e Svizzera per evitare le doppie imposizioni, con conseguente tassazione esclusiva dei redditi da lavoro dipendente nello Stato di residenza del Contribuente a meno che tale attività non sia svolta nell'altro Stato contraente il medesimo Trattato internazionale; ipotesi in cui tale reddito dovrà essere assoggettato ad imposizione concorrente in entrambi i Paesi. Quanto specificato non risulterà applicabile a chi utilizzerà lo smart-working (da casa) per il 25% delle giornate lavorative previste nell’anno. Lo ha evidenziato l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 171 del 26 gennaio 2023.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera)
Lo scorso novembre (2022) in Danimarca si sono svolte le elezioni, che hanno proclamato Mette Frederiksen vincitrice per la seconda volta di fila. Il primo ministro ha deciso di governare il paese creando una coalizione di governo che coinvolge il cosiddetto blocco rosso, e che comprende Social Democratici, la Sinistra ed i Moderati.
La nuova alleanza si è trovata immediatamente d’accordo su un aspetto fondamentale del nostro tempo: la grande sfida del secolo, ossia la crisi climatica.
Per questo motivo, la coalizione si è messa subito all'opera per pianificare una strategia di contrasto agli effetti negativi del cambiamento climatico. Ecco, quindi, di seguito, i 5 principali elementi di questa nuova politica climatica.
1. La Danimarca deve raggiungere emissioni zero più velocemente
L’obiettivo di diventare carbon-neutral entro il 2050 viene anticipata al 2045, con il nuovo obiettivo, quindi, di raggiungere entro la metà del secolo una riduzione pari al 110% di emissioni, rispetto ai livelli degli anni Novanta. Gli obiettivi che, invece, sono già prossimi al traguardo non sono stati modificati, per lasciar, agli sforzi attuali, di fare il loro corso in maniera organica. Questo comporta che è ancora valido l'obiettivo di ridurre le emissioni di circa il 50% entro il 2025.
2. Il settore agricolo deve pagare per le emissioni
Il nuovo governo ha deciso di creare una tassa per il settore agricolo, con la quale le aziende agricole pagheranno per le emissioni di gas terra che emetteranno. Il governo, però, si è assicurato che la tassa non potrà essere troppo alta, per non rischiare di distruggere la competitività delle aziende, e, inoltre, ha stipulato che i soldi raccolti dovranno essere restituiti all’agricoltura, per offrire un maggiore supporto allo sviluppo tecnologico del settore.
3. 100dkk da pagare se si prende l’aereo
Si è deciso di imporre una tassa di 100dkk per chi prende l’aereo. Questi soldi verranno usati per sovvenzionate le tratte domestiche "green" e per finanziare gli assegni pensionistici.
4. Un piano per depurare l’acqua
La Danimarca è molto fiera della propria acqua potabile, che, però, ricerche dimostrano stia rischiando di diventare sempre più inquinata. Il nuovo governo vuole risolvere la questione con un “piano d’emergenza” per proteggere le fonti idriche da pesticidi ed elementi inquinanti.
5. Una legge sulla natura
Verrà introdotta una legge sulla natura e sulla biodiversità che dovrà assicurare, entro il 2030, la tutela del 30% del paesaggio naturale, sia di terra che di mare. Di questa percentuale, il 10% dovrà essere totalmente protetto. Quest’ultimo passaggio sarà più complicato da raggiungere, a causa del grande peso che l’agricoltura ha sul territorio. Il governo, però, si sta già impegnando per creare una strategia che porterà ad un equilibrio tra i bisogni agricoli e quelli ambientali.
Ancora una volta, quindi, la Danimarca si dimostra sensibile alla protezione ambientale e alla lotta contro la crisi climatica, e cerca di contribuire in maniera efficace e lungimirante alla sfida più importante della nostra generazione.
Fonte: https://bit.ly/3DEouIQ
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)
La Svizzera interessata a rendersi sempre più avanzata nell’ambito delle PMI nazionali. Con l’obiettivo di valorizzare i temi legati allo sviluppo sostenibile e alla digitalizzazione, il 25 gennaio scorso, il Consiglio Federale Svizzero ha approvato un piano di interventi per il triennio 2024-2027 con interesse verso 23 attività concrete. L’investimento previsto è di 646 milioni di franchi e non si esclude la possibilità di collaborazione con le nazioni confinanti per il reperimento di risorse umane e produttive indispensabili al raggiungimento degli obiettivi.
Rispetto al triennio in fase di conclusione (2020-2023), lo sviluppo sostenibile e la digitalizzazione acquisiranno maggiore importanza. Forte orientamento è stato poi espresso verso i principali target di riferimento: le PMI e i Cantoni. Per l'attuazione degli obiettivi, nei prossimi anni, la SECO e le organizzazioni incaricate, avvieranno le strategie operative, siglando le collaborazioni necessarie. Attenzione anche sotto il profilo dell’alleggerimento della burocrazia a carico delle aziende elvetiche: il potenziamento del portale EasyGov sarà indispensabile anche per imprese che intendono trasferirsi e prevederà un ulteriore ampliamento nell'ambito delle notifiche e dei permessi per le imprese secondo il diritto degli stranieri.
Per quanto concerne la politica del turismo, le priorità a livello di contenuto risiedono nell'ulteriore promozione degli investimenti, nello sviluppo sostenibile nonché nella trasformazione digitale del turismo.
Fonte: https://bit.ly/3Y8v2b2
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera)
All'evento vengono presentate proposte e tendenze autentiche della gastronomia mondiale, essendo un evento ambizioso, in cui gli chef di tutto il mondo sono tenuti a presentare e pubblicizzare al mercato internazionale.
La 21ª edizione di Madrid Fusión è stata inaugurata all'inizio di questa settimana e ha presentato formaggio Minas artigianale, cachaça, caffè e il famoso pollo con gombo e angu tipico della cucina di Minas Gerais. Grande partecipazione alla manifestazione, organizzata dal Governo del Minas Gerais, attraverso il Segretariato di Stato per la Cultura e il Turismo del Minas Gerais (Secult/MG), in collaborazione con il Centro di riferimento per il formaggio artigianale (CRQA) e l'Agenzia brasiliana per la promozione internazionale do Turismo (Embratur), è un marchio storico della cucina del Minas Gerais.
“Per la prima volta abbiamo partecipato a Madrid Fusión, che è la più grande fiera gastronomica del mondo, insieme al Centro de Referência do Queijo Artesanal e all'Embratur. Questo è un momento molto importante per noi per mostrare ciò che è più essenziale nel nostro Stato, che è la cucina del Minas Gerais”, ha sottolineato il Segretario di Stato per la Cultura e il Turismo, Leônidas Oliveira.
“È stata una mattinata (lunedì) dai tanti sapori, allegra, festosa, con assaggi di cachaça e anche di caffè. È una gioia immensa per il governo di Minas Gerais e per i nostri partner essere qui a mostrare la destinazione Minas Gerais come destinazione gastronomica”, ha celebrato il segretario.
Allo stand di Embratur, a Madrid, a dirigere la cucina all'inaugurazione c'era lo chef Gabriel Sodré, di Minas Gerais e che attualmente lavora ai fornelli anche al Chispa Bristró, sempre a Madrid. Sodré ha già lavorato in Nuova Zelanda e anche con il famoso chef del paese Stephen Barry; in Brasile ha lavorato con Leonardo Paixão, a Glouton, a Belo Horizonte.
Madrid Fusión si è svolta fino a mercoledì 25 gennaio e ha aperto molte possibilità per il business gastronomico-culturale. La partecipazione di Secult all'evento ha mirato alla promozione del potenziale turistico e culinario del Minas Gerais presso il pubblico europeo e attrarre investimenti.
Fonte: https://bit.ly/3WDoUpn
(Contenuto editoriale a cura della Camera Italo-Brasiliana di Commercio, Industria ed Agricoltura di Minas Gerais)
Il 13 gennaio il Governo portoghese ha lanciato, nell’ambito del piano Turismo de Portugal, una nuova edizione del Programma FIT 2.0 – Fostering Innovation in Tourism, un'iniziativa con un investimento pubblico di circa 1,3 milioni di euro che mira a sostenere 250 startup nella creazione e sviluppo di nuove imprese nel settore del turismo, basato su idee innovative.
La nuova edizione del Programma FIT prevede il lancio di un concorso per mobilitare l'ecosistema turistico e le entità del sistema scientifico e tecnologico nel proporre nuove soluzioni su tutto il territorio nazionale, con particolare attenzione ai territori a bassa densità.
Contestualmente verrà varato il regolamento per i programmi di accelerazione e di open Innovation, volti a incentivare lo sviluppo di soluzioni in linea con le esigenze del settore e la loro sperimentazione in ambito aziendale.
Fonte: https://bit.ly/3jbcWWw
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per il Portogallo)
La robusta ripresa del turismo nel 2022 è stata uno dei principali motori dell'economia spagnola. Il suo contributo al prodotto interno lordo (Pil) è stato di 159.490 milioni di euro in termini nominali, l'1,4% in più rispetto al 2019, e ha rappresentato il 61% della crescita del Pil spagnolo, secondo i calcoli di Exceltur, l'associazione che raggruppa le grandi aziende del settore. L'impennata della domanda nazionale e il forte incremento dei viaggiatori internazionali rispetto ai due anni precedenti, condizionati dalla pandemia, sono alla base del miglioramento dell'attività, che dovrebbe consolidarsi nel 2023, nonostante i presagi negativi sul rallentamento dell'economia mondiale da parte di alcuni analisti e istituzioni finanziarie.
Il settore turistico ha contribuito per il 12,2% al PIL spagnolo nel 2022, tuttavia ancora al di sotto del 12,6% raggiunto nel 2019. La voglia di viaggiare e il risparmio accumulato durante la pandemia sono stati alla base del recupero dello scorso anno. Nonostante la fiducia dei consumatori sia scesa, la domanda è rimasta forte grazie al fatto che i consumatori locali hanno privilegiato la spesa per il tempo libero e, se hanno dovuto ridurre le spese, lo hanno fatto in altri beni. Pertanto, la domanda nazionale ha contribuito in maniera determinate alla ripresa del settore, sia nei viaggi verso destinazioni spagnole che all'estero.
Anche la domanda estera ha registrato una forte ripresa, con una maggiore intensità in termini di introiti più che di flussi. Nel 2022 si stima che siano arrivati 72 milioni di viaggiatori internazionali, contro i 31 milioni del 2021, i 19 milioni del 2020 e gli 83 milioni del 2019. D'altro canto, i ricavi hanno raggiunto i 69.000 milioni di €, una cifra molto vicina ai 71.000 milioni del 2019, secondo i dati della Banca di Spagna ripresi da Exceltur.
I principali mercati emissari per la Spagna continuano ad essere quelli tradizionali europei: il Regno Unit, la Germania, la Francia, i Paesi nordici e l'Italia.
Fonte: https://bit.ly/3Y41gU6
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana per la Spagna)
La Repubblica Ceca vuole puntare maggiormente sulla diplomazia scientifica per attrarre gli investimenti ad alto valore aggiunto. Lo ha detto il sottosegretario al Ministero degli Esteri Jiří Kozák al quotidiano Hospodářské noviny.
Kozák è stato nominato lo scorso anno e ha sostituito il sottosegretario Martin Tlapa, che gestiva la cosiddetta diplomazia economica e la promozione economica all’estero. “Stiamo riconsiderando il funzionamento dei diplomatici dediti all’economia e vogliamo integrare maggiormente la diplomazia scientifica nel loro lavoro” ha annunciato Kozák. L’obiettivo è trovare partner esteri per i centri di ricerca o le aziende ceche e attrarre più investimenti ad alto contenuto tecnologico.
Attualmente sono in servizio al Palazzo Černín quattro diplomatici, che si occupano della diplomazia scientifica. Il loro numero dovrebbe crescere e dovrebbero rafforzarsi anche le strutture dello stesso Ministero.
Fonte: https://bit.ly/3H5nbDG
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)
Il rafforzamento della corona ceca nei confronti dell’euro e del dollaro potrebbe contribuire alla moderazione dell’inflazione. Lo sostengono gli analisti.
Lunedì il cambio verso l’euro della corona ceca è rimasto sotto la soglia di 24 corone per euro, registrando livelli minimi dal 2008. “Una corona ceca rafforzata è una notizia molto buona per la lotta all’inflazione, in quanto riduce i costi d’acquisto delle energie in valute estere” ha indicato l’analista Petr Lajsek. Grazie al rafforzamento diminuiscono anche i costi dei beni importati o i viaggi all’estero.
Il cambio sotto la soglia di 24 corone per euro crea, invece, qualche grattacapo alle imprese esportatrici. “Il cambio è al limite delle possibilità per la maggioranza degli esportatori” ha indicato il vicepresidente dell’Associazione delle Imprese Esportatrici ceche Otto Daněk. Tuttavia, anche le imprese con forti vendite all’estero vedono ridotti i costi degli input esteri.
Fonte: https://bit.ly/3WXFAs9
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)
L'aumento delle esportazioni di cachaça prodotta a Minas ha innalzato il livello dello stato nella classifica nazionale. Da gennaio a novembre 2022, le spedizioni hanno fruttato allo stato 2,069 milioni di dollari in valuta estera, con un aumento del 135%. Con ciò, Minas Gerais è balzato dalla quinta alla terza posizione.
Nel periodo sono stati spediti 378mila litri, un volume superiore dell'86% a quello registrato nello stesso periodo del 2021. I dati sono dell'Istituto brasiliano di Cachaça (Ibrac).
Assumendo il terzo posto, lo stato rappresenta ora l'11,2% del valore esportato dal Brasile. Mantenendo la base comparativa da gennaio a novembre 2021, le spedizioni di cachaça sono cresciute del 54,74% in valore, raggiungendo i 18,47 milioni di dollari. In tutto si trattava di 8,6 milioni di litri, ovvero il 30,38% in più.
Al fine di mantenere la qualità della bevanda, considerando l'espansione dei mercati, il miglioramento della produzione e la sicurezza sanitaria, il governo del Minas Gerais, attraverso l'Instituto Mineiro de Agropecuária (IMA), un'autarchia legata al Segretariato dell'agricoltura, dell'allevamento e Supply (Seapa), ha creato un progetto “Cachaça Mineira Legal e de Qualidade”.
L'ispezione presso lo stabilimento commerciale o presso l'alambicco mira a garantire la fornitura di bevande in conformità con gli standard della legislazione sulle bevande. Per questo vengono effettuate anche analisi per valutare il rispetto dei parametri stabiliti per la commercializzazione della cachaça all'interno degli standard ufficiali di identità e qualità.
Minas Gerais è anche il più grande produttore di cachaça artigianale del paese. Il tradizionale processo di produzione della bevanda in un alambicco è stato dichiarato patrimonio culturale dalla legge statale nº 16.688 dell'11 gennaio 2007.
Fonte: https://bit.ly/3Jj38Es
(Contenuto editoriale a cura della Camera Italo-Brasiliana di Commercio, Industria ed Agricoltura di Minas Gerais)