Notizie mercati esteri

Lunedì 15 Gennaio 2024

La Turchia accelera l'elettrificazione del settore automobilistico: crescita prevista del 61% nelle vendite di veicoli elettrici

La Turchia sta procedendo rapidamente verso l'elettrificazione del settore automobilistico, con una crescita media annua prevista del 61% delle vendite di veicoli elettrici (VE). Un boom evidente nel 2023, dove si è registrata una crescita del 900% delle vendite di VE nei primi dieci mesi rispetto all'anno precedente.

Secondo diverse stime la quota di VE sul totale delle vendite di auto passeggeri raggiungerà il 30,4% entro il 2032.

Il debutto della marca di auto elettriche Togg, la prima prodotta interamente in Turchia, ha giocato un ruolo chiave in questo trend. L’azienda stima di raggiungere un milione di unità prodotte entro il 2030 e di iniziare le esportazioni verso l'Europa a partire dal 2025.

La rapida crescita del settore è possibile grazie anche all’arrivo di giganti automobilistici globali come Tesla e la cinese BYD, tra i maggiori produttori di VE al mondo, che guardano con crescente interesse al mercato turco.

Il Governo turco punta molto sul settore, con incentivi per le case automobilistiche e con investimenti nelle infrastrutture di ricarica e nella produzione di batterie. La crescita del mercato delle VE è infatti accompagnata da un forte incremento delle colonnine di ricarica per veicoli elettrici. Secondo recenti dati, i punti di ricarica installati superano le 8.800 unità. La Turchia dispone quindi di un punto di ricarica rapida ogni 14 veicoli elettrici, collocandosi al primo posto in Europa.

Il Presidente Erdoğan ha sottolineato il notevole successo della Turchia nel settore, che è passata dal 15º al 13º posto nella produzione globale di auto in soli cinque anni. "Con una capacità di produzione di batterie per veicoli elettrici di 70 gigawatt-ora, miriamo a diventare la base di produzione dell'Europa entro il 2030", ha dichiarato il Presidente.

L'attenzione sia a livello politico che da parte dei consumatori sta trasformando la Turchia in pochi anni in un autentico leader nel settore dei veicoli elettrici. La crescita continua e gli sforzi mirati posizionano il paese in prima linea nella rivoluzione dell'elettrificazione automobilistica, con importanti ricadute sia dal punto di vista economico che della sostenibilità ambientale.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Lunedì 15 Gennaio 2024
Venerdì 12 Gennaio 2024

OUTLOOK 2024 - Il Canada e la provincia dell'Ontario

L’economia canadese sta attraversando nel 2023 un periodo di rallentamento, di riflesso ai movimenti dei mercati internazionali. Il Paese sembra infatti versare in uno stato di raffreddamento, che potrebbe presto trasformarsi in stagnazione. Le previsioni riportate nell'analisi non lasciano ben presagire il livello di fiducia dei consumatori, che risulta essere ai minimi, anche messo in confronto con le ultime due recessioni.

In questo quadro, la provincia dell'Ontario risulta essere il centro dell’economia canadese e il polo d’attrazione principale per i lavoratori migranti. La provincia è in linea con la tendenza nazionale con un tasso di disoccupazione, anche nella provincia, che sembra essere sopra la media nazionale (nel 2024 questo potrebbe raggiungere il 6,7%).

In allegato un approfondimento sul tema.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana dell'Ontario Canada (ICCO Canada))

Ultima modifica: Venerdì 12 Gennaio 2024
Venerdì 12 Gennaio 2024

Calzature, pelletteria, abbigliamento e accessori in Ontario

Si riporta qui in allegato un'analisi delle normative di importazione, certificazioni ed etichettatura prodotti, barriere doganali/tariffarie (Accordo CETA) in Ontario. 

Il Canada si caratterizza come regime commerciale liberale, che consente l’importazione di merci con un approccio collaborativo, dimostrato anche dall’adesione all’ accordo dell’OMC (Organizzazione mondiale del commercio), che previene l’imposizione di barriere non tariffarie. 

Le uniche barriere tariffarie riguardano dazi antidumping e dazi compensativi, che vanno a compensare eventuali incentivi forniti dai governi dei paesi esportatori. L’Italia rientra nella rete MFN (Most Favoured Nation Tariff), cioè tra i Paesi sviluppati che godono di tariffe agevolate, ed anche nella rete CEUT (Canada-European Union Tariff), che fornisce tariffe di importazione ancora più agevolate grazie all’accordo CETA.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana dell'Ontario Canada (ICCO Canada))

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Venerdì 12 Gennaio 2024

Il Settore Agroalimentare in Ontario

L’Italia è il 4° paese fornitore del Canada per quanto riguarda il settore agroalimentare, ed il primo paese fornitore europeo. La provincia dell’Ontario rimane di gran lunga quella più interessata dal settore dell’import/export, occupando al suo interno quasi la metà della quota di mercato nazionale.

Le esportazioni alimentari italiane in Canada hanno continuato a crescere costantemente a partire dalla pandemia di COVID e negli anni successivi. L'analisi riportata guarda ai prodotti italiani più ricercati nel mercato canadese come vino, formaggi e salumi, solo per citarne alcuni. 

In allegato un approfondimento sul tema.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana dell'Ontario Canada (ICCO Canada))

Ultima modifica: Venerdì 12 Gennaio 2024
Venerdì 12 Gennaio 2024

I consumi in Venezuela registrano una crescita del 16% tra gennaio e settembre 2023

Il direttore commerciale e fondatore di Atenas Consulting Group, Alexander Cabrera, ha riferito che i consumi nel Paese nel secondo semestre hanno avuto una ripresa di circa il 16%.

Ha affermato che su 100 dollari che un venezuelano possiede, 60 sono destinati al paniere di base: riso, olio, zucchero, burro; proteine, le più importanti delle quali sono le uova, il pollo e la carne; e prodotti lattiero-caseari, in particolare il formaggio duro di pianura.

Ha aggiunto che i restanti 40 dollari si concentrano su altri prodotti: la manutenzione della casa, tra gli altri. "La crescita è nel paniere di base", ha detto.

 

Fonte: http://tinyurl.com/3zaw2k8c

 

(Contenuto editoriale a cura della Cámara de Comercio Venezolano-Italiana)

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Venerdì 12 Gennaio 2024

Venezuela - La riforma della Legge sull'attività assicurativa

La riforma della Legge sull'attività assicurativa è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale Straordinaria n. 6.770.

Scopo della presente norma è quello di stabilire il quadro normativo di autorizzazione, regolamentazione, esercizio, controllo, vigilanza e vigilanza dell'attività assicurativa, al fine di garantire i processi di trasformazione socioeconomica promossi dallo Stato, a tutela dell'interesse generale rappresentato dallo Stato. diritti e garanzie dei contraenti, degli assicurati, dei beneficiari, dei contraenti, degli utenti e degli affiliati, a seconda dei casi, dei contratti di assicurazione, riassicurazione, medicina prepagata e gestione del rischio, in conformità con le disposizioni della Legge Organica del Sistema Finanziario Nazionale.

"La presente legge si applica a tutte le attività assicurative svolte nella Repubblica Bolivariana del Venezuela, o concretizzate all'estero, che si riferiscono a rischi o persone situate nel territorio nazionale, realizzate dai soggetti regolamentati, definiti nel presente strumento giuridico, e da tutte quelle persone fisiche o giuridiche che svolgono operazioni e attività legali qualificate come attività assicurativa, nonché alle persone che rappresentano l'interesse generale oggetto del presente quadro normativo".

Parimenti, ha indicato che possono esercitare attività assicurativa nel territorio della Repubblica, previa autorizzazione della Soprintendenza alle attività assicurative, soltanto i seguenti soggetti regolamentati:

  1. Compagnie di assicurazione.
  2. Imprese di riassicurazione.
  3. Aziende farmaceutiche prepagate.
  4. Società di gestione del rischio.
  5. Società di finanziamento a premio o rateali.
  6. Gli intermediari dell'attività assicurativa.
  7. Associazioni cooperative che svolgono attività assicurativa.
  8. Assistenti assicurativi: ispettori del rischio, periti e periti assicurativi nelle attività assicurative.
  9. Uffici di rappresentanza o filiali di società di riassicurazione estere e filiali di società di intermediazione riassicurativa estera.

 

Fonte: http://tinyurl.com/4vpd6d9u

 

(Contenuto editoriale a cura della Cámara de Comercio Venezolano-Italiana)

 

Ultima modifica: Venerdì 12 Gennaio 2024
Venerdì 12 Gennaio 2024

Dazi americani sull'importazione dell'acciaio e alluminio - aggiornamento

L'Unione Europea e gli Stati Uniti, in assenza di un accordo sulla rimozione dei dazi sull'importazione dell'acciaio e alluminio da parte degli USA, hanno scelto di prendere tempo, mantenendo la situazione invariata. Bruxelles ha sospeso fino a marzo 2025 le previste misure di ritorsione, in cambio del prolungamento, da parte di Washington, della parziale esclusione dei prodotti europei, dalle tariffe americane. La logica di questa mossa è chiaramente quella di oltrepassare il voto per la Casa Bianca che si terrà il prossimo novembre.

I dazi americani furono introdotti dall'Amministrazione Trump nel 2018 - Il valore dell'export di acciaio e alluminio europeo verso gli USA nel 2022 è stato pari a 4.089 milioni di tonnellate.

 

(Contenuto editoriale a cura della Italy-America Chamber of Commerce of Texas)

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Venerdì 12 Gennaio 2024

Il settore Alimentare in Slovacchia

In allegato una informativa sul settore alimentare in Slovacchia con un'analisi degli ultimi dati disponibili presso l'ufficio statistico slovacco (anno 2022).

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Slovacca)

Ultima modifica: Venerdì 12 Gennaio 2024
Venerdì 12 Gennaio 2024

Australia - Federal Reserve: orientarsi sulle dinamiche dei tassi nel panorama economico in evoluzione

La Federal Reserve ha scelto di mantenere invariato il suo tasso di interesse per la terza volta consecutiva, segnalando la probabilità di tre tagli di un quarto di punto al tasso di riferimento nell'anno a venire. Il presidente Jerome Powell ha dichiarato che la decisione è stata influenzata dal costante raffreddamento dell'inflazione. Powell si è detto ottimista riguardo alla diminuzione dell'inflazione, in particolare nei beni, nell'edilizia e nei servizi. La Federal Reserve prevede di normalizzare il tasso a 375.000 unità nel prossimo anno, seguito da una riduzione a 250.000 unità nell'anno successivo.

L'annuncio ha scatenato un aumento dei prezzi delle azioni, con l'S&P 500 in crescita dell'1,1%, e una diminuzione dei rendimenti dei titoli. Anche il dollaro australiano si è rafforzato rispetto al dollaro statunitense in affievolimento. Powell ha riconosciuto i rischi legati al mantenimento di tassi elevati per un periodo prolungato ed ha sottolineato l'impegno della Fed a evitare tali insidie. Pur senza escludere definitivamente futuri aumenti dei tassi, Powell ha suggerito che è improbabile che i tassi aumentino.

Nonostante l'atteggiamento cauto, le proiezioni economiche trimestrali della Fed prevedono un "atterraggio morbido" per l'economia, con un graduale avvicinamento dell'inflazione al target del 2 per cento. La banca centrale prevede tre riduzioni del tasso di un quarto di punto, portando il tasso di riferimento al 4,6 per cento entro la fine del 2024. Gli sforzi della Fed per raffreddare l'economia e contenere l'inflazione hanno sorprendentemente portato ad una diminuzione dell'inflazione senza un aumento concomitante della disoccupazione o una recessione.

Il tasso di riferimento della banca centrale rimane a circa il 5,4%, il livello più alto degli ultimi 22 anni, determinando costi più elevati per mutui, prestiti auto e prestiti aziendali. Powell rimane cauto, considerando l'inflazione persistentemente alta in alcune aree, come la sanità, gli affitti degli appartamenti e i pasti nei ristoranti. La decisione della Federal Reserve detta il tono per le altre principali banche centrali, tra cui la Banca Centrale Europea e la Banca d'Inghilterra, che dovrebbero annunciare le loro decisioni a breve. 

Fonte: http://tinyurl.com/yck2ee3w

 

(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce and Industry in Australia (ICCI, Queensland))

 

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Venerdì 12 Gennaio 2024

Australia - Albanese rivoluziona la politica immigratoria: nuova strategia per contenere gli ingressi e potenziare il mercato del lavoro

Il governo Albanese ha recentemente presentato una nuova strategia sull'immigrazione, con l'obiettivo di ridurre gli ingressi nel paese dopo l'aumento registrato a seguito delle misure di allentamento delle restrizioni legate al Covid. La strategia prevede un irrigidimento dei criteri per il rilascio di visti per lavoratori e studenti internazionali.

Le nuove politiche si concentrano sulla prevenzione dell'abuso dei visti studenteschi per consentire a lavoratori poco qualificati di rimanere in Australia. Il primo ministro ha annunciato cambiamenti alla politica sull'immigrazione, proponendo una normalizzazione a 375.000 unità nel prossimo anno e un successivo ridimensionamento a 250.000 unità per l'anno successivo, rispetto al picco di 510.000 unità registrato l'anno finanziario precedente.

Il ministro degli Interni, Clare O'Neil, ha presentato la strategia in conferenza stampa, sottolineando la necessità di limitare gli arrivi a livelli più sostenibili. La strategia prevede cinque obiettivi chiave, tra cui migliorare il tenore di vita, creare buone condizioni di lavoro e rafforzare i legami internazionali.

Per affrontare le esigenze del mercato del lavoro, il governo introdurrà nuovi visti quadriennali per lavoratori specializzati, differenziati in base alle competenze. Si prevede che tali cambiamenti genereranno un impatto positivo di 3,4 miliardi di dollari nel bilancio nei prossimi dieci anni.

La nuova strategia mira anche a attirare individui con competenze linguistiche adeguate, con una particolare enfasi sulla qualità degli studenti internazionali. Saranno implementati controlli più rigidi per coloro che richiedono un secondo visto, considerando l'incremento del 30% registrato lo scorso anno.

Le università, tuttavia, si oppongono all'imposizione di limiti sui visti per studenti, sottolineando la crescente popolazione di studenti stranieri e il loro contributo al sistema.

Fonte: La Fiamma

 

(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce and Industry in Australia (ICCI, Queensland))

 

Ultima modifica: Venerdì 12 Gennaio 2024