Notizie mercati esteri

Lunedì 15 Gennaio 2024

Svizzera - Addio dazi doganali sulle importazioni industriali

Il primo gennaio 2024 ha segnato un passaggio epocale a favore dell’export verso la Svizzera: addio ai dazi doganali sull’importazione dei prodotti industriali, a prescindere dall’origine di tali prodotti. Dopo 10 anni di attività preparatorie il Consiglio Federale ha deciso di attivare una misura significativa alla politica commerciale per il Paese, che consentirà un guadagno annuo superiore agli 860 milioni di franchi in termini di prosperità.

L’abolizione dei dazi doganali sui prodotti industriali ha due vantaggi: rafforzare la piazza economica e industriale elvetica nonché sgravare a livello finanziario e amministrativo imprese e consumatori. L’abolizione dei dazi doganali sull’importazione di beni industriali provenienti dall’estero permetterà di rendere il valore degli stessi più competitivo, favorendo la diversificazione dell’offerta e la creazione di relazioni commerciali, ad esempio con i produttori italiani, più salde ed efficaci.

Fonte: http://tinyurl.com/3a7ucta6

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera)

Ultima modifica: Lunedì 15 Gennaio 2024
Lunedì 15 Gennaio 2024

Il settore automobilistico venezuelano nel 2023

Il presidente della Camera dei produttori venezuelani di prodotti automobilistici (Favenpa), Omar Bautista, ha sottolineato che il settore automobilistico dovrebbe aver chiuso il 2023 con l’80% della sua capacità produttiva disponibile.

In un'intervista per "Unión Radio", Bautista ha sottolineato che non tutte le parti di un veicolo sono prodotte in Venezuela. In effetti, solo il 30-35% circa viene prodotto nel paese.

Allo stesso modo, il rappresentante della Favenpa ha sottolineato che non si producono motori, scatole di trasmissione o cruscotti. Questi elementi essenziali devono essere importati per rifornire il mercato venezuelano.
Nonostante queste limitazioni, Bautista ha rivelato che più della metà delle unità circolanti nel Paese sono veicoli prodotti in Venezuela.

"Il 65% del parco veicoli è costituito da veicoli prodotti nel paese in cui sono stati realizzati numerosi sviluppi nazionali", ha affermato.

Fonte: http://tinyurl.com/57zxxcy9

 

(Contenuto editoriale a cura della Cámara de Comercio Venezolano-Italiana)

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Lunedì 15 Gennaio 2024

Il Bolivar guadagna terreno: la dollarizzazione dei depositi bancari a novembre è scesa al 46,33%

Novembre si è chiuso come il mese con la più bassa dollarizzazione dei depositi bancari nel 2023, poiché il saldo consolidato dei conti in valuta estera rappresentava il 46,33% del totale dei depositi, secondo un rapporto della società di consulenza Aristimuño Herrera & Associates.

I depositi in valuta estera nelle banche venezuelane ammontavano a 61.863,82 milioni di bolivar - 1.742,2 milioni di dollari al tasso di cambio ufficiale di fine mese - a novembre, con un aumento solo dello 0,64% rispetto a ottobre. Il totale dei depositi ammontava nel mese precedente a 133.541,46 milioni di bolivar -3.760,70 milioni di dollari ufficiali- con un aumento dell'8%, il che dimostra una forte accelerazione dell'ingresso di bolivar nelle banche rispetto ai depositi in valuta estera.

In termini annuali, il saldo consolidato dei conti di Libera Convertibilità e di quelli di custodia o “Accordo 20” è aumentato del 117,25%, mentre la raccolta complessiva è aumentata del 267,6%.

È importante evidenziare che, a partire dal secondo trimestre del 2023, la componente valutaria è rimasta al di sotto del 52% del totale dei depositi e in quattro mesi è scesa addirittura sotto il 50%, fatto forse derivato dal clima di cambio relativo stabilità – con conseguente apprezzamento del bolivar – che si è registrata durante tutto l'anno.

Fonte: http://tinyurl.com/ynw72ph9

 

(Contenuto editoriale a cura della Cámara de Comercio Venezolano-Italiana)

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Lunedì 15 Gennaio 2024

Il Venezuela ha registrato un aumento del 70% degli arrivi internazionali fino a novembre

Il ministro del Turismo Alí Padrón ha riferito che fino a novembre 2023 si è registrato un aumento del 70% nell’arrivo di turisti internazionali in Venezuela, rispetto all’anno precedente.

Ha detto che questa percentuale rappresenta 1,12 milioni di visitatori, che hanno viaggiato su tutto il territorio nazionale.

In un'intervista rilasciata al canale televisivo statale "Venezolana de Televisión" (VTV), ha dichiarato che la gestione del turismo si concentra sull'offerta e sulla garanzia dell'eccellenza in ciascuna delle destinazioni, che sono un riferimento a livello mondiale.

Il ministro ha affermato che la mobilitazione nazionale è del 34% rispetto al 2022 e ha sottolineato che il Ministero del Turismo ha convalidato fino ad oggi 73 itinerari in 19 stati del paese, generando sinergie che coinvolgono la comunità che mantiene vive le tradizioni.

Ha affermato che hanno svolto un lavoro di coesione con il settore privato e la comunità organizzata. Ha inoltre dichiarato che si prevedono 1,5 milioni di arrivi internazionali entro il 2024 e che il turismo interno potrebbe rappresentare più dell'80%, "in circa 15 Stati".

Fonte: http://tinyurl.com/6n3hj2pn

 

(Contenuto editoriale a cura della Cámara de Comercio Venezolano-Italiana)

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Lunedì 15 Gennaio 2024

Venezuela - AVAT annuncia l'attivazione della piattaforma digitale per promuovere il commercio agroindustriale

L'Associazione Agrotecnica Venezuelana (AVAT) ha annunciato l'attivazione del sito web https://agroo.com.ve, che ha avviato le operazioni al pubblico lunedì 4 dicembre, a partire dai grandi acquirenti del Paese, che faranno le loro richieste nell'agro-commercio e saranno collegati ai canali di vendita.

José Augusto Linárez, presidente di AVAT e del sistema Agroo, ha spiegato che 20 prodotti del paniere alimentare di base costano 69 dollari a Miami, 79 dollari a Madrid e 92 dollari in Venezuela.

"Non è giusto che gli alimenti in Venezuela siano i più cari al mondo. Per abbassare i prezzi dei prodotti, tutti gli attori devono ridurre i loro costi, e questo è possibile eliminando l'intermediazione dannosa e l'informalità", ha affermato.

Ha inoltre indicato che agroo.com.ve entra in gioco in questo scenario come soluzione, poiché è la creazione di un ecosistema digitale integrato di strumenti che aggiungerà valore alla catena agricola venezuelana. Ha spiegato che i produttori agricoli saranno assistiti da un assistente di intelligenza artificiale via WhatsApp per fornire risposte automatiche. Ha chiarito che le transazioni saranno gratuite, senza commissioni, senza intermediari, da persona a persona o da impresa a impresa.

Linárez ha spiegato che AVAT ha creato questo strumento per ridurre i costi fino al 70% e aumentare la produzione fino al 30%.

Fonte: http://tinyurl.com/mwmnzh5v

 

(Contenuto editoriale a cura della Cámara de Comercio Venezolano-Italiana)

Ultima modifica: Lunedì 15 Gennaio 2024
Lunedì 15 Gennaio 2024

Venezuela - L'inflazione è aumentata solo dell'1,8% a novembre, la variazione mensile più bassa in 7 anni

Nel mese di novembre l'inflazione mensile in Venezuela ha raggiunto l'1,8%. L'inflazione interannuale è pari al 286% e l'inflazione accumulata per novembre è pari al 181,6%.

Le cause di questo rallentamento sono da attribuire all’apprezzamento del tasso di cambio dello 0,12%, dovuto al forte intervento sui cambi e alla contrazione della domanda associata alla fissazione del tasso di cambio come strategia di contenimento inflazionistico, con il complemento del calo della spesa pubblica, sottolinea l’Osservatorio venezuelano delle finanze (OVF).

Tra le voci che hanno accelerato i prezzi abbiamo Comunicazione del 5%, Tempo libero del 3,5%, Servizi del 3% e Alimenti e bevande analcoliche del 2%. Il settore Ristoranti e Alberghi è in deflazione del 2,4%.

Storicamente novembre è un mese caratterizzato da forti pressioni inflazionistiche stagionali, il che dovrebbe mettere in allarme riguardo ad un processo di contrazione, in un contesto di revoca temporanea e parziale delle sanzioni sulla PDVSA, rileva l'OVF.

Fonte: http://tinyurl.com/23ptuj4t

 

(Contenuto editoriale a cura della Cámara de Comercio Venezolano-Italiana)

Ultima modifica: Lunedì 15 Gennaio 2024
Lunedì 15 Gennaio 2024

Turchia - L'export di macchinari in aumento

L'export di macchinari della Turchia è aumentato del 9,9% raggiungendo i 23,4 miliardi di dollari nei primi 10 mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022.

Secondo quanto dichiarato dall'Associazione degli Esportatori di Macchinari, le esportazioni dell'industria manifatturiera di macchinari hanno raggiunto i 23,4 miliardi di dollari nei primi dieci mesi di quest'anno.

Nonostante una diminuzione del 6,6% nelle esportazioni in termini di quantità, il settore è riuscito a incrementare i suoi ricavi del 9,9% grazie a un aumento del 18% nella media delle esportazioni per chilogrammo.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Martedì 20 Febbraio 2024
Lunedì 15 Gennaio 2024

Quattro aziende turche nella lista delle prime 100 imprese di armamenti al mondo

Con una crescita del 22% nei ricavi combinati rispetto al 2021, secondo lo Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI) quattro aziende turche - Aselsan, Baykar, Turkish Aerospace Industries e Roketsan con un fatturato totale di 5,5 miliardi di dollari - sono tra le prime 100 imprese di armamenti nel 2022.

Tra le new entry rispetto alla scorsa edizione della classifica spiccano Baykar, posizionata alla 76ª posizione e Roketsan, alla 100ª. Baykar ha registrato una crescita del 94% nel fatturato di armamenti, principalmente grazie alle robuste vendite degli UAV Bayraktar TB-2.

Roketsan e Turkish Aerospace Industries hanno anch'esse ottenuto un notevole aumento del 17% e del 14%, rispettivamente, nei ricavi nella vendita di armamenti nel 2022. Aselsan, classificata al 60º posto, ha registrato un fatturato di armamenti superiore a 2 miliardi di dollari.

La presenza di quattro aziende turche nella Top 100 delle aziende di armamenti del SIPRI riflette la forza e la competitività crescenti dell'industria turca nel settore della difesa. Questo successo non solo evidenzia la capacità delle aziende turche di essere competitive sul mercato internazionale, ma anche il ruolo sempre più centrale che il settore riveste per l’export della Turchia: nei primi dieci mesi del 2023 infatti le esportazioni sono state di quasi 4,3 miliardi di dollari, con una proiezione a fine anno di circa 6 miliardi di dollari.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Lunedì 15 Gennaio 2024
Lunedì 15 Gennaio 2024

Relazioni Turchia - Paesi del Golfo. L’edizione del 2023 del “Gulf Cooperation Council” (GCC)

Le relazioni economiche tra Turchia e i Paesi che si affacciano sul Golfo Persico stanno vivendo una fase particolarmente positiva grazie all’azione diplomatica condotta da Ankara negli ultimi due anni, intensificata dalla squadra economica del nuovo Esecutivo che dal suo insediamento del maggio scorso si è ripetutamente recato in visita negli EAU, in Qatar e in Arabia Saudita.

Il volume degli scambi bilaterali tra Turchia e i Paesi della GCC - Gulf Cooperation Council (di cui fanno parte Bahrein, Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita e EAU) è aumentato di 11 volte negli ultimi venti anni passando dai 2,1 miliardi di dollari nel 2002 a 22,7 miliardi nel 2022” - ha commentato il Ministro del Commercio Ömer Bolat intervento ai lavori del Forum economico GCC-Turchia che si è tenuto a Istanbul dall’11 al 13 novembre. Bolat ha poi aggiunto che esportazioni turche sono incrementate nello stesso arco di tempo da poco più di un miliardo di dollari a USD 9,5 mld del 2022 a fronte dei 13,3 miliardi di import dai Paesi del GCC.

Considerando il flusso dell’interscambio con tutti i Paesi arabi, nel 2022, le esportazioni della Turchia sono ammontate a USD 46 mld a fronte di importazioni pari a USD 36 mld; la quota dei paesi arabi sull’export turco è stata di circa il 18% mentre quella dei Paesi arabi sull’import turco si è attestata al 10%. Bolat ha anche condiviso le cifre del commercio della Turchia con i 57 paesi dell’Organizzazione per la cooperazione islamica (OIC): “nel 2002, le esportazioni totali della Turchia verso i 57 paesi dell’OIC ammontavano a soli 4,7 miliardi di dollari; nel 2022 questa cifra ha raggiunto i 65 miliardi di dollari”.

Al Forum hanno partecipato numerose aziende che operano nei settori chiavi nei rapporti che la Turchia intrattiene con i Paesi GCC, dall’agricoltura all’energia passando per l’agroalimentare, i trasporti & logistica, ma anche turismo e finanza.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Lunedì 15 Gennaio 2024
Lunedì 15 Gennaio 2024

La Turkish Airlines (THY) punta a trasformarsi in una delle più grandi compagnie aeree al mondo

La Turkish Airlines (THY) punta a diventare una delle più grandi compagnie aeree del mondo” ha affermato il Presidente Ahmet Bolat. La dichiarazione giunge a poche settimane di distanza dai colloqui che THY ha avuto a novembre con Airbus, per un potenziale ordine di 355 nuovi aerei che, se finalizzato, sarebbe il più grande ordine nella storia della compagnia di bandiera turca.

Nel recente passato THY aveva più volte dichiarato pubblicamente di voler raddoppiare la sua flotta portandola a 800 velivoli entro il 2033.

La THY vola oggi verso la maggior parte dei paesi del mondo e utilizza il suo grande aeroporto di Istanbul (120 decolli e atterraggi all’ora) per costruire una rete che connette tutta l’Europa, l’Africa e l’Asia.

Bolat ha aggiunto che lo scalo di Istanbul da 12 mld di dollari inaugurato nel 2018, ha consentito alla THY di diventare in pochi anni uno dei più strategici e importanti scali al mondo. Per tale motivo, THY punta entro la fine dell’anno a raggiungere gli 85 milioni di passeggeri e i 170 milioni entro i prossimi 10 anni.

Fondata nel 1933, Turkish Airlines vola verso 344 destinazioni in 129 paesi con una flotta di 429 aerei. Il suo valore è di circa 10,6 miliardi di dollari. In Italia La THY vola su nove destinazioni (Roma, Milano, Venezia, Napoli, Palermo, Catania, Bari, Bologna e Pisa).

La Turkish Airlines costituisce quindi un asset fondamentale per la Turchia. Da un lato l’azienda è divenuta rapidamente una degli operatori più grandi e di successo al mondo. Dall’altro, la capillarità dei suoi collegamenti rende la Turchia una meta sempre più attraente per i turisti internazionali, contribuendo in maniera importante al flusso di circa 60 milioni di visitatori l’anno.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Lunedì 15 Gennaio 2024