Notizie mercati esteri

Mercoledì 21 Dicembre 2022

Crescono le vendite di e-bike negli Stati Uniti

Le biciclette elettriche hanno conquistato negli ultimi anni molti ciclisti di lunga data ma hanno anche convinto molti automobilisti a preferire la mobilità leggera e sostenibile. I dati e le ricerche di mercato più recenti dimostrano che il volume delle vendite e il fatturato stanno raggiungendo livelli molto alti e inaspettati.

I dati indicano infatti come negli Stati Uniti nel 2021 le vendite di biciclette elettriche abbiano superato quelle di auto elettriche e ibride messe insieme. Dati recenti confermano che questo ritmo non rallenterà.

La Light Electric Vehicle Association rivela che gli Stati Uniti hanno importato circa 790.000 biciclette elettriche nel 2021. Si tratta di un aumento significativo rispetto alle circa 450.000 biciclette elettriche importate nell’anno precedente e alle quasi 250.000 del 2019.

Oltre all'enorme aumento delle importazioni e delle vendite negli Stati Uniti lo scorso anno, occorre sottolineare che diverse aziende di biciclette elettriche sono state in grado di raccogliere finanziamenti significativi per investimenti a lungo termine e far fronte a questa crescente domanda, come per esempio, Rad Power Bikes, la più grande azienda statunitense di e-bike, che ha ottenuto finanziamenti per oltre 300 milioni di dollari.

I motivi di questa crescita della domanda sono molteplici: se da un lato la e-bike è intesa come valido sostituto all’utilizzo dei mezzi pubblici, dall’altro molti americani stanno riscoprendo un hobby a basso costo e che offre divertimento in tutte le stagioni dell’anno. È bene considerare inoltre che molti consumatori hanno deciso di acquistare una e-bike per il loro trasporto quotidiano in quanto questa permette di tagliare i costi in aumento di benzina, parcheggi, assicurazione e altri costi connessi, senza contare che la bicicletta elettrica permette di evitare il traffico insostenibile delle grandi metropoli americane. 

Fonte: https://bit.ly/3VeOjVQ

 

(Contenuto editoriale a cura della Italy-America Chamber of Commerce Southeast)

Ultima modifica: Mercoledì 21 Dicembre 2022
Mercoledì 21 Dicembre 2022

Possibilità di business in Brasile con energia pulita e sostenibilità

Il CEO, Yannick Laporte, della Sonepar in Brasile, multinazionale francese, che è in Brasile dal 2001 e opera nella distribuzione di materiale elettrico, come cavi e interruttori, sostiene la tesi che, per il 2023, lo sfruttamento di energia pulita l'energia in Brasile costituisce una grande attrazione per coinvolgere più multinazionali. E come prendersi cura della sostenibilità potrebbe interconnettere gli interessi della produzione e delle prestazioni nell'attività economica.

In quest'ottica, potrebbe essere una grande opportunità per convincere le industrie a produrre in Brasile. Perché l'impronta di carbonio è inferiore rispetto ad altri paesi. In Germania, solo il 25% della matrice elettrica è sostenibile. È troppo poco.

Ciò potrebbe fornire l'opportunità di collaborare con aziende dei paesi dell'UE, convincendo le fabbriche a stabilirsi in Brasile. E rafforzare la matrice energetica sostenibile, come solare, eolica.

L’aumento di queste attività potrebbe anche contribuire a dar supporto alla sostenibilità dell'ambiente e dell'attività economica, con un focus sull'agrobusiness, consentendo di aumentare la produttività e ridurre l'uso di fertilizzanti chimici e pesticidi nelle piantagioni, nonché di migliorare il riutilizzo nel ciclo di uso dell'acqua.

Da considerare inoltre che le multinazionali hanno obiettivi interni di sostenibilità. E questo appello non è più solo legale ed ecologico, è diventato un appello economico, in quanto afferma il rispetto del principio di sostenibilità nei processi produttivi, imponendo alle imprese l'adozione di processi interni per la sostenibilità, sia attraverso strumenti legislativi, sia attraverso strumenti sociali di condanna e deprezzamento commerciale del prodotto non conforme. Mentre invece fa molta presa presso il pubblico consumatore il marketing del prodotto verde, sostenibile e che rispetta l’ambiente.

 

Fonte: https://bit.ly/3PIMFdQ

 

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera Italiana Commercio e Industria SC - Brasile)

 

Ultima modifica: Lunedì 16 Gennaio 2023
Mercoledì 21 Dicembre 2022

Elenco delle principali fiere negli US

In allegato si riportano le principali fiere che si terranno in USA nel 2023 relative ai più diversi settori economici, dall'agroalimentare, all'energia, alle biotecnologie, all'aerospazio.

(Contenuto editoriale a cura della Italy-America Chamber of Commerce of Texas)

Ultima modifica: Mercoledì 21 Dicembre 2022
Mercoledì 21 Dicembre 2022

La Polonia incoraggia un regime di sanzioni il più ampio possibile

Il Primo ministro della Polonia Mateusz Morawiecki ha partecipato al vertice dell'Unione Europea con i Paesi ASEN, che si è tenuto a Bruxelles. "È stato un grande successo condannare la Russia in modo così inequivocabile", ha dichiarato ai giornalisti polacchi. "La Russia sta conducendo una guerra in Ucraina, ma anche una guerra economica contro l'Europa", ha sottolineato. Il Primo Ministro ha affermato che l'Unione Europea dovrebbe quindi ridurre il più possibile i prezzi del gas e del petrolio.

"La Polonia incoraggia un regime di sanzioni il più ampio possibile", ha dichiarato Mateusz Morawiecki.

Il capo del governo polacco parteciperà a un vertice dell'UE che si concentrerà sulle conseguenze dell'aggressione russa all'Ucraina, sull'attuale situazione del mercato energetico e sulla sicurezza.

Fonte: POLONIA OGGI

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Mercoledì 21 Dicembre 2022
Mercoledì 21 Dicembre 2022

Scambi commerciali tra Houston e l'Italia

I dati degli scambi commerciali tra la sola città di Houston e l'Italia, sono così rilevanti in termini di valore e quantità, da meritare un approfondimento.

La presente relazione descrive gli andamenti economici tra le due realtà negli ultimi 10 anni.

Il distretto doganale di Houston-Galveston è la seconda porta d'ingresso più trafficata per il commercio tra Stati Uniti e Italia. L'Italia è il quarto partner commerciale europeo di Houston. Dal 2012 al 2021, il commercio tra Houston e l'Italia è stato in media di $ 5,1 miliardi all'anno e nel 2021 è stato valutato in $ 7,0 miliardi.

Legami Commerciali tra Houston e l'Italia 

  • Diciassette aziende con quartier generale a Houston possiedono 33 sedi secondarie in Italia, tra cui ABS, Hines, Huntsman, NOV e Schlumberger
  • Trentuno aziende italiane hanno 36 filiali nell'area di Houston, tra cui Bulgari, Dolce & Gabbana, Eni Oil Company, Prysmian Downhole Technology e Versace
  • Le relazioni commerciali e culturali con l'Italia sono agevolate a Houston grazie alla presenza del Consolato Generale d'Italia, della Camera di Commercio Italo-Americana del Texas, dell'Italian Trade Commission e del Centro Culturale e Comunitario Italiano

Import-export

  • Houston si colloca al 9° posto tra i gateway più trafficati per il commercio di merci da e verso l’Italia (in termini di peso)
  • Il commercio aereo tra Houston e l'Italia ha raggiunto le 6.170,2 tonnellate metriche nel 2021, in aumento del 54,7% rispetto al 2020, pari a $ 294,6 milioni nel '21, + 32,0% rispetto all’anno precedente
  • Nel 2021, i tre principali prodotti sono stati: attrezzature industriali e computer, articoli in ferro o acciaio, prodotti in plastica, che hanno rappresentato il 69,03 % del totale del commercio via aerea

 

Valori complessivi

Il commercio tra Houston e l'Italia è quasi raddoppiato negli ultimi dieci anni, passando da $3,6 miliardi nel 2012 a $7,0 miliardi nel 21. In valori assoluti, si è assistito ad un aumento del 21,9% rispetto al 2020, aumento che può essere attribuito in gran parte all'aumento del valore delle importazioni di attrezzature industriali e computer e all'esportazione di carburanti, petrolio e prodotti raffinate.

 

(Contenuto editoriale a cura della Italy-America Chamber of Commerce of Texas)

Ultima modifica: Mercoledì 21 Dicembre 2022
Martedì 20 Dicembre 2022

Rep. Ceca - L’inflazione riprende vigore a novembre

L’inflazione ha ripreso vigore a novembre in Repubblica Ceca. Lo indica l’indagine sull’andamento dei prezzi dell’Ufficio di Statistica Ceco. In media i prezzi sono cresciuti rispetto a un anno fa del 16,2%.

A influenzare il dato di novembre è stata anche la decisione del governo durante lo scorso anno di cancellare l’IVA per l’energia elettrica e gas. Nonostante gli interventi dell’esecutivo durante quest’anno i prezzi del gas sono in forte aumento, mentre quelli della luce hanno registrato un calo di circa un quarto. Un forte aumento è stato registrato anche nel comparto alimentare e quello della ristorazione e accoglienza con una crescita dei prezzi del 26%. Complessivamente i prezzi dei beni sono cresciuti del 18,5% e quelli dei servizi del 12,6%.

Fonte: https://bit.ly/3YwP2ER

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Mercoledì 21 Dicembre 2022
Martedì 20 Dicembre 2022

Sul mercato praghese degli uffici si attendono rincari

I principali players sul mercato praghese degli uffici attendono rincari degli affitti. Lo hanno detto all’Agenzia di Stampa Ceca (ČTK).

Attualmente il prezzo medio dell’affitto di un ufficio a Praga oscilla da 15 euro al mese per metro quadrato nelle parti meno centrali della città, e a 26,5 euro negli edifici centrali e più moderni.

Nei primi tre trimestri dell’anno il mercato ha registrato una forte crescita delle transazioni, che hanno superato gli anni della pandemia. Il tasso degli uffici sfitti è calato a circa l’otto percento. La superficie disponibile di spazi amministrativi a Praga toccherà i 3,8 milioni di metri quadrati entro la fine dell’anno.

Fonte: https://bit.ly/3PCX233

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Mercoledì 21 Dicembre 2022
Martedì 20 Dicembre 2022

La corsa ai vertici dello SMI nell'era Sanchez causa la perdita di oltre 200.000 posti di lavoro in Spagna

Uno studio di Cepyme stima che gli aumenti del salario minimo interprofessionale (SMI) effettuati dal 2018 hanno portato alla scomparsa di 217.500 posti di lavoro, di cui 71.600 corrisponderebbero a perdite di posti di lavoro e 145.900 a posti di lavoro che non sarebbero più stati creati a causa dell'aumento del costo del lavoro per le aziende. L'ISM è passato da 735,9 euro al mese nel 2018, anno in cui Pedro Sánchez è diventato primo ministro spagnolo, agli attuali 1.000 euro al mese, con un aumento del 35,9% in cinque anni.

Secondo l'associazione dei datori di lavoro delle piccole e medie imprese, ciò ha comportato un aumento delle basi contributive minime di quasi il 40%.

Attualmente lo SMI è pari a circa il 56% del salario medio, ma l'obiettivo del governo è di portarlo al 60% entro il 2023, come raccomandato dalla Carta sociale europea.

Fonte: https://bit.ly/3HPOF21

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana – Barcellona)

 

Ultima modifica: Mercoledì 21 Dicembre 2022
Martedì 20 Dicembre 2022

Il mondo dell’Istruzione in Danimarca

L’istruzione, in Danimarca, è considerata un caposaldo del sistema statale di welfare. Infatti, l’investimento sia pubblico che privato nello sviluppo di nuove qualifiche e competenze per adulti e giovani cittadini è uno dei più elevati in Europa.  

L'idea che sta alla base di questo forte investimento è quella di mantenere una forza lavoro altamente qualificata e ben istruita che possa avere successo in un contesto di un'economia globale. 

Alcune statistiche riguardanti gli ultimi due anni dimostrano concretamente cosa vuol dire puntare ad un’educazione di qualità. Nel 2020, la spesa delle amministrazioni pubbliche per l'istruzione nell'UE ammontava a 671 miliardi di euro, pari al 5% del PIL. La Danimarca, ha raggiunto il 6,4%, mentre, per fare un confronto, in Italia si è speso il 4.3% del PIL.  

Per ottenere una scuola di qualità, è importante supportare gli insegnanti; ed è per questo che in Danimarca, la retribuzione annua lorda dei professori delle scuole secondarie è aumentata costantemente dal 2009 al 2021, raggiungendo oggi i 47.980 euro, cifre tra le più elevate d’Europa, e che ammontano a circa il doppio di quanto guadagnano gli stessi insegnanti in Italia.  

Come funziona il sistema scolastico danese?  

I bambini danesi possono iniziare l’asilo nido quando compiono 6 mesi. A 2 anni e 10 mesi hanno la possibilità d'iscriversi all’asilo, fino al raggiungimento dei 6 anni, quando iniziano a frequentare la scuola primaria.  All’asilo, i bambini imparano i concetti di base come usare i numeri ed imparare le lettere, vengono introdotti alle regole sociali del paese e passano la maggior parte del loro tempo a giocare e svolgere attività all’aria aperta.  

Alla scuola primaria, i bambini vengono introdotti ai metodi d'istruzione più tradizionali, con materie e classi da seguire. Il sistema però, evita le valutazioni attraverso le verifiche ed i voti formali. L’approccio adottato in Danimarca si basa sul lavoro di gruppo e sul problem-solving, e trascura la memorizzazione d'informazioni e concetti. Molta attenzione viene data alla formazione di un pensiero critico nello studente, che deve imparare a mettere in discussione lo status quo. I ragazzi rimangono nella stessa scuola per 9 o 10 anni (l’ultimo anno è facoltativo), e poi passano agli istituti d'istruzione superiore.  

La scuola secondaria è caratterizzata da diversi indirizzi; per i ragazzi con forti abilità accademiche la direzione migliore è il liceo, che dura 3 anni e prepara all’università. Per i ragazzi più orientati verso il lavoro pratico invece, esiste la “vocational school” dove si insegnano le diverse professioni lavorative, come meccanico, cuoco, ecc.  

La scuola è completamente gratuita per tutti, perfino l’università è totalmente accessibile, e gli studenti vengono supportarti attraverso la Statens Uddannelsestøtte, o SU, una borsa di studio statale che aiuta gli studenti a pagare le spese durante il percorso universitario.  

Durante gli anni universitari, poi, è molto comune e consigliato per gli studenti fare tirocini, chiamati “praktikant”, per affacciarsi precocemente al mondo del lavoro. 

Possibilità per studenti e scuole italiane  

Molte scuole secondarie di secondo grado e molti studenti universitari sono stati supportati dalla Camera di Commercio Italiana in Danimarca nell’organizzazione di viaggi d'istruzione, tirocini e anche visite aziendali nel Paese Scandinavo, per toccare con mano le ricchezze del sistema scolastico danese e il mondo del lavoro ad esso associato. Esperienze di formazione, queste, molto interessanti e utili, poiché, i due sistemi d'istruzione, italiano e danese, insieme possono offrire alle giovani generazioni un profilo professionale completo e vincente.  

Fonte: https://www.euronews.com/

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Mercoledì 21 Dicembre 2022
Martedì 20 Dicembre 2022

La Banca Centrale non sta intervenendo sul cambio della corona ceca

La Banca Centrale Ceca (ČNB) non sta intervenendo da circa un mese sul cambio della corona ceca. Lo ha detto Oldřich Dědek, membro del board della banca centrale, a un dibattito organizzato dalla società SAB Finance, socio Camic.

La banca centrale ha cominciato ad intervenire sul mercato per evitare un indebolimento eccessivo della corona ceca in maggio. Da circa un mese, tuttavia, l’istituto centrale non sta più intervenendo e la corona ceca sta tenendo le sue posizioni sul mercato senza l’aiuto delle riserve della ČNB.

Gli interventi si sono fatti più rari già in ottobre, infatti, da maggio ad ottobre la ČNB ha impegnato a difesa della corona circa 26 miliardi di euro, che rappresentano circa il 16% delle sue riserve. Gli interventi più massicci si sono verificati nei mesi estivi.

Fonte: https://bit.ly/3Wr5CUs

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Mercoledì 21 Dicembre 2022