Notizie mercati esteri

Lunedì 19 Agosto 2024

Notizie dai mercati esteri - Polonia

Disavanzo di bilancio di oltre 80 miliardi di PLN

Alla fine di luglio il disavanzo di bilancio ammontava a 82,8 miliardi di PLN, che rappresenta circa il 45% della previsione annuale. Rispetto al piano per il 2024 i ricavi sono stati realizzati nel 52,2% e le spese nel 50,7%. La maggior parte dei soldi è stata spesa per lo ZUS, per le amministrazioni locali, nonché per la difesa. Le entrate del bilancio statale ammontano a circa 365,5 miliardi di PLN, in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La maggiore crescita di entrate provengono dal PIT, cioè dalle persone fisiche e dai piccoli imprenditori. Le entrate dal CIT sono aumentate del 23% e quelle dal VAT del 20%. Meno sono aumentate le entrate derivanti dalle accise (7,5%).  Le spese più elevate sono state registrate nelle seguenti parti del Bilancio: ZUS (Istituto delle assicurazioni sociali) 91,5 miliardi di PLN, le sovvenzioni generali agli enti locali 77,7 miliardi di PLN, la difesa nazionale 49,2 miliardi di PLN, il servizio del debito del Tesoro 35,8 miliardi di PLN, i bilanci provinciali 30,2 miliardi di PLN, gli affari interni 24,1 miliardi di PLN, le risorse proprie dell’UE 18,7 miliardi di PLN e l’istruzione superiore 17,9 miliardi di PLN. 

 

Nel 2023 esportazioni cresciute di 21 miliardi di zloty, raddoppiate in 7 anni

Secondo l'ultimo rapporto Eurostat le esportazioni polacche sono aumentate di 21,5 miliardi di euro l'anno scorso. Ciò si riferisce all'esportazione sia di beni che di servizi. Di conseguenza, la Polonia ha raggiunto 434 miliardi di euro di vendite all'estero. In soli sette anni, ha raddoppiato il risultato, che rafforza il tasso di cambio dello zloty e migliora la ricchezza della Polonia che registra buoni dati sulla disoccupazione e una crescita salariale record. Negli ultimi cinque anni, le esportazioni polacche di beni e servizi sono aumentate del 65%, mentre quelle tedesche solo del 24%. Solo Serbia (+92%), Montenegro (+74%), Irlanda (+67%), Albania (+66%) e Lituania (+65%) possono vantare una dinamica di vendite all'estero in Europa più elevata, ma i tre paesi balcanici menzionati partano da un livello basso. Le esportazioni polacche di merci verso la Germania sono aumentate di 3,3 miliardi di euro, verso la Francia di 2,05 miliardi di euro, verso l'Ucraina di 1,7 miliardi di euro, verso la Spagna di 883 milioni di euro. Nel caso delle esportazioni verso la Germania, l'aumento maggiore può essere vantato dalle fabbriche automobilistiche e dalle aziende di trasporto situate in Polonia. Al secondo posto si è classificata la produzione di cibo, legno e sigarette e al terzo posto la produzione di materiali da costruzione. Le esportazioni dell'industria automobilistica e dei servizi di trasporto verso la Francia, così come le esportazioni di materiali da costruzione, sono cresciute in modo simile alla Germania. Le esportazioni di armi verso l'Ucraina sono cresciute principalmente, da 502 milioni di euro a 1,4 miliardi di euro (+56%). La Polonia esporta lì anche apparecchiature informatiche e attrezzature di trasporto. Queste sono le cose più necessarie in guerra, per le quali l'Ucraina paga con fondi ottenuti principalmente dagli USA e dai paesi dell'Unione Europea. Infine, verso la Spagna, si sono registrati i maggiori incrementi nell'esportazione di attrezzature e servizi di trasporto e di cibo.

(Fonte: Polonia Oggi, Gazzetta Italia)

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Lunedì 20 Gennaio 2025
Lunedì 19 Agosto 2024

Notizie dai mercati esteri - Turchia

Settore automobilistico. I dati relativi all’esportazione nei primi 6 mesi del 2024

Secondo i dati sul settore resi noti a luglio dall’Associazione degli esportatori dell’industria automobilistica (OİB) in collaborazione con l’Assemblea degli esportatori della Turchia (TİM), l'industria dell’auto nei mesi gennaio-giugno 2024 ha consolidato la sua posizione di principale settore esportatore della Turchia (14,1% sul totale). Il primo semestre si è chiuso con vendite all’estero pari a USD 17,7 mld, prevalentemente nei Paesi europei, con un incremento del 2,3% rispetto allo stesso periodo del 2023.

I Paesi dell’Europa rappresentano il primo mercato di sbocco dell’industria automobilistica turca, assorbendo il 53% delle esportazioni totali della Turchia. La Germania si colloca al primo posto, con importazioni pari a USD 2,44 mld, seguita dalla Francia (USD 2,07 mld), dal Regno Unito (USD 1,94 mld) e dall’Italia (USD 1,66 miliardi mld). L’Italia precede Spagna (con importazioni pari a USD 1,23 mld), Polonia, Slovenia, Belgio, Stati Uniti e Romania. Nel semestre in considerazione, OİB ha osservato un incremento delle vendite verso l’Arabia Saudita (+238%) e verso l’Australia (+114,7%).

 

Kastamonu Entegre: nuovi investimenti in Italia

“Kastamonu Entegre” ha aperto una nuova linea di produzione, operativa dallo scorso mese di giugno, presso il suo stabilimento di pannelli di legno truciolato a Pomposa (FE), con un investimento pari a 30 mln di Euro. Gli investimenti totali in Italia della Holding turca hanno raggiunto i 215 mln milioni di Euro, confermando la Holding Kastamonu come uno dei più grandi investitori turchi nel nostro Paese.

Haluk Yildiz, CEO di Kastamonu Entegre ha affermato che il recente nuovo investimento è un ulteriore fondamentale tassello nell’espansione del Gruppo nella rete di distribuzione in Italia.

L’azienda turca ha iniziato a produrre in Italia acquisendo nel 2017 il Gruppo Trombini, terzo produttore di pannelli in legno in Italia. Oggi Kastomonu possiede stabilimenti di produzione, oltre che in provincia di Ferrara, in Romania, Bulgaria, Bosnia ed Erzegovina e Federazione Russa e si colloca al 7° posto nel mondo e al 4° in Europa per la produzione di pannelli in legno truciolato, pavimenti in laminato e pannelli per porte.

 

Turismo. I dati del Ministero della Cultura e del Turismo nei primi sei mesi del 2024

Secondo i dati presentati lo scorso 25 giugno dal Ministero della Cultura e del Turismo, la Turchia ha accolto nei primi sei mesi del 2024 circa 21,6 milioni di stranieri, con un incremento del 10,3% rispetto al medesimo periodo del 2023.

Nel semestre gennaio-giugno 2024, Istanbul ha accolto il 39,5% dei visitatori stranieri, pari a 8.562.167 di presenze, seguita da Antalya 27,2% (5.886.594), Edirne (2.049.794) e Muğla (1.232.255), rispettivamente con il 9,5% e il 3,5% dei visitatori.

In termini di provenienza geografica, i turisti russi si sono collocati al primo posto (2.688.924), seguiti dai tedeschi (2.467.162) e dai britannici (1.773.427).

Gli italiani che si sono recati per turismo in Turchia nel periodo gennaio-maggio 2024 sono stati invece 257 mila (1,2% del totale), con un aumento di circa il 14,9% rispetto all’analogo intervallo del 2023.

 

Commercio estero della Turchia. L’ultimo rapporto Turkstat-Ministero del Commercio

Secondo i dati diffusi il 31 luglio scorso da Turkstat in collaborazione con il Ministero del Commercio, nei primi sei mesi del 2024 le esportazioni e le importazioni turche sono state rispettivamente pari a USD 126,3 mld e USD 168,9 mld. In rapporto allo stesso intervallo del 2023, per le prime si è registrata una crescita del 2,6% e per le seconde si è registrata invece una contrazione del 8,4%.

Nel primo semestre del 2024 è stato registrato un deficit complessivo di USD 42,6 mld, in diminuzione del 30,5% se comparato all’analogo semestre del 2023.

A livello geografico, nei mesi in osservazione, i principali mercati di sbocco per le merci turche sono stati Germania (USD 10,2 mld), USA (USD 7,8 mld), Regno Unito (USD 6,9 mld), Italia (USD 6,4 mld) e Iraq (USD 6,2 mld).

Relativamente alle importazioni, nel periodo gennaio-giugno 2024, i primi Paesi fornitori sono stati Russia (USD 22 mld), Cina (USD 21,2 mld), Germania (USD 12,7 mld), Italia (USD 9,6 mld) e Stati Uniti (USD 8,1 mld).

 

I flussi IDE. I dati YASED sui primi cinque mesi del 2024

Secondo i dati diffusi il 12 luglio scorso dall’Associazione non governativa degli Investitori Internazionali nel Paese (YASED), il valore netto degli IDE in Turchia nel periodo gennaio-maggio 2024 è stato pari a USD 3,8 mld, con una contrazione del 15% rispetto all’analogo periodo del 2023. Tali afflussi hanno rappresentato il 22% del deficit di parte corrente.

Il dato degli IDE in Turchia nell’intervallo in esame comprende USD 2,3 mld in capitale azionario, USD 1,4 mld da vendite immobiliari a residenti stranieri e USD 547 mln per strumenti di debito. Contestualmente, vi è stato un disinvestimento pari a USD 436 mln.

Nel mese di maggio 2024, con una quota pari al 39% del totale degli IDE, la Norvegia guida la classifica dei dieci principali investitori in Turchia.

Il recente rapporto “UNCTAD WIR 2024” che analizza i flussi degli IDE a livello mondiale indica che la Turchia ha raccolto lo 0,8% del totale dei flussi IDE rispetto all’obiettivo dichiarato di raggiungere l’1,5% della quota globale.

 

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

 

 

Ultima modifica: Lunedì 20 Gennaio 2025
Venerdì 16 Agosto 2024

Regno Unito. L'economia britannica continua la ripresa: crescita dello 0,6% nel secondo trimestre

L'economia del Regno Unito ha registrato una crescita dello 0,6% nel secondo trimestre del 2024, confermando la tendenza positiva iniziata nei primi mesi dell'anno. Questo dato, in linea con le previsioni degli analisti, segna solo un lieve rallentamento rispetto al robusto +0,7% del primo trimestre.

La crescita è stata trainata principalmente dal settore dei servizi, che ha visto un incremento dello 0,8% nei tre mesi fino a giugno. In particolare, hanno contribuito positivamente le nuove tecnologie, i servizi legali e la ricerca scientifica. Al contrario, i settori della produzione e delle costruzioni hanno subito un calo dello 0,1%.

Nonostante la crescita trimestrale, a giugno l'economia è rimasta stagnante, con una crescita zero. Questo è stato in parte attribuito agli scioperi dei medici specializzandi, che hanno influenzato negativamente il settore sanitario.

Il governo laburista, guidato dal Primo Ministro Sir Keir Starmer, ha posto la crescita economica al centro della sua agenda e la cancelliera Rachel Reeves ha commentato che il governo è "consapevole della portata della sfida ereditata dopo oltre un decennio di bassa crescita economica".

Gli economisti avvertono che il ritmo di crescita potrebbe rallentare nella seconda metà dell'anno, a causa di fattori come una debole crescita salariale e tassi di interesse ancora elevati nonostante il recente taglio di un quarto di punto.

Nel frattempo, il settore del commercio al dettaglio ha mostrato segni di ripresa a luglio, con un aumento delle vendite dello 0,5%. Questo rimbalzo è stato attribuito in parte all'effetto positivo degli Europei di calcio 2024 e ai saldi estivi. Tuttavia, il quadro rimane eterogeneo: mentre i grandi magazzini e i negozi di articoli sportivi hanno registrato buone performance, i negozi di abbigliamento, mobili e distributori di carburante hanno visto un calo delle vendite.

Nonostante i segnali positivi, gli esperti sottolineano che la sfida per il nuovo governo sarà quella di migliorare in modo sostenibile le prestazioni di crescita del Regno Unito nel lungo termine, affrontando questioni come la bassa produttività, le finanze pubbliche sotto pressione e le inadeguatezze infrastrutturali. Il Governo sembra orientato a investire fortemente nel settore delle costruzioni con la promessa di costruire 1,5 milioni di case nei prossimi 5 anni.

(Contributo editoriale a cura della The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Lunedì 20 Gennaio 2025
Venerdì 9 Agosto 2024

Notizie dai mercati esteri - Thailandia

Mercato dell'Allevamento Animale e dei Mangimi in Thailandia

Il mercato dei mangimi animali in Thailandia è previsto crescere significativamente nei prossimi anni, sostenuto dall'aumento della domanda di carne e di altri prodotti zootecnici. Ecco alcuni punti chiave:

Crescita della Domanda di Mangimi Animali

- Si prevede che il mercato dei mangimi animali thailandese cresca a un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 2,96%, raggiungendo 6,985 miliardi di dollari entro il 2026, rispetto ai 5,697 miliardi di dollari del 2019.
- I fattori che guidano questa crescita includono l'aumento del consumo di carne, latte e uova, l'espansione dei supermercati e dei ristoranti a servizio rapido, e l'incremento delle esportazioni di pollo.
- Si stima che la dimensione del mercato dei mangimi composti in Thailandia raggiunga 10,25 miliardi di dollari nel 2024 e arrivi a 12,78 miliardi di dollari entro il 2029, con una crescita del 4,5% CAGR.

Segmenti Chiave dei Mangimi Animali

- Bovini e pollame si prevede che detengano una quota significativa nel mercato dei mangimi animali thailandese, grazie alla grande popolazione di bovini del paese e al suo status di importante esportatore di carne bovina e latticini.
- Ruminanti, pollame, suini e acquacoltura sono i principali tipi di animali nel mercato dei mangimi composti thailandese.

Sfide e Opportunità

- La pandemia di COVID-19 ha portato a un calo del consumo di carne nel 2020, impattando negativamente il mercato dei mangimi animali.
- La Thailandia ha un surplus di mangimi energetici, ma una carenza di mangimi proteici per la formulazione dei mangimi animali.
- I costi dei mangimi rappresentano la spesa più alta per gli allevatori di suini in Thailandia, pari al 65-70% dei costi totali, superiore a molti altri paesi come il Brasile.

In sintesi, il mercato dell'allevamento animale e dei mangimi in Thailandia è pronto per una crescita sostenuta dall'aumento del consumo e delle esportazioni di carne, ma affronta sfide legate all'impatto della pandemia, alle carenze di ingredienti per mangimi e ai costi elevati. Si prevede che l'espansione continua della produzione animale industriale guiderà la domanda di mangimi composti.

 

Thailandia e Sudest Asiatico: Andamento dei Salari

Nel Sud-est asiatico, gli aumenti salariali sono generalmente osservati, ma con notevoli disparità tra i vari paesi. Ad esempio, mentre si prevede che i salari in Thailandia aumenteranno di circa il 4,9% nel 2024, paesi come il Vietnam e le Filippine si aspettano aumenti più elevati, rispettivamente dell'8,0% e del 5,5%. Al contrario, Malesia e Singapore prevedono tassi di crescita più modesti, intorno al 4,0% e al 5,0%.

Nonostante questi aumenti, molti adeguamenti salariali in Thailandia e in altri paesi non riescono a tenere il passo con l'inflazione, con circa il 70% degli aumenti salariali che non riesce a coprire i costi crescenti. Questa situazione riflette le sfide economiche più ampie, comprese le pressioni inflazionistiche che i datori di lavoro devono considerare quando pianificano gli adeguamenti salariali.

 

Panoramica dei salari in Thailandia

Lo stipendio medio mensile in Thailandia è di circa 97.300 THB (circa 2.705 USD), con uno stipendio mediano di circa 88.900 THB (circa 2.472 USD). Il salario minimo varia in base alla regione, oscillando tra 328 e 354 THB al giorno (circa 9,71 - 10,48 USD), che è superiore a quello di molti paesi vicini come Indonesia e Vietnam.

Fattori che influenzano i salari

1. Istruzione ed esperienza: Qualifiche educative più elevate si correlano con salari più alti. Ad esempio, le persone con una laurea guadagnano circa il 24% in più rispetto a coloro che hanno solo un diploma.

2. Variazione settoriale: I salari differiscono significativamente tra i settori. Ad esempio, i responsabili dello sviluppo commerciale possono guadagnare tra 45.000 e 150.000 THB al mese, mentre i grafici possono guadagnare tra 25.000 e 80.000 THB.

3. Differenze regionali: I salari sono generalmente più alti nelle aree urbane come Bangkok rispetto alle regioni rurali, riflettendo la concentrazione di attività commerciali e economiche nelle città.

 

 L'attrattiva della Thailandia per gli investimenti diretti esteri

La Thailandia offre diversi vantaggi per attrarre investimenti diretti esteri:

1. Costi del lavoro competitivi: Rispetto ai paesi sviluppati, la Thailandia presenta salari medi più bassi, rendendola una località attraente per le aziende che cercano di ottimizzare i costi pur accedendo a una forza lavoro qualificata.

2. Posizione strategica: Situata nel cuore del Sud-est asiatico, la Thailandia funge da porta d'accesso ad altri mercati della regione, aumentando la sua attrattiva per le aziende che mirano a un'espansione regionale.

3. Supporto governativo: Il governo thailandese promuove attivamente gli investimenti esteri attraverso incentivi come esenzioni fiscali e sovvenzioni per gli investimenti, in particolare nei settori della tecnologia e della produzione.

4. Infrastrutture e connettività: La Thailandia vanta un'infrastruttura ben sviluppata, comprese reti di trasporto e comunicazione, che facilitano le operazioni aziendali e la logistica.

5. Compatibilità culturale: La compatibilità culturale del paese con le nazioni occidentali e il crescente pool di professionisti qualificati aumentano ulteriormente la sua attrattività per le aziende straniere che cercano di esternalizzare servizi.

In sintesi, mentre il panorama salariale della Thailandia è in evoluzione con aumenti previsti, il paese rimane una destinazione competitiva per gli investimenti diretti esteri grazie ai suoi vantaggi strategici e alle politiche governative di supporto.

 

(Contributo editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)

Ultima modifica: Lunedì 20 Gennaio 2025
Giovedì 8 Agosto 2024

Notizie dai mercati esteri - Polonia

Il governo intende limitare le ispezioni aziendali

Come riporta il giornale “Dziennik Gazeta Prawna”, dall’inizio di 2025 il governo intende realizzare la promessa fatta dal Presidente del Consiglio dei Ministri Donald Tusk nel suo discorso programmatico. Si tratta dell’introduzione dei limiti di frequenza delle ispezioni condotte da un'autorità presso un imprenditore. Come indicato nell’articolo “ispezioni sanitarie o veterinarie saranno escluse dalle nuove regolamentazioni”. "Nella nuova bozza della legge sulla deregolamentazione (i cui lavori sono in corso da aprile di quest'anno) ospitata dal Ministero dello Sviluppo e della Tecnologia, propone una divisione degli imprenditori in tre categorie di rischio: basso, medio e alto e assegnargli i limiti alla frequenza delle visite da un'agenzia di controllo”. Un'entità commerciale classificata nella categoria a basso rischio verrà ispezionata al massimo una volta ogni cinque anni, quelle nella categoria a medio rischio una volta ogni tre anni e le aziende ad alto rischio una volta ogni due anni. Ormai un’agenzia, l'Ufficio delle Imposte oppure l'Ispettorato Nazionale del Lavoro (PIP), può effettuare un’ispezione presso un'azienda per un periodo compreso tra 12 e 48 giorni lavorativi all'anno. L'articolo indica che "la classificazione dell'imprenditore in una categoria di rischio sarebbe effettuata dall'agenzia di controllo stesso". Gli imprenditori temono che “lo farebbe sulla base di un’analisi periodica della probabilità di violazione della legge nel corso dello svolgimento dell'attività aziendale, sviluppata se stesso e annunciata dopo il completamento del ciclo di controllo, solitamente coincidente con l'anno", è stato spiegato.

 

Nel 2025 si abbasserà il peso contributivo sull'assicurazione sanitaria per gli imprenditori

Dopo molti sforzi il ministro delle Finanze polacco ha dichiarato che nel 2025 ci saranno i fondi per ridurre i contributi dell’assicurazione sanitaria in Polonia. A questo scopo il Ministero delle Finanze stanzierà 4 miliardi di zloty all'anno. Il ministro delle Finanze Andrzej Domański ha assicurato che il governo è consapevole della necessità di ridurre il costo dei contributi dell'assicurazione per il bene degli imprenditori e per questo tutti i partner della coalizione presentano le loro proposte sulo tema. Le nuove regole per il calcolo dei contributi entreranno in vigore a partire da gennaio 2025.

 

Il governo vuole ottenere una dilazione da Bruxelles per realizzare i progetti del KPO

“Siamo in una conversazione con la Commissione Europea per quanto riguarda una piccola estensione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (KPO). Un grande prolungamento di KPO è una conversazione di tutti gli stati membri, che richiede un consenso e la modifica dell'intero progetto, invece una piccola estensione significa ulteriori 6-8 mesi, semplicemente per risolvere i progetti” ha detto Katarzyna Pełczyńska-Nałęcz, la ministra dei Fondi e della Politica Regionale (MFiPR). Secondo le leggi attuali dell’UE, il termine per la spesa dei fondi KPO scade alla fine del 2026. “Nell’Unione Europea c'è un gruppo, soprattutto di paesi del nord, che sono scettici circa l'esistenza stessa del KPO”, ha indicato il viceministro di MFiPR. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (KPO) è un programma per rafforzare l’economia polacca. I fondi del programma dovrebbero aiutare la Polonia a raggiungere più rapidamente i propri obiettivi, attuare nuovi investimenti e accelerare la crescita dell’economia e aumentare l’occupazione. I fondi saranno investiti, tra l’altro, nello sviluppo di economia, innovazione, ambiente, digitalizzazione, istruzione e salute. Nell'ambito del programma, la Polonia riceverà i fondi come i sussidi a fondo perduto (parte sussidi) e prestiti agevolati (parte prestito). La Polonia riceverà 59.8 miliardi di euro da KPO, di cui 25,27 miliardi di euro in sovvenzioni e 34,54 miliardi di euro in prestiti. In linea con gli obiettivi dell'UE, quasi il 45% del bilancio di KPO è destinato agli obiettivi climatici e oltre il 21% alla trasformazione digitale.

 

Imprese fino a 9 dipendenti, da novembre possibile chiedere un mese di sospensione contributi ZUS

Secondo le nuove normative, gli imprenditori possono decidere una volta all'anno, in qualsiasi mese, di non versare i contributi previdenziali. Le nuove normative si applicano alle ditte individuali e a quelle che impiegano fino a nove dipendenti. Paweł Żebrowski, portavoce dell'Associazione per le Assicurazioni Sociali (ZUS), ha spiegato che gli imprenditori che presentano un'apposita domanda possono essere esentati dal versamento dei contributi per l'assicurazione sociale obbligatoria (pensione, invalidità e assicurazione contro gli infortuni), l'assicurazione volontaria per le malattie, il fondo del lavoro e il fondo di solidarietà. Tuttavia, durante questo periodo, il contributo per l'assicurazione sanitaria deve essere versato. Żebrowski ha aggiunto che l'esenzione si applica ai contributi calcolati dalla base di valutazione più bassa, applicabile all'imprenditore. I contributi per il mese in cui l'imprenditore riceve l'esenzione saranno coperti dal bilancio statale. Questa agevolazione è una forma di aiuto "de minimis", pertanto l'imprenditore dovrà fornire informazioni su altre forme di aiuto pubblico di cui ha usufruito. Nel 2024, le "vacanze contributive" saranno disponibili solo per il mese di dicembre. Le domande possono essere presentate elettronicamente sulla Piattaforma di Servizi Elettronici (PUE) o eZUS, ma solo dal conto del contribuente.

 

Salario medio polacco al 10° posto in Europa, supera Grecia e Portogallo

La Polonia ha registrato l’aumento più rapido del salario minimo espresso in euro tra i paesi dell’UE dell’Europa centrale e orientale. Come hanno notato gli esperti, ha superato, tra gli altri, Grecia, Portogallo e Malta. Dal 1 luglio di quest'anno, il governo polacco ha confermato un altro aumento del salario minimo, che attualmente ammonta a 4.300 zloty lordi, mentre la tariffa oraria è di 28,10 zloty. Rispetto al 2014, il salario minimo è aumentato addirittura del 156%. Secondo le analisi della PKO BP, la Banca nazionale polacca, la Polonia si colloca al 10° posto su 22 paesi dell'UE in termini di salari. Sebbene il salario minimo in rapida crescita sia fonte di soddisfazione per i dipendenti, può anche rappresentare un problema per gli imprenditori; molte aziende potrebbero non essere in grado di sostenere questi costi.

 

Piano di bilancio del Senato per il prossimo anno, aumento dei fondi

Il piano di bilancio del Senato per il prossimo anno prevede un aumento dei fondi del 50%. La maggior parte di questa somma non sarà destinata direttamente al Senato, ma al sostegno dei polacchi residenti all'estero. La Cancelleria del Senato ha proposto una somma di 268,2 milioni di zloty come budget per il prossimo anno. Anche la Cancelleria del Sejm ha richieste simili. Il suo bilancio prevede una somma di 849,6 milioni di zloty. All'interno del bilancio, la Cancelleria del Sejm prevede, tra l'altro, l'acquisto di un autobus per oltre 2 milioni di zloty, un aumento degli stipendi del 4,1% e il proseguimento dei lavori di ristrutturazione. La ragione principale di un aumento così significativo del bilancio della Cancelleria del Senato, come stabilito, è l'incremento di 75 milioni di zloty dei fondi destinati alla comunità polacca, che fa aumentare il bilancio complessivo di 85 milioni di zloty.

 

Cresce il peso del debito pubblico

Secondo gli economisti la Polonia ha un livello di debito sicuro, più della metà del prodotto interno lordo. È un risultato migliore di quello della Francia o Grecia, tuttavia il servizio del debito costa di più in Polonia rispetto a questi paesi a causa delle realtà del mercato e della posizione della Polonia. In realtà, la Polonia è al livello dei paesi più indebitati dell’Unione. L’estate del 2024 e quella del 2025, come risultato dell’elevata spesa militare della Polonia, saranno periodi molto difficili per le finanze pubbliche. Nella prima metà di quest’anno ha speso a questo scopo 26,6 milioni di PLN, cioè il 128% in più rispetto a due anni fa. La Commissione Europea ha proposto di includere la Polonia nella procedura per i disavanzi eccessivi insieme a Francia, Italia, Belgio, Ungheria, Malta e Slovacchia. Il PIL della Polonia è aumentato di 1,9 punti percentuali. Il debito della Polonia nel primo trimestre è stato del 51,4% che sembra un risultato buono però è un’illusione. La Polonia pagherà le obbligazioni a 10 anni circa il 5,2-5,3% all'anno, il Giappone solo lo 0,9%. Se l’intero debito fosse costituito da queste obbligazioni, il costo degli interessi sul solo debito per la Polonia sarebbe pari al 2,7% del PIL ed al 2,3% per il Giappone. La Polonia è al 27° posto sui 54 paesi analizzati per quanto riguarda il carico di debito pubblico sull'economia. La difficoltà più grande nel ripagare il debito pubblico ce l'ha l'Egitto che costringe lo stato a pagare somme pari al 23% del PIL. Gli altri paesi in questa classifica sono Pakistan, Brasile e Turchia. Invece la Russia paga il 15% di interessi e utilizza fino al 3,6% del PIL per ripagarlo. Mentre la Svizzera, Taiwan, Svezia, Danimarca, Bulgaria, Irlanda e Vietnam pagano gli interessi sui titoli di stato non superiori all’1% del PIL. 

(Fonte: Polonia Oggi, Gazzetta Italia)

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

 

 

Ultima modifica: Lunedì 20 Gennaio 2025
Lunedì 5 Agosto 2024

Notizie dai mercati esteri - Venezuela

La riscossione delle imposte è aumentata del 121% su base annua nel secondo trimestre del 2024

Alla fine del secondo trimestre del 2024, la riscossione delle imposte reali presentava una variazione interannuale del 121,4%, secondo un rapporto dell’Osservatorio della spesa pubblica Cedice Libertad.

Secondo il rapporto, maggio e giugno 2024 sono stati i mesi con la maggiore crescita dei ricavi su base annua degli ultimi anni.

La crescita della riscossione reale in questo trimestre è stata guidata fondamentalmente dal ritardo dei contribuenti nell’imposta sul reddito (ISLR).

Seniat, invece, ha mantenuto la logistica per supportare e monitorare le aziende per garantire il pagamento delle tasse ed evitare così informalità ed evasione fiscale.

Il Servizio Nazionale Integrato dell'Amministrazione Doganale e Fiscale (Seniat), invece, ha mantenuto la logistica per supportare e monitorare le aziende per garantire il pagamento delle tasse ed evitare così informalità ed evasione fiscale.

 

L'Università Centrale del Venezuela e la petrolifera Chevron

Con l'obiettivo di costruire un patrimonio per il Paese, Chevron e l'Università Centrale del Venezuela hanno firmato un accordo di cooperazione per promuovere la ricerca scientifica e tecnologica e sostenere il rafforzamento dell'istruzione superiore attraverso programmi e seminari specializzati presso l'università.

L’accordo, firmato da Mariano Vela, presidente di Chevron Venezuela e Víctor Rago, rettore dell’Università Centrale del Venezuela, rappresenta un altro passo verso il rafforzamento dell’istruzione e il futuro del Venezuela.

“In Chevron siamo molto orgogliosi di firmare questo accordo focalizzato sull’area petrolifera per rafforzare ed evolvere il lavoro che stiamo svolgendo, concentrandoci sulla creazione di talenti umani, attraverso la formazione degli studenti necessaria per continuare a sviluppare l’industria petrolifera del Paese ”, ha detto Mariano Vela.

Ha inoltre sottolineato che dobbiamo adattarci ai nuovi tempi. La transizione energetica richiede uno sviluppo scientifico e tecnologico che può essere rafforzato con questo tipo di partnership tra aziende come Chevron e istituzioni di grande tradizione e reputazione come l'Università Centrale del Venezuela, non solo a beneficio dell'industria ma anche della nazione.

 

(Contributo editoriale a cura della Cámara de Comercio Venezolano-Italiana)

Ultima modifica: Lunedì 20 Gennaio 2025
Venerdì 2 Agosto 2024

Polonia. Nuovi investimenti per sanità e asili nido

La ministra dei Fondi e della Politica regionale, Katarzyna Pełczyńska-Nałęcz, ha presentato il programma degli investimenti previsti nel sistema sanitario nazionale. Circa 10 miliardi di zloty saranno stanziati per la modernizzazione degli ospedali a sostegno di oltre duecento strutture.

La ministra ha assicurato che la qualità dell'assistenza sanitaria migliorerà con l’aumentare degli accessi ai servizi medici. Il governo fornirà inoltre 2,5 miliardi di zloty per la modernizzazione delle piccole e medie imprese agricole. Queste misure dovrebbero migliorare le capacità di distribuzione e stoccaggio degli alimenti, accorciare la catena di approvvigionamento, e la disponibilità di 50.000 nuovi posti negli asili nido.

Fonti: Polonia Oggi, Gazzetta Italia

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Venerdì 2 Agosto 2024
Venerdì 2 Agosto 2024

Repubblica Ceca. Indebitamento ancora tra i più bassi dell'UE

Il debito pubblico della Repubblica Ceca resta tra i più bassi dell’Unione Europea. Lo indicano i dati dell’Eurostat.

Nel primo trimestre di quest’anno, il debito pubblico ceco equivaleva al 43,4% del prodotto interno lordo. La Repubblica Ceca rimane, quindi, tra i dieci paesi dell’UE con il debito pubblico più basso e ben al di sotto della media dell’Unione Europea, che ammonta all'82% del PIl.

Rispetto a un anno, fa il rapporto tra debito e Prodotto Interno Lordo è cresciuto di mezzo punto percentuale. Negli ultimi anni il rapporto ha superato in maniera stabile il 40%. Il periodo della svolta è stata la pandemia da Covid-19. Nel 2020 il rapporto è aumentato di ben sette punti percentuale.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Venerdì 2 Agosto 2024
Venerdì 2 Agosto 2024

Repubblica Ceca. Crescono gli investimenti in immobili non residenziali

Nel secondo trimestre in Repubblica Ceca sono aumentati gli investimenti in immobili non residenziali. Lo indica l’agenzia Knight Frank.

Il volume degli investimenti è cresciuto nel secondo trimestre di quasi un quarto a 440 milioni di euro. Nel primo semestre gli investimenti avevano superato 800 milioni di euro. “Riteniamo che il valore complessivo degli investimenti potrebbe arrivare quest’anno a 1,6 o 1,8 miliardi di euro”, ha indicato Lenka Šindelářová di Knight Frank. Lo scorso anno gli investimenti si erano fermati a 1,4 miliardi di euro.

A trainare il dato del secondo trimestre è stata l’acquisizione da parte del comune di Praga Capitale della nuova sede su piazza Venceslao per oltre tre miliardi di corone. Gli uffici hanno rappresentato circa il 40% degli investimenti non residenziali. Circa il 20% è poi rappresentato da immobili industriali. In trattativa ci sono anche interessanti transazioni nel settore alberghiero.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Venerdì 2 Agosto 2024
Venerdì 2 Agosto 2024

Repubblica Ceca. 7 milioni di passeggeri per l'aeroporto di Praga

Dall’aeroporto di Praga sono transitate nel primo semestre dell’anno oltre sette milioni di persone. Lo indicano i dati pubblicati dallo scalo.

Per l’aeroporto continua la forte ripresa dei volumi di traffico dopo la pandemia da Covid-19. Il numero dei passeggeri transitati è aumentato, rispetto a un anno fa, del 23% e il numero dei movimenti del 18%. Il dato dei passeggeri continua a essere inferiore dell’otto percento rispetto all’anno record del 2019.

L’Italia continua a essere tra le principali destinazioni per l’aeroporto di Praga. Da e per i scali italiani sono transitati oltre 900mila passeggeri, il secondo numero più alto dopo il Regno Unito (950mila passeggeri). Milano e Roma sono tra le Top 5 destinazioni dall’aeroporto ceco.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Venerdì 2 Agosto 2024