Notizie mercati esteri

Venerdì 9 Giugno 2023

La compagnia di bandiera turca, “Turkish Airlines” (THY) festeggia il suo 90° anno di servizio

Il grande viaggio di trasformazione della THY negli anni è stato strepitoso: la compagnia oggi raggiunge la maggior parte dei Paesi - 344 scali in 129 paesi e cinque continenti - grazie ad un parco flotta che supera i quattrocento aeromobili. Fondata il 20 maggio 1933, con il nome di “State Airlines Administration” e dipendente dal Dicastero della Difesa, la Turkish Airlines oggi può contare su 82.000 persone tra piloti, personale di bordo e di terra e si colloca tra le prime 10 compagnie al mondo con la più grande flotta di aeromobili e con uno dei più vasti network di voli del pianeta. È membro della rete “Star Alliance”.

Prima dell’epidemia da coronavirus, la Turkish Airlines aveva raggiunto gli 80 milioni di passeggeri; dopo un 2020 chiuso con soli 28 milioni di passeggeri, è passata a 44,8 milioni nel 2021 quando sono i ripresi i voli con la pandemia sotto controllo. L’anno scorso, invece, i passeggeri che hanno scelto di volare con la THY sono saliti nuovamente sopra gli 80 milioni (per l’esattezza 82,5 milioni) con un profitto di 2,7 miliardi di dollari, la migliore performance nell’ambito dell'aviazione europea.

L’AD di THY, Ahmet Bolat, ha evidenziato il contributo della compagnia all'economia del Paese con quasi 5 miliardi di dollari nel 2022, che sarà ancora più sostenuto nei prossimi anni grazie al nuovo programma di crescita strategica decennale del vettore che è stato presentato in occasione del 90° anno di servizio. Bolat ha anche annunciato che Turkish Airlines ha ordinato 600 nuovi aerei (probabilmente commesse con Boing per una parte dell’ordine ed il resto con Airbus), con consegne scaglionate in 10 anni, con l’obiettivo di portare la flotta a ben 810 aeromobili, 150 mila dipendenti e 170 milioni di passeggeri entro il 2033.

Il vettore THY è stato recentemente premiato da istituzioni internazionali ed eletta come "Best Airline In Europe", "Top-10 International Airline", "Five Star Global Airline", "Best Airline Of Eastern Europe", "Top-3 Global Airlines", e “miglior catering business class al mondo”, riconoscimenti a cui si aggiunge quello “Arline Sustainability Innovation of the Year” del 2022.

Il maxi-scalo di Istanbul, inaugurato dal Presidente Erdoğan nel 2018 e pienamente operativo dalla primavera del 2019, è tra i più grandi aeroporti al mondo con un traffico passeggeri di 150 milioni di persone e un costo iniziale stimato in 12 miliardi di dollari. Il piano di crescita strategica 2023-2033 di THY consentirà allo scalo del Bosforo di competere con gli scali di Dubai e Doha e con quelli europei.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Venerdì 9 Giugno 2023
Venerdì 9 Giugno 2023

Turchia - Aggiornamento di maggio dei flussi in entrata degli investimenti esteri

I dati i più aggiornati sui flussi di IDE in Turchia, pubblicati lo scorso 11 maggio dall’Associazione non governativa degli Investitori Internazionali nel Paese (YASED), indicano che nel primo trimestre del 2023 i ricavi provenienti dalle vendite delle proprietà immobiliari sono stati pari a 1,37 miliardi di dollari (59% del totali degli IDE in entrata), seguiti dagli investimenti in “equity capital” (796 milioni di dollari), e dagli strumenti di debito (ossia crediti e depositi commerciali, sottoscrizioni di titoli obbligazionari e prestiti) che hanno totalizzato nel trimestre in osservazione 217 milioni di dollari.

I disinvestimenti si attestano invece a 75 milioni di dollari.

In totale gli IDE hanno totalizzato nei mesi gennaio-marzo di quest’anno 2.3 miliardi di dollari facendo segnare un decremento del 31% rispetto all’analogo trimestre del 2022.

I saldi negativi degli IDE nel primo trimestre del 2023 hanno rappresentato il 9,8% del deficit di parte corrente della bilancia dei pagamenti.

Dal 2002 ad oggi il IDE in entrata in Turchia sono ammontati a 254 miliardi di dollari.

Il settore del commercio all’ingrosso e al dettaglio ha fornito il più grande un contributo agli IDE in “equity capital” che hanno rappresentato il 24% del totale seguito da quello dei prodotti chimici e farmaceutici (20%). Del 12% è stato invece l’apporto del settore elettronico e degli strumenti ottici di precisione.

Nel primo trimestre del 2023, sono ancora una volta i Paesi dell’Unione Europea (più il Regno Unito) i più importanti investitori in Turchia, detenendo una quota dell’80% degli IDE totali nel Paese e con una crescita del 21%.

Il blocco UE più Regno Unito è seguito a distanza dai Paesi dell’Asia orientale (4%), che hanno scavalcato gli altri Paesi dell’Europa fermi al 5%; seguono i Paesi CIS, quelli delle Americhe e del Medio Oriente.

A livello di singoli Paesi, nella graduatoria riferita al trimestre in osservazione, i Paesi Bassi si confermano al primo posto (34% degli IDE totali in entrata), l’Olanda precede Francia e la Germania; si confermano nella top 10 Taiwan e Irlanda.

Nel 2022, i flussi di IDE in entrata in Turchia si erano attestati a 13 miliardi di dollari con la Spagna al primo posto con 1,6 miliardi di dollari che ha preceduto Paesi Bassi (863 milioni) e Svizzera (737 milioni).

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Venerdì 9 Giugno 2023
Venerdì 9 Giugno 2023

Nuovi permessi di lavoro per alcuni dipendenti negli EAU: Annunciati modelli remoti e ibridi

Il governo degli EAU ha introdotto quattro nuovi permessi di lavoro per i dipendenti federali del Paese.

  • Lavoro in loco, che include il lavoro dalla sede centrale o dall'ufficio
  • Lavoro a distanza all'interno del Paese
  • Orario di lavoro intensivo, con una "settimana lavorativa compressa" che prevede un orario di lavoro giornaliero più lungo.
  • Lavoro ibrido, che combina lavoro in sede e a distanza

Fonte: https://tinyurl.com/5yubyuh9

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti)

Ultima modifica: Venerdì 9 Giugno 2023
Venerdì 9 Giugno 2023

Le relazioni commerciali tra Italia e Turchia nel nuovo aggiornamento del 17 maggio

Secondo i dati diffusi dall’Agenzia ICE di Istanbul, nel primo trimestre del 2023 - rispetto all’analogo periodo del 2022 - il commercio estero con la Turchia segna un aumento del 7,1%. L’Italia si colloca al 6° posto tra i maggiori partner commerciali con 6,8 miliardi di dollari di interscambio ed una quota del 3,7% sul totale importato dalla Turchia.

Il nostro Paese, in ambito UE, si piazza invece al secondo posto preceduto dalla Germania (12,11 miliardi di merci e servizi venduti) e prima di Francia (5,5 miliardi) e Spagna (4,57 miliardi) e conferma, infine, come primo partner commerciale della Turchia nell’area del Mediterraneo.

Nei mesi gennaio-marzo 2023, le esportazioni italiane sono state 3,57 miliardi di dollari con un incremento dell’export in valore del 20,7% rispetto al 2022, che collocano l’Italia al sesto posto tra i principali fornitori della Turchia preceduti da Russia, Cina, Svizzera, Germania e Stati Uniti. L’Italia balza invece al terzo posto, subentrando alla Federazione russa, tra i principali clienti dopo Germania e Stati Uniti e Russia con 3,22 miliardi di dollari di beni acquistati. La bilancia commerciale è piuttosto in equilibrio, con un lieve saldo positivo per l’Italia di 353,8 milioni di dollari.

La dinamica dell’export italiano nel trimestre in osservazione è stata trainata dalle vendite di “metalli e pietre preziose” (+88,6%) e da quelle della voce merceologica “autoveicoli e parti di ricambio” (+64,8%) e, in misura meno marcata, dalle nostre esportazioni di strumenti ottici di precisione (+54,4%). È risultato in calo invece l’export di materie plastiche (-5,0%). In termini assoluti, le principali voci del nostro export nel primo trimestre dell’anno restano quelle tradizionali dei “macchinari e apparecchiature meccaniche” che si sono attestati su un valore di circa 834 milioni di dollari. In diminuzione l’export turco del 7,2% con la prima voce merceologica degli acquisti italiani rappresentata dalle vendite di autoveicoli e parti di ricambio con oltre 700 milioni di dollari.

Nel confronto con i principali partner commerciali europei e Regno Unito, nei mesi gennaio-marzo 2023 si rileva ancora una crescita delle esportazioni dell’Italia superiore agli incrementi registrati dalla Germania (+17,3% rispetto al nostro +20,7%) e del Regno Unito (+7,6%), che guadagna quote nei confronti dei nostri due principali concorrenti. Nel trimestre in considerazione fa invece meglio la Francia (+25,0%) con incrementi importante negli acquisti turchi di autoveicoli e parti di ricambio e cosmetica.

La dinamica dell’export turco fa invece registrare nel trimestre in osservazione un aumento degli acquisti italiani di combustibili (+162,2%) e un importante calo negli acquisti italiani del settore tesile e ortofrutticolo rispettivamente del 60,3% e del 46,6%. Tra gli incrementi maggiori delle esportazioni complessive della Turchia, nel primo trimestre del 2023 si segnala l’aumento fatto registrare verso la Federazione Russa (+167,8%) mentre la dinamica dell’import turco continua a segnare, tra i più cospicui aumenti, un +965,1% dalla Svizzera (lingotti) nonché un incremento dell’import dagli Emirati Arabi (+35,1%) e dalla Polonia (+31,9%).

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Venerdì 9 Giugno 2023
Venerdì 9 Giugno 2023

Il governo UK ha stanziato oltre 30 milioni di sterline per aumentare la produzione alimentare sostenibile

Gli agricoltori britannici beneficeranno di nuove attrezzature e tecnologie per aumentare la propria produzione alimentare sostenibile, riducendo così emissioni e sprechi – questo quanto riportato dal Fondo per le Attrezzature e Tecnologie Agricole (FETF), che ha messo a disposizione 31 milioni di sterline. I candidati prescelti potranno richiedere sovvenzioni nell'ambito del budget Produttività per aiutare a coprire i costi per oltre 90 tipi di attrezzature.

Il Farming Equipment and Technology Fund fornirà finanziamenti alle aziende agricole per migliorare la propria produzione sostenibile, riducendo emissioni e sprechi. Con oltre 3.000 domande ricevute per le sovvenzioni FETF 2023, il governo ha aumentato il finanziamento da £ 17 milioni a £ 31 milioni.  

Il segretario di Stato per l'alimentazione e l'agricoltura Thérèse Coffey ha dichiarato: “L'enorme interesse mostrato per la FETF 2023 Productivity and Slurry sottolinea la determinazione dei nostri agricoltori nel sostenere pratiche sempre più produttive e sostenibili. Consentendo alle aziende agricole di investire denaro in nuovi kit, assicuriamo ai nostri agricoltori, coltivatori e silvicoltori le attrezzature di cui hanno bisogno per incentivare l'innovazione, proteggere l'ambiente e contribuire a creare un settore agricolo fiorente e sostenibile”.

Il FETF 2023 fa parte del piano del governo per investire 2,4 miliardi di sterline all'anno nell'agricoltura. Solo nel 2023, 168 milioni di sterline saranno messi a disposizione per aumentare la produttività agricola attraverso 16 diverse sovvenzioni a tema produttività, ricerca e innovazione.

Intendiamo offrire ulteriori finanziamenti FETF. Nel frattempo, la nostra ampia offerta di sovvenzioni sosterrà ulteriori investimenti nello stoccaggio dell'acqua e nel miglioramento delle infrastrutture d’ irrigazione, nonché finanziamenti per l'automazione e la robotica”. Questo annuncio fa seguito al vertice Farm to Fork del mese scorso, in cui il governo ha annunciato un pacchetto di sostegno per il settore agricolo.

Fonte: https://tinyurl.com/4wd3rttz

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Venerdì 9 Giugno 2023
Venerdì 9 Giugno 2023

Turchia: appuntamento con le energie rinnovabili

La potenza elettrica installata in Turchia a maggio scorso ha raggiunto i 104.488 megawatt (MW) di cui quasi la metà è rappresentata dalle rinnovabili con in testa l’idroelettrico (31.600 MW). Segue l’eolico (11.490 MV) e il solare (9.820 MV), quest’ultime due fonti sono in forte espansione.

La potenza eolica, che ha coperto il 10,9% della produzione di energia elettrica, si attesta esattamente a 11.490 MW, secondo le più recenti stime fornite lo scorso mese di aprile dal Ministero dell'Energia e delle Risorse Naturali. La città di Izmir ha la più alta capacità installata di energia eolica con 1.754,9 MW. Secondo i dati della Turkish Wind Energy Association (TÜREB), il settore dell'energia eolica in Turchia continua a crescere, non solo in potenza installata, ma anche in termini di crescita della produzione e nell’esportazione di turbine. Secondo TÜREB, oltre 100 aziende operanti in questo campo in Turchia esportano tecnologie per l'energia eolica in 44 Paesi; l’aumento del prezzo del petrolio, i cambiamenti climatici e l'alto costo dell'energia importata, hanno poi obbligato la Turchia a svoltare in direzione delle risorse rinnovabili di energia destinando ingenti investimenti proprio nel solare e nell’eolico. Si prevede che entro il 2023 possano essere installati 1.000 MW di potenza eolica e solare aggiuntiva che consentirebbero alla Turchia di raggiungere posizioni di primato sia in Europa che nel mondo.

Cem Özkök, DG dell'Associazione degli investitori energetici (GÜYAD) in una recente intervista ha posto l’accento sul potenziale, eolico e solare, non ancora sfruttato affermando che “in Turchia lo sfruttamento dell’eolico è partito in ritardo rispetto all’energia solare a causa dei costi più elevati ma oggi si sta muovendo molto più rapidamente". Özkök ha poi aggiunto che grazie ad uno sfruttamento più inteso del sole, la potenza installata salirà fino a 52.900 MW (contro 1/5 di potenza installata oggi) a partire dal 2035, (stime del Piano Energetico Nazionale del Ministero dell'Energia e delle Risorse Naturali presentato lo scorso mese di gennaio). Özkök ha infine affermato che i progetti c.d. “Renewable Energy Resource Zone” (YEKA) sono stati i principali motori della crescita delle energie rinnovabili in Turchia, sia in termini di sviluppo tecnologico che di produzione di pannelli e si prevede che i futuri investimenti da parte di investitori e/o di consorzi locali possano essere in grado di realizzare una potenza installata di 3.000 megawatt ogni anno.

Secondo l'Agenzia internazionale per l'energia (AIE), si prevede che la Turchia vedrà una crescita di circa il 64% della sua capacità di energia rinnovabile fino a 90 GW nei prossimi cinque anni, con quasi il 75% di questa aggiunta costituita da energia solare ed eolica. La crescita la aiuterà il Paese ha collocarsi al quarto posto in Europa e tra i 10 maggiori mercati rinnovabili al mondo.

A livello geografico, Konya ospita la maggior parte della potenza solare installata in Turchia grazie alla grande centrale solare costruita sul sito di “Kalyon Karapınar” (la più grande d’Europa e tra le prime al mondo) che assicura una potenza installata di 1.350 megawatt, mentre le regioni meridionali del Paese, devastate dai sismi del 6 febbraio scorso, vantano alti tassi di sole.

Le province turche con la maggiore potenza eolica installata sono anche quelle che producono più energia: l’eolico in Turchia è distribuito in 47 province dislocate principalmente nella parte occidentale di Izmir (che possiede la più alta capacità installata di energia eolica con 1.754,9 MW), seguita da Balıkesir, un'altra città a ovest del Paese (1.382,4 MW); in questa classifica seguono poi Çanakkale (943,7 MW), Istanbul (838,7 MW) e Manisa (701,7 MW). Come per il solare, anche l’eolico vede tra i siti più con la più alta potenza di energia installata quelli devastati dai terremoti come le province di Hatay, Aydın, Kırklareli e Kayseri.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Lunedì 26 Giugno 2023
Venerdì 9 Giugno 2023

Il governo britannico si muoverà a sostegno delle comunità rurali

Le comunità e le imprese delle aree meno centrali beneficeranno di un migliore accesso alle reti wireless grazie ai piani annunciati dal governo per far crescere l'economia rurale. Un nuovo fondo da 7 milioni di sterline studierà nuovi modi per sviluppare la connettività Internet satellitare, wireless e fissa, aiutando agricoltori e imprese turistiche ad accedere ad una connettività veloce e affidabile in aree remote. Il nuovo approccio sosterrà le imprese rurali fornendo nuove tecnologie agricole, ad esempio utilizzando droni per monitorare le colture e il bestiame, sostenere gli sforzi per la conservazione del paesaggio e della fauna selvatica, o sviluppare esperienze interattive per i turisti.

Il nuovo fondo va di pari passo con l'impegno del governo di fornire una migliore banda larga ad alta velocità tramite connettività satellitare per un massimo di 35.000 abitazioni e aziende nelle parti più remote del Regno Unito attraverso un programma di sovvenzioni da 8 milioni di sterline. Il fondo fa anche parte di una vasta gamma di misure che il Regno Unito sta adottando per promuovere le comunità rurali in materia di alloggi, trasporti, connettività digitale e posti di lavoro. Le aree rurali contribuiscono già per il 15% all'economia inglese, che ammonta a oltre 250 miliardi di sterline del nostro PIL nazionale, ma il programma cerca di sbloccare un'ulteriore crescita.

Il primo ministro Rishi Sunak ha dichiarato: “Sono determinato a costruire un futuro migliore per i cittadini britannici, e le nostre comunità rurali sono proprio al centro di questo progetto. Bisogna garantire che i loro interessi siano il nucleo di tutto il nostro lavoro per far crescere l'economia e rafforzare le nostre comunità, in modo che ogni parte del nostro paese riceva il sostegno di cui ha bisogno”.

Per incrementare l'offerta di nuovi alloggi a prezzi accessibili da affittare o acquistare nelle aree rurali, il governo creerà una rete di nuovi "Rural Housing Enablers" che agiranno come intermediari con le comunità locali: sostenuti da un finanziamento di 2,5 milioni di sterline, aiuteranno a identificare i siti di sviluppo. La pubblicazione, intitolata "Unleashing Rural Opportunity", sarà formalmente presentata alla Future Countryside Conference dal Segretario di Stato per gli affari rurali Thérèse Coffey.

Il segretario all'ambiente ha dichiarato: “La campagna costituisce oltre il 90% del territorio del Regno Unito, ospita milioni di persone e contribuisce con oltre 250 miliardi di sterline alla nostra economia. Le aree rurali sono ricche di potenziale umano e naturale. Questo governo si impegna a garantire che i bisogni delle persone e delle imprese siano al centro del processo decisionale. L’Unleashing Rural Opportunity illustra ciò che abbiamo già realizzato per le comunità rurali e le nuove iniziative che porteremo avanti.”

Suddiviso su quattro grandi temi (alloggi, comunità, connettività e crescita), il piano contribuirà a creare posti di lavoro e a guidare la crescita delle aree più remote.

Fonte: https://tinyurl.com/3js9defc

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Venerdì 9 Giugno 2023
Venerdì 9 Giugno 2023

Dubai avrà l'aeroporto più grande del mondo entro il 2050

Dubai sarà la sede del più grande aeroporto del mondo, integrato da una zona franca business-friendly e da opzioni residenziali una volta completato, ha twittato lo sviluppatore urbano Dubai South.

Con un'area di 145 chilometri quadrati, Dubai South è il più grande sviluppo urbano di Dubai, incentrato su un ecosistema di aviazione e logistica che ospiterà il più grande aeroporto del mondo quando sarà pienamente operativo, integrato da un'infrastruttura di trasporto multimodale che collegherà aria, terra e mare.

L'obiettivo è quello di rendere l'aeroporto internazionale Al Maktoum situato a Dubai South il più grande aeroporto del mondo entro il 2050, in grado di ospitare fino a 255 milioni di passeggeri all'anno.

Fonte: https://tinyurl.com/3fx8z4en

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti)

Ultima modifica: Venerdì 9 Giugno 2023
Venerdì 9 Giugno 2023

Oscar Farinetti, fondatore di “Eataly”, interviene al quarto appuntamento del ciclo di incontri “MeeTürkItaly”, il nuovo foro ideato dall’Ambasciata d’Italia in Turchia

Il quarto appuntamento del nuovo ciclo di incontri “MeeTürkItaly” si è svolto a Palazzo di Venezia ad Istanbul il 7 giugno. Ospite d’eccezione Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, la catena di distribuzione specializzata nella vendita di generi alimentari italiani che possiede oggi ha una rete nel mondo composta da una quarantina di punti vendita di cui la metà all’estero.

Eataly ha fatturato nel 2021 quasi mezzo miliardo di euro, portando le eccellenze dell’enogastronomia Made in Italy in Turchia nel 2013, anno in cui il marchio è sbarcato ad Istanbul presso il famoso centro commerciale Zorlu Center.

L’Ambasciatore d’Italia Giorgio Marrapodi in apertura ha ricordato quello che è il principale obiettivo del format “MeeTürkItaly” ideato dall’Ambasciata d’Italia lo scorso anno, ossia quello di provare ad avvicinare ancor di più l’Italia alla Turchia raccontando “storie di successo” in diversi ambiti che coinvolgono i due Paesi: dall’imprenditoria allo sport, dalla cultura alla scienza passando per l’enogastronomia con la speranza che i partecipanti possano trarre ogni volta una nuova “ispirazione”. Dopo gli incontri dedicati alla tecnologia ed al fitness con il Fondatore di Technogym Nerio Alessandri; quello dedicato allo sport con le leggende del calcio Antognoni e Terim e quello dedicato al fashion retail italiano con il presidente del Gruppo Calzedonia Sandro Veronesi, per il quarto appuntamento si è deciso di invitare un grande imprenditore italiano che ha costruito la propria “storia di successo” attorno ad un altro dei capisaldi del Made in Italy nel mondo: l’enogastronomia. L’Ambasciatore Marrapodi ha poi ricordato che la dieta mediterranea, che accomuna i due Paesi, è stata riconosciuta dall’UNESCO nel 2010 quale patrimonio immateriale dell’umanità e che proprio quest’anno il Ministero della Cultura ed il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste hanno annunciato l’avvio dell’iter per la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’umanità.

Oscar Farinetti, nel prendere la parola, ha affermato che per riuscire in un progetto imprenditoriale è fondamentale non sbagliare l'analisi preventiva facendosi “guidare anche dai sentimenti”. Passando poi al tema dell’eccellenza italiana nella gastronomia Farinetti ha citato il contributo di Pellegrino Artusi, che è stato fondamentale per creare la base del successo del cibo italiano nel mondo. Nel fare un paragone con la cucina francese, egli ha affermato che quest’ultima è stata “inventata dai cuochi secoli prima di quella italiana” ma la cucina italiana, avendo la caratteristica di essere nata nelle case dalle nostre nonne e bisnonne con ingredienti freschi e abbinamenti semplici, ha il vantaggio di essere più facilmente replicabile, e questo è stato il suo punto di forza.

Il grande successo di pubblico è stato testimoniato anche dal notevole riscontro sui social media, per un incontro che ha avvicinato molto le due comunità grazie ad un filo conduttore sempre in voga come la passione per la buona cucina mediterranea.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Venerdì 9 Giugno 2023
Venerdì 9 Giugno 2023

Il settore edile cresce in Regno Unito, nonostante i risultati del settore immobiliare

La crescita del settore edile britannico ha registrato una modesta ripresa nel mese di maggio, nonostante gli effetti provocati dall'aumento dei tassi di interesse. L'indice S&P Global/CIPS UK Construction Purchasing Managers' Managers' Index (PMI) è salito a 51,6 da 51,1.

L'ingegneria civile e il commercio hanno trainato l'aumento nel settore, con l'indicatore dei nuovi ordini che ha raggiunto il livello più alto dall'aprile 2022: nel complesso, l'edilizia si è aggiunta ai recenti segnali di resilienza dell'economia UK. "L'aumento della domanda e i numerosi progetti infrastrutturali, hanno sostenuto l'aumento più rapido dall'aprile 2022", ha affermato Tim Moore, direttore economico della società di sondaggi S&P Global.

Escludendo la pandemia, solo la recessione del 2009 ha visto peggiori flessioni nel settore edile. "I tagli ai nuovi progetti di edilizia residenziale in risposta all'aumento dei tassi di interesse e alle modeste condizioni del mercato immobiliare, hanno provocato il più netto calo dell'attività abitativa degli ultimi tre anni", ha affermato Moore.

I tassi di interesse offerti dagli istituti di credito per i nuovi mutui sono aumentati notevolmente nelle ultime due settimane. Molti economisti ritengono che ciò potrebbe stimolare una rinnovata debolezza del mercato immobiliare, che negli ultimi mesi aveva mostrato segni di stabilizzazione.

I funzionari della Bank of England, che stanno monitorando gli effetti delle pressioni inflazionistiche, hanno confermato come i costi pagati dalle società operanti nel settore dell’edilizia siano aumentati al tasso più lento da settembre 2020, mentre le tariffe dei subappaltatori siano diminuite.

Fonte: https://tinyurl.com/3ud63dd9

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Venerdì 9 Giugno 2023