Notizie mercati esteri

Venerdì 26 Gennaio 2024

Il grande progetto infrastrutturale Landbridge in Thailandia

Il grande progetto infrastrutturale Landbridge in Thailandia è un tentativo di creare una connettività per aumentare le prospettive di crescita a lungo termine della regione. 
Il progetto mira a sviluppare una rete logistica che colleghi Ranong a Chumphon e prevede porti nelle acque di entrambe le province, un'autostrada che attraversa il territorio e un nuovo sistema ferroviario.                                    
Dubai Ports (DP) World, una multinazionale della logistica, che fornisce servzi in oltre 69 Paesi ha gia' espresso interesse ad investire nel megaprogetto da 1 trilione di baht, ha dichiarato il primo ministro Srettha Thavisin. Anche il Ministero dei Trasporti, la principale agenzia responsabile del progetto, ha studiato il progetto preliminare che prevede la gestione di 20 milioni di container all'anno sia nel porto di Ranong che in quello di Chumphon. Questo supererebbe Laem Chabang, il più grande porto d'altura della Thailandia, che attualmente ne gestisce solo 8 milioni all'anno. 
Secondo il docente Sompong Sirisoponsil, che fa parte del team dell'Università Chulalongkorn che sta studiando il progetto si potrebbero risparmiare circa due giorni rispetto al transito nello Stretto di Malacca, ma dovrebbero pagare anche il trasporto via terra dei container tra i due porti e l'intero processo potrebbe richiedere circa una settimana. 

Favorevole al progetto il primo ministro Srettha Thavisin ha dichiarato che il ponte creerà nuovi posti di lavoro, reddito e sviluppo in queste aree, come non lo sono mai state prima e che il governo prenderà in seria considerazione le preoccupazioni espresse dai gruppi che si oppongono.

Fonte: http://tinyurl.com/4b3p7bte; http://tinyurl.com/y93rdsr6  

 

(Contenuto editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)

Ultima modifica: Venerdì 26 Gennaio 2024
Venerdì 26 Gennaio 2024

Le banche ceche hanno erogato 172 miliardi di mutui per scopi abitativi

Nel corso del 2023, le banche e le casse di risparmio hanno erogato, in Repubblica Ceca, mutui per un valore di 172 miliardi di corone per scopi abitativi. Lo indicano i dati diffusi dalla ČSOB.

Il numero delle richieste di finanziamento, che avevano raggiunto il loro minimo tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023, hanno ricominciato a crescere solo a partire dal secondo trimestre del 2023.

Il volume dei finanziamenti erogati lo scorso anno ammonta, tuttavia, a circa un terzo rispetto al volume dell’anno record 2021, quando erano stati erogati 537 miliardi in mutui.

Gli esperti attendono un ulteriore miglioramento durante il 2024 grazie al calo dei tassi d’interesse e dell’inflazione. Sebbene la maggior parte dei mutui venga erogata per l’acquisto o la costruzione dell’abitazione, è in crescita l’uso di dette risorse destinate a lavori di ristrutturazione ed efficientamento.

Fonte: http://tinyurl.com/yw9vuxnj

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Venerdì 26 Gennaio 2024
Venerdì 26 Gennaio 2024

Il commercio al dettaglio è tornato a crescere in Repubblica Ceca

I dati diffusi dall’Ufficio di Statistica Ceco indicano che il commercio a dettaglio è tornato in novembre a crescere.

Rispetto al 2022, l’indice del commercio al dettaglio è cresciuto dello 0,9%. Si tratta del primo dato positivo nel confronto annuo con gli ultimi 18 mesi. A crescere sono state le vendite nei settori auto e non alimentare. Il settore alimentare ha, invece, registrato un ulteriore calo. Rispetto a ottobre l’indice ha registrato una crescita limitata all’1%.

Il dato positivo del commercio al dettaglio ha sorpreso gli analisti che lo imputano a un calo della dinamica dell’inflazione, e, quindi a una ripresa del potere d’acquisto. Gli occhi sono ora puntati sull’elaborazione dei dati di dicembre, un mese particolarmente importante per il settore.

Fonte: http://tinyurl.com/5ac8ux95

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Venerdì 26 Gennaio 2024
Venerdì 26 Gennaio 2024

Lanciata la gara internazionale per la prima tratta della linea Alta Velocità in Portogallo

Il 12 gennaio è stato lanciato l'appalto internazionale per il primo segmento della futura linea ad alta velocità (LAV) che collegherà Lisbona e Porto in Portogallo. Il Primo Ministro, António Costa, ha evidenziato l'importanza di questo momento durante la cerimonia di lancio presso la sede di Infraestruturas de Portugal a Pragal, Almada.

La prima sezione della LAV comprenderà una tratta di 70 chilometri tra Porto e Oiã, nel distretto di Aveiro, con un budget di 1950 milioni di euro e sarà realizzata attraverso una partnership pubblico-privata (PPP).

Si tratta di un progetto cruciale sia per la competitività esterna del Paese che per la coesione territoriale, nonché – ha commentato Costa – uno strumento fondamentale per preparare il Portogallo alla transizione verso la decarbonizzazione.

Fonte: http://tinyurl.com/ut8yt7sz  

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per il Portogallo)

Ultima modifica: Venerdì 26 Gennaio 2024
Venerdì 26 Gennaio 2024

Turismo in Portogallo: il 2023 è stato l’anno migliore di sempre

Il 2023 ha segnato un trionfo senza precedenti per il settore turistico portoghese, con un record di ricavi pari a circa 25 miliardi di euro. Nuno Fazenda, Segretario di Stato per il Turismo, ha dichiarato che si tratta dell'anno migliore nella storia del turismo in Portogallo, esprimendo la sua soddisfazione durante una sessione pubblica di Turismo de Portugal a Lisbona.

Nel corso dell'anno, numerosi indicatori di domanda turistica hanno superato i record precedenti, con oltre 30 milioni di ospiti e 77 milioni di pernottamenti nel 2023, registrando una crescita significativa del 10% rispetto al 2019, precedentemente considerato il miglior anno turistico. I ricavi generati, che ammontano a 25 miliardi di euro, riflettono una crescita notevole del 37% rispetto al 2019 e del 18,5% rispetto al 2022.

Fonte: http://tinyurl.com/5n6ary8h

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per il Portogallo)

Ultima modifica: Venerdì 26 Gennaio 2024
Venerdì 26 Gennaio 2024

Slovacchia: nel 2023 l'inflazione media è stata del 10,5%

L'inflazione media annua per il 2023 è stata del 10,5%. Il suo sviluppo nei singoli mesi è stato turbolento.

Mentre nei primi mesi la crescita dei prezzi ha oscillato intorno al 15%, nel corso dell'anno è gradualmente scesa a meno del 6% a dicembre, ha riferito l'Ufficio statistico della Repubblica Slovacca. Nel corso del 2023, i prezzi sono cresciuti in media in tutti i 12 principali settori del paniere di consumo. In cinque di essi è stata registrata una crescita dei prezzi superiore al 10%.

L'inflazione media annua è stata influenzata soprattutto dall'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e delle bevande analcoliche, delle abitazioni e dell'energia. Nel settore alimentare, i prezzi sono aumentati in media del 17,5%, va anche detto che vi è stato un aumento di oltre il 40% nel 2022. Secondo gli analisti della VUB Banka, Gruppo Banca Intesa, l'economia slovacca ha faticato a causa delle pressioni al ribasso legate alla stagnazione nell'area dell'euro e dei paesi vicini non appartenenti all'area dell'euro, nonché dei consumi delle famiglie ancora deboli e dell'aumento dei tassi d'interesse.

Nonostante questi venti contrari, si prevede che l'economia continuerà a crescere, poiché i redditi reali potrebbero aumentare grazie al calo dell'inflazione ed inoltre la domanda interna potrebbe essere ulteriormente rafforzata dagli investimenti finanziati dall'UE. Il mercato del lavoro dovrebbe mostrare segni di debolezza. Questo potrebbe riflettersi più nel livello di occupazione che nel tasso di disoccupazione poiché la popolazione in età lavorativa si sta riducendo. Questo comporta che ci si attende che la crescita dei salari potrebbe continuare a essere forte nel 2024, ma ciò sarà dovuto principalmente agli aumenti dei salari avvenuti nel 2023.

L'inflazione dovrebbe diminuire ulteriormente nel 2024, dato che il governo non ha modificato i prezzi regolamentati dell'energia. Tuttavia, va segnalato che questo creerà un "gap inflazionistico" negli anni a venire. Pertanto, gli esperti della VUB Banka si aspettano che l'indice dei prezzi al consumo cresca di oltre il 3% non solo l'anno prossimo, ma anche nel 2025 e nel 2026.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Slovacca)

Ultima modifica: Venerdì 26 Gennaio 2024
Venerdì 26 Gennaio 2024

Newsletter ItalPlanet 26 gennaio 2024

La newsletter di ItalPlanet, pubblicata in collaborazione con Assocamerestero e aise.it – inviata in Italia e all’estero – è un servizio settimanale che consente di ricevere news e approfondimenti sul Sistema Italia e sulle attività svolte dalle Camere Italiane nel mondo.

 

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Ultima modifica: Venerdì 2 Febbraio 2024
Venerdì 26 Gennaio 2024

Polonia - Buon clima tra gli imprenditori anche se permane la preoccupazione per l'aumento del costo del lavoro

Il Polski Instytut Ekonomiczny (Istituto Economico Polacco) ha condotto uno studio sui problemi degli imprenditori. L’Indice Mensile della Congiuntura, che misura il sentiment degli imprenditori, è salito a 101,2 punti, indicando un aumento annuale di 6,3 punti.

Secondo il vicedirettore dell’Istituto Economico Polacco, Andrzej Kubisiak, il predominio di sentimenti positivi nelle aziende significa che “la congiuntura economica quest’anno, in linea con le previsioni di quasi tutti i team di analisti professionisti, dovrebbe portare a una ripresa dell’economia nazionale e a una ripresa dopo un periodo di stagnazione.”

La principale sfida per le aziende è stata identificata nei crescenti costi del lavoro, segnalati dal 70% delle aziende. Altre preoccupazioni includono l’aumento delle tariffe energetiche e l’incertezza economica. Tuttavia, il clima positivo nelle imprese suggerisce una prospettiva di ripresa economica nel corso dell’anno.

Il rapporto riflette anche miglioramenti nelle vendite e nei nuovi ordini, attribuiti a fattori come la diminuzione dell’inflazione e l’aumento dei salari. La valutazione complessiva della domanda di prodotti e servizi tra gli imprenditori rimane debole, senza una necessità immediata di aumentare la capacità produttiva.

Fonte: http://tinyurl.com/bdf69hrb

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Venerdì 26 Gennaio 2024
Giovedì 25 Gennaio 2024

Intelligenza artificiale - Un boost alla digitalizzazione danese

Contesto

La Danimarca si erge con fierezza come paese europeo con un alto livello di digitalizzazione, dove lo sviluppo delle tecnologie digitali non ha solo apportato cambiamenti nella società, ma ha creato un solido fondamento per la crescita economica, la produttività, l’innovazione e l’evoluzione del Paese.

Per affermare la posizione tecnologica della Danimarca e tracciare una roadmap per garantire un futuro digitale come leader tecnologico globale, il governo danese ha presentato una rivoluzionaria strategia di digitalizzazione, il 16 Novembre 2023.

Questa strategia, materializzata attraverso 25 iniziative previste dal 2024 al 2027, rappresenta un coraggioso impegno finanziario di 800 milioni di DKK. Tale investimento mira a stimolare l'intelligenza artificiale (IA), l'automazione e la digitalizzazione delle piccole e medie imprese, facilitare una transizione verde attraverso soluzioni digitali efficienti, potenziare le competenze digitali nella società e contribuire a definire regole e normative globali.

 

Focus sull’ IA

Insieme alla strategia di digitalizzazione, saranno stanziati 1,5 miliardi di DKK (200 milioni di EUR) per la sicurezza informatica e cibernetica (Cybersecurity) e 250 milioni di DKK (33,5 milioni di EUR) per la ricerca e la cooperazione intersettoriale sui dati sanitari (Data Collection). Questi investimenti porteranno ad accelerare l’innovazione e la competitività nel panorama dell’intelligenza artificiale.

Particolare attenzione è infatti riservata al settore tecnologico e all’intelligenza artificiale (IA), con l’iniziativa di destinare 17 milioni di DKK ad una “regulatory sandbox”. Si tratta di ambienti fisici o virtuali, in cui le aziende possono sperimentare nuovi servizi tecnologici sotto la supervisione di autorità del settore, per un periodo di prova, con la possibilità di beneficiare di deroghe alle norme vigenti. L'obiettivo primario di questa manovra è consolidare il sistema di supporto per imprese e autorità, fornendo indicazioni pratiche sulla regolamentazione e sull'utilizzo delle soluzioni di IA. Gli investitori internazionali possono trarre vantaggio da queste iniziative strategiche nel campo dell'IA, poiché il quadro per un utilizzo responsabile della tecnologia pone la Danimarca in una posizione di rilievo in questo settore. Con la "regulatory sandbox", si offre l'opportunità di collaborare strettamente con le autorità pubbliche per sperimentare e sviluppare soluzioni di intelligenza artificiale utilizzabili a livello internazionale in diversi settori.

 

Digitalizzazione del settore pubblico

Nel settore pubblico, la Danimarca concentra risorse per l'implementazione di soluzioni digitali per il benessere delle municipalità e delle regioni (Investment for Local Administration). Simultaneamente, il Paese intende destinare risorse alle soluzioni digitali per il benessere (Digital Welfare Solution), in sintonia con una riforma più ampia che mira a rendere più smart i servizi legati al welfare pubblico.

Per l'istruzione, la Danimarca investe in programmi che supportano lo sviluppo delle competenze digitali sull'IA e agevolano l'integrazione nel mercato del lavoro (AI Literacy for Citizens).

 

Considerazioni finali

Le collaborazioni internazionali sono un mezzo per superare barriere culturali e costruire una comprensione reciproca su come innovare il mondo dell’intelligenza artificiale in modo sicuro ed etico a livello globale. Infatti, le sinergie tra paesi e continenti sono cruciali per stabilire una base comune per fare dell’AI una risorsa affidabile.

La nuova strategia di digitalizzazione prevede di posizionare la Danimarca al vertice di una nuova rivoluzione digitale, pronta a plasmare il futuro dell’IA in modo responsabile e collaborativo.

 

Fonte: http://tinyurl.com/55289ahm

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Giovedì 25 Gennaio 2024
Giovedì 25 Gennaio 2024

Secondo la Banca Centrale del Brasile l'inflazione dovrebbe chiudere quest'anno al 3,87%

Il mercato finanziario ha ridotto le previsioni d'inflazione per quest'anno. Secondo una proiezione del Focus Boletim, diffusa dalla Banca Centrale del Brasile (BC), l'indice generale dei prezzi al consumo (IPCA), l'inflazione ufficiale del Paese, dovrebbe chiudere quest'anno al 3,87%.

Pubblicato settimanalmente, il Focus Boletim riunisce le proiezioni di oltre 100 istituzioni di mercato per i principali indicatori economici del Paese. Per il 2025 la proiezione di inflazione dovrebbe essere al 3,50%. Per il 2026 e il 2027, la previsione è che l’inflazione rimanga al 3,5% in entrambi gli anni.

La stima per il 2024 rientra nell’intervallo obiettivo di inflazione che dovrebbe essere perseguito dalla BC. Definito dal Consiglio monetario nazionale (CMN), l’obiettivo è del 3% per il 2024, con un intervallo di tolleranza di 1,5 punti percentuali (p.p) al rialzo o al ribasso. In altre parole, il limite inferiore è dell’1,5% e il limite superiore è del 4,5%.

Per raggiungere l'obiettivo di inflazione, la BC utilizza come strumento principale il tasso di interesse di base, il Selic, definito all'11,75% annuo dal Comitato di politica monetaria (Copom). Quando il Copom aumenta il tasso di interesse di base, lo scopo è quello di contenere la domanda surriscaldata e questo ha un impatto sui prezzi perché tassi di interesse più elevati rendono il credito più costoso e incoraggiano il risparmio.

Quando il Copom riduce il Selic, la tendenza è che il credito diventi più economico, incoraggiando la produzione e il consumo, riducendo il controllo sull’inflazione e stimolando l’attività economica.

Per il mercato finanziario, il Selic dovrebbe chiudere il 2024 al 9% annuo. Entro la fine del 2025, si stima che il tasso di base scenderà all’8,5% annuo.

Fonte: http://tinyurl.com/n8dyu2pf

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera Italo-Brasiliana di Commercio, Industria ed Agricoltura di Minas Gerais)

Ultima modifica: Giovedì 25 Gennaio 2024