Notizie mercati esteri

Giovedì 12 Dicembre 2024

Notizie dai mercati esteri - Polonia

BNP leader negli acquisti d'oro nel 2024: 42 tonnellate nelle riserve

Secondo il think tank OMFIF, basato sui dati del World Gold Council, la Banca Nazionale di Polonia (NBP) ha acquistato 42 tonnellate d’oro fino a settembre 2024, il quantitativo più alto tra le banche centrali a livello globale quest’anno. Complessivamente, gli acquisti netti delle banche centrali nel terzo trimestre del 2024 ammontano a 186 tonnellate, per un totale di 694 tonnellate dall’inizio dell’anno, un livello inferiore rispetto al 2023 ma in linea con il trend del 2022. Ad ottobre, le riserve auree della NBP sono aumentate a 13,734 milioni di once, con un acquisto di 21,7 tonnellate solo a settembre, portando la quota dell’oro nelle riserve oltre il 16%. La Banca Nazionale di Polonia aveva iniziato a incrementare significativamente le riserve auree a metà del 2019, portandole allora a 7,336 milioni di once. La NBP prevede di aumentare la quota d’oro al 20% delle riserve valutarie complessive entro il 2025.

(Fonte: Gazzetta Italia, Polonia Oggi)

 

Via libera a 40 miliardi di zloty di fondi del PNRR per la Polonia

Il viceministro dei fondi Jan Szyszko ha informato mercoledì l’agenzia PAP che la Commissione Europea ha approvato il pagamento di 40 miliardi di złoty in base alla seconda e alla terza richiesta di pagamento del PNRR (Poland's recovery and resilience plan). Ha spiegato che questi fondi sono destinati, tra l’altro, ai parchi eolici nel Mar Baltico, alla costruzione e modernizzazione delle reti energetiche, nonché all’acquisto di attrezzature e alla ristrutturazione dei reparti oncologici in Polonia."Questo trasferimento conclude la prima fase di recupero dei ritardi del PNRR e il primo anno di attuazione del PNRR. Una volta completato, invieremo altre richieste di pagamento, la quarta e la quinta, già entro quest'anno. Subito dopo l’invio, ci dedicheremo alla revisione del PNRR," ha aggiunto il viceministro. Allo stesso tempo, ha assicurato che le accuse di presunti ritardi nei pagamenti delle successive tranche sono prive di senso, poiché le nuove richieste non sono ancora state presentate e, di conseguenza, le scadenze per i pagamenti non sono ancora stabilite. Il viceministro Szyszko ha inoltre menzionato che i negoziati con la Commissione Europea sul versamento dei contributi previdenziali per i contratti civili, uno degli obiettivi chiave per sbloccare i fondi per la Polonia, dureranno almeno alcune settimane. Un accordo è previsto nel primo trimestre del 2025.

(Fonte: Gazzetta Italia, Polonia Oggi)

 

Passi avanti per la prima centrale nucleare, sarà commercialmente funzionante dal 2036

Il primo blocco della prima centrale nucleare in Polonia dovrebbe essere avviato nel 2036. Ieri, l'informazione che è stata inserita nel programma aggiornato per l'energia nucleare polacca, è stata trasmessa dal rappresentante del governo per le infrastrutture energetiche strategiche, Wojciech Wrochna. Come ha sottolineato Wrochna, l'aggiornamento del Programma Polacco di Energia Nucleare (PPEJ) è nell'ultima fase di preparazione. Dovrebbe prevedere che la gestione commerciale dei successivi due blocchi avvenga nel 2037 e 2038. Gli altri termini che dovranno trovarsi nell'aggiornamento del PPEJ includono il trasferimento del sito di costruzione al contraente nel 2025, oltre a questo, il permesso per la costruzione dell'impianto nucleare e l'inizio dei lavori veri e propri nel 2028. Come ha aggiunto Wrochna, il governo conta di ottenere entro la fine dell'anno dalla Commissione Europea una decisione di apertura sul suo ricorso, per la domanda dell'aiuto pubblico per il primo impianto nucleare. “Questo permetterà di avviare un dialogo sul sistema di aiuto per la prima centrale, che è anche la condizione per firmare il contratto EPC con i contraenti” ha sottolineato Wrochna. Il rappresentante del governo ha anche confermato che la Commissione Europea può avviare entro la fine dell'anno la procedura sull'aiuto pubblico per la prima centrale nucleare. “Abbiamo dovuto fare in modo che la Commissione Europea prendesse prima di tutto una decisione sull'avvio del procedimento che esaminerà il modello (di aiuto pubblico e per l'energia nucleare) che abbiamo proposto”, ha detto Wrochna. Ha anche informato che si è incontrato riguardo a questa questione con la nuova commissaria europea per la concorrenza, Teresa Rivera. “C'è stato un buon dialogo con la commissaria, e spero che l’effetto di questo sarà una decisione di apertura entro la fine di quest'anno o forse persino prima di Natale” ha aggiunto Wrochna. Come ha sottolineato, la data di firma del contratto EPC con il contraente dipende dalla decisione della Commissione Europea sull'assegnazione dell'aiuto pubblico. Il nuovo rappresentante ha notato che i tempi per la realizzazione dell'energia nucleare sono “estremamente stretti”. L'8 novembre, Leszek Juchniewicz, il presidente di PEJ (Centrali Nucleari Polacche), ha informato che il primo blocco della centrale nucleare a Choczewo dovrà essere pronto nel 2035, in seguito probabilmente ci sarà un anno di test e solo allora la fornitura elettrica al sistema nazionale. Il consorzio Westinghouse-Bechtel e PEJ stanno attualmente preparando il cosiddetto accordo ponte tra il contratto di progettazione e quello di esecuzione per la realizzazione della centrale nucleare a Choczewo. Il progetto è realizzato dalla società PEJ appartenente al 100% all’erario dello Stato. Come appaltatore e partner per la prima centrale, il governo precedente ha indicato il consorzio Westinghouse-Bechtel. La prima centrale con la tecnologia americana AP1000 sarà costruita nella località di Lubiatowo-Kopalino in Pomerania. Wrochna ha anche informato sui piani di costruzione di una seconda centrale nucleare. Ha detto che la scelta del partner per la seconda centrale nell'ambito del PPEJ deve avvenire attraverso una procedura di natura competitiva. Come ha aggiunto Paweł Gajda, il direttore del Dipartimento di Energia Nucleare del Ministero dell'Industria, attualmente sono prese in considerazione quattro località "post carbonifere". “Si adattano bene ai bisogni del sistema, garantiscono nuovi investimenti dopo la dismissione delle centrali a carbone e offrono la presenza di aziende competenti nei servizi” ha spiegato Paweł Gajda. Ha sottolineato che le probabilità di selezione per ciascuna di queste quattro località sono varie. “Vediamo la necessità di un approccio diverso nella scelta del partner strategico. Selezionare contemporaneamente il fornitore, il contraente generale e più elementi dell'offerta finanziaria", ha aggiunto Gajda. La corta lista delle possibili localizzazioni sarà conosciuta a gennaio. Gajda ha sottolineato che è prevista anche una partecipazione al capitale del partner strategico nel prossimo progetto. Il ministero vuole pure creare un programma separato per i reattori SMR.

(Fonte: Gazzetta Italia, Polonia Oggi)

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Martedì 14 Gennaio 2025
Martedì 10 Dicembre 2024

Notizie dai mercati esteri - Polonia

Glapiński posticipa i tagli dei tassi d’interesse al 2026

L’intervento di giovedì del presidente della Banca Nazionale Polacca (NBP), Adam Glapiński, ha sorpreso i mercati. Il presidente ha annunciato che la discussione sui tagli ai tassi d’interesse non inizierà a marzo 2025, come precedentemente previsto, ma solo nell’autunno 2025, con la possibilità che i tagli dei tassi vengano rinviati al 2026. La decisione del Consiglio di Politica Monetaria (RPP) di mantenere i tassi al 5,75% è stata interpretata come un segnale restrittivo, soprattutto in vista di un possibile allentamento della politica monetaria da parte della BCE. L’intervento di Glapiński ha avuto un impatto sui mercati finanziari: lo złoty si è rafforzato rispetto all’euro e al dollaro, raggiungendo i livelli più alti da settembre. Sono stati osservati movimenti anche sul mercato obbligazionario e azionario. L’indice WIG-Banki è aumentato del 2,4%, mentre i titoli di banche come mBank e Santander Bank Polska hanno registrato guadagni fino al 5%. Gli esperti sottolineano che la decisione della NBP potrebbe rallentare la ripresa economica in Polonia, soprattutto a causa dell’aumento dei tassi d’interesse reali e del rafforzamento dello złoty. Tuttavia, non escludono tagli ai tassi nel 2025, qualora la situazione economica peggiorasse.

Polonia quinto esportatore mondiale di palline natalizie

La Polonia si classifica al terzo posto in Europa e al quinto nel mondo per l'esportazione di palline natalizie, come riportato nel rapporto dell'azienda Akcenta. Nel 2023, il valore delle esportazioni polacche di decorazioni natalizie ha raggiunto i 68,2 milioni di euro, registrando un valore doppio rispetto alle importazioni. I prodotti polacchi sono apprezzati per il design unico e la durata, tra i principali destinatari ci sono la Germania (15,6 milioni di euro), gli Stati Uniti (14,8 milioni di euro) e la Francia (4,3 milioni di euro). Le palline natalizie polacche vengono esportate anche in altri paesi europei, come la Repubblica Ceca, l'Austria e la Slovacchia, oltre che in mercati più lontani, come la Russia e l'Australia. Allo stesso tempo, la Polonia importa decorazioni natalizie, principalmente dalla Cina, che rappresentano 36,2 milioni di euro su un valore totale delle importazioni di 46,7 milioni di euro. A livello globale, la Polonia si distingue positivamente: mentre il valore dell'export mondiale di decorazioni natalizie è diminuito del 39% nel 2023, la Polonia ha registrato solo un calo del 7%, rispetto al 42% della Cina, che domina il mercato.

Investitori canadesi per la prima centrale nucleare polacca

La società che è responsabile della costruzione della prima centrale nucleare in Polonia, "Centrali nucleari polacche" (PEJ) ha ricevuto una lettera di intenti da Export Development Canada (EDC) per quanto riguarda il sostegno finanziario al progetto che sarebbe pari a quasi 6 miliardi di PLN. EDC ha enorme esperienza nel finanziamento dei progetti energetici in tutto il mondo. L’obiettivo principale dell’istituto è sviluppare l’export canadese e il commercio internazionale canadese. PEJ ha detto che a metà novembre è stata siglata una lettera di intenti con l’Istituto americano di finanziamento allo sviluppo, Development Finance Corporation che offre alla costruzione della prima centrale nucleare Lubiatowo-Kopalino più di 4 miliardi di PLN. PEJ ha menzionato che la costruzione della centrale nucleare suscita grande interesse degli investitori. Inoltre la società polacca ha firmato la lettera di intenti del valore pari a circa 70 miliardi di PLN con la Banca di Importazione-esportazione americana. Come dice PEJ la collaborazione con le agenzie di credito all’esportazione è necessaria per il finanziamento dell'impianto nucleare. La prima centrale nucleare sarà costruita a Lubiatowo-Kopalino, nel comune di Choczewo, la costruzione inizierà nel 2028 e la fine della costruzione è prevista nel 2035. Ora, la società polacca ha ricevuto una decisione ambientale per la costruzione della centrale e una decisione di principio del Ministero del Clima e dell’Ambiente.

Sostegno pubblico per Rafako, rimbalzo del titolo in Borsa

L’azienda polacca Rafako che nel passato è stata una delle maggiori aziende del settore energetico ora sta ottenendo risultati tra i più bassi del mercato azionario. La Rafako è stata valutata 900 milioni di PLN ma da anni si trova in difficoltà finanziarie. La Rafako ha pubblicato i dati sui risultati finanziari del terzo trimestre del 2024 in cui ha registrato una perdita netta di 379 milioni di PLN. A novembre la Rafako è stata una delle società le cui azioni sono scese di quasi il 30%, la valutazione dell’azienda è stata stimata in 43 milioni di PLN. Altresì l’azienda ha preso la decisione di avviare licenziamenti collettivi. Tuttavia, la situazione della Rafako può cambiare nel futuro. Lunedì le azioni Rafako in borsa sono aumentate del 50%, è stata una delle società le cui azioni sono aumentate di più, da 0,25-0,30 di PLN a quasi 0,45 di PLN. La valutazione dell’azienda è salita a 74 milioni di PLN. Attualmente il governo polacco pianifica il sostegno per la Rafako, prevede l’insolvenza controllata con l’indicazione di attrarre un investitore che avverrà a giorni.

Rapporto Thornton: il governo non fa abbastanza per le imprese

Secondo l'ultimo rapporto di Grant Thornton, il governo non ha realizzato le attese riforme favorevoli alle imprese e alcune normative si sono rivelate addirittura dannose per gli imprenditori. Tra le 30 leggi economiche approvate dal governo da dicembre dello scorso anno, solo sei sono state giudicate positive, 15 considerate di scarso impatto, e nove valutate come sfavorevoli. Tra le modifiche positive si annoverano la possibilità per le piccole imprese di calcolare l'imposta sul reddito (PIT) con il metodo di cassa, l'introduzione delle cosiddette "vacanze ZUS" (esenzione mensile dai contributi previdenziali) e la semplificazione delle regole per la gestione dei materiali da costruzione. Anche la legge speciale a sostegno delle imprese nelle aree alluvionate è stata valutata positivamente. Tra le regolamentazioni dannose sono stati inclusi i requisiti per i whistleblower, che impongono obblighi onerosi ai datori di lavoro, come la creazione di regolamenti interni per la ricezione delle segnalazioni, e la consultazione con i rappresentanti dei dipendenti. Due leggi fiscali, una che accelera l'aumento delle accise sui prodotti del tabacco e l'altra che introduce una tassa globale compensativa, sono state anch'esse ritenute sfavorevoli. Le imprese hanno inoltre espresso disappunto per i cambiamenti nel diritto delle telecomunicazioni e per le norme che facilitano le cause legali dei consumatori contro le aziende. Il rapporto rileva tuttavia un calo del numero di nuove normative. Nei primi tre trimestri dell'anno, sono state introdotte 9.074 pagine di nuove leggi, rispetto alle 25.900 dello stesso periodo dell'anno precedente. Questo potrebbe indicare la fine della "sovrapproduzione normativa" osservata negli anni precedenti. Gli esperti sottolineano che, sebbene il volume della legislazione sia in calo, gli imprenditori continuano a lamentare la mancanza di stabilità e prevedibilità delle norme. Come osserva Rzeczpospolita, il rapporto è un avvertimento: nonostante alcune modifiche favorevoli, mancano ancora riforme complete per sostenere lo sviluppo delle imprese in Polonia.

La Polonia apre le strade ai veicoli a guida autonoma

Il Ministero delle Infrastrutture ha presentato un progetto di modifica alla legge sul traffico stradale, che consentirà di testare veicoli a guida semi-automatica e completamente automatica sulle strade pubbliche. Le nuove norme prevedono che i test siano condotti dai cosiddetti "organizzatori dei lavori di prova", ovvero soggetti specializzati nella valutazione e nella gestione dei veicoli automatizzati. Le autorizzazioni per queste attività saranno rilasciate dal Coordinatore Nazionale dei Lavori di Prova mediante decisione amministrativa, a condizione che venga garantita la sicurezza del traffico stradale e il rispetto delle normative. L'autorizzazione avrà una validità massima di un anno, e il costo potrà ammontare fino a 20.000 zł in una sola regione o fino a 40.000 zł per più regioni. Nella motivazione del progetto, si sottolinea che l'obiettivo delle modifiche è consentire il collaudo delle tecnologie più avanzate sulle strade polacche, a supporto dello sviluppo delle imprese operanti nel settore delle tecnologie automotive a guida automatica. L'attuale mancanza di regolamentazioni rappresenta un ostacolo per le aziende polacche nella catena del valore globale. La legge entrerà in vigore sei mesi dopo la sua pubblicazione, aprendo la strada al progresso tecnologico e allo sviluppo del trasporto a guida automatica in Polonia.

Fonte: Gazzetta Italia, Polonia Oggi

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Martedì 14 Gennaio 2025
Martedì 10 Dicembre 2024

Spagna. Limite di responsabilità per i reati commessi in ambito aziendale

In base all'ultima riforma legislativa in materia di diritto fallimentare in Spagna, tutti gli amministratori o responsabili di un’Azienda devono essere consapevoli della responsabilità derivante dai reati che possono essere commessi in ambito aziendale, sotto un duplice aspetto: responsabilità dell'amministratore e responsabilità della persona giuridica. 

Le persone giuridiche sono penalmente responsabili nei casi in cui il Codice penale stabilisce espressamente conseguenze penali per queste ultime, vale a dire che non tutti i reati comportano una responsabilità penale per la persona giuridica. Quest’ultima sorge nei seguenti casi:

A) Reati commessi a nome o per conto della persona giuridica, e a suo vantaggio diretto o indiretto, dai suoi rappresentanti legali o da coloro che, agendo a titolo individuale o in qualità di membri di un organo della persona giuridica, sono autorizzati a prendere decisioni per conto di quest'ultima o sono dotati di poteri di organizzazione e di controllo all'interno della stessa.

B) Reati commessi, nell'esercizio di attività sociali e per conto e a vantaggio diretto o indiretto delle stesse, da coloro che, essendo sottoposti all'autorità delle persone fisiche di cui al punto precedente, hanno potuto compiere i fatti in seguito a una grave violazione da parte di queste ultime dei doveri di vigilanza, monitoraggio e controllo della loro attività in considerazione delle specifiche circostanze del caso.

A questo punto occorre sottolineare che il reato deve essere commesso a vantaggio diretto o indiretto dell'azienda, cioè può essere un vantaggio economico o di altro tipo, come il posizionamento sul mercato, il danneggiamento di aziende concorrenti, ecc.

Al fine di eliminare o ridurre la responsabilità penale della persona giuridica, è consigliabile, per non dire obbligatorio, implementare un programma di prevenzione penale o conformità normativa, la cosiddetta Compliance. Va ricordato che le sanzioni che possono essere inflitte alla persona giuridica vanno dall'imposizione di multe, alla sospensione dell’attività, passando per la chiusura dei locali, il divieto di svolgere le attività nel cui esercizio è stato commesso il reato, senza dimenticare l'esclusione dal godimento di sovvenzioni o aiuti pubblici o la possibilità di stipulare contratti con la pubblica amministrazione e di usufruire di agevolazioni e incentivi fiscali o previdenziali, il sequestro giudiziario e, nei casi più gravi, lo scioglimento della persona giuridica.

Il secondo aspetto è la responsabilità dell'amministratore stesso. L'articolo 31 del Codice penale stabilisce che "chiunque agisca nella veste di amministratore di fatto o di diritto di una persona giuridica, oppure a nome o in rappresentanza legale o volontaria di terzi, è personalmente responsabile, anche laddove non fossero soddisfatte le condizioni, le qualità o i rapporti che il corrispondente reato prevede perché questi possa essere soggetto attivo dello stesso, se tali circostanze sussistono nell'entità o persona a nome o per conto del quale agisce".

Per questo motivo è altamente consigliata una formazione sui rischi penali per i dirigenti e i responsabili delle aziende e una sensibilizzazione sulla cultura della compliance.

Fonte: Maio Legal -  www.maiolegal.com

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana per la Spagna)

Ultima modifica: Martedì 14 Gennaio 2025
Martedì 10 Dicembre 2024

Dubai. Un nuovo record mondiale: la più lunga fila di pizze (sostenibile)

Il nuovo record mondiale per la linea più lunga di pizze sostenibili è stato stabilito il 21 novembre 2024 a Dubai (Festival City Promenade – Intercontinental Hotel), con 2059 pizze disposte in una linea continua di 656,76 metri. Il record precedente era di 1800 pizze.

Il nuovo record, certificato dall'organizzazione del Guinness World Records come la linea più lunga di pizze, è stato parte della 15ª edizione dell'Italian Cuisine World Summit, nell'ambito della 9ª Settimana della Cucina Italiana nel Mondo promossa dal Governo Italiano.

L'evento è stato realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti (IICUAE), sotto il patrocinio dell'Ambasciata d'Italia negli EAU.

Le pizze preparate nel giorno dell'evento sono state circa 2.500, inclusi quelle escluse perché non rispondevano ai requisiti del Guinness (forma rotonda e diametro di 31 cm). Tutte le pizze sono state realizzate in 4 ore e 15 minuti utilizzando 5 forni messi a disposizione da Esposito Forni. L'impasto non conteneva sale, ma acqua di mare filtrata fornita da Acqua di Mhare, che riduce l'apporto di sodio nocivo fino al 50% e migliora il sapore.

Tutte le pizze sono state raccolte e ridistribuite alle persone bisognose grazie alle organizzazioni di beneficenza Hifz Al Niaama e Dubai Charity Association.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti)

Ultima modifica: Giovedì 9 Gennaio 2025
Lunedì 9 Dicembre 2024

Danimarca. Boom dei Consumi Privati nel 2025: Opportunità per le Imprese Italiane del Made in Italy

Nel 2025, la Danimarca si prepara ad un potenziale boom dei consumi privati, con una crescita stimata al 3,7% rispetto all'anno precedente. Le previsioni, elaborate dalla banca danese Arbejdernes Landsbank, indicano un contesto economico favorevole trainato da tre fattori chiave: l’aumento dell’occupazione, una crescita sostenuta dei salari ed una significativa riduzione dell’inflazione.

Occupazione in Aumento

Il mercato del lavoro danese mostra segnali di espansione, con più persone che entrano nel mondo lavorativo. Grazie ad una disoccupazione bassa ed a politiche di piena occupazione, il governo danese continua ad incentivare la partecipazione attiva e produttiva. Secondo i dati di Statistikbanken.dk, l’occupazione è cresciuta in diversi settori, inclusi tecnologia, sanità e manifattura, contribuendo ad una maggiore stabilità finanziaria delle famiglie e, di conseguenza, ad una maggiore propensione alla spesa.

Questo incremento dell’occupazione rappresenta un’opportunità per le imprese italiane: più reddito disponibile significa anche una domanda potenzialmente maggiore per beni di qualità, ambito in cui il Made in Italy trova da sempre terreno fertile. Dai settori del design e dell’arredamento a quello del food&beverage, i prodotti italiani rispondono ai desideri dei consumatori danesi, noti per la ricerca di qualità e stile.

Crescita dei Salari

Anche i salari nel settore privato danese stanno registrando un aumento significativo, il più elevato negli ultimi trent’anni. La crescita salariale, come osservato da Arbejdernes Landsbank, è un pilastro centrale del miglioramento del potere d’acquisto dei consumatori danesi, ed un incentivo importante per la spesa. Questa tendenza positiva è supportata da politiche economiche che garantiscono aumenti salariali progressivi e da un contesto stabile e favorevole.

Per le imprese italiane, il crescente potere d’acquisto danese apre possibilità nel segmento dei beni di lusso e dei prodotti alimentari di alta gamma. Con salari più elevati, i consumatori danesi sono più propensi ad investire in articoli di pregio ed in esperienze di consumo di qualità, caratteristiche per cui l’Italia è da sempre apprezzata.

Inflazione in Calo

Dopo un periodo di elevata inflazione, la Danimarca presernta ora un tasso inflazionistico in diminuzione, il che facilita la crescita dei consumi. Il calo dell’inflazione, come evidenziato anche dalla Danmarks Nationalbank, sta riportando stabilità e sicurezza economica, incentivando le famiglie a spendere di più senza timori di ulteriori rincari.

Un’inflazione moderata rappresenta un vantaggio anche per le aziende italiane che desiderano espandere la propria presenza in Danimarca: riducendo le pressioni sui prezzi, le imprese possono pianificare strategie di lungo termine in un mercato meno volatile, garantendo competitività e stabilità ai propri prodotti.

Opportunità per il Made in Italy

Le nuove prospettive di crescita dei consumi in Danimarca rappresentano quindi un'opportunità strategica per le imprese straniere. Quindi, con la giusta attenzione alle tendenze del mercato danese, il 2025 potrebbe essere un anno di crescita e consolidamento per le imprese italiane, confermando l’Italia come partner privilegiato per il consumatore danese.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Giovedì 9 Gennaio 2025
Venerdì 6 Dicembre 2024

Notizie dai mercati esteri - Slovacchia

Resta stagnante l'edilizia residenziale in Slovacchia

L’industria edilizia residenziale slovacca ha registrato un periodo di stagnazione nel terzo trimestre del 2024, con un lieve incremento delle abitazioni completate rispetto all’anno precedente, ma un calo significativo negli avvii di nuovi progetti. Secondo i dati diffusi dall’Ufficio statistico della Repubblica Slovacca, sono stati completati 4.251 nuovi appartamenti tra luglio e settembre, segnando un aumento dello 0,4% rispetto allo stesso periodo del 2023. Tuttavia, il completamento è ancora al di sotto della media dei dieci anni precedenti la pandemia, con un ritardo del 3,2%. Più della metà degli appartamenti completati nel trimestre erano case unifamiliari. 
La regione di Trnava ha registrato il maggior numero di abitazioni ultimate, con 992 unità, in crescita del 56% su base annua. Al contrario, le regioni di Bratislava e Košice hanno visto una diminuzione significativa, superiore al 20%, mentre altre regioni, come quella di Nitra, hanno subito un calo a due cifre. Le ragioni di questo rallentamento sono molteplici. Tra i fattori principali vi sono l’aumento dei tassi di interesse, che ha ridotto la disponibilità di mutui ipotecari, e l’incremento dei costi dei materiali e delle opere di costruzione rispetto agli anni precedenti. Tomáš Boháček, analista di 365.bank, ha inoltre sottolineato come i ritardi amministrativi nelle regioni di Bratislava e Košice abbiano ostacolato il rilascio dei permessi di costruzione, contribuendo al calo del 20% nei dati complessivi. 
A livello regionale, le differenze sono evidenti. La regione di Trnava ha registrato il tasso più alto di avvio di nuovi progetti, favorita da prezzi più bassi e dalla vicinanza alle aree economicamente più attive, come Bratislava. Al contrario, la regione di Košice ha subito una contrazione significativa, evidenziando la necessità di superare le barriere amministrative e incentivare lo sviluppo edilizio. Secondo l’analista Boháček, è improbabile un miglioramento significativo nell’ultimo trimestre del 2024, poiché l’incertezza economica continua a pesare sul settore. Tuttavia, se la Banca Centrale Europea ridurrà ulteriormente i tassi di interesse, come previsto, il mercato immobiliare potrebbe iniziare a beneficiare di condizioni più favorevoli prima dell’estate 2025. Ne è un esempio il recente annuncio dell’avvio di un importante investimento a Bratislava. 

Dopo anni di speculazioni, il quartiere di Ružinov a Bratislava si prepara ad accogliere un progetto immobiliare di grande portata. L'area interessata, situata lungo la Prievozská ulica, dietro il ristorante McDonald's, è stata a lungo al centro di discussioni. Ora, grazie a un accordo tra il Comune di Bratislava e il developer Metrostav, responsabile del progetto, l'iniziativa potrebbe finalmente prendere forma, portando vantaggi economici significativi alla città ed oltre 1000 appartamenti costruiti. Secondo dati forniti dall’Ufficio di Statistica (ŠÚ), i prezzi delle proprietà residenziali in Slovacchia sono aumentati del 6,2% su base annua nel terzo trimestre del 2024, accelerando rispetto al tasso di crescita del 4% registrato nel secondo trimestre. La crescita è stata particolarmente significativa per gli immobili più datati rispetto a quelli di nuova costruzione. A Bratislava, i prezzi hanno registrato un aumento del 6%. Le analisi indicano che i prezzi delle case hanno superato del 1,8% il picco massimo precedente, risalente al 2022. Tuttavia, i prezzi pubblicizzati negli annunci, anche questi monitorati dalla banca centrale NBS, risultano ancora inferiori del 7% rispetto al picco storico.

Slovacchia: salari in aumento e disoccupazione ai minimi storici

Il salario nominale mensile di un dipendente è aumentato del 5,8% su base annua, raggiungendo nel terzo trimestre del 2024 i 1.484 euro. I dipendenti hanno quindi ricevuto in media 81 euro in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Tenendo conto dell'inflazione, i salari reali sono aumentati del 3%. Rispetto al secondo trimestre del 2024, il salario nominale medio destagionalizzato è aumentato dell'1%. I salari medi continuano quindi a crescere, ma il ritmo è stato il più debole degli ultimi tre anni e mezzo. L'aumento dei salari lordi varia dal 4,1% nel commercio al 9,7% nel settore della distribuzione d’acqua. Al contrario, i salari lordi sono diminuiti rispetto all'anno precedente per i lavoratori del settore immobiliare. Attualmente, i salari medi mensili più alti, superiori a 2.400 euro, sono stati raggiunti dai dipendenti delle attività finanziarie e assicurative, nonché del settore dell'informazione e della comunicazione.  Dal punto di vista territoriale, i salari nominali mensili mostrano grandi disparità anche se erano superiori alla media solo nella regione di Bratislava, con un salario medio di 1.784 euro. Secondo i dati Eurostat di ottobre 2024, il tasso di disoccupazione slovacco è sceso al 5,3%, rispetto al 5,7% dello stesso mese dell’anno precedente. Questo risultato pone la Slovacchia al 12° posto tra i paesi dell’UE in termini di bassa disoccupazione. Nella regione, i dati mostrano che la Repubblica Ceca mantiene il primato con il 2,6% di disoccupazione, seguita da Polonia (3,1%) e Ungheria (4,5%), mentre l’Austria registra un leggero incremento al 5,6%. Il governo ha annunciato nuovi incentivi per favorire l’occupazione giovanile e femminile, oltre a programmi di riqualificazione professionale per adattare la forza lavoro alle esigenze di un’economia sempre più tecnologica.

Nuova gara d’appalto per un tratto autostradale sulla D3

La società autostradale NDS ha indetto con un leggero ritardo una gara d'appalto per il tratto di 11 km dell'autostrada D3 tra Žilina e Kysucké Nové Mesto. Il prezzo previsto è di 507 milioni di euro. Si tratta della terza gara d'appalto per la D3 da maggio, che porterà l'autostrada da Žilina al confine polacco per 1,1 miliardi di euro di investimento totale. In estate è stata indetta anche una gara d'appalto per la sezione D1 Turany-Hubová. Nella prima gara d'appalto per la D3 con il tunnel Horelica, Metrostav e Váhostav avrebbero presentato l'offerta più bassa di 230 milioni di euro. NDS si aspettava 307 milioni di euro. Per maggiori informazioni sul bando pubblicato contattare la Camera di Commercio Italo-Slovacca al seguente indirizzo email: servizi@camit.sk

Contratto milionario in Slovacchia per la Cimolai Technology: “Importante traguardo per un'azienda italiana”

Lo scorso 28 novembre si è svolta, alla presenza del Vice Primo Ministro e Ministro dell’Ambiente della Repubblica Slovacca Tomáš Taraba e dell’Ambasciatore d’Italia Gianclemente De Felice, la cerimonia di firma del contratto tra la Cimolai Technology, azienda italiana specializzata nella costruzione di strutture per edifici civili e industriali e per l'industria navale, con l’ente VODOHOSPODÁRSKA VÝSTAVBA per la progettazione, produzione e consegna di due gru nell’ambito dei lavori per la modernizzazione dell'acquedotto di Gabcikovo e per l’operatività della centrale idroelettrica ivi ubicata. Un contratto del valore di circa 13 milioni di euro e rispetto al quale l'Ambasciatore De Felice ha espresso vivo apprezzamento, sottolineandone il valore di importante traguardo per un'azienda italiana ad elevato contenuto tecnologico nel settore delle infrastrutture.

Banca Mondiale: la Slovacchia tra i migliori paesi al mondo per regolamentazione delle imprese e i servizi pubblici

Secondo il nuovo rapporto B-Ready della Banca Mondiale, la Slovacchia si colloca tra i migliori Paesi per quanto riguarda la regolamentazione delle imprese e i servizi pubblici e solo leggermente dietro agli Stati nelle migliori posizioni per quanto riguarda l'efficienza operativa. Il rapporto sostituisce il precedente rapporto Doing Business e la sua prima edizione mette a confronto solo 50 Paesi. Il rapporto identifica le tasse come uno dei maggiori problemi della Slovacchia, mentre dà una valutazione positiva delle infrastrutture. Oltre all'onere fiscale e contributivo relativamente elevato, un altro problema è rappresentato dal complicato processo di presentazione delle dichiarazioni dei redditi. L'anno scorso la spesa slovacca per le prestazioni di protezione sociale, comprese le pensioni e l'assistenza sanitaria, è stata la più alta dell'UE, con un aumento annuo del 19%. In media, i Paesi dell'UE hanno speso il 27% del PIL. La quota è stata più alta in Francia (31,3% del PIL) e più bassa in Irlanda (12%).

La Slovacchia punta al rinnovo della flotta ferroviaria

La Železničná spoločnosť Slovensko (ZSSK), la compagnia ferroviaria statale slovacca, sta pianificando un'importante trasformazione sotto la guida del suo nuovo direttore generale, Peter Helexa. Nominato a fine 2023, Helexa ha già introdotto significativi cambiamenti per migliorare il servizio ferroviario nazionale, con un focus sull’efficienza, la qualità e l’accessibilità. Uno dei provvedimenti più discussi è stato l’eliminazione dei treni InterCity (IC) a lungo raggio. Secondo Helexa, questi convogli trasportavano in media solo 46 passeggeri per viaggio e, considerando la concorrenza di treni rapidi e gli sconti del 100% offerti su altre tratte, non erano economicamente sostenibili. "Abbiamo deciso di concentrare le risorse su soluzioni più utili ai passeggeri, come aumentare la frequenza dei treni espressi sulla tratta Bratislava–Žilina–Košice, che ora circoleranno ogni ora," ha spiegato. Tra le promesse di Helexa c’è anche un rinnovamento della flotta ferroviaria. ZSSK prevede di acquistare treni rapidi simili a quelli delle České dráhy (Ferrovie Ceche), come i Pendolino italiani o i moderni Railjet tedeschi. "Vogliamo avvicinarci agli standard offerti dalle ferrovie ceche o dall’austriaca ÖBB," ha dichiarato. Alcuni media ipotizzano che i treni potrebbero essere forniti dalla Cina e verrebbero pagati con i fondi europei.

Nuovi grattacieli a Bratislava: uno sarà il secondo più alto dell'Unione Europea

Bratislava si prepara a rivoluzionare il proprio skyline con la costruzione di due nuovi grattacieli che spingeranno ulteriormente i limiti architettonici della capitale slovacca. Il progetto, sviluppato dal noto costruttore JTRE (precedentemente J&T Real Estate), include una torre di 260 metri, destinata a diventare la seconda più alta dell’Unione Europea. Il grattacielo, che sorgerà accanto all'attuale Eurovea Tower – già il più alto edificio della città con i suoi 168 metri e 46 piani – rappresenta il prossimo passo nell'ambiziosa espansione della moderna area Eurovea City. Questa zona, situata tra i quartieri di Staré Mesto e Ružinov, sta rapidamente diventando il cuore pulsante della Bratislava contemporanea. Il nuovo progetto prevede due torri, alte rispettivamente 260 e 184 metri, che ospiteranno oltre mille appartamenti. Con la costruzione del grattacielo più alto, Bratislava scalerà le classifiche dei grattacieli nell'UE, superando la torre di Francoforte sul Meno (259 metri) ma rimanendo dietro al Varso Tower di Varsavia, che mantiene il primato con i suoi 310 metri. Gli architetti delle nuove torri puntano su un design innovativo che promette di ridurre l'uso di cemento e le emissioni legate alla costruzione, rispondendo alle crescenti esigenze di sostenibilità. L’obiettivo è creare un modello per edifici sostenibili che combinino estetica, funzionalità e responsabilità ambientale. La sfida lanciata da JTRE si inserisce in un contesto più ampio di competizione tra le grandi città europee, pronte a ridefinire le proprie skyline per attrarre investimenti e turismo, ma anche per rispondere alle nuove esigenze di abitabilità urbana.

L’utilizzo dei contratti part-time rimane in Slovacchia al di sotto della media UE

L’utilizzo dei contratti part-time rimane in Slovacchia ancora al di sotto della media UE. Lo indicano i dati dell’Eurostat. Nel 2023 aveva un contratto part-time meno del 3% dei lavoratori in Repubblica Ceca. La quota negli ultimi anni è in lieve aumento ma resta al di sotto della media dell’Unione Europea, dove aveva un contratto part-time ben il 17% dei lavoratori. Utilizzano maggiormente un contratto con il tempo di lavoro ridotto le donne, che hanno in cura dei bambini. In quel caso la quota dei contratti part-time raggiunge il 7%. Il governo da tempo sta cercando di attuare politiche a favore della diffusione dei contratti part-time per alcune categorie della popolazione. Prioritarie sono proprio le donne con i figli piccoli, dove è maggiore il rischio dell’uscita dal mercato del lavoro, o i lavoratori anziani. Nel 2023, circa un terzo (31,8%) delle donne occupate di età compresa tra i 25 e i 54 anni con figli nell'UE lavorava a tempo parziale, rispetto al 20,0% delle donne occupate senza figli. Al contrario, tra gli uomini, solo il 5,0% di quelli con figli lavorava a tempo parziale rispetto a quelli senza figli (7,3%). La differenza nelle quote di lavoro part-time tra donne e uomini con figli è stata quindi di ben 26,8 punti percentuali nel 2023, mentre per gli uomini e le donne senza figli è stata meno della metà, con 12,7 punti percentuali.Il divario maggiore tra donne e uomini con figli è stato registrato in Austria, con una differenza di 61,2 punti percentuali (69,2% contro 8,0%). Seguono Germania e Paesi Bassi con differenze rispettivamente di 57,2 punti percentuali e 54,8 punti percentuali. Questi tre Paesi dell'UE hanno anche le quote più alte di donne con figli che lavorano a tempo parziale.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Slovacca)

Ultima modifica: Giovedì 9 Gennaio 2025
Venerdì 6 Dicembre 2024

Notizie dai mercati esteri - Repubblica Ceca

Il gruppo CSG entra tra i cento gruppi di difesa più importanti al mondo

La società Czechoslovak Group, socio Camic, è entrata per la prima volta nella classifica delle cento imprese di difesa più importanti al mondo stilata dall’istituto svedese SIPRI.

Il gruppo ceco si è piazzato all’89º posto, migliorando rispetto al 107º dello scorso anno. A determinare questa scalata è stato il rialzo del 25% delle entrate derivanti dalla vendita di armamenti e servizi militari. Nel 2023, CSG ha registrato ricavi da queste attività pari a 1,2 miliardi di dollari, che rappresentavano circa il 70% delle entrate complessive della società.

CSG è l’unica società ceca presente nella classifica. Il vertice è dominato da cinque aziende statunitensi. I gruppi europei più grandi sono Airbus e l’italiana Leonardo, posizionati rispettivamente al 12º e 13º posto.

Fonte: https://www.sipri.org/sites/default/files/2024-11/fs_2412_top_100_2023_0.pdf

Gli stipendi in Repubblica Ceca sono aumentati del 6,9%

Gli stipendi in Repubblica Ceca sono aumentati nei primi tre trimestri di quest’anno di quasi il sette percento. Lo indicano i dati dell’Ufficio di Statistica Ceco.

Da gennaio a fine settembre le remunerazioni mensili versate ai dipendenti full-time sono aumentate del 6,9% a 45.107 corone ceche lorde. Al netto dell’inflazione, l’aumento è stato del 4,5%. Il valore mediano, che divide il mercato del lavoro in due parti uguali, tra chi prende di più e chi di meno, è arrivato nel terzo trimestre dell’anno a 40.482 corone ceche lorde al mese.

A trainare la crescita sono stati settori a forte presenza di imprese private, come l’edilizia, i trasporti o il settore della ristorazione e dell’accoglienza. Nell’industria manifatturiera, che conta più di un milione di dipendenti, gli stipendi sono cresciuti dall’inizio dell’anno del 7,4% a 44.287 corone ceche. Nell’istruzione e nella pubblica amministrazione gli aumenti si sono fermati a +2,8%.

Fonte: https://csu.gov.cz/rychle-informace/prumerne-mzdy-3-ctvrtleti-2024

Lo Stato sosterrà i progetti di ricerca aziendali con l’intelligenza artificiale

Lo Stato ceco sosterrà, tramite il nuovo programma TWIST, i progetti di ricerca aziendali che utilizzeranno l’intelligenza artificiale. Lo ha indicato il gestore del programma, il Ministero dell’Industria e del Commercio.

Il programma può sostenere progetti di ricerca e sviluppo industriali che prevedono un utilizzo significativo dell’intelligenza artificiale. “Dai progetti sostenuti attendiamo soprattutto risultati come prototipi, linee sperimentali, tecnologie certificate, software e altre soluzioni digitali, in cui l’intelligenza artificiale avrà un ruolo fondamentale”, ha dichiarato Petr Očko del Ministero dell’Industria e del Commercio.

Il programma accetta domande di sovvenzione fino al 12 febbraio. Possono richiedere il sostegno aziende di ogni dimensione attive su tutto il territorio ceco. A disposizione ci sono 700 milioni di corone, che possono essere aumentati qualora pervengano molti progetti interessanti.

Fonte: https://www.mpo.gov.cz/cz/rozcestnik/pro-media/tiskove-zpravy/mpo-vyhlas...

ČEZ ha effettuato forti investimenti nelle reti di distribuzione

Il gruppo parastatale ČEZ sta effettuando nel 2024 forti investimenti nelle reti di distribuzione.

Il principale gruppo energetico ceco prevede di realizzare quasi 20 miliardi di corone di investimenti nelle reti di distribuzione nel corso dell’anno, con un aumento di 2,5 miliardi di corone rispetto al 2023. “Si tratta del volume più alto di investimenti e costruzioni nella storia del gruppo,” ha dichiarato il portavoce Martin Zmelík.

Una parte rilevante dei fondi, circa 8,8 miliardi di corone, è stata destinata all’adattamento della rete per rispondere alle esigenze delle nuove fonti rinnovabili, soprattutto quelle fotovoltaiche. Il gruppo ha ricevuto quest’anno oltre 48.000 richieste di allaccio alla rete da parte di nuove fonti di produzione ed è riuscito a soddisfarne circa 27.000.

Fonte: https://www.cez.cz/cs/pro-media/tiskove-zpravy/cez-distribuce-letos-investuje-do-siti-rekordnich-197-mld.-korun-203214

La Repubblica Ceca non riceve più petrolio dalla Russia

La Repubblica Ceca non sta ricevendo petrolio dalla Russia da mercoledì scorso. Lo hanno comunicato le imprese del settore.

I rifornimenti di petrolio tramite l’oleodotto Druzhba si sono interrotti senza una chiara spiegazione. Le importazioni attraverso questo oleodotto coprono circa la metà del fabbisogno della Repubblica Ceca. La principale raffineria del paese, situata a Litvínov, per il momento fa affidamento sulle sue scorte. Inoltre, il governo ha deciso di liberare una parte delle riserve strategiche. I rifornimenti tramite l’oleodotto TAL, invece, continuano senza interruzioni.

La Repubblica Ceca ha già deciso di rinunciare, a partire dal prossimo anno, alle importazioni di petrolio dalla Russia. Per questo motivo, sta finanziando i lavori di potenziamento dell’oleodotto TAL, che parte da Trieste. Il governo di Praga, inoltre, non ha richiesto una proroga dell’esenzione dalle sanzioni comunitarie per le importazioni di prodotti derivati dal petrolio russo, esenzione che è scaduta giovedì 5 dicembre.

Fonte: https://mero.cz/vyjadreni-mero-cr-k-aktualnimu-stavu-zasobovani-ceska-ropou/

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Giovedì 9 Gennaio 2025
Giovedì 5 Dicembre 2024

Notizie dai mercati esteri - Polonia

Collaborazione tra Poste Polacche e FlixBus: primo passo nella trasformazione dell’azienda

In 444 uffici postali di Poste Polacche è ora possibile acquistare biglietti per i pullman FlixBus, come parte del piano di trasformazione dell’azienda, ha annunciato il presidente di Poste Polacche, Sebastian Mikosz. Il programma pilota include città come Varsavia, Breslavia, Cracovia e Katowice, e l’elenco completo degli uffici partecipanti è disponibile sul sito del vettore. La collaborazione con FlixBus è uno dei primi progetti concreti della nuova strategia di Poste Polacche, che punta a trasformarla in una “moderna azienda di servizi postali, logistici, finanziari e digitali”. Il piano prevede la modernizzazione dei sistemi IT, dei processi logistici, l’ottimizzazione del personale e lo sviluppo della rete di vendita. Ad agosto, l’azienda ha annunciato un Programma di Dimissioni Volontarie, che mira a ridurre il personale del 15%. Sebastian Mikosz ha anche anticipato l’espansione della rete di locker postali e nuove collaborazioni, i cui dettagli saranno rivelati prossimamente. La trasformazione dell’azienda risponde al deterioramento della situazione finanziaria: nel primo semestre del 2024, Poste Polacche ha registrato una perdita di 300 milioni di złoty, attribuita dal presidente agli errori delle precedenti gestioni. Poste Polacche, che impiega circa 62 mila persone, possiede 7.600 uffici in tutta la Polonia ed è il più grande operatore postale del Paese.

Crescita dinamica degli investimenti esteri, soprattutto Germania e Paesi Bassi, in Polonia

Nel 2023, il valore degli Investimenti Diretti Esteri (IDE) in Polonia è salito a 314 miliardi di euro, con un aumento di 49 miliardi di euro rispetto all'anno precedente (+18,6%). Gli investitori europei, tra cui Paesi Bassi, Germania e Spagna, hanno svolto un ruolo di primo piano, anche se l'attività inaspettatamente elevata degli investitori bielorussi ha attirato l'attenzione. Gli investimenti provenienti da Paesi non appartenenti all'Unione Europea sono stati pari a 48,7 miliardi di euro, con un aumento del 24,3% rispetto all'anno precedente. Gli investimenti dai Paesi dell'UE sono stati pari a 265 miliardi di euro, il che si è tradotto in una quota del 3,8% della Polonia sul valore totale degli investimenti dell'UE, in aumento rispetto al 3,3% del 2022. I maggiori investitori in Polonia sono stati gli olandesi (59,2 miliardi di euro, +20,6% a/a) e la Germania (52 miliardi di euro, +14,1% a/a). I Paesi Bassi, grazie alle loro favorevoli normative fiscali, attraggono molte holding di investimento, il che spiega la quota significativa del mercato polacco nei loro investimenti europei. Gli investimenti spagnoli sono aumentati del 53% su base annua, raggiungendo i 17 miliardi di euro, soprattutto grazie a società come Santander BP e Budimex. L'Irlanda ha registrato un impressionante aumento del 231% su base annua dei suoi investimenti in Polonia, portando il loro valore a 4,1 miliardi di euro. Degni di nota anche gli investimenti della Bielorussia, raddoppiati a 3,1 miliardi di euro nel 2023, soprattutto grazie al settore informatico. Allo stesso tempo, le aziende polacche hanno aumentato la loro attività all'estero, riflettendo la crescente maturità dell'economia. Il valore degli investimenti diretti polacchi al di fuori del Paese è stato di 46 miliardi di euro (+22,4% su base annua). La maggior parte dei fondi è stata destinata al Lussemburgo (6 miliardi di euro, +11,7%), alla Repubblica Ceca (4,2 miliardi di euro, +3,8%) e alla Romania (2,2 miliardi di euro, +66%), dove investono, tra gli altri, Żabka e Maspex. Ciononostante, gli investimenti polacchi nell'Unione hanno rappresentato solo lo 0,35% delle spese dell'UE, il che suggerisce ulteriori opportunità di crescita in questo ambito. Nel 2023, la Polonia ha rafforzato la sua posizione di destinazione attraente per gli investimenti, soprattutto per i Paesi dell'UE, e ha sviluppato la sua presenza come investitore all'estero. L'aumento dell'importanza degli investimenti in entrata e in uscita dalla Polonia indica uno sviluppo stabile dell'economia e un aumento della sua competitività internazionale.

Il governo prolunga il meccanismo di inversione contabile dell’IVA fino alla fine del 2026

Il governo ha approvato un progetto di modifica alla legge sull’IVA, sulle accise e su altri oneri, che prevede il prolungamento del meccanismo di inversione contabile dell’IVA fino al 31 dicembre 2026. Questa soluzione si applica, tra l’altro, al gas, all’energia elettrica e ai servizi relativi al trasferimento dei diritti di emissione dei gas serra. Il meccanismo trasferisce l’obbligo di liquidare l’IVA all’acquirente invece che al venditore. Il progetto introduce anche l’esenzione dalle accise per i veicoli immatricolati in Polonia per scopi di test e ricerca nell’ambito delle attività di ricerca e sviluppo, oltre a permettere il rimborso delle accise per i veicoli immatricolati temporaneamente destinati all’esportazione. Viene eliminato l’obbligo di integrare i registratori di cassa online con i terminali di pagamento, mentre rimane l’obbligo di segnalare i dati delle transazioni da parte degli agenti di pagamento. Le nuove normative entreranno in vigore il 1° aprile 2025, eccetto quelle relative al meccanismo di inversione contabile dell’IVA, che saranno valide dal 28 febbraio 2025. Le modifiche mirano a precisare le normative e a sostenere l’innovazione nel settore automobilistico.

Il Consiglio della Politica Monetaria nonostante rallentamento dell'inflazione non abbassa i tassi d’interesse

Il Consiglio della Politica Monetaria (RPP), nonostante la flessione dell'inflazione in novembre, non ha riconosciuto che ciò costituisca un motivo per abbassare i tassi d'interesse. La stessa decisione è stata presa per la dodicesima volta consecutiva. Alcuni analisti ritengono che le aspettative di riduzioni porteranno sollievo ai mutuatari nei primi mesi del prossimo anno. “Secondo le previsioni di mercato, il tasso di interesse principale del NBP (Banca Nazionale di Polonia) rimarrà allo stesso livello in dicembre ogni mese prima, che è del 5,75% all'anno” ieri ha dichiarato NBP dopo la riunione del Consiglio della Politica Monetaria. Ciò significa che i membri del RPP non hanno avuto l'impressione di un calo dell'inflazione a novembre del 4,6% annuo dal 5% di ottobre (effetto degli alti aumenti dei prezzi dei carburanti dopo le elezioni 2024). Anche altri tassi del NBP non cambieranno cioè lombard (6,25%), deposito (5,25%), cambiali riscontati (5,8%) e cambiali scontati (5,85%) ma il tasso di riferimento dipende dal tasso WIBOR 3M, più spesso utilizzato nei tassi di mutuo nelle banche polacche. “L'ambiente esterno (possibili tagli più profondi dei tassi della Banca Centrale Europea) e i dati nazionali "hanno spinto" verso la necessità di tassi d'interesse più bassi (scarso recupero del consumo dopo le inondazioni, investimenti privati fatali, congelamento dei prezzi dell'energia, minori aspettative di inflazione)” commenta Rafał Benecki, l’economista principale di ING BSK. “Il sostegno nella politica monetaria sono le dichiarazioni del presidente NBP in una conferenza stampa dopo la riunione di novembre, che ha dichiarato poi che la prima riduzione dei tassi d'interesse potrebbe avvenire alla riunione di marzo nel 2025 se i risultati delle proiezioni sull'inflazione pubblicate in quel momento indicano la prospettiva della sua diminuzione nei seguenti trimestri” hanno sottolineato gli analisti Credit Agricole già prima della sessione del Consiglio. “Storicamente, il costo del denaro a dicembre è stato modificato solo in situazioni eccezionali, più recentemente nella pandemia del 2021, quando la contrazione è iniziata due mesi prima, che era una risposta alla pericolosa accelerazione dell'inflazione” ha indicato Bartosz Sawicki, l’analista Cinkciarz.pl. “I tassi di interesse in Polonia sono rimasti invariati da ottobre dell’anno scorso quando è stata ultimata la miniserie di due aggiustamenti con una scala totale di 100 punti base. Si possono prevedere riduzioni entro 3 o 4 mesi. Le incertezze sul futuro dei residui di scudi anti-inflazione sono state dissipate. I prezzi dell'energia rimarranno congelati fino a settembre” informa Sawicki. Secondo le previsioni del Credit Agricole, i tassi scenderanno solo dal terzo trimestre del 2025 di soli 0,25 punti percentuali e dello stesso livello nel prossimo trimestre. Gli analisti di Bank Millennium ritengono che i tassi per l'anno saranno inferiori di 1 punto percentuale rispetto a quelli attuali. Nell'ultimo rapporto, gli economisti di mBank prevedono che WIBOR 3M tassi in previsione di tagli alle tariffe inizieranno a scendere dal 5,70 al 4,85% nel primo trimestre, e nel secondo al 4,25% per scendere al 3,9% alla fine dell'anno in modo che i mutuatari dovrebbero sentire la decisione di riduzione RPP prima ancora cade. Gli economisti di Bank Millennium ritengono invece che WIBOR 3M nel quarto trimestre scenderà al 4,83% e il declino inizierà seriamente solo nel secondo trimestre del prossimo anno. Sebbene il mercato si attenda riduzioni dei tassi, è un membro del RPP che vota regolarmente per aumentarli da mesi. Si tratta della prof.ssa Tyrowicz nominata al RPP dal Senato della legislatura precedente. Secondo le ultime informazioni disponibili, nella riunione del 2 ottobre ha presentato una domanda di aumento di 2 punti percentuali per la quale ha votato solo lei e gli altri nove membri del Consiglio erano contrari.

100 milioni di zloty per gli imprenditori colpiti dalle alluvioni

“A partire dal 10 dicembre 2024, gli imprenditori toccati dalle alluvioni che hanno colpito le regioni della Polonia sud-occidentale potranno richiedere un sostegno. Da un fondo speciale istituito dal Ministero dei Fondi e della Politica Regionale in collaborazione con la Banca Gospodarstwa Krajowego, 100 milioni di zloty saranno a disposizione degli imprenditori nella prima fase”, si legge nell'annuncio di mercoledì del Ministero. Si sottolinea che si tratta di una risposta alle urgenti necessità degli imprenditori locali colpiti dall'alluvione nei voivodati della Bassa Slesia, Lubusz, Opole e Slesia. Il Fondo di Sostegno aiuterà a ricostruire e a garantire le attività commerciali nella zona. “Il sostegno è un finanziamento agevolato a lungo termine (periodo di rimborso fino a 10 anni, periodo di grazia di 12 mesi per capitale e interessi) con la possibilità di cancellare fino al 90% del debito (subordinatamente alla disponibilità di un limite di aiuto de minimis con l'imprenditore)”, spiega il Ministero. L'importo del finanziamento è determinato individualmente per ogni imprenditore, ma non può superare i 5 milioni di zloty. Il Fondo di Sostegno è finanziato dai rimborsi di precedenti prestiti concessi durante la pandemia COVID-19. Le domande di sostegno saranno disponibili dal 10 dicembre presso i partner finanziari di BGK. Gli imprenditori possono stanziare un sostegno per la ricostruzione e il rinnovo di strutture e infrastrutture danneggiate o distrutte dalle inondazioni e necessarie per la ripresa delle attività commerciali. L'ambito di applicazione comprende anche la riparazione o l'acquisto di attrezzature, macchinari o altre risorse tecniche distrutte o danneggiate a causa delle inondazioni, necessarie per la ripresa delle attività. Sono inclusi gli investimenti relativi al trasferimento delle attività dell'azienda in un'area a minor rischio di inondazione all'interno della stessa provincia, il rifornimento di carburante, il finanziamento delle operazioni quotidiane dell'azienda, compresi il pagamento degli stipendi, i pagamenti ai fornitori, la copertura dei costi operativi, le responsabilità di diritto pubblico. Sono inoltre previsti fondi per finanziare altre spese necessarie a garantire la continuità dell'attività.

GUS pubblica i dati sugli stipendi in Polonia

Il GUS (Ufficio Centrale di Statistica) ha pubblicato i nuovi dati sugli stipendi in Polonia. Secondo i dati lo stipendio medio a giugno è stato pari a 8.057 di PLN lordi e il valore mediano è stato pari a  6.507 di PLN. A giugno lo stipendio medio è aumentato dello 0,7% rispetto a maggio mentre il valore mediano è aumentato solo dello 0,4%. Quindi si osserva che gli stipendi dei manager aumentano molto più rapidamente di quelli dei dipendenti medi. Tuttavia, da marzo la differenza dei guadagni tra i manager ed i dipendenti ordinari è diminuita notevolmente. A marzo la differenza degli stipendi è stata pari a 2055,50 di PLN ed è scesa a 1550 di PLN a giugno. A causa dell’aumento del salario minimo si prevede che la disparità di stipendio diminuirà nel futuro. Inoltre i dati di GUS mostrano che il valore mediano dei salari degli uomini è superiore di quello delle donne, a giugno la differenza ammontava a 456 di PLN. A febbraio la disparità degli stipendi degli uomini e delle donne era minore ed ammontava a 292 di PLN. Questo significa che gli uomini ottengono un bonus più spesso. La maggior disparità del valore mediano tra uomini e donne si registra nella fascia d’età 35-44 anni (860 di PLN). Ma nella fascia d’età 55-64 anni e più di 65 anni il valore mediano delle donne è superiore a quello degli uomini ed ammonta a 270 di PLN e 482 di PLN per il gruppo di età superiore ai 65 anni. Per quanto riguarda lo stipendio medio la differenza nella fascia d’età 35-54 anni ammonta a 1251 di PLN e la minore ammonta a 124 di PLN per il gruppo di età 55-64 anni. La maggior differenza  a favore delle donne si osserva nelle imprese piccole e medie in cui le donne più spesso lavorano in posizioni dirigenziali, la differenza del valore mediano ammonta a 295 di PLN e dello stipendio medio ammonta a 186 di PLN. Invece nelle imprese medie la differenza del valore mediano ammonta a 400 di PLN e dello stipendio medio è pari a 19 di PLN. La maggior differenza a favore degli uomini si nota nelle aziende più grandi, e ammonta a 1416 di PLN per quanto riguarda il valore mediano ed a 1908 di PLN per quanto riguarda lo stipendio medio. 

(Gazzetta Italia, Polonia Oggi)

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Giovedì 9 Gennaio 2025
Mercoledì 4 Dicembre 2024

Sudafrica. Esportare articoli di gioielleria: opportunità e considerazioni

Il mercato sudafricano dei gioielli rappresenta un’opportunità interessante, seppur di nicchia, per le aziende italiane del settore. La crescente domanda interna di prodotti di alta qualità consente all’Italia di distinguersi nel mercato sudafricano della gioielleria, grazie anche ai vantaggi competitivi garantiti dall’accordo di partenariato economico (EPA) tra l’Unione Europea e i Paesi della SADC.

Il presente articolo offre un'analisi dettagliata delle importazioni sudafricane di gioielleria in argento e in metalli preziosi diversi dall'argento, con un focus particolare sul posizionamento delle esportazioni italiane verso il Sudafrica.

I dati riportati provengono da Trade Map, una piattaforma internazionale di analisi commerciale sviluppata dall'International Trade Centre (ITC). Trade Map consente di accedere a dati dettagliati su esportazioni, importazioni e flussi commerciali, offrendo uno strumento prezioso per individuare opportunità di export e monitorare la concorrenza. Tuttavia, è importante utilizzare questi dati tenendo conto di alcune limitazioni intrinseche come, per esempio, la ricostruzione di dati mancanti, potenziali differenze nei sistemi di registrazione doganale di Paesi diversi, tempi di spedizione e arrivo della merce, variazioni nel peso netto e lordo e, generalmente, costi di trasporto e assicurazione inclusi nel valore CIF (importazioni) ma esclusi nel valore FOB (esportazioni)[1].

In particolare segnaliamo che, in assenza di dati completi sulle importazioni sudafricane dal mondo e dall’Italia per gli articoli di gioielleria facenti riferimento al codice 711319, vengono utilizzati i “mirror data”[2] di Trade Map per fornire una rappresentazione della realtà quanto più accurata possibile.

Articoli di gioielleria in argento (codice HS 711311)

Nel 2023, il valore delle importazioni sudafricane di gioielleria in argento è stato pari a 14,97 milioni di USD, posizionando il Sudafrica al 45° posto tra gli importatori mondiali per questa categoria, con uno 0,18% delle importazioni globali. Tra il 2019 e il 2023, le importazioni mondiali hanno registrato una crescita annua media del 9% in valore e del 7% in quantità, mentre quelle sudafricane hanno seguito un andamento simile in valore (+9%), ma con una crescita in quantità più limitata (+3%).

I gioielli in argento importati dal Sudafrica provengono principalmente dalla Tailandia (40,7%), seguita da Cina (22,3%) e Italia (21,2%). Nel 2023, il Sudafrica ha importato dall’Italia gioielleria in argento per un valore di 3,18 milioni di USD, equivalente a 3 tonnellate, con un valore unitario medio di 1.058.667 USD/tonnellata. Questo dato evidenzia l’alta qualità del prodotto italiano rispetto alla concorrenza: il valore unitario è significativamente più alto rispetto a quelli che fanno riferimento alle importazioni dalla Tailandia (304.500 USD/tonnellata) e dalla Cina (185.444 USD/tonnellata).

Articoli di gioielleria in metalli preziosi diversi dall’argento, come l’oro (codice HS 711319)

Le importazioni sudafricane di gioielli in metalli preziosi diversi dall'argento sono state pari a 234,10 milioni di USD nel 2023, collocando il Paese al 35° posto a livello mondiale, con una quota dello 0,2% delle importazioni globali[3]. L’Italia domina le esportazioni verso il Paese con una quota dell’89,4%, corrispondente a un valore di 209,21 milioni di USD e a 6 tonnellate di merce esportata.

Nel quinquennio 2019-2023, il Sudafrica è passato dal 12° all'8° posto tra i mercati di destinazione per l’export italiano in questa categoria di prodotti, con un valore di esportazioni italiane pari a 109,25 milioni di USD nel 2019. Attualmente, i soli mercati che superano il Sudafrica per importanza sono, in ordine decrescente, Svizzera, Stati Uniti, Emirati Arabi Uniti, Turchia, Francia, Irlanda e Cina.

 

Uno dei punti di forza per le aziende italiane è rappresentato dai dazi doganali azzerati grazie all’EPA, a condizione che i prodotti rispettino i requisiti di origine comunitaria. Al contrario, i Paesi senza accordi commerciali con il Sudafrica affrontano un’aliquota del 20%.

L'analisi delle importazioni sudafricane di articoli di gioielleria in argento e in metalli preziosi diversi dall'argento evidenzia il ruolo cruciale del Paese come destinazione delle esportazioni italiane. Il Sudafrica si afferma come un mercato privilegiato per i prodotti italiani, grazie anche all'alto livello di qualità riconosciuto internazionalmente, che distingue l'Italia dai principali concorrenti.

 

[1] Trade Map - Frequently Asked Questions

[2] I “mirror data” sono dati commerciali utilizzati per analizzare il flusso di beni tra Paesi. Si basano sulle dichiarazioni doganali: le importazioni dichiarate da un Paese vengono usate per stimare le esportazioni del Paese partner, e viceversa. Questa metodologia aiuta a colmare lacune nei dati ufficiali quando un Paese non fornisce informazioni dettagliate sui suoi flussi commerciali.

[3] Posizionamento ricostruito sulla base dei “mirror data”.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Sudafricana)

Ultima modifica: Giovedì 9 Gennaio 2025
Martedì 3 Dicembre 2024

Notizie dai mercati esteri - Repubblica Ceca

L’Italia e la Repubblica Ceca hanno presentato un documento per la competitività dell’automotive

L’Italia e la Repubblica Ceca hanno presentato insieme un documento comunitario per preservare la competitività del settore automotive europeo e contrastare il rialzo delle sanzioni previste per il prossimo anno.

Hanno sottoscritto il cosiddetto non-paper anche Austria, Slovacchia, Bulgaria, Polonia, Malta e Romania, ha indicato Roma. Al documento è mancato, però, il sostegno di altri paesi leader dell’automotive come Germania, Francia e Spagna. Secondo il ministro italiano Adolfo Urso e il ministro ceco Lukáš Vlček, il documento ha suscitato un notevole dibattito tra i ministri degli altri paesi UE.

“La competitività del settore automotive europeo deve restare un punto centrale della politica UE” si legge nel documento. Gli stati firmatari chiedono la revisione del vincolo che porterebbe al divieto di produrre veicoli con motori endotermici dopo il 2035 e il ritiro dell’obiettivo intermedio per il 2025, che comporterebbe forti sanzioni per le case automobilistiche. Secondo il ministro ceco Vlček, tali sanzioni toglierebbero alle aziende le risorse necessarie per le attività di sviluppo.

Fonte: https://www.idnes.cz/auto/zpravodajstvi/cesko-italie-emise-evropska-komise-eu-brusel-kupka-sankce-elektromobilita.A241128_100011_automoto_fdv

L’Italia e la Repubblica Ceca collaboreranno al progetto spaziale LUMI

Realtà italiane e ceche collaboreranno al progetto spaziale LUMI, che ha ottenuto il sostegno dell’Agenzia Spaziale Europea.

Il progetto è condotto dalla società ceca TRL Space. Si prevede l’invio nello spazio di un nanosatellite equipaggiato con una telecamera particolarmente sofisticata per ottenere immagini più precise del polo sud della Luna, dove potrebbero in futuro atterrare nuove missioni spaziali. La piattaforma del satellite verrà fornita dall’impresa italiana Tyvak International.

Lo scopo del progetto è quindi ottenere una mappatura molto più precisa del polo sud della Luna, che è caratterizzato da una scarsa presenza di luce. “Con LUMI saremo capaci di ridurre le imprecisioni a 50 centimetri, ottenendo una risoluzione dieci volte migliore (rispetto a oggi),” ha indicato il responsabile della missione in TRL Space, Petr Boháček.

Fonte: TRL Space

La via Pařížská si mantiene tra le principali vie del lusso al mondo

La via Pařížská nel centro di Praga si mantiene tra le principali vie del lusso al mondo. Lo indica la classifica di Cushman & Wakefield.

La classifica valuta le principali strade del lusso sulla base dei canoni d’affitto. Nella classifica generale della società di consulenza, la via Pařížská si situa alla posizione numero 20 con il migliore risultato per l’Europa centrale e orientale. Nella principale via dei marchi di lusso a Praga, i canoni d’affitto sono rimasti stabili rispetto all’anno precedente con un canone annuo medio di 2700 euro per metro quadrato.

Nel resto del mondo invece, i canoni hanno registrato un aumento di oltre il 4% anche grazie alla ripresa del turismo e dei consumi di alta fascia. Per la prima volta in vetta alla classifica, c’è una località in Europa – via Montenapoleone a Milano con un canone annuo medio di 20.000 euro al metro quadrato.

Fonte: https://cushwake.cld.bz/mainstreets-11-2024-global-central-en-content-retail

Trieste avrà un collegamento aereo diretto per Praga

Il Friuli Venezia Giulia avrà da marzo del prossimo anno un collegamento diretto aereo per Praga. Lo ha comunicato l’Aeroporto di Trieste.

Il nuovo collegamento partirà il 30 marzo. Trieste e Praga saranno collegate con il volo diretto giovedì e domenica. Ad operare la tratta sarà la compagnia Ryanair, che ha avviato la vendita di biglietti.

I vertici della regione Friuli Venezia Giulia avevano mostrato un forte interesse per avere un collegamento aereo diretto con Praga durante gli incontri con i rappresentanti della regione ceca di Vysočina. Le due regioni hanno concordato in settembre di approvare un protocollo d’intesa.

Fonte: https://triesteairport.it/media/documents/CS_27ESIMA_NUOVA_DESTINAZIONE_PER_TRIESTE_AIRPORT_TRIESTE_E_PRAGA_COLLEGATE_DI_at1XvXj.pdf

Il commercio tra la Repubblica Ceca e l’Italia ha superato i 13 miliardi di euro

Il commercio tra la Repubblica Ceca e l’Italia ha superato nei primi tre trimestri dell’anno i 13 miliardi di euro.

Il valore in euro del commercio estero ha registrato rispetto a un anno fa un leggero calo dell’1,8%. In parte l’andamento è dovuto agli effetti del cambio. Il volume è in aumento di quasi il tre percento e il valore in corone ceche è cresciuto di 3,4% a 334,5 miliardi di corone ceche.

Rimane forte il peso dei settori dell’automotive, dei macchinari e delle apparecchiature. Sono in leggera crescita le esportazioni ceche verso l’Italia con un volume di 7,2 miliardi di euro, mentre le esportazioni italiane verso la Repubblica Ceca subiscono un calo a 6,1 miliardi di euro.

Fonte: czso.cz

Italia si rafforza come hub energetico per la Repubblica Ceca

Italia rafforza la sua posizione di importante incrocio delle forniture energetiche per la Repubblica Ceca.

Da ottobre la Repubblica Ceca ha cominciato a ricevere forniture di gas dall’Algeria. Il gruppo energetico ČEZ acquisterà dall’Algeria circa il due percento del consumo annuale ceco, ma secondo la società algerina Sonatrach i volumi potrebbero aumentare. Il gas per la Repubblica Ceca viene trasportato in Europa tramite il gasdotto Enrico Mattei, che collega l’Algeria con l’Italia.

L’Italia aumenterà il suo peso anche per le forniture di petrolio grazie al potenziamento dell’oleodotto TAL, che parte dal porto di Trieste. Dal prossimo anno l’oleodotto dovrebbe coprire la grande maggioranza del fabbisogno ceco. Grazie al potenziamento del TAL la Repubblica Ceca dovrebbe fare a meno delle forniture tramite l’oleodotto russo Druzhba.

Fonte: https://forbes.cz/do-ceska-pritekl-prvni-alzirsky-plyn-pokryje-dve-procenta-celorocni-spotreby/

La Repubblica Ceca e l’Italia proporranno insieme il rinvio delle sanzioni per le auto

La Repubblica Ceca e l’Italia proporranno insieme il rinvio dell’inasprimento dei requisiti sulle emissioni per le case automobilistiche, che porterebbe a sanzioni miliardarie. Lo ha detto il ministro dei trasporti Martin Kupka.

I due Paesi proporranno il rinvio dell’inasprimento dei valori delle emissioni medie, che dovrebbe entrare in vigore il prossimo anno. “Venerdì il premier Fiala ha concordato con la premier Giorgia Meloni un’iniziativa comune” ha indicato Kupka, secondo cui con il rinvio è d’accordo anche il ministro dell’economia tedesco dei Verdi Robert Habeck. Praga vuole rivedere anche la scadenza della fine della produzione delle auto a benzina e diesel nel 2035, ha detto Kupka.

Le case automobilistiche temono che con l’inasprimento dei valori medi concessi delle emissioni dovrebbero pagare in sanzioni miliardi di euro o limitare la produzione delle macchine a benzina o diesel. Le vendite delle auto elettriche, che portano ad abbassare il valore medio, sono meno dinamiche del previsto. Secondo Kupka le sanzioni miliardarie toglierebbero alle società risorse necessarie per lo sviluppo delle propulsioni elettriche.

Fonte: https://www.novinky.cz/clanek/ekonomika-cesko-s-italii-vyzvou-k-odkladu-pokut-pro-automobilky-ktere-neprodavaji-dost-elektroaut-40495616

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Giovedì 9 Gennaio 2025