Domenica 4 Maggio 2025
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Nell'ambito dello studio “Mappa dell'Idrogeno della Polonia”, Gaz-System ha analizzato il potenziale del mercato dell'idrogeno in Polonia, indicando la necessità di sviluppare un'infrastruttura di trasmissione nel periodo 2030-2035. Lo studio ha riguardato 199 progetti di produzione, consumo, distribuzione e stoccaggio di idrogeno, di cui 178 con dati completi sono stati qualificati per l'analisi. Le informazioni raccolte saranno utilizzate per definire la domanda di trasmissione dell'idrogeno e la sua concentrazione regionale. Gaz-System prevede che la produzione nazionale di idrogeno inizierà ad aumentare significativamente dopo il 2030, raggiungendo 1,11 milioni di tonnellate all'anno nel 2040, mentre il consumo salirà a 2,62 milioni di tonnellate. Il deficit previsto nella produzione nazionale potrebbe richiedere importazioni di idrogeno o un aumento della produzione. Il potenziale produttivo maggiore è concentrato nella Polonia nord-occidentale (Voivodati di Lubusz, Pomerania Occidentale e Pomerania), dove è prevista una produzione di 0,84 milioni di tonnellate entro il 2040. La capacità di elettrolizzatori prevista per il 2030 sarà di 5,6 GW, che supera notevolmente le ipotesi della Strategia polacca per l'idrogeno. D'altra parte, la maggiore domanda di idrogeno è dichiarata nel Voivodato della Grande Polonia e nella Polonia sud-occidentale e centrale, dove i consumatori dichiarano un fabbisogno di 2,13 milioni di tonnellate di idrogeno nel 2040. I settori di consumo principali saranno l'industria e gli impianti di cogenerazione. L'area di stoccaggio rimane poco sviluppata, con una capacità dichiarata di soli 0,013 milioni di tonnellate in tre impianti di stoccaggio sotterranei, che secondo Gaz-System è insufficiente. Tuttavia, 28 produttori e sei consumatori hanno espresso interesse per i servizi di stoccaggio, indicando la necessità di ulteriori investimenti in questo settore. Lo sviluppo del mercato è ostacolato dalla mancanza di infrastrutture di trasmissione e di cooperazione tra produttori e consumatori. Nel contesto normativo, l'emendamento alla legge sull'energia del 12 dicembre introduce disposizioni per il settore dell'idrogeno, che dovrebbero ridurre gli ostacoli allo sviluppo. Gaz-System prevede di creare una rete nazionale dell'idrogeno e studi di fattibilità per la trasmissione dell'idrogeno, integrando al contempo gli operatori di mercato. L'operatore precisa che i dati raccolti non rappresentano un impegno per azioni specifiche, ma sono la base per ulteriori analisi e per la pianificazione dello sviluppo delle infrastrutture.
(Fonte: Gazzetta Italia, Polonia Oggi)
Il Tribunale Distrettuale di Gliwice ha dichiarato il fallimento di Rafako, produttore di caldaie che impiega circa 900 persone. L'azienda aveva presentato istanza a settembre, motivandola con l'impossibilità di raggiungere un accordo con i creditori riguardo alla ristrutturazione del debito. Rafako non è riuscita a ottenere un capitale netto positivo né a garantire fondi per nuovi ordini, aggravando così i suoi problemi di liquidità. La notizia del fallimento ha causato un calo del valore delle azioni di quasi l'11%, portandolo a 0,315 zł. Recentemente, il titolo aveva registrato una ripresa a causa di speculazioni su un piano di salvataggio governativo, successivamente smentite dall'azienda. Nel suo periodo d’oro, Rafako valeva 900 milioni di złoty in borsa, mentre oggi la sua capitalizzazione è scesa a soli 40 milioni. I problemi dell’azienda derivano anche dai ritardi e dai guasti legati al blocco energetico di Jaworzno, che hanno portato a un conflitto con Tauron e a un aumento del numero di creditori. Il principale azionista di Rafako è Multaros Trading, con sede a Cipro (21,6% delle azioni), mentre il Fondo Polacco per lo Sviluppo, azionista di minoranza, ha espresso delusione per la mancata conclusione di un accordo che avrebbe potuto salvare l’azienda.
(Fonte: Gazzetta Italia, Polonia Oggi)
Il GUS (Ufficio Statistico Polacco) ha informato che lo stipendio medio nel settore delle imprese nel novembre 2024 è aumentato del 10,5% rispetto all’anno precedente, per l'importo di 8478,26 zloty lordi. I dati sulle retribuzioni medie mensili lorde nel settore delle imprese comprendono le retribuzioni di base e gli elementi aggiuntivi delle retribuzioni, compresi bonus, premi, indennità per il lavoro straordinario e prestazioni pensionistiche che sono importanti per la crescita economica perché i guadagni influenzano direttamente le opportunità di consumo dei polacchi. Il consumo privato è una componente importante della crescita del PIL. Nel terzo trimestre dell'anno, i consumi sono aumentati dello 0,3% rispetto all'anno precedente. GUS ha spiegato che nel novembre 2024, lo stipendio medio mensile lordo nel settore delle imprese era superiore a ottobre del 1,9% a causa di pagamenti bonus e premi festivi, giubileo e premi in occasione della Giornata dei Minatori (insieme agli stipendi base, sono anche inclusi nelle componenti degli stipendi). Gli economisti si aspettavano che la crescita annuale dei salari nel settore delle imprese sarebbe rimasta a due cifre (il consenso previsto ipotizzava un aumento del 10,0% rispetto all'anno precedente). Il GUS ha fornito i dati relativi all'occupazione nel settore delle imprese che sono diminuiti dello 0,5% rispetto all’anno precedente e sulla base mensile, dello 0,1%, raggiungendo 6462,7 mila posti di lavoro in meno. Gli economisti dell'Istituto Economico Polacco osservano che i tagli più consistenti di posti di lavoro possono essere osservati "nelle industrie più colpite dal recente rallentamento, come per esempio l'industria". Il settore delle imprese, per il quale i dati pubblicati ieri dal GUS, fanno parte dell'economia nazionale, comprende entità con un numero di dipendenti pari o superiore a 10 persone che svolgono attività imprenditoriali. La crescita dei salari continua a due cifre (10,5% anno su anno) nonostante una base elevata e un numero di giorni lavorativi inferiore rispetto a quello di un anno fa. Il bonus in miniera ha aiutato. “L'occupazione è diminuita dello 0,5% su base annua (5 mila posti di lavoro più di ottobre). Il mercato del lavoro sembra buono. La disoccupazione rimane ai minimi storici” hanno informato gli economisti di ING Bank Śląski.
(Fonte: Gazzetta Italia, Polonia Oggi)
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)
Lo stabilimento di costruzione degli stampi a Tychy, parte di Stellantis-FCA Poland, prevede di licenziare 90 dipendenti entro la fine di novembre 2025, secondo quanto riportato dal portale tychy.info. Attualmente, lo stabilimento impiega circa 2600 persone e produce modelli come Fiat 500, Abarth 500 e Lancia Ypsilon. La decisione di riduzione è stata comunicata all’Ufficio del Lavoro Distrettuale di Tychy. I licenziamenti rappresentano un ulteriore passo nella ristrutturazione dell’azienda, che lo scorso anno ha chiuso la fabbrica di motori a Bielsko-Biała, con il licenziamento di 468 dipendenti. Le ragioni includono le nuove normative UE sulle emissioni e il calo della domanda di motori a combustione interna. Gli esperti sottolineano che le difficoltà nel settore automobilistico in Polonia sono dovute al calo della domanda, ai ritardi nei progetti e agli alti costi operativi. Sebbene il segmento dei produttori di componenti e accessori abbia registrato un aumento dell’occupazione, i produttori di veicoli e rimorchi mostrano cali. Il rapporto AutomotiveSuppliers evidenzia che simili processi di ristrutturazione stanno interessando tutta l’Europa, portando a riduzioni di personale e chiusure di stabilimenti.
I dati dell'Ufficio Centrale di Statistica hanno mostrato che gli investimenti sono cresciuti dello 0,1% su base annua nel terzo trimestre, i consumi privati sono aumentati dello 0,3% e la domanda interna è cresciuta del 4,4% su base annua. Un sondaggio condotto dalla PAP ha indicato che il mercato si aspettava un aumento degli investimenti del 2,2% su base annua, dei consumi privati del 3,0% su base annua e della domanda interna del 4,5% su base annua. Su base trimestrale, il PIL è sceso dello 0,1% contro lo 0,2% della precedente stima flash. “L'Ufficio Centrale di Statistica ha confermato che l'economia polacca è cresciuta del 2,7% a/a nel terzo trimestre. Ciò che sorprende è la struttura della crescita. I consumi, gli investimenti e le esportazioni hanno ristagnato, mentre la crescita delle scorte (+3,2 punti percentuali) ha superato il 100% della crescita del PIL. Una struttura assurda, ma che non si ripeterà nel 4° trimestre” si legge in un commento degli analisti di Bank Pekao. “L'Ufficio Centrale di Statistica ha confermato la crescita del PIL al 2,7% nel 3° trimestre. Riassumiamo la struttura come segue: consumi privati +0,3 per cento, investimenti +0,1 per cento, esportazioni -0,7 per cento" hanno scritto gli economisti di mBank. “Senza analizzare il contesto, questa potrebbe essere vista come una folle composizione recessiva. La crescita del PIL è stata 'fatta' dalle scorte. Più che di un aumento pro-ciclico di questa parte della contabilità nazionale, si tratta di un segnale di un inatteso rallentamento della domanda. Sappiamo già che il quarto trimestre è iniziato meglio e che anche i trimestri successivi saranno migliori”, hanno aggiunto.
(Fonte: Gazzetta Italia, Polonia Oggi)
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)
L’interscambio tra la Repubblica Ceca e l’Italia è rimasto stabile nel primo semestre dell’anno. Lo indicano i dati dell’Ufficio di Statistica Ceco.
Il volume del commercio tra i due paesi è rimasto stabile a circa 228 miliardi di corone. In euro il volume ha raggiunto 9,1 miliardi di euro. Le esportazioni e le importazioni per la Repubblica Ceca hanno avuto un andamento omogeneo. Le vendite italiane verso la Repubblica Ceca hanno raggiunto 4,15 miliardi di euro, le vendite ceche in Italia 4,95 miliardi di euro.
Nell’interscambio è molto forte la quota dei macchinari industriali e dei mezzi di trasporto. Il commercio estero ceco sta tuttavia ancora aspettando una ripresa più vigorosa dopo la crisi energetica e dell’alta inflazione.
Fonte: https://csu.gov.cz/
I rapporti tra l’Italia e la Repubblica Ceca sono forti anche nell’ambito sportivo e non solo nel calcio
L’Ambasciata d’Italia a Praga ha organizzato mercoledì 11 settembre nei suoi saloni una serata dedicata alla Giornata dello sport italiano nel mondo, che ha visto la presenza del celebre ex calciatore del Genoa Tomáš Skuhravý o di Carlo Capalbo, un vero trait d’union nel settore della corsa tra l’Italia e la Repubblica Ceca grazie ai progetti RunCzech e Napoli Running. “La diplomazia sportiva è importante per promuovere le eccellenze italiane e sostenere l'internazionalizzazione delle imprese e delle filiere sportive“ ha indicato l’Ambasciatore italiano a Praga S.E. Mauro Marsili.
Nell’ambito dell’iniziativa verranno nei prossimi giorni realizzati altri eventi pubblici, tra cui sessioni di allenamento con l’allenatore italiano della nazionale ceca di beach volley maschile Andrea Tomatis, nominato allenatore dell’anno 2023 in categoria sport collettivi dal Comitato Olimpico Ceco. Tutte le iniziative per la Giornata dello sport sono organizzate dall’Ambasciata con il contributo dell'IIC di Praga, della Camera di Commercio e dell’Industria Italo-Ceca e del COMITES.
(Fonte: Ambasciata d’Italia)
La Repubblica Ceca e l’Italia sono allineate sul tema delle politiche comunitarie riguardanti il settore dell’automotive. Lo ha comunicato il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
La scorsa settimana si è tenuta una videoconferenza tra il ministro italiano Adolfo Urso e quello ceco Jozef Síkela. Dall’incontro a distanza è emersa “piena sintonia tra le posizioni dell'Italia e quelle della Repubblica Ceca sulla necessità di rivedere la politica europea sull'auto”.
Del tema si parlerà questa settimana nel Consiglio Competitività, che riunisce i ministri di tutti i Paesi membri. Roma vorrebbe anticipare la revisione del vincolo di cessare la produzione delle auto con i motori termici dal 2026 al 2025. Le case automobilistiche europee inoltre spingono per rivedere il sistema di penalità, qualora non vendano un numero sufficiente di auto elettriche.
L’economia ceca ha continuato a crescere anche nel terzo trimestre di quest’anno. Lo indicano i dati dell’Ufficio di Statistica Ceco.
La prima stima indica che nel terzo trimestre l’economia ceca è cresciuta dell’1,3% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Il risultato è in miglioramento rispetto al secondo trimestre, quando l’aumento era stato dello 0,4%. Rispetto al trimestre precedente il Pil è cresciuto dello 0,3%.
“Alla crescita dell’economia nel confronto anno su anno hanno contribuito soprattutto i consumi finali delle famiglie, che crescono senza sosta dall’inizio dell’anno” ha indicato Vladimír Kermiet dell’ufficio di statistica. Un contributo positivo è arrivato anche dai consumi del settore governativo e dalla domanda estera, mentre l’impatto degli investimenti è stato negativo.
(Fonte: https://csu.gov.cz/rychle-informace/predbezny-odhad-hdp-3-ctvrtlet)
L’Italia si colloca tra le destinazioni più scelte dai cechi per acquistare una seconda casa all’estero, secondo i dati forniti dalla ČSOB, sulla base dei finanziamenti concessi.
Circa il 12% dei clienti che hanno usufruito del finanziamento di una delle più grandi banche ceche ha acquisito una seconda casa in Italia. E’ il secondo dato più alto dopo la Spagna. I cechi preferiscono le località al mare, con Albania e Croazia al terzo e quarto posto.
L’interesse dei cechi per le seconde case all’estero è in forte ascesa. “Se confrontiamo la domanda rispetto al 2022, siamo già ora con dati dopo dieci mesi a un livello superiore al 20%. Inoltre, in autunno attendiamo un aumento ancora più forte,” ha indicato Miroslav Zetek, membro del CdA di ČSOB. La banca ha un programma di mutui dedicato all’acquisto di case all’estero, Hypotéky bez hranic.
(Fonte: https://www.csob.cz/csob/servis-pro-media/tiskove-zpravy?id=TZ241114)
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)
Flávia Albuquerque - Giornalista presso Agência Brasil
Il settore dei macchinari e delle attrezzature ha registrato una crescita nel mese di ottobre, con un fatturato netto totale del settore pari a 26,3 miliardi di R$, che rappresenta un aumento dell’11,3% rispetto al mese precedente e del 6,4% nel confronto annuale.
Il bilancio è stato pubblicato mercoledì (27) dall’Associazione Brasiliana dell’Industria dei Macchinari e delle Attrezzature (Abimaq). L’aumento è stato trainato dal miglioramento delle esportazioni e delle vendite sul mercato interno.
Le vendite nel mercato estero sono cresciute dell’8,2% rispetto al mese precedente. Rispetto allo stesso mese del 2023 si registra un leggero calo, pari allo 0,6%, dopo la crescita del 12,2% registrata a settembre 2024. Secondo Abimaq il calo rispetto allo stesso periodo del 2023 è dovuto alla contrazione dei prezzi relativi (- 5,2%).
In termini di quantità la crescita è stata del 5,4%. Nel mese, le esportazioni hanno raggiunto 1,407 miliardi di dollari, il miglior risultato del 2024. Da inizio anno, il risultato cumulato è stato inferiore del 7% rispetto al risultato del 2023 (da gennaio a ottobre), mantenendo la tendenza alla ripresa.
Le importazioni sono state pari a 2,7 miliardi di dollari nel mese di ottobre, il 6,1% in più rispetto a settembre e un aumento del 32,4% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.
Nel confronto mensile il consumo apparente nel settore dei macchinari e delle attrezzature, che considera la produzione industriale nazionale totale e le importazioni, meno le esportazioni, è aumentato del 10,5%. Rispetto a ottobre dello scorso anno si è registrato un aumento del 21,6%.
Personale occupato
Nel mese di ottobre si è registrato un miglioramento del numero degli occupati nel settore, che ammontano a 398mila addetti. La crescita è stata dello 0,1% rispetto a settembre e dell’1,5% rispetto a ottobre 2023.
(Fonte: Agência Brasil)
(Contributo editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)
La Commissione di supervisione finanziaria (KNF) polacca ha autorizzato l’apertura in Polonia della nuova banca Industrial Bank of Korea con sede a Seoul in Corea del Sud. Come ha annunciato la KNF in Polonia la banca coreana è registrata come società per azioni IBK Bank Polska SA. La IBK è una delle maggiore banche nella Corea del Sud ed è controllata dal governo coreano. La KNF ha accettato la struttura della nuova banca e il primo comitato esecutivo che sarà composto da tre membri: due polacchi e un coreano. Il presidente dell’azienda sarà Paweł Ziółkowski, Szymon Hajduk sarà uno dei membri del consiglio di amministrazione responsabile per la gestione dei rischi significativi e Ji Wook Kim sarà uno dei membri del consiglio di amministrazione responsabile della supervisione delle aree commerciali. La IBK Bank Polska SA sarà una banca che serve principalmente le piccole e medie imprese.
La Polonia rafforza la sua posizione tra i principali mercati logistici in Europa. Secondo il rapporto di Cushman & Wakefield, da gennaio a settembre 2024 il Paese si è classificato al secondo posto per contratti di locazione di spazi logistici, superato solo dalla Germania. Questo risultato è il frutto non solo di una domanda crescente di spazi moderni, ma anche del vantaggio competitivo della Polonia rispetto ai Paesi dell'Europa occidentale e centrale. La domanda in crescita si concentra soprattutto in settori come la logistica, l'e-commerce e la produzione, che generano la maggior parte delle richieste. Le aziende scelgono la Polonia per le condizioni favorevoli: affitti competitivi, costi energetici più bassi e manodopera conveniente. Gli sviluppatori immobiliari stanno cercando di rispondere a queste esigenze, ma il numero di nuovi progetti sta diminuendo, il che potrebbe portare a una carenza di spazi disponibili in futuro. Nel terzo trimestre del 2024 sono stati affittati oltre 1,1 milioni di metri quadri di spazi logistici, con un calo del 34% rispetto al trimestre precedente. Tuttavia, il 72% dei nuovi edifici è stato affittato prima della consegna, dimostrando il forte interesse per il mercato. In regioni come Mazovia, Łódź e Bassa Slesia, la disponibilità di spazi rimane limitata, il che potrebbe spingere gli investitori a pianificare nuovi progetti. I canoni di locazione sono stabili, ma grazie a incentivi finanziari gli affittuari possono ottenere sconti significativi. Con la diminuzione degli investimenti speculativi (progetti avviati senza contratti di affitto garantiti) e l'aumento della domanda per le posizioni chiave, la Polonia sta diventando un mercato sempre più competitivo per le aziende in cerca di spazi logistici. Gli esperti prevedono che il ruolo del Paese in questo settore continuerà a crescere. Grazie alla sua posizione strategica, all'infrastruttura in espansione e all'importanza crescente dell'e-commerce, la Polonia rimane una delle destinazioni più attraenti per gli investitori del settore logistico in Europa.
Le modifiche al contributo sanitario per gli imprenditori, che prevedono l'abolizione del pagamento sulla vendita dei beni strumentali, entreranno in vigore il 1° febbraio 2025, con un mese di ritardo rispetto alla data inizialmente prevista. La nuova normativa, pensata per rispondere alle richieste delle piccole imprese, include anche la riduzione della base minima per il calcolo del contributo sanitario al 75% del salario minimo. Rappresentanti di diverse forze politiche hanno sottolineato che la riforma è particolarmente vantaggiosa per le piccole attività, come officine e saloni di parrucchieri, e per le aziende con bassi guadagni. L’obiettivo principale è eliminare le norme sfavorevoli che obbligavano al pagamento del contributo sanitario sui redditi occasionali derivanti dalla vendita di macchinari e immobili, un onere pesante soprattutto per le microimprese. Sebbene la riforma comporterà una perdita di circa 570 milioni di złoty nel bilancio del Fondo Nazionale per la Salute (NFZ) nel 2025, i politici hanno concordato che si tratta di un costo accettabile. Il deficit sarà compensato con un contributo statale proveniente da un fondo di riserva, garantendo così la stabilità del sistema sanitario pubblico. Il progetto ha ricevuto il sostegno dei gruppi parlamentari di Lewica, Polska 2050 e PSL, che ne evidenziano l'importanza per migliorare le condizioni delle attività economiche in Polonia. Secondo i rappresentanti del governo, queste modifiche rappresentano un compromesso ragionevole tra gli interessi degli imprenditori e le esigenze del bilancio statale, favorendo la crescita degli investimenti e dello sviluppo economico.
La catena HalfPrice, di proprietà del Gruppo CCC, ha debuttato nel suo dodicesimo mercato. Il primo negozio HalfPrice in Spagna è stato aperto a Saragozza presso la Galeria Puerto Venecia, uno dei più grandi centri commerciali d'Europa. “L'espansione di HalfPrice nei mercati esteri occidentali è il nostro obiettivo strategico, soprattutto dopo il successo ottenuto nella nostra parte d'Europa. Questo format ha ottenuto un grande riconoscimento in ognuno dei Paesi in cui è già apparso. È arrivato il momento della Spagna, dove abbiamo piani di sviluppo promettenti” afferma Dariusz Miłek, il direttore generale di HalfPrice. La catena offre prodotti di marca a prezzi scontati appartenenti a categorie come abbigliamento, calzature, accessori, arredi per la casa, decorazioni, regali o articoli per animali. HalfPrice è già presente in paesi come Polonia, Austria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Croazia, Romania, Ucraina, Slovenia, Lituania, Lettonia e Ungheria.
(Fonte: Gazzetta Italia, Polonia Oggi)
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)
Il World Economic Forum ha evidenziato il concetto di capitale naturale come una delle maggiori opportunità di business per il futuro. L'ente lo definisce come l'insieme dei beni naturali che comprende terra, suolo, acqua, aria e biodiversità. Queste risorse sono essenziali per il funzionamento dell’economia globale, poiché forniscono servizi vitali come la regolazione del clima, la purificazione dell’acqua e la fertilità del suolo.
Il concetto di capitale naturale propone un approccio innovativo e sistemico che ha un ampio campo di applicazione in Brasile.
Ogni risorsa naturale verrebbe trattata come un bene strategico. Questo approccio va oltre la preservazione, trasformando aree viste come passività ambientali, come le riserve legali e le aree di protezione permanente, in attività finanziarie.
Attraverso i crediti per la biodiversità, i pagamenti per i servizi ambientali e i crediti di carbonio, queste aree possono generare grandi ritorno finanziario e proteggere gli ecosistemi.
Il potenziale commerciale legato al capitale naturale è immenso e potrebbe generare una somma significativa di 10 trilioni di dollari entro il 2030, generando più di 400 milioni di posti di lavoro in areei quali la biodiversità e i servizi ecosistemici.
Il Brasile, con le sue vaste risorse naturali e la sua impareggiabile biodiversità, è nella posizione di guidare questa transizione verso l’economia verde, unendo la crescita economica alla rigenerazione ambientale.
La creazione di mercati finanziari che attribuiscano valore ai servizi ecosistemici, come i crediti per la biodiversità e la valutazione delle società che gestiscono beni naturali, può cambiare questa dinamica.
Ciò consentirà al capitale naturale di diventare un bene riconosciuto e apprezzato sul mercato, incoraggiando maggiori investimenti privati nel recupero e nella conservazione dell’ambiente.
(Contributo editoriale a cura della Camera Italiana Commercio e Industria S. Catarina - Brasile)
Approfittando della presenza dei leader del gruppo delle 20 maggiori economie del mondo (G20) a Rio de Janeiro, la Confederazione Nazionale dell'Industria (CNI) e Business Europe hanno firmato una lettera congiunta chiedendo la firma di un accordo commerciale tra il Mercosur e l'Unione Europea (UE).
Secondo il documento, il trattato, in lavorazione da più di due decenni, aumenterebbe di quasi cinque volte l'integrazione del Brasile nel mercato globale, dicono gli imprenditori al G20.
Secondo i calcoli del CNI (Conf. Naz. Industria) , i partner con cui il Paese ha accordi attualmente consentono un accesso preferenziale (ad esempio a un tasso inferiore) a circa l’8% delle importazioni globali di beni. Con un accordo con il Blocco del Nord, questa percentuale salirebbe al 37% – tenendo conto che l’UE ha una quota del 29% delle vendite sul mercato interno – e aprirebbe maggiori opportunità di business in nuovi mercati.
Il settore dei servizi del Brasile, il più grande in termini di PIL, cresce dell’1% a settembre, oltre le aspettative, secondo i dati diffusi dall'Istituto brasiliano di geografia e statistica (IBGE) questo mese.
Il settore più importante del PIL, quello dei servizi, è un termometro della crescita dell'economia.
Secondo IBGE i servizi hanno raggiunto il punto più alto della serie storica.
La situazione economica può anche favorire la crescita dei servizi, ma non spiega da sola il buon andamento del settore”, ha affermato lIBGE.
Il segmento del turismo è dell’8,1% superiore al livello di febbraio 2020.
Tali attività sono cresciute in sei delle 17 località analizzate, con Rio de Janeiro (14,9%) che ha fornito il contributo positivo più rilevante, grazie al festival Rock in Rio.
Altri incrementi si sono verificati nell'informazione e comunicazione (1,0%); trasporti (0,7%) e servizi alle famiglie (0,4%).
Un rapporto pubblicato questo mese indica una riduzione del 55% della deforestazione nel bioma tra gennaio e giugno 2024, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Ciò nonostante, tra gennaio e giugno sono stati distrutti 21.401 ettari di aree verdi del sistema, l’equivalente di 20.000 campi da calcio. Nello stesso periodo del 2023 la distruzione è stata di 47.896 ettari.
Il monitoraggio è effettuato dal Deforestation Alert System (SAD), una partnership tra le ONG Fundação SOS Mata Atlântica, Arcplan e MapBiomas.
Secondo il rapporto, la significativa riduzione è in gran parte dovuta al rafforzamento della ispezione, al taglio del credito per i disboscatori illegali e all’uso dei “sequestri immobiliari a distanza”, come vengono chiamate le restrizioni applicate alle aree deforestate rilevate dal monitoraggio a distanza, che ne impediscono l’uso commerciale.
La mappatura di MapBiomas indica che il processo di rigenerazione della vegetazione è attualmente maggiore della deforestazione, il che è un’ottima notizia.
Tuttavia, questa percentuale è ben al di sotto del limite minimo accettabile per la sua conservazione, che secondo uno studio pubblicato sulla rivista Science è pari al 30%.
“Affinché il Brasile possa rispettare gli impegni assunti con l’Accordo di Parigi, dobbiamo raggiungere la deforestazione zero in tutti i biomi entro il 2030” afferma Marcos Rosa, coordinatore tecnico di MapBiomas.
La Foresta Atlantica ha il potenziale per essere il primo bioma brasiliano a raggiungere questo obiettivo.
La deforestazione continua a verificarsi nelle foreste mature e più vecchie, che contengono una maggiore ricchezza di specie di flora e fauna.
(Contributo editoriale a cura della Camera Italiana Commercio e Industria S. Catarina - Brasile)
eri la NBP (Banca Nazionale Polacca) ha pubblicato i nuovi dati sul denaro circolante sul mercato polacco. A ottobre l’offerta del denaro è aumentata a quasi l'8%. La NBP ha informato che questo risultato è superiore a quello del previsto (il 7%) ed anche a quello di settembre (il 6,5%). Si osserva una tendenza all’aumento dei depositi delle famiglie e, soprattutto, della quota di contanti e dei depositi correnti. I depositi delle famiglie sono stati superiori al 12,7% rispetto all’anno precedente. Questa tendenza vale anche per le imprese, soprattutto, quelle non collegate con il settore finanziario. Jakub Rybacki, esperto dal PIE (L’Istituto Economico polacco) commenta che la situazione non è favorevole agli investimenti privati. Come mostrano i nuovi dati, a ottobre è aumentato al 3,4% il numero di prestiti alle imprese rispetto all’anno precedente. Rybacki dice che l’anno prossimo i polacchi potrebbero essere più propensa a consumare. L’anno prossimo la situazione potrebbe migliorare grazie all’utilizzo dei finanziamenti del KPO (il piano nazionale di ricostruzione).
Warsaw Unit, il grattacielo di 46 piani nel cuore di Varsavia, vicino alla rotonda Daszyńskiego, ha trovato il suo proprietario. Si tratta della società svedese Eastnine AB, che ha in portafoglio altri edifici per uffici in Polonia. La transazione è stata effettuata dallo sviluppatore belga Ghelamco. Il grattacielo è stato venduto per 1,2 miliardi di zloty (280 milioni di euro). Si tratta di una transazione record nel mercato degli spazi direzionali nel 2024 in Europa. La transazione e la firma del contratto di acquisto del grattacielo di Varsavia sono state annunciate dalla società di sviluppo immobiliare Ghelamco. “Il nuovo distretto commerciale di Varsavia ha reso Ghelamco la società immobiliare belga più importante in Polonia”, si legge sul sito web della società. L'acquirente, Eastnine AB, ha ammesso che “è difficile immaginare un modo migliore per entrare nel mercato di Varsavia che acquisire la migliore proprietà nella migliore posizione, che il Warsaw Unit rappresenta”. Ha aggiunto che con questa transazione la Polonia è diventata il maggiore mercato della società svedese, rappresentando oltre il 50% del suo portafoglio immobiliare”. Il grattacielo è alto 202 metri, ha 46 piani e una superficie affittabile di quasi 60.000 metri quadrati. A ciò si aggiungono spazi commerciali e di servizio e un garage sotterraneo a tre livelli con oltre 450 posti auto. Il parcheggio occupa anche 8 piani fuori terra. Il Warsaw Unit dispone di 14 ascensori, alcuni dei quali panoramici. La sua costruzione è durata quattro anni, dal 2017 al 2021. Grazie all'uso di nuove tecnologie, è uno degli edifici più moderni ed ecologici della sua categoria in Europa. L'edificio per uffici è alimentato esclusivamente da energia pulita. Di conseguenza, il consumo è inferiore del 30% rispetto a grattacieli simili. “L'edificio è di altissima qualità tecnica ed è certificato al massimo livello” assicura l'acquirente. Il Warsaw Unit non è il primo investimento di Eastnine AB in Polonia. Due anni fa, la società immobiliare svedese ha acquistato l'edificio D del complesso Nowy Rynek di Poznań dallo sviluppatore Skanska. Nel giugno 2024 ne aggiungerà un altro al suo portafoglio: l'edificio E del complesso di Poznan. Entrambi sono tra gli edifici per uffici più moderni e prestigiosi di Poznań. In totale dispongono di oltre 68.000 metri quadrati di spazio affittabile. L'immobile acquistato ieri è completamente affittato da oltre 20 aziende. Tra queste, due banche - una svedese e una danese - oltre a Warta, Amazon, Stryker, Moderna, Imperial Tabacco e Panattoni. “Gli affitti annuali ammontano a 18,0 milioni di euro e la durata media residua del contratto di locazione è di 5,1 anni”- riporta Eastnine AB, l'acquirente del grattacielo, sul suo sito web. La società spiega inoltre che la transazione è stata sottoscritta, tra l'altro, da un “prestito bancario verde di 168 milioni di euro, della durata di cinque anni”, concesso dagli istituti di credito tedeschi e viennesi Helaba ed Erste Group.
(Fonte: Gazzetta Italia, Polonia Oggi)
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)
La politica fiscale del governo brasiliano e l’obiettivo di chiudere il deficit nel 2024 e nel 2025 non sembrano più fattibili per gli investitori.
L'IBGE ha inoltre individuato una crescita del commercio al dettaglio inferiore alle attese nel mese di settembre e nuovi dati provenienti dai servizi mostrano che la crescita economica possa non continuare a fronte di uno scenario di inflazione elevata e tassi di interesse oltremisura.
Difatti, Étore Sanchez, capo economista di Ativa Investimentos, in intervista, ritiene che il TUS (Selic) potrebbe raggiungere la soglia del 14% nella prima metà del prossimo anno, visti oltretutto i messaggi duri della Banca Centrale nell'ultima riunione del Copom.
L'economista confronta lo scenario attuale con quello del 2022, quando i tassi di interesse salirono al 13,75% annuo e l'inflazione in 12 mesi arrivò all'11%.
Secondo lui, nonostante l'inflazione più bassa nello scenario attuale, la crisi di credibilità delle istituzioni è maggiore e impone più rischi e più premi sulle curve dei tassi a lungo termine.
Sanchez afferma inoltre che la politica monetaria più restrittiva per il 2025 potrebbe ridurre le prospettive di crescita economica e vanificare le attuali proiezioni di mercato.
Commento: Gli alti tassi di interesse potranno attirrare capitali esteri in Brasile, oltre a indurre gli investitori verso attività finanziarie, diminuindo gli investimenti commerciali o industriali, a causa dell'elevata remunerazione degli investimenti a reddito fisso.
(Contributo editoriale a cura della Camera Italiana Commercio e Industria S. Catarina - Brasile)
La Commissione Europea ha valutato positivamente il Piano di Bilancio Strutturale a medio termine della Polonia per il periodo 2025–2028, che prevede la riduzione del deficit del settore pubblico al di sotto del 3% del PIL in quattro anni. La Polonia, soggetta alla procedura per deficit eccessivo (EDP) da luglio scorso, punta a raggiungere questo obiettivo in un periodo più breve rispetto alla maggior parte dei paesi dell’UE, molti dei quali hanno scelto un percorso di riequilibrio di sette anni. Il ministro delle finanze Andrzej Domański ha sottolineato che la Commissione ha apprezzato gli investimenti della Polonia nell’ampliamento delle capacità difensive, una delle priorità dell’Unione Europea. "Puntiamo su una crescita economica alimentata dagli investimenti" ha dichiarato Domański. Le misure pianificate garantiranno la riduzione del deficit al 2,9% del PIL entro il 2028. La Polonia presenterà il primo rapporto sui progressi nell'aprile 2025. Il Ministero delle Finanze ha spiegato che il percorso di spesa proposto nel Piano è stato sviluppato sulla base della traiettoria di riferimento fornita dalla Commissione Europea. L'elemento chiave del Piano è l'adeguamento delle spese del settore pubblico e governativo alle normative UE secondo la metodologia ESA2010. Il Consiglio dell'Unione Europea approverà presto le raccomandazioni per la Polonia, durante la presidenza polacca dell'UE. Il piano, che comprende azioni ambiziose a breve termine, è visto positivamente sia a livello nazionale che europeo, come testimonianza dell’impegno per uno sviluppo economico sostenibile.
(Fonte: Gazzetta Italia, Polonia Oggi)
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)