Notizie mercati esteri

Venerdì 5 Agosto 2022

Automotive – Germania e Italia a confronto – Focus luglio 2022

L’industria delle forniture nel settore automobilistico è di fondamentale importanza sia per l’economia tedesca che per quella italiana. Con 2.200 aziende, 161.000 dipendenti e un fatturato di 45 miliardi di euro, l’industria italiana delle forniture occupa una posizione di rilievo a livello internazionale. In Germania, invece, nel 2021, circa 290.800 persone erano impiegate in questo settore e si è registrato un fatturato di 79,67 miliardi di euro. L’industria automobilistica italiana e quella tedesca sono anche strettamente interconnesse: i produttori tedeschi, che si riforniscono dall’Italia di un’ampia gamma di parti e componenti di alta qualità per l’assemblaggio (come pezzi speciali per motori, trasmissioni, frizioni, fusioni, parti metalliche, plastiche ecc.) sono il cliente più importante dell’Italia.

L’industria automobilistica è caratterizzata da complesse catene di fornitura. La pandemia di Covid-19 ha evidenziato ancora una volta la vulnerabilità di queste catene globali. Infatti, le interruzioni di produzione nei singoli Paesi, la carenza di materiali e di prodotti primari come i semiconduttori sono tutti fattori che hanno provocato brevi interruzioni nelle catene di approvvigionamento. Secondo la società di consulenza globale AlixPartners, nel 2021 sono stati prodotti 7,7 milioni di veicoli in meno in tutto il mondo a causa della crisi dei semiconduttori. In più, la dipendenza da singoli fornitori si è rivelata problematica in quanto non consente facilmente il passaggio ad altri produttori per via dell’elevato grado di specializzazione. In questo contesto, la deglobalizzazione è spesso citata come soluzione chiave. Tuttavia, non ci si può aspettare che essa avvenga nel medio termine, poiché andrebbe di pari passo alla perdita di specializzazione, alla minore diversità dei prodotti e alla perdita dei vantaggi comparativi.

Oltre al pilota automatico o al car sharing, l’elettrificazione della catena cinematica è una delle tendenze più importanti del settore automotive. Solo in Germania, nel 2021 sono stati immatricolati oltre 681.000 veicoli elettrici, raddoppiando il risultato ottenuto l’anno precedente. In Italia, la joint venture ACC ha recentemente annunciato l’apertura di una gigafactory a Termoli per le batterie delle e-car, a conferma della tendenza alla mobilità elettrica. La produzione delle prime celle per batterie è prevista per il 2026. Nel 2030, la fabbrica di batterie raggiungerà la piena capacità con circa 2.000 dipendenti. In Germania, invece, il Ministero federale tedesco dell’Economia e della Protezione del Clima ha stanziato 16,66 milioni di euro per un impianto pilota - chiamato “LiBinfinity” - per il riutilizzo delle batterie agli ioni di litio. L'impianto, con una capacità annua di ca. 2500 tonnellate, sarà costruito presso il sito Mercedes-Benz di Kuppenheim.

Fonti: https://bit.ly/3zZMu7O; https://bit.ly/3bt4fDe; https://bit.ly/3JwhaR8; https://bit.ly/3P19mIg; https://bit.ly/3d9wffi; https://bit.ly/3oXKG96  

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Germania)

 

Ultima modifica: Venerdì 2 Settembre 2022
Venerdì 5 Agosto 2022

Il PIL catalano cresce dell'1,5% nonostante il calo industriale

In Spagna il Dipartimento dell'Economia ha affermato che "il settore industriale ha iniziato a moderare la ripresa durante la seconda metà del 2021, in gran parte a causa dei problemi globali di strozzatura dei componenti chiave e anche a causa dell'aumento dei prezzi dell'energia e delle materie prime".

Il ministero regionale ha ricordato che la situazione è molto diversa per ogni settore e ha sottolineato che i più colpiti dai problemi di approvvigionamento sono aree come la produzione di attrezzature per il trasporto e anche i settori a più alta intensità energetica.

Il PIL è trainato principalmente dal settore dei servizi, in crescita del 7% rispetto all'anno precedente. Questa forte crescita contrasta con la moderazione delle costruzioni, che sono cresciute dello 0,5%. Oltre al settore industriale, l'altra attività che ha registrato un calo è stata quella delle costruzioni, scesa dell'1,6%.

Fonte: https://bit.ly/3JzCIfD

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana – Barcellona)

Ultima modifica: Venerdì 5 Agosto 2022
Venerdì 29 Luglio 2022

La Repubblica Ceca ha raggiunto l’obiettivo delle riserve di gas per l’inverno

La Repubblica Ceca ha raggiunto l’obiettivo comunitario delle riserve di gas per l’inverno. Lo ha comunicato lunedì il governo. Il paese è stato fino ad ora praticamente del tutto dipendente dalle forniture russe.

Per far fronte alle eventuali riduzioni di fornitura del gas dalla Russia, gli stati comunitari hanno accordato di riempire i depositi almeno per l’80 percento. La Repubblica Ceca ha già raggiunto questo obiettivo con un deposito di 2,69 miliardi di metri cubi di gas. Tali riserve dovrebbero coprire una buona parte del fabbisogno invernale. Il consumo annuo della Repubblica Ceca è di circa 9 miliardi di metri cubi di gas.

Siamo al massimo storico. Stiamo lavorando per prepararci al meglio per l’inverno”, ha dichiarato il premier ceco Petr Fiala. Oltre ad accumulare riserve, la società parastatale ČEZ ha riservato delle capacità in un rigassificatore nei Paesi Bassi. Le capacità di trasporto prevedono un massimo di fornitura di 3 miliardi di metri cubi di gas.

La Repubblica Ceca è tra i paesi d’accordo con il piano della Commissione Europea di effettuare risparmi sul consumo di gas per almeno il 15 percento. Secondo gli esperti un tale calo dei consumi è raggiungibile per effetto degli alti prezzi del gas senza ulteriori interventi governativi. Bruxelles, ad esempio, suggerisce di ridurre il riscaldamento nei luoghi pubblici a 19 gradi.

Fonte: https://bit.ly/3PMh4am

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

 

Ultima modifica: Venerdì 29 Luglio 2022
Venerdì 29 Luglio 2022

La Thailandia mette in campo nuove misure per sviluppare la produzione di veicoli elettrici

Il governo thailandese ha approvato durante il Consiglio dei Ministri di martedì 26 Luglio 2022 di tagliare i dazi applicati su tutti quei componenti che vengono importati per produrre le batterie dei veicoli elettrici nelle zone di libero scambio indicate dalla Industrial Estate Authority of Thailand. L’esenzione punta ad aumentare la produzione di veicoli elettrici all’interno dei confini del Regno e sarà attiva per il triennio 2022-2023 secondo la prima decisione del governo. Inoltre, il Consiglio dei Ministri ha approvato un taglio delle tasse dell’80% sul bollo auto dei veicoli elettrici acquistati nel periodo fra ottobre 2022 e settembre 2025. 


Fonte: https://bit.ly/3oFC2Mi

 

(Contenuto editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)

Ultima modifica: Venerdì 29 Luglio 2022
Venerdì 29 Luglio 2022

Agtech Week Rosario 2022

Rosario ospiterà la Agtech Week 2022 che si terrà dall'8 al 12 agosto in diversi punti della città, ciclo di eventi dedicato all’innovazione e alla tecnologia nel settore agroindustriale patrocinato dai maggiori enti di sviluppo dell’agrobusiness della città.

È un'iniziativa che ha lo scopo di mostrare a livello internazionale il potenziale santafesino in agro tecnologia e innovazione cui programma includerà: visite di aziende e istituzioni scientifiche e tecnologiche dell'ecosistema di Rosario, con l'obiettivo di sviluppare la cultura dell'innovazione nel settore agroalimentare; il Forum Agtech, vertice imprenditoriale internazionale già alla sua quinta edizione che comprenderà sessioni di networking tra i vari enti coinvolti ed il 30 º congresso AAPRESID, nel centro congressi Metropolitano della città si incontreranno produttori e imprese, un’occasione per gli attori coinvolti di fare affari, creare nuovi contatti e dialogare sui futuri scenari dell'agricoltura. 

Nei cinque giorni si realizzeranno incontri e conferenze che metteranno in contatto istituzioni, aziende e start-up del mondo dell’agrobusiness e costituiranno vetrina privilegiata per un settore strategico di questa regione, riaffermando la città di Rosario come polo centrale dell’ecosistema di aziende AgTech essendo zona chiave per le esportazioni agro dove confluiscono le aziende più importanti dell'intero settore.

 

(Contenuto editoriale a cura della Cámara de Comercio Italiana de Rosario)

Ultima modifica: Venerdì 29 Luglio 2022
Venerdì 29 Luglio 2022

Turchia: 50 miliardi di dollari nel bilancio dello Stato per far fronte agli aumenti energetici

È stata presentata lo scorso 20 giugno in Parlamento una proposta per aumentare il bilancio dello Stato di oltre 50 miliardi di dollari nel 2022 per far fronte alle importazioni di gas e di carbone e per coprire i possibili esborsi futuri causati dalla svalutazione della lira, dal continuo aumento dell’inflazione ed i probabili aumenti salariali e pensionistici. La Turchia ha registrato un avanzo di 124,6 miliardi di lire turche nel suo bilancio statale da gennaio a maggio 2022, sospinto da un aumento delle entrate fiscali, generate dalla crescente inflazione.

Le spese sono aumentate del 74,5% rispetto all'anno precedente a quasi 959,77 miliardi di lire turche. Le entrate fiscali sono state pari a 881,15 miliardi di lire turche, mentre il pagamento degli interessi è stato di 121,88 miliardi di lire turche. Il saldo di bilancio dovrebbe registrare un disavanzo di 278,3 miliardi di lire turche alla fine di quest'anno, secondo i dati del Ministero del Tesoro e delle Finanze; centrato l’obiettivo del rapporto tra deficit di bilancio e prodotto interno lordo (PIL) al 3,5% nel 2022.

Il Ministro del Tesoro e delle Finanze Nureddin Nebati ha affermato che la finanza pubblica continua a essere uno degli elementi più solidi dell'economia turca nonostante le prospettive macroeconomiche siano cambiate con il rapido aumento dell'inflazione, le strozzature delle catene di approvvigionamento e l’aumento record dei prezzi delle materie prime.

Per far fronte all’attuale situazione il Governo, ha poi proseguito Nebati, ha aumentato gli stanziamenti in bilancio per rendere la crescita del Paese sostenibile, equilibrata e inclusiva. “Il fatto che negli ultimi sei mesi settori come l'industria e il turismo hanno ripreso slancio testimonia chiaramente che abbiamo adottato le giuste misure e ciò è stato confermato dalla crescita della nostra economia del 7,3% nel primo trimestre di quest’anno” ha poi concluso Nebati.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Venerdì 29 Luglio 2022
Venerdì 29 Luglio 2022

La crescita del settore immobiliare in Turchia non si arresta

Le vendite di immobili ad uso residenziale in Turchia sono più che raddoppiate nel mese di maggio scorso così come in aumento sono stati gli acquisti di case da parte dei non residenti, con i russi sempre in testa tra gli acquirenti per il secondo mese consecutivo.

Nel dettaglio la compravendita di abitazioni è aumentata del 107,5% anno su anno nel mese scorso, superando le 122 mila unità secondo i dati recentemente diffusi dall'Istituto statistico turco (TurkStat), nonostante l’aumento dei tassi dei mutui e dei prestiti ed prezzi in forte crescita (+100% in alcune delle principali città della Turchia). Un andamento che riflette la necessità di proteggersi dall’attuale tasso di inflazione che ha raggiunto il suo picco degli ultimi 24 anni (78,62% a giugno 2022), con la lira turca che ha perso nei primi mesi del 2022 oltre il 25% del suo valore sul dollaro.

Istanbul, la città più popolosa della Turchia, ha fatto registrare nel solo mese di maggio, 23 mila contratti di compravendita (+18%), seguita dalla capitale Ankara (11.497 vendite) e la provincia egea di Smirne (7.159 vendite). Da gennaio a maggio 2022 le vendite delle abitazioni ad uso residenziale sono aumentate del 37,7% anno su anno, avvicinandosi a 600 mila contratti conclusi.

Anche gli acquisti dei non residenti sono cresciuti: +235,7% rispetto allo scorso anno e oltre 6 mila vendite (+58,1% nel solo mese di aprile 2022) spesso legate alla possibilità di successivo acquisto della cittadinanza turca (la soglia dell’investimento per ottenere la cittadinanza è aumentata recentemente da 250 mila a quasi mezzo milione di dollari).

In testa anche qui i cittadini della Federazione Russa, seguiti dagli iraniani e iracheni a cui si aggiunge un numero crescente di ucraini (prima della guerra russi e ucraini rappresentavano oltre il 25% delle vendite agli stranieri di abitazioni in Turchia) in fuga dal Paese in guerra per raggiungere parenti residenti in Turchia.

Makbule Yönel Maya, Direttore generale dell'Industrial Development Bank of Turkey (TSKB) Real Estate Appraisal, ha confermato la crescita delle vendite di immobili ad uso abitativo in crescita: “nel 2019 le vendite ai non residenti erano state pari a 46.500 unità per poi passare a oltre a quasi 60 mila unità nel 2021 con introiti stimati in 10 miliardi di dollari; tra gennaio e aprile 2020 le vendite di appartamenti a cittadini stranieri ha raggiunto le 27 mila unità, con un aumento del 70% rispetto all’analogo periodo del 2021”.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Venerdì 29 Luglio 2022
Venerdì 29 Luglio 2022

Repubblica Ceca: Approvato lo scostamento di bilancio da 50 miliardi di corone, niente nuove tasse

Il governo, guidato dal premier Petr Fiala, ha approvato mercoledì 27 luglio l’atteso scostamento di bilancio, che porterà a un aumento del deficit di 50 miliardi di corone. Il bilancio dello stato quest’anno sarà in perdita di 330 miliardi di corone. Il governo, tuttavia, non ha previsto alcun aumento di imposte, su cui dibattono i partiti della coalizione.

Lo scostamento di bilancio con un deficit di 330 miliardi di corone rispecchia la realtà portata dalla guerra in Ucraina”, ha dichiarato il premier Petr Fiala. Il documento prevede un rialzo delle uscite statali di 115 miliardi di corone. Ad aumentare è soprattutto la spesa sociale, con uscite extra come il bonus da 5000 corone per le famiglie, la valorizzazione delle pensioni o le misure contro il caro energia, che includono la tariffa sociale e la copertura straordinaria degli incentivi per le rinnovabili. In aumento anche alcuni capitoli di spesa nell’istruzione e nella sanità per effetto dell’arrivo di un gran numero di profughi di guerra ucraini.

Una parte della spesa in aumento sarà coperto dalle entrate accresciute per via dell’alta inflazione. Complessivamente lo stato attende un aumento del gettito di 65 miliardi di corone. Lo scostamento invece non prevede alcun rialzo delle imposte, di cui discutono da settimane i partiti della coalizione. Una parte del blocco governativo vorrebbe introdurre un prelievo extra sugli utili delle società energetiche o rivedere l’imposta sul reddito delle persone fisiche e giuridiche. Le proposte, tuttavia, non hanno trovato consenso tra i partiti della maggioranza. Contrari ad ogni rialzo delle imposte sono soprattutto i rappresentanti dell’ODS.

Lo scostamento dovrà essere ancora votato dalla Camera dei deputati, dove tuttavia non si attendono intoppi dal momento che il governo può contare su una larga maggioranza di 108 seggi su 200.

Fonte: https://bit.ly/3PIn5Vr

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

 

Ultima modifica: Venerdì 29 Luglio 2022
Venerdì 29 Luglio 2022

L’ecosistema delle startup in Turchia nel 2021

Il 2021 è stato un anno importante per l’ecosistema delle start up in Turchia: il settore ha ricevuto finanziamenti pari a quasi 2 miliardi di dollari distribuiti tra angel investors, incubatori e fondi di venture capital. Il 2021 è stato anche l’anno in cui l’applicazione turca di consegna di generi alimentari, Getir, è diventata unicorno, raggiungendo Dream Games, con una valutazione che ha superato il miliardo di dollari ma che potrà presto trasformarsi in un decacorn con la prospettiva di collocarsi al secondo posto tra le startup turche con maggior valore dietro alla piattaforma di e-commerce Trendyol (sostenuta dai cinesi di Alibaba) che nel 2021 ha raggiunto il valore di ben 16,5 miliardi di dollari.

Il 2021 è stato anche l’anno che ha collocato la Turchia tra i primi 10 paesi in Europa che hanno ricevuto il maggior numero di investimenti mentre si è posizionata al secondo posto nella regione del Medio Oriente e del Nord Africa dietro solo a Tel Aviv e prima di Dubai. Sempre nell’anno in osservazione, nell'ecosistema delle venture capital, Istanbul si è classificata al 13° posto tra le città europee che hanno ricevuto il maggior numero di investimenti e al quarto posto in termini di numero di accordi conclusi nel 2021.

Da sola, la più grande metropoli della Turchia, ha visto anche crescere TechOne, tra i fondi di venture capital più attivi mentre il Keiretsu Forum (una rete di angel e venture capital) ha investito in 19 startup; anche la prima piattaforma di “crowdfunding” Fonbulucu, ha ottenuto un grande successo investendo sempre nel 2021 in 18 startup; risultati ottenuto anche grazie ai finanziamenti della piattaforma “Individual Young Startup” (BiGG) del CNR turco, TÜBİTAK.

Un anno, il 2021, che è stato citato come “record” anche dal Presidente dell'Ufficio Investimenti della Presidenza turca, Burak Dağlıoğlu, che ha voluto evidenziare l’elevato livello di competenze raggiunto dagli investitori locali: “lo spirito imprenditoriale e umano dei fondatori delle startup turche dell’e-commerce oramai famose in tutto il globo come “Trendyol”, “Getir”, e “Yemeksepeti” e quelle del gioco come “Peak” e “Dream Games” è un nostro patrimonio e i risultati raggiunti ci spingono affinché la Turchia si trasformi in un centro mondiale di talenti creando percorsi per i giovani, in particolare per le donne, che cercano una carriera nei settori altamente tecnologici”.

Ma idee brillanti sono arrivate anche durante questo primo semestre del 2022. La piattaforma imprenditoriale locale di Zorlu Holding Parlak Bi'Fikir ha lanciato un programma a sostegno dell'innovazione e della creatività, inoltre è nata "Be Right Back", piattaforma che trasforma gli schermi dei PC in computer da gioco; anche i settori tradizionali hanno beneficiato di applicazioni intelligenti sviluppate da investitori turchi, ne è un esempio "Geliverio" applicazione che fornisce alternative cargo più convenienti con prezzi competitivi e consegne rapide alle aziende e alle compagnie oppure "Whatever You Sew", piattaforma agricola che rende più facile per gli agricoltori ottenere macchinari agricoli e servizi altamente tecnologici.

Trendyol, una delle piattaforme di e-commerce più famose, non solo in Turchia, e primo decacorn nel Paese (valutato oltre 16 miliardi di dollari), con un piano di investimenti nei Paesi Bassi, nel Regno Unito, in Lussemburgo e in Germania, dove venderà i propri prodotti “Made in Türkiye” punta a realizzare oltre 3 miliardi di dollari di ricavi nei prossimi tre anni; Il Presidente del gruppo Trendyol, Caglayan Cetin, ha recentemente affermato che la startup ha oggi più di 300 produttori in Turchia, con oltre 100 addetti in Europa, metà dei quali in Germania, e con un volume di esportazioni totale stimate in oltre 1 miliardi di dollari. Trendyol spedisce oltre 1 milione di pacchi al giorno in Turchia, mentre quelli spediti all’estero - in quasi 100 paesi in un'ampia area geografia che va dall'Europa al Medio Oriente e all'Africa - supera il mezzo milione di unità; il giro d’affari lo scorso anno è stato di quasi 200 milioni di dollari con oltre 6 milioni di ordini in totale ricevuti. Il piano di espansione di Trendyol prevede l’acquisizione di piattaforme di e-commerce mediorientali (in particolare degli Emirati Arabi Uniti) ma anche in Arabia Saudita.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Venerdì 29 Luglio 2022
Venerdì 29 Luglio 2022

Slovacchia: lo Stato limita le esportazioni di alcuni prodotti agricoli

Il Decreto n. 258/2022 Coll. del Ministero dell'Agricoltura e dello Sviluppo Rurale della Repubblica Slovacca, che determina l'elenco dei prodotti agricoli e alimentari e il valore critico delle loro scorte, necessari per garantire la sicurezza alimentare dello Stato, è stato pubblicato in data 21/07/2022. I seguenti prodotti sono stati inclusi nell'elenco dei prodotti essenziali per garantire la sicurezza alimentare dello Stato: grano, segale, orzo, avena, mais, soia, colza, girasole e lievito di birra. Gli agricoltori che esportano uno di questi prodotti in un altro Stato membro o in un Paese terzo in una quantità superiore a 400 t per mese sono tenuti a notificarlo per via elettronica al Ministero dell'Agricoltura e dello Sviluppo Rurale entro il 10° giorno del mese civile immediatamente precedente a quello in cui l’azienda desidera esportare il prodotto. Il decreto è entrato in vigore il 21 luglio 2022, data della sua promulgazione. In caso di mancato rispetto dell'obbligo di notifica ai sensi dell'articolo 24 della legge sui prodotti alimentari, il Ministero infligge un'ammenda compresa tra 100 e 20 000 euro.

Fonte: https://bit.ly/3Q5Lapi

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Slovacca)

 

Ultima modifica: Venerdì 29 Luglio 2022