Notizie mercati esteri

Lunedì 10 Marzo 2025

Notizie dai mercati esteri - Spagna

Torna il World Mobile Congress 2025: l'evento di riferimento sulla tecnologia

Ieri è ufficialmente iniziato il World Mobile Congress (WMC), la fiera più grande e importante nel campo delle telecomunicazioni, che si svolgerà a Barcellona dal 3 al 6 marzo 2025. Con lo slogan Convergere, Connettere, Creare, questa edizione accoglie oltre 2.700 aziende espositrici e fino a 100.000 visitatori provenienti da 200 Paesi, a testimonianza della vivacità e del dinamismo del settore tecnologico. Il MWC, ogni anno, si conferma come un punto di riferimento per l'industria mobile, non solo come vetrina delle più recenti innovazioni tecnologiche, ma anche come spazio di discussione sul futuro della connettività, dell'intelligenza artificiale e delle telecomunicazioni. L'edizione di quest'anno ha messo in luce i principali sviluppi nell'hardware, nelle reti 5G e 6G, e le soluzioni avanzate per la sostenibilità e la sicurezza digitale. Un tema di grande rilevanza è stato l'autonomia tecnologica europea, con aziende come Telefónica e Vodafone che hanno avviato il dibattito sulla necessità di una maggiore indipendenza e regolamentazione del settore.

Tra le novità più interessanti, spicca il prototipo di un obiettivo removibile per smartphone, presentato da Xiaomi, che promette di rivoluzionare la fotografia mobile, offrendo una maggiore versatilità e qualità nell’acquisizione delle immagini. L'intelligenza artificiale (AI) è un altro protagonista del MWC 2025, con aziende come Unitree Robotics che hanno mostrato robot quadrupedi e umanoidi equipaggiati con AI avanzata, in grado di apprendere e adattarsi a vari compiti senza necessitare di programmazione specifica. Questi progressi aprono nuove possibilità nei settori della logistica, della manutenzione e della sicurezza.

All'interno del MWC, emerge anche il 4YFN (4Years For Now), l'evento di riferimento per le startup, che offre loro l'opportunità di entrare in contatto con investitori, consulenti strategici e una rete globale di imprenditori innovativi. Tra le startup presenti, c'è Finapp, rappresentata da Marcos Jose Miranda Carvalho, Responsabile delle Partnership Strategiche e dello Sviluppo Commerciale.

Finapp è la startup italiana vincitrice dell'edizione 2024 del concorso My Start BCN della Camera di Commercio Italiana di Barcellona, un programma volto a supportare la crescita internazionale delle imprese italiane che desiderano espandere il loro mercato in Spagna. Il premio del concorso offre diverse opportunità, tra cui uno stand alla fiera 4YFN, che consente alle startup di accrescere la visibilità, connettersi con investitori e partner strategici, e ampliare le possibilità di crescita commerciale.

Il Comune di Barcellona destinerà 30 milioni di euro ai fondi di investimento a supporto delle startup

Il Comune di Barcellona rafforza il suo impegno per l’innovazione con il lancio del Barcelona Investment Fund, un nuovo strumento dedicato al sostegno delle startup. Il fondo, con una dotazione di 30 milioni di euro, verrà distribuito tra diversi fondi di investimento specializzati, che a loro volta finanzieranno le startup emergenti.  Secondo quanto dichiarato dal vicesindaco e responsabile della Promozione economica, Jordi Valls, si tratta di un modello unico in Spagna e già utilizzato in precedenza e che rappresenta un mezzo efficace per sostenere i fondi specializzati i questo settore. 

Il Barcelona Investment Fund sarà finanziato direttamente con 30 milioni di euro provenienti dal bilancio comunale, con l’obiettivo di recuperarli entro dieci-dodici anni, il tempo medio in cui i fondi di investimento generano un ritorno sugli investimenti nelle startup. Il Barcelona Investment Fund investirà esclusivamente in fondi di venture capital che si impegnano a supportare startup attive in settori strategici, tra cui sostenibilità, blue economy, impatto sociale, industrie creative, salute, biotecnologie e deep tech. Un focus particolare sarà dedicato allo sviluppo dell’economia delle cure, legata all’invecchiamento della popolazione, in linea con il nuovo hub che il Comune lancerà prossimamente in città. Il fondo è concepito per sostenere startup con prodotti già convalidati sul mercato e in fase di crescita. Per ogni operazione, il Comune – tramite i fondi di investimento – potrà contribuire con importi compresi tra 500.000 e 5 milioni di euro, sempre con un ruolo di co-investitore, lasciando ai fondi privati la guida delle operazioni. 

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana - Barcellona)

Ultima modifica: Lunedì 7 Aprile 2025
Lunedì 10 Marzo 2025

Notizie dai mercati esteri - Francia

Vino francese: il piano del settore per uscire dalla crisi

Al Salone dell’Agricoltura di Parigi, il compartimento vitivinicolo ha svelato una strategia comune per far fronte al calo della consumazione di vino e al cambiamento climatico. In particolare, la filiera vuole modernizzare l’immagine del vino e attirare più giovani. Le aziende si sono dimostrate unite per rilanciare il settore e tale azione si è rivelata colletiva ed inedita. 

Il piano che è stato lanciato dura 18 mesi e riguarda l’estirpo di 100.000 ettari, ovvero il 10% del vigneto nazionale. Con un premio fino a 4.000 euro per ettaro. Inoltre, a breve partirà una seconda campagna, con 5.500 domande presentate, per oltre 27.000 ettari. Si tratta di un bilancio di 110 milioni di euro, finanziato dallo Stato e dalle istituzioni del settore.

Ulteriormente, i viticoltori, insieme ai distributori di vino, vorrebbero migliorare l’offerta proposta nei punti vendita. In generale, il piano si basa sul modello dello champagne che conosce lo stock necessario e la consumazione dei suoi clienti. Infine, per le esportazioni, che rappresentano l'80% delle vendite, il settore vuole "lavorare in pack", ad esempio presentando attività colletive, come “Vini di Francia” e garantire, quindi, una solida alleanza tra i viticoltori francesi.

Le esportazioni d’elettricità non sono mai state così tanto redditizie per la Francia

Nel 2024, il forte aumento dei volumi ha permesso di compensare il calo dei prezzi sul mercato internazionale. L’Italia, la Germania e il Belgio sono nella Top 3 dei consumatori d’eletricità francese. Le esportazioni sono arrivate al record di 101,3 terawattora e il saldo netto è stato di 89 TWh, superando il precedente record, che risaliva al 2002 (76 TWh).

Nel 2024, il valore totale delle esportazioni francesi di elettricità ha raggiunto il livello di 5 miliardi di euro. In questo panorama economico, l’Italia risulta la prima acquirente di energia eletrica francese, importando il 32%. Inoltre, la bilancia commerciale, incrociando queste esportazioni e importazioni, sfiora anch'essa i 5 miliardi di euro. Questo è dovuto al fatto che durante i rari periodi di importazioni, la Francia ha potuto acquistare dai suoi vicini europei una produzione a basso tenore di carbonio abbondante e poco costosa.

Tuttavia, da rimarcare è che il guadagno derivante dall'elettricità rimane molto ridotto rispetto al costo dell'importazione di combustibili fossili per alimentare gli usi non elettrificati. Infatti, nel 2024, le importazioni di combustibili fossili costarono più di 64 miliardi di euro. I combustibili fossili rappresentano ancora quasi il 60% del consumo finale di energia della Francia, con la speranza di ridurli a zero entro il 2050.

Svelato lo stabilimento di Saint-Aignan-de-Grandlieu: Labeyrie Fine Foods vuole lanciare un nuovo fiore all'occhiello dell'industria agroalimentare

L’entità Océan du Groupe Labeyrie Fine Foods ha aperto un nuovo stabilimento nella Loira a Saint-Aignan-de-Grandlieu, frutto di un investimento di 18 milioni di euro. Questo sito ittico, con le sue capacità produttive ottimizzate, si posiziona come uno dei più moderni in Europa. Tuttavia, oltre alla potenza economica industriale, il progetto testimonia l’impegno del Gruppo in favore della sostenibilità. L'installazione di una caldaia a gas abbinata a un sistema di recupero del calore riduce le emissioni di gas serra di circa il 20%, ottimizzando al contempo il consumo energetico.

Con l'aumento della produzione del 50 % negli ultimi 5 anni, i gamberetti sono al centro dell'attività del sito, in tutte le loro forme: interi, sgusciati o lavorati. Distribuiti con il marchio Delpierre, questi prodotti si possono trovare nei supermercati, nelle pescherie e nei ristoranti. Infine, per stare al ritmo della domanda, la struttura beneficia di due ligne di produzione e tre ligne di approvvigionamento arrivando a una capacità annuale di 18 000 tonnelate. Inoltre, il complesso ha 250 salariati a contratto indeterminato e ne assume ulteriori 130 nei periodi di forte attività.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Francia di Marsiglia)

Ultima modifica: Lunedì 7 Aprile 2025
Lunedì 10 Marzo 2025

Moldova. La Banca Nazionale rafforza la cooperazione finanziaria con l'Unione Europea

Rafforzare la cooperazione finanziaria della Repubblica Moldova con l'Unione Europea è l'obiettivo della visita di lavoro della delegazione della Banca Nazionale della Moldova (NBM) a Bruxelles. Il servizio stampa della Banca ha informato che la delegazione è guidata dal governatore della NBM, Anca Dragu.

La visita, che durerà fino a venerdì, prevede incontri con funzionari europei: la vicepresidente esecutiva della Commissione europea, Roxana Mînzatu, il commissario per i servizi finanziari e l'Unione Economica e degli Investimenti, Maria Luis Albuquerque.

“Durante l'incontro con il commissario Albuquerque, la delegazione moldava ha discusso l'adeguamento della normativa finanziaria moldava agli standard europei, la modernizzazione dell'infrastruttura dei pagamenti e l'adesione all'Area Unica dei Pagamenti in Euro (SEPA), che garantirà vantaggi per tutti grazie a un più facile accesso a pagamenti più rapidi e sicuri”, si legge in un comunicato stampa della banca.

Il governatore Anca Dragu ha ribadito il forte impegno della NBM a garantire la stabilità finanziaria e lo sviluppo di un ambiente bancario sicuro e competitivo, che sostenga gli investimenti e la crescita economica in tutti i modi possibili. Dragu ha espresso la sua gratitudine per il sostegno fornito dalle istituzioni europee nel processo di armonizzazione della struttura finanziaria della Repubblica Moldova con le norme dell'UE.

“Le discussioni su questi temi riflettono l'impegno della NBM a mantenere la stabilità finanziaria, rafforzando così il percorso europeo della Moldova, sottolineando l'importante ruolo della NBM nel preparare il Paese all'adesione all'UE. Con l'adozione delle norme dell'UE, il settore bancario in Moldova opererà in linea con le regole europee, il che migliorerà la qualità dei servizi bancari e la sicurezza delle transazioni”, ha dichiarato Dragu.

La delegazione della NBM, tra cui il primo governatore della banca, Petru Rotaru, ha incontrato John Berrigan, direttore generale della Direzione Generale per la stabilità finanziaria, i servizi finanziari e i mercati dei capitali (DG FISMA) e Giorgio Andreoli, direttore generale del Consiglio europeo per i pagamenti.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana in Moldova)

Ultima modifica: Lunedì 7 Aprile 2025
Giovedì 6 Marzo 2025

Notizie dai mercati esteri - Singapore

Chip e data storage: anche Singapore nel Risiko mondiale tech

La Città Stato produce il 10% dei chip mondiali, come tutti i Paesi Ue messi assieme. E punta sul data storage, business in grado di oscurare finanza e logistica, i due tradizionali pilastri dell’economia locale. Quali sono le ambizioni di Singapore nel Risiko mondiale tech? L’analisi di Rita Fatiguso.

Link Podcast: https://podcast.ilsole24ore.com/serie/le-voci-sole-24-ore-AEOcD15B/chip-...

(Contributo editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Singapore)

Ampia partecipazione italiana alla fiera Global Space Technology Convention a Singapore

Ha preso il via oggi a Singapore la Global Space Technology Convention & Exhibition (Gstce), uno dei principali eventi del settore aerospaziale in Asia, organizzata da Singapore Space & Technology Ltd.

L'edizione di quest'anno accoglie oltre un migliaio di delegati, in rappresentanza di istituzioni, imprese e organizzazioni provenienti da tutto il mondo. L'Italia figura con un'ampia partecipazione, grazie al Padiglione nazionale curato dalla Camera di Commercio Italiana a Singapore, che ospita Leonardo, Elt Group e MetaSensing, e alla presenza dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Avio e D-Orbit: una testimonianza dell'impegno del nostro Paese nello sviluppo e nella promozione del settore spaziale a livello internazionale.

Singapore punta a svolgere un ruolo sempre più rilevante nella realizzazione di satelliti per l'osservazione della Terra, nel monitoraggio del traffico marittimo, nella prevenzione dei disastri ambientali e nelle comunicazioni satellitari avanzate, anche attraverso collaborazioni strategiche con partner internazionali.

"La presenza italiana alla Gstce conferma la volontà di intensificare la cooperazione con Singapore nel settore spaziale, rafforzata dal dialogo tra l'Agenzia Spaziale Italiana e l'Office for Space Technology & Industry (OSTIn).

Primo bunkeraggio di biocarburante B100 per F.lli Cosulich a Singapore

Completata con successo da Fratelli Cosulich Bunkers (S) Pte Ltd la prima consegna di bunker B100 a Singapore.

Ne ha dato notizia con una nota la stessa società facente capo al gruppo genovese: “La bettolina Marta Cosulich, dotata di notazione Imo Type II e gestita da Fratelli Cosulich, ha effettuato una fornitura di biocarburante B100 (Ucome) alla nave portarinfuse Nord Argentum, di proprietà di Norden. Questa importante operazione è stata resa possibile grazie alla collaborazione con partner chiave della catena di fornitura, tra cui Petco Trading Labuan Company Limited, un ramo commerciale di Petronas, Mitsui & Co. Energy Trading Singapore Pte. Ltd. e la compagnia di spedizioni globale Norden”.

“Questa operazione riflette l’impegno di Fratelli Cosulich Marine Energy nel supportare la transizione a basse emissioni di carbonio dell’industria marittima con una flotta di petroliere di rifornimento pronte per il futuro e siamo orgogliosi di collaborare con Petco per fornire soluzioni innovative di energia verde” ha affermato Diana Mok, amministratore delegato di Fratelli Cosulich Bunkers (S) Pte Ltd.

“Ci impegniamo a fornire soluzioni a basse emissioni di carbonio e a fornire supporto continuo agli obiettivi di bassa carbonizzazione dei nostri clienti” ha affermato in una nota Mitsui & Co. Energy Trading Singapore Pte. Ltd.

Entro il 2027, le aziende del settore dei semiconduttori a Singapore, comprese le startup, potranno accedere alla nuova struttura nazionale di fabbricazione da 500 milioni di dollari, annunciata nel Bilancio 2025

Questa struttura offrirà un'infrastruttura con camere bianche e strumenti di livello industriale per supportare le attività di ricerca e sviluppo (R&S) delle aziende, ha dichiarato giovedì (6 marzo) il Ministro del Commercio e dell'Industria, Gan Kim Yong. Inoltre, fornirà competenze nella ricerca applicata e nella fabbricazione per favorire la crescita e la trasformazione della R&S. La struttura sarà istituita nell'ambito del National Semiconductor Translation and Innovation Centre (NSTIC), creato lo scorso aprile dall'Agenzia per la Scienza, la Tecnologia e la Ricerca (A*Star). La nuova struttura amplierà l’ambito di NSTIC per includere un maggior numero di tecnologie nel settore dei semiconduttori, ha aggiunto Gan, che è anche vice primo ministro, durante il dibattito del Comitato di Approvvigionamento sul bilancio del suo ministero. Attualmente, NSTIC fornisce accesso a infrastrutture di R&S per aziende e ricercatori nei settori dell’ottica planare e della fotonica del silicio. Dispone inoltre di capacità di prototipazione e produzione su piccola scala, consentendo alle aziende di accelerare l’ingresso sul mercato e la crescita.

(Contributo editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Singapore)

Ultima modifica: Lunedì 7 Aprile 2025
Martedì 4 Marzo 2025

Notizie dai mercati esteri - Hong Kong

L'arte fiorente di Hong Kong: un'innovazione in costante crescita

Hong Kong, con la sua vibrante fusione di culture orientali e occidentali, si è affermata come uno dei centri artistici più dinamici del mondo. Questa metropoli scintillante, nota per il suo iconico skyline e la sua energia instancabile, sta vivendo un rinascimento culturale che la sta trasformando in un epicentro dell'arte contemporanea.

Negli ultimi anni, la città ha assistito a un'esplosione di interesse per l'arte e la cultura. Questo fervore non è casuale, ma è il risultato di una combinazione di fattori: l'aumento del benessere nella regione, l'apertura di istituzioni culturali all'avanguardia e un impegno deciso da parte sia del settore pubblico che privato nel promuovere le arti. Hong Kong è diventata una tela vivente dove tradizione e modernità si intrecciano in un dialogo creativo costante.

L'apertura del M+ Museum nel distretto culturale di West Kowloon rappresenta una pietra miliare per la scena artistica locale. Questo museo di arte visiva contemporanea, dedicato all'arte, al design, all'architettura e ai moving images, si pone come ponte tra Oriente e Occidente. Non è solo uno spazio espositivo, ma un centro pulsante per l'educazione e la ricerca, che mira a stimolare il dialogo e l'innovazione.

Accanto al M+, l'Hong Kong Palace Museum offre uno sguardo affascinante sulla storia e la cultura cinese. Con una ricca collezione di manufatti e opere d'arte provenienti dalla Città Proibita di Pechino, crea un legame potente tra il passato e il presente, tra la tradizione e le aspirazioni moderne della città.

Hong Kong si è affermata anche come uno dei mercati d'arte più importanti al mondo, grazie alla presenza di prestigiose case d'asta come Christie's e Sotheby's. La città ospita alcune delle aste più esclusive, attirando collezionisti internazionali e stabilendo record di vendita. Questo successo è alimentato dalla sua posizione strategica come porta d'accesso all'Asia, da un regime fiscale favorevole e da infrastrutture all'avanguardia.

La Art Basel Hong Kong è diventata un evento imperdibile nel calendario artistico globale. Questa fiera riunisce gallerie, artisti e collezionisti da ogni angolo del pianeta, offrendo una piattaforma per l'esposizione di opere innovative e per lo scambio di idee fresche. Ha elevato lo status di Hong Kong come hub artistico internazionale, stimolando l'interesse per l'arte contemporanea in tutta la regione.

Ma la scena artistica di Hong Kong non è alimentata solo da influenze internazionali. Gli artisti locali stanno plasmando una nuova identità culturale, esplorando temi legati all'identità, alla globalizzazione e alle dinamiche urbane. Le loro opere, che fondono tecniche tradizionali con approcci moderni, stanno guadagnando riconoscimento mondiale, dando voce a una prospettiva unica e autentica.

La città è costellata di gallerie indipendenti, studi d'arte e spazi creativi. Quartieri come Sheung WanWong Chuk Hang e Fo Tan sono diventati enclave per la comunità artistica, offrendo spazi per l'innovazione creativa. Questi luoghi non solo ospitano mostre avvincenti, ma fungono da catalizzatori per discussioni stimolanti e progetti interdisciplinari.

L'arte a Hong Kong esce dalle gallerie e invade le strade. Murales colorati e installazioni interattive animano la città, riflettendo la vita urbana e le aspirazioni dei suoi abitanti. Iniziative come il HKwalls Street Art Festival hanno portato artisti locali e internazionali a trasformare gli spazi pubblici, rendendo l'arte accessibile a tutti e arricchendo ulteriormente l'ambiente urbano.

Inoltre, il futuro dell'arte a Hong Kong è sostenuto da istituzioni educative di eccellenza. Università e scuole d'arte come l'Academy of Visual Arts presso la Hong Kong Baptist University e la School of Creative Media della City University of Hong Kong stanno formando la prossima generazione di artisti, curatori e professionisti del settore culturale, assicurando che l’anima creativa della città continui a brillare.

Nonostante il dinamismo, il mondo dell'arte a Hong Kong affronta anche sfide significative. La competizione con altri centri artistici asiatici, le questioni politiche e sociali e le incertezze economiche globali possono influenzare il mercato e la produzione artistica. Tuttavia, queste sfide alimentano anche la resilienza e l'innovazione, spingendo artisti e istituzioni a trovare nuovi modi per esprimersi e connettersi con il pubblico.

Guardando al futuro, le prospettive per l'arte a Hong Kong sono luminose. L'integrazione della tecnologia, come la realtà virtuale e gli NFT, apre nuove frontiere per la creazione e la fruizione artistica. La città continua ad attrarre talenti e investimenti, rafforzando il suo ruolo di nodo culturale cruciale nel panorama globale.

In conclusione, Hong Kong sta vivendo un momento magico in cui l'arte permea ogni aspetto della società, influenzando l'economia, l'educazione e la vita quotidiana. È un luogo dove tradizione e innovazione si fondono armoniosamente, e dove l'arte non è solo un prodotto culturale, ma uno strumento potente per comprendere e plasmare un mondo in rapida evoluzione.

Fonti:

https://www.investhk.gov.hk/media/yongovpl/202104-art-en.pdf

https://www.chinadailyhk.com/hk/article/369856

https://www.scmp.com/magazines/style/leisure/article/3225147/inside-hong-kongs-sudden-hunger-art-and-culture-2023-record-auction-sales-teamlabs-first

https://www.artprice.com/artmarketinsight/a-closer-look-at-hong-kongs-market-slowdown-and-its-key-markers

https://www.scmp.com/native/business/topics/hong-kong-helps-businesses-grow/article/3287547/investhk-eases-hong-kongs-rise-world-class-art-trading-centre

https://www.jll.com.hk/en/trends-and-insights/research/art-engagement-to-thrive-in-hong-kong

https://www.dimsumdaily.hk/hong-kong-art-market-poised-for-transformation-as-challenges-loom-in-2025/

https://www.theartnewspaper.com/2024/03/26/new-hong-kong-how-the-city-aims-to-stay-a-global-art-hub

https://www.artwalkway.com/navigating-trends-hong-kong-art-market-insights-perspectives/

https://www.artsy.net/article/artsy-editorial-hong-kongs-art-market-emerges-tumultuous-year-optimism

https://www.artmajeur.com/en/magazine/20-sell-art/hong-kong-the-new-art-market/331414

https://www.scmp.com/lifestyle/arts/article/3297816/art-hong-kong-enid-tsui-gives-brisk-account-citys-cultural-power-and-challenges

Bar Leone: Dal Cuore di Hong Kong al Secondo Posto tra i Migliori 50 Bar al Mondo

L'eccellenza di Bar Leone è stata ufficialmente riconosciuta a livello mondiale, guadagnandosi il secondo posto nella prestigiosa classifica "The World's 50 Best Bars" per il 2024. Questa conquista non solo celebra l'abilità e la creatività del Bar, ma afferma anche Hong Kong come una delle capitali mondiali per l'arte della mixology.

Il Bar Leone, situato nel quartiere di Central, cuore pulsante della città, è diventato un simbolo di innovazione e qualità, grazie anche alla guida del co-fondatore italiano Lorenzo Antinori. Secondo The World’s 50 Best Bars, il locale ha saputo combinare un'atmosfera accogliente con cocktail d'avanguardia, creando un'esperienza unica che ha catturato l'attenzione della scena internazionale. Infatti, la fama del bar non è limitata alla sola Asia e la sua risonanza ha raggiunto un pubblico globale, attirando appassionati di cocktail da ogni parte del mondo. Anche GQ Taiwan ha lodato il locale, sottolineando come il Bar Leone sia diventato una tappa obbligata per chiunque desideri vivere una serata indimenticabile a Hong Kong. 

Nel corso degli anni, il Bar Leone ha continuato a sorprendere sia i locals che i visitatori con la sua offerta diversificata che si distingue per l'uso innovativo di ingredienti locali e stagionali, combinati con tecniche di mixology avanzate. Il Bar Leone è riuscito a mantenere un equilibrio tra tradizione e innovazione, creando un ambiente che celebra la cultura del bere di Hong Kong e allo stesso tempo introduce elementi freschi e moderni.

Bar Leone continua a rappresentare un esempio brillante di eccellenza nella mixology, elevando Hong Kong nel panorama mondiale dei migliori bar, grazie anche a un tocco di italianità che, unita alla sua maestria nell'arte del cocktail e alla capacità di reinventarsi costantemente, saranno sicuramente ingredienti chiave per il suo successo futuro.

Fonti:

https://www.theworlds50best.com/bars/the-list/bar-leone.html

https://www.openrice.com/zh/hongkong/r-bar-leone-%E4%B8%AD%E7%92%B0-%E5%...

https://www.esquirehk.com/lifestyle/bar-leone

https://www.gq.com.tw/article/gq-bar-bar-leone

https://guide.michelin.com/hk/en/article/travel/bar-leone-co-founder-lor...

https://www.vogue.com.tw/article/bar-leone-%E9%A6%99%E6%B8%AF

https://amp.scmp.com/lifestyle/100-top-tables/article/3290472/whats-bar-...

https://www.theworlds50best.com/stories/News/bar-leone-opening-hong-kong...

https://robbreport.hk/posts/asias-50-best-bars-2024-full-list

https://www.forbes.com/sites/amberlovebond/2024/08/07/this-is-the-best-b...

(Contributo editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Hong Kong and Macao)

 

Ultima modifica: Lunedì 7 Aprile 2025
Sabato 1 Marzo 2025

Notizie dai mercati esteri - Svizzera

Basilea: un nuovo hub per l’hitech?

La regione di Basilea, in Svizzera, si sta sempre più trasformando in un centro legato all’innovazione tecnologica. Un attore chiave in questo sviluppo è l’uptown Basel di Arlesheim: un nuovo parco dell'innovazione all'avanguardia che lavora in stretta collaborazione con NorthC Datacenters Schweiz.

L'attenzione qui è rivolta a settori come l'industria 4.0, la tecnologia medica e la tecnologia dell'informazione e della comunicazione. In questo luogo non si promuove solo l’innovazione ma si offre un modo a tutti gli attori e i protagonisti dell’ecosistema hitech di fare network tra di loro , con l’obiettivo di trasformare questo hub in un centro leader per l'innovazione e la tecnologia, capace di offrire alle aziende, agli istituti di ricerca e alle start-up una piattaforma competa per lanciare e sviluppare i propri progetti. Ad oggi, tra i settori più attivi ad Arlesheim troviamo la AI, l’internet delle cose, la fisica quantistica, per promuovere la trasformazione digitale e il progresso della società.

Questo Ecosistema svizzero contribuisce a posizionare Arlesheim come sede importante per le aziende e le startup (anche Made in Italy) che vogliano entrare in modo mirato nell’ecosistema svizzero.

Quanto investono Italia e Svizzera in R&D?

La Camera di Commercio Italiana per la Svizzera ha organizzato a Lugano (27.02.2025) una serata all’insegna della divulgazione scientifica. Ospite d’onore del convegno intitolato “L’innovazione che trasforma il mondo”: il professor Federico Faggin, inventore del Microchip.

Il convegno, organizzato dal gruppo Yex Lugano della Camera, in collaborazione con Tokenance e JuliusBear, è stato anche l’occasione per fare il punto sui dati legati ed export innovativo Made in Italy, ma soprattutto sugli investimenti che Italia e Svizzera fanno in R&D.

Alberto Martinelli, Managing Director di Julius Bear, ha aperto i lavori con una relazione che ha sottolineato come:

  • L'italia investa in R&S circa 27 miliardi di euro (1.3% del proprio PIL)
  • La Svizzera (che ha un’estensione pari alla Lombardia) investe circa 24 miliardi di euro (che rappresentano il 3% del PIL nazionale elvetico)
  • Gli USA (a titolo di comparazione) 750 Miliardi di euro (il 3.5% del PIL americano), mentre la Cina 480 Miliardi di euro (il 2.6% GDB China).

Negli ultimi 20 anni” spiega Martinelli “l'incidenza sul PIL nazionale italiano del suo export è passata dal 23%, all'attuale poco meno del 30% complessivo. Se si dovesse trovare un minimo comune denominatore di tutte le aziende che hanno contribuito al successo dell'export italiano, si troverebbero i loro investimenti in R&D: circa l8% rispetto alla media nazionale che si attesta all’1.5%”. Martinelli prosegue poi spiegando che, tra le aziende più iconiche e più orientate all'export in Italia, troviamo Ferrari che investe circa il 13% del proprio fatturato.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera)

 

Ultima modifica: Lunedì 7 Aprile 2025
Venerdì 28 Febbraio 2025

Notizie dai mercati esteri - Danimarca

Danimarca: un mercato in crescita

L’economia danese ha registrato una crescita del 3,6% nel 2024, trainata principalmente dalle esportazioni e dall’industria farmaceutica, con Novo Nordisk in prima linea. Questo slancio economico crea un contesto favorevole per le aziende italiane interessate ad espandersi nel mercato scandinavo. Un ruolo chiave è stato svolto dalla produzione e dall’export del settore farmaceutico - appunto proprio grazie a Novo Nordisk - che ha contribuito in modo significativo all’aumento del PIL.

Guardando al 2025, la Danimarca si prepara ad un aumento significativo dei consumi privati, stimato al +3,7% rispetto all’anno precedente. Secondo Arbejdernes Landsbank, questa crescita sarà sostenuta da tre fattori principali: un mercato del lavoro in espansione, salari in aumento e una riduzione dell’inflazione.

Il tasso di occupazione continua a crescere, con un’espansione nei settori della tecnologia, della sanità e della manifattura. Questo garantisce maggiore stabilità economica alle famiglie e stimola la propensione alla spesa. Per le aziende italiane, ciò significa un mercato più ricettivo verso beni di qualità: dai prodotti di design ed arredamento al food & beverage, il Made in Italy trova terreno fertile in un contesto di consumatori attenti all’eccellenza e allo stile.

Parallelamente, la Danimarca sta vivendo il maggiore incremento salariale degli ultimi trent’anni. La crescita del potere d’acquisto favorisce la domanda di beni di lusso e di prodotti premium, offrendo opportunità per le imprese italiane che operano in questi settori. I consumatori danesi, con una maggiore disponibilità economica, sono sempre più orientati verso acquisti di valore e di alta gamma.

Un altro elemento chiave è il calo dell’inflazione che, dopo un periodo di forti pressioni sui prezzi, sta ora diminuendo, secondo la Danmarks Nationalbank. Questo porta ad una maggiore stabilità economica, incentivando la fiducia dei consumatori e facilitando la pianificazione strategica per le imprese. Per le aziende italiane, un’inflazione moderata significa maggiore prevedibilità nei costi e meno rischi legati alla volatilità del mercato.

Nonostante questi elementi positivi e di crescita, la nuova situazione politica al di là dell’Oceano Atlantico preoccupa i consumatori danesi, i quali, secondo le statistiche di Danmarks Statistikstanno attualmente perdendo fiducia nella situazione economica futura sia del Paese che delle famiglie danesi nel prossimo futuro, raggiungendo il picco negativo questo febbraio, dopo circa un anno di decrescita. Si prevede, quindi, che, se il tasso di fiducia continuerà a diminuire, questo potrebbe riflettersi nei consumi.

Malgrado le incertezze globali, comunque, per ora la Danimarca continua a dimostrare una resilienza economica notevole. Il contesto favorevole previsto per il 2025 rimane, quindi, un forte indicatore di un mercato danese dinamico, stabile ed in crescita.

La Danimarca guida la lotta al dumping sociale

La Danimarca, insieme a Paesi Bassi, Belgio, Germania, Lussemburgo, Italia e Lettonia, ha recentemente sollecitato la Commissione Europea ad introdurre normative più rigorose riguardo al distacco di lavoratori provenienti da Paesi terzi. L'obiettivo è contrastare il fenomeno del dumping sociale, ossia la pratica in cui un'azienda riduce i costi del lavoro sfruttando normative più deboli in determinati paesi o condizioni lavorative sfavorevoli. Esempi di dumping sociale sono la delocalizzazione della produzione in paesi con minori tutele per i lavoratori e con salari molto bassi; l’impiego di manodopera a condizioni inferiori rispetto agli standard locali; l’inosservanza degli obblighi fiscali o previdenziali.

Attualmente, le imprese di un Paese membro dell'UE possono distaccare in Danimarca lavoratori di Paesi terzi senza l'obbligo di ottenere un permesso di lavoro danese. Tuttavia, le regole esistenti non specificano chiaramente la durata minima di impiego che un lavoratore deve avere nel Paese d'origine prima del distacco. Questa lacuna normativa permette ad alcune aziende di sfruttare manodopera straniera a condizioni salariali e lavorative inferiori agli standard locali.

Il Ministro del Lavoro danese, Ane Halsboe-Jørgensen, ha sottolineato la necessità di proteggere i lavoratori e le aziende che rispettano le normative, commentando: “Vediamo ripetutamente esempi inaccettabili di dumping sociale, in cui la manodopera straniera viene sfruttata nei modi più gravi. Dobbiamo combattere questo fenomeno. Dobbiamo proteggere coloro che non possono permettersi di rifiutare un lavoro all'estero, anche quando le condizioni di lavoro e i salari non sono adeguati. E dobbiamo sostenere le aziende che rispettano le regole e che faticano a competere con chi antepone il profitto alla sicurezza e alla dignità delle persone”. Inoltre, questa iniziativa è anche volta a mantenere il controllo dei delle persone a livello nazionale, monitorando chi entra in Danimarca e con quali condizione.  

Questa iniziativa si inserisce in uno sforzo più ampio a livello europeo. Già nel 2016, undici Stati membri si erano opposti alla proposta di revisione della direttiva sul distacco dei lavoratori, evidenziando preoccupazioni sia per la protezione dei lavoratori distaccati sia per la concorrenza leale tra le imprese. Nel 2017, invece, il Parlamento Europeo aveva approvato delle norme più stringenti per contrastare le importazioni oggetto di dumping.

La richiesta congiunta dei sette Paesi è stata presentata alla Vicepresidente esecutiva della Commissione Europea per le Persone, le Competenze e la Preparazione, Roxana Mînzatu. Spetta ora alla Commissione decidere se proporre una direttiva che introduca requisiti più stringenti, come un periodo minimo di impiego nel Paese d'origine prima del distacco.

Questi sviluppi evidenziano l'importanza di un'azione coordinata a livello europeo per affrontare le sfide poste dal dumping sociale e garantire condizioni di lavoro dignitose per tutti i lavoratori all'interno dell'Unione Europea.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Lunedì 7 Aprile 2025
Giovedì 27 Febbraio 2025

Argentina. Biodigestori e Made in Italy: un nuovo mercato per le tecnologie sostenibili

Adecoagro, azienda leader dell’agroindustria latinoamericana, ha recentemente implementato un secondo biodigestore in Argentina, investendo 8 milioni di dollari per potenziare la produzione di energia rinnovabile e valorizzare i reflui zootecnici. Questa tecnologia innovativa non solo riduce la dipendenza dai combustibili fossili, ma promuove anche un modello produttivo più sostenibile, migliorando l’efficienza del settore lattiero-caseario e contribuendo alla riduzione dell’impatto ambientale.

L’espansione di infrastrutture di questo tipo in Argentina potrebbe aprire interessanti opportunità di collaborazione per le aziende italiane specializzate in biogas, ingegneria ambientale e automazione. L'Italia, grazie alla sua consolidata esperienza nel settore delle energie rinnovabili, potrebbe considerare questa opportunità e offrire tecnologie avanzate, consulenze specializzate e soluzioni innovative per ottimizzare questi impianti. Ciò consentirebbe alle PMI italiane di accedere a un mercato in espansione e di consolidare la loro presenza nel contesto sudamericano, rafforzando la competitività del Made in Italy nelle tecnologie sostenibili.

La cooperazione tra imprese italiane e il settore agroindustriale argentino potrebbe rappresentare un'importante leva strategica per favorire investimenti mirati e il trasferimento di know-how, accelerando la transizione ecologica e promuovendo la diffusione di best practice nel settore delle energie rinnovabili. Questa sinergia potrebbe non solo stimolare la crescita delle aziende italiane, ma anche contribuire al rafforzamento delle relazioni economiche bilaterali, generando nuove opportunità di sviluppo e innovazione per entrambi i Paesi.

(Contributo editoriale a cura della Cámara de Comercio Italiana de Rosario)

Ultima modifica: Lunedì 7 Aprile 2025
Giovedì 27 Febbraio 2025

Notizie dai mercati esteri - Corea del Sud

La Banca di Corea taglia le stime di crescita: previsione ridotta all’1,5%

La Banca di Corea ha abbassato la previsione di crescita economica della Corea del Sud per quest'anno all'1,5%. A causa delle crescenti preoccupazioni per il rallentamento dell'economia, si prevede che la crescita rimarrà ben al di sotto del tasso di crescita potenziale. Il 25 mattina, il Comitato di Politica Monetaria della Banca di Corea ha approvato questa revisione delle previsioni economiche. La nuova stima dell'1,5% è inferiore di 0,4 punti percentuali rispetto all'1,9% previsto a novembre dello scorso anno ed è anche più bassa rispetto alla previsione rivista del mese scorso (1,6-1,7%), che era stata aggiustata in via preliminare tenendo conto dell’impatto della legge marziale. Il tasso dell’1,5% stimato dalla Banca di Corea è inferiore a quello previsto da altre istituzioni, tra cui l'OCSE (2,1%), il Fondo Monetario Internazionale (2,0%), il governo sudcoreano (1,8%) e l'Istituto Coreano di Sviluppo (1,6%). È inoltre più basso della media dell'1,6% calcolata da otto banche d'investimento internazionali alla fine del mese scorso. La Banca di Corea considera l'incertezza politica seguita alla legge marziale come una delle principali variabili che influenzano l’economia. Ritiene inoltre che questa incertezza abbia provocato un calo della fiducia dei consumatori e instabilità nel mercato valutario. Un altro fattore significativo preso in considerazione è l’impatto delle politiche protezionistiche del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in particolare l’aumento delle tariffe sulle importazioni dai principali partner commerciali. Per il prossimo anno, la crescita economica è stata stimata all’1,8%, in linea con la previsione dello scorso novembre. L’inflazione è attesa all’1,9% sia per quest’anno che per il prossimo. Sebbene recentemente l’inflazione abbia superato il 2%, si prevede che rallenterà gradualmente a causa della debole domanda, stabilizzandosi intorno all'obiettivo del 2%.

Seoul chiede a Washington di escludere la Corea del Sud dai dazi

La Corea del Sud ha chiesto agli Stati Uniti di escluderla dai dazi Usa pianificati su acciaio e alluminio, ha affermato oggi il Ministero del Commercio di Seul. Il presidente americano Donald Trump ha annunciato un'ampia gamma di imposte su alcuni dei maggiori partner commerciali del suo Paese da quando è entrato in carica a gennaio, sostenendo che aiuteranno a contrastare le pratiche sleali. Tra queste ci sono dazi del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio dal 12 marzo. Trump questa settimana ha anche avvertito che avrebbe imposto dazi "nell'ordine del 25%" sulle importazioni di auto, semiconduttori e prodotti farmaceutici. La Corea del Sud ospita i principali produttori di chip al mondo, Samsung e Sk Hynix, ed è stata il quarto maggiore esportatore di acciaio negli Stati Uniti lo scorso anno. Seul ha affermato oggi che il viceministro del Commercio sudcoreano Park Jong-won ha chiesto agli Usa di non includere il Paese asiatico "nelle tariffe reciproche e in varie misure tariffarie come quelle su acciaio e alluminio". Ha sottolineato i contributi degli investimenti su larga scala delle aziende sudcoreane all'economia statunitense e ha osservato che "nell'ambito dell'accordo di libero scambio tra Seul e Washington i dazi su quasi tutti gli articoli tra i due paesi sono già stati eliminati". La richiesta è stata avanzata durante il viaggio di Park a Washington questa settimana, ha affermato il dicastero sudcoreano.

Il tasso di natalità della Corea del Sud aumenta per la prima volta in nove anni

Nel 2024, il tasso di fertilità della Corea del Sud è aumentato di 0,03, interrompendo una tendenza negativa durata nove anni, secondo i dati pubblicati mercoledì da Statistics Korea.

Questo aumento arriva mentre il paese sta affrontando una crisi demografica, con una bassa natalità e un aumento della popolazione anziana, una doppia sfida che dura ormai da quasi un decennio.

Secondo una stima preliminare del governo, una donna sudcoreana nel 2024 ha avuto in media 0,75 figli durante la sua vita, rispetto allo 0,72 nel 2023. Il tasso di natalità nella quarta economia dell'Asia è in calo dal 2015, quando si attestava a 1,24.

Statistics Korea attribuisce questo miglioramento all'aumento del numero di donne in età fertile (tra i 30 e i 34 anni), alla domanda accumulata di matrimoni dopo l'apice della pandemia di COVID-19, e a un lieve aumento della percentuale di sudcoreani che vedono positivamente il matrimonio e la nascita di figli.

Secondo uno studio annuale di Statistics Korea sulla società coreana, pubblicato a novembre, il 52,5% dei sudcoreani di tutte le età ha dichiarato di essere favorevole al matrimonio, in aumento rispetto al 50% di due anni prima. Coloro che erano disposti ad avere figli sono saliti al 68,4% nel 2024, rispetto al 65,3% nel 2022.

"Il matrimonio e la maternità sono sempre più considerati desiderabili", ha affermato Park Hyun-jung, un funzionario di Statistics Korea.

Nonostante il rimbalzo, il tasso di natalità della Corea del Sud probabilmente rimarrà il più basso tra i 38 paesi membri dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), poiché le stime del 2022 indicano che la Corea del Sud era l'unico paese membro con un tasso di fertilità inferiore a 1. Secondo le Nazioni Unite, un tasso di fertilità di 2,1 figli per donna in età fertile è il minimo richiesto per una popolazione stabile, escludendo altri fattori come l'immigrazione.

Nel 2024, il numero di neonati ha raggiunto 238.343, con un aumento del 3,6% rispetto all'anno precedente. Questo è il primo aumento in nove anni, dopo che nel 2015 il numero dei neonati era aumentato dello 0,7%, raggiungendo i 438.420, e da allora era diminuito gradualmente fino al 2023.

Tra i neonati del 2024, 146.100 erano figli primogeniti e 75.900 erano secondi figli. Entrambi i numeri sono aumentati rispettivamente del 5,6% e del 2,1% rispetto al 2023.

Inoltre, il numero dei matrimoni nel 2024 è aumentato del 14,9% rispetto all'anno precedente, raggiungendo i 222.422 matrimoni, il maggiore incremento annuale dal 1970, quando la Corea del Sud ha iniziato a monitorare il numero dei matrimoni annuali.

Le statistiche hanno anche suggerito che il 35% dei neonati del 2024 è stato dato alla luce da genitori che erano sposati da meno di 2 anni.

In parallelo a questi fattori, sempre più donne nella fascia di età tra i 30 e i 34 anni tendono a diventare madri. Tra le donne di questa fascia d'età, 70,4 su 1.000 hanno avuto un figlio nel 2024, mentre 46 su 1.000 tra i 35 e i 39 anni hanno avuto figli lo scorso anno, secondo Statistics Korea. You Hye-mi, segretario senior per la pianificazione della popolazione, ha dichiarato ai giornalisti che l'aumento è dovuto all'attuazione rapida delle politiche dell'amministrazione di Yoon Suk Yeol per affrontare le sfide demografiche.

Durante il primo briefing stampa presso l'ufficio presidenziale dopo la discutibile dichiarazione di legge marziale di Yoon del 3 dicembre, You ha detto che le nascite di secondi e terzi figli sono aumentate nel quarto trimestre del 2024, segnalando che l'aumento potrebbe continuare.

Circa il 95% dei neonati è nato da coppie sposate, indicando che l'aumento delle nascite è correlato all'aumento del numero dei matrimoni in Corea del Sud, che è anch'esso in crescita.

La coerenza del governo nel fornire una serie di politiche di supporto "ha portato la giovane generazione a decidere di avere figli", ha dichiarato You. Ha fatto riferimento a prestiti e supporto abitativo per le coppie di neosposi e i nuovi genitori, nonché a benefici per le aziende che adottano politiche familiari favorendo l'uso del congedo parentale.

Inoltre, le autorità statistiche di Seoul annunceranno il tasso di natalità e l'ordine di nascita dei neonati con maggiore frequenza — mensilmente — a partire da quest'anno. Questo permetterà al paese di monitorare l'efficacia delle politiche governative per aumentare il tasso di natalità in modo più tempestivo e preciso, ha detto You.

Le stime relative al tasso di natalità sono state fino ad ora annunciate su base trimestrale, fino alla fine del 2024. 

Lotte Department Store: apre a Incheon il primo flagship store unisex di Dolce & Gabbana

Lotte Department Store ha annunciato che il prossimo 21 febbraio aprirà al primo piano della sede di Incheon il nuovo negozio del prestigioso brand di lusso italiano Dolce & Gabbana, dedicato sia all'abbigliamento uomo che donna.

Si tratta della prima apertura di un punto vendita Dolce & Gabbana nella regione di Incheon e si distingue per la possibilità di esplorare in un unico spazio le collezioni di moda maschile e femminile. Tra le proposte esclusive del negozio, spiccano la "Fine Jewelry Collection" e la speciale "Sicily Bag" in pelle di pitone.

 Il department store di Incheon sta puntando a diversificare la propria offerta con contenuti premium. Ad agosto dello scorso anno ha inaugurato una Premium Beauty Zone al piano interrato, mentre nel dicembre 2023 ha aperto il reparto di gastronomia di lusso "Food Avenue", che ha già registrato oltre 9 milioni di visitatori.

 Jo Hyeong-joo, responsabile del settore luxury di Lotte Department Store, ha dichiarato: "Dolce & Gabbana è un brand iconico che rappresenta il lusso con il suo stile affascinante e l’artigianalità. Essendo il primo negozio nella regione di Incheon e il primo store unisex tra i retailer, ci aspettiamo grande interesse da parte della clientela locale."

Shinsegae Daegu inaugura il nuovo store del brand italiano di lusso Peserico

Il grande magazzino Shinsegae di Daegu ha inaugurato un nuovo negozio del marchio italiano di moda casual di lusso 'Peserico'. Tra i prodotti più apprezzati ci sono un elegante piumino a forma di mantello e un morbido maglione in alpaca, che riflettono l'alta qualità e il design distintivo del marchio. Questa apertura segna un ulteriore passo nella diffusione della moda italiana in Corea del Sud, attirando l'attenzione degli amanti dello stile e del comfort. La notizia è stata riportata da idaegu.co.kr. L'apertura del negozio rappresenta un'opportunità per i consumatori coreani di accedere a prodotti di alta moda italiana, contribuendo a rafforzare i legami culturali tra Italia e Corea. 

Il brand di gioielli italiano Damiani inaugura un esclusivo evento di alta gioielleria allo Shilla Hotel

Il marchio di gioielleria italiano Damiani ha avviato oggi un evento privato di alta gioielleria al Seoul Shilla Hotel, dedicato a clienti VIP. L'evento, che durerà quattro giorni, offre l'opportunità di esplorare la raffinata collezione di Damiani, che unisce tradizione artigianale italiana e design moderno. I visitatori potranno ammirare opere uniche realizzate con gemme preziose come rubini, zaffiri ed emeraldi, evidenziando l'identità distintiva del marchio. La notizia è stata riportata da thepublic.kr. Damiani, fondato nel 1924 a Valenza, è un simbolo di eccellenza nel settore della gioielleria di lusso e continua a espandere la sua presenza globale, recentemente aprendo una boutique a Milano.

(Contributo editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Korea)

 

Ultima modifica: Martedì 8 Aprile 2025
Mercoledì 26 Febbraio 2025

Notizie dai mercati esteri - Argentina

L'Argentina elimina il Sistema di Informazioni Anticipate per le Importazioni e facilita il commercio estero

L'Agenzia di Recupero e Controllo delle Dogane e la Segreteria di Industria e Commercio del Ministero dell'Economia hanno emesso la Risoluzione Generale Congiunta N° 5651/2025, che abroga il Sistema Statistico delle Importazioni (SEDI). Questa abolizione entrerà in vigore il 26 febbraio 2025, un giorno dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

La nuova normativa revoca la Risoluzione Generale Congiunta N° 5.429, emessa il 9 ottobre 2023, e la Risoluzione Generale Congiunta N° 5.466, del 22 dicembre 2023, insieme alle loro modifiche. Di conseguenza, il SEDI sarà eliminato, e tutte le dichiarazioni precedentemente registrate sotto questo sistema saranno considerate nulle a partire dall'entrata in vigore della risoluzione.

Questo cambiamento si inserisce nelle linee guida stabilite dall'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC). A tal proposito, la norma sottolinea la Legge N° 24.425, approvata il 7 dicembre 1994 e promulgata il 23 dello stesso mese, che ha approvato l'Atto Finale del Round Uruguay delle Negoziazioni Commerciali Multilaterali e ha dato origine all'OMC. In questo contesto, assume rilevanza l'Accordo sulle Procedure per il Trattamento delle Licenze di Importazione, che stabilisce che tali sistemi non devono essere utilizzati per limitare il commercio.

L'OMC sottolinea che i regolamenti tecnici e le procedure di valutazione non devono creare ostacoli inutili al commercio internazionale. Pertanto, garantire che le operazioni di importazione si svolgano in modo semplice e trasparente diventa una priorità per rispettare le normative internazionali e facilitare il commercio estero.

Con questa risoluzione del Governo Nazionale, l'Argentina aggiorna il proprio quadro normativo e promuove un ambiente più dinamico per le importazioni, allineandosi ai principi del libero scambio e rafforzando la propria competitività nel mercato globale.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana nella Repubblica Argentina)

Ultima modifica: Lunedì 7 Aprile 2025