Domenica 11 Maggio 2025
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Nel 2022 le imprese non finanziarie ceche hanno aumentato la loro spesa per il personale e gli investimenti. Lo indicano le nuove rilevazioni dell’Ufficio di Statistica Ceco.
Lo scorso anno la quota degli investimenti delle imprese non finanziarie in Repubblica Ceca è aumentata di quasi due punti percentuale a oltre il 29%. La spesa per il personale delle aziende è poi aumentata rispetto al 2021 di circa il 10%. La quota dell’utile lordo ha superato il 46%, restando stabile nel confronto anno su anno.
Alla fine del 2022 la quota degli utili e degli investimenti ha registrato un calo congiunturale. Rispetto al trimestre precedente, la quota degli utili è diminuita di oltre due punti percentuale a circa il 47%. “Si potrebbe trattare di un segnale che la domanda non è più disponibile ad accettare altri forti rialzi dei prezzi” ha commentato l’analista economico di Generali Investments CEE Radomír Jáč.
Fonte: https://bit.ly/41oru5I
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)
Il Regno Unito ha deciso di semplificare e accelerare i controlli alle frontiere post-Brexit dopo i ripetuti ritardi degli ultimi periodi. Il nuovo modello sarà sostenuto da oltre 1 miliardo di sterline di spesa e ridurrà la necessità di controlli fisici "per molti tipi di merci", con i controlli richiesti che avranno luogo lontano dai porti evitando così ritardi alla frontiera.
Il paese, che ha lasciato il mercato unico l'UE nel gennaio 2021, aveva ritardato la piena attuazione dei controlli alle frontiere a causa delle preoccupazioni per possibili ritardi nei porti, la pandemia di Covid e, più recentemente, il rischio di aggravare ulteriormente la crisi del costo della vita.
"Il Border Target Operating Model stabilisce un nuovo modello per l'importazione di merci in UK da paesi interni ed esterni l'Unione Europea", ha affermato il governo nell'introduzione della bozza di proposta. "Ci avvicinerà al nostro obiettivo di creare delle dogane efficaci, con un nuovo regime di controlli sanitari, fitosanitari e di sicurezza sulle importazioni".
Le proposte del governo includono inoltre una nuova "single trade window" in base alla quale i commercianti dovranno inviare le informazioni richieste solo una volta e in un unico luogo - che dovrebbe essere pienamente operativo entro il 2027. Le merci che si sposteranno in Irlanda del Nord dalla Gran Bretagna continueranno a seguire l'accordo che il primo ministro Rishi Sunak ha recentemente concluso con l'UE.
Nessuno dei controlli aggiuntivi stabiliti nel nuovo modello si applicherà alle importazioni nell'Irlanda del Nord dall'UE, fornendo ai commercianti nordirlandesi pieno accesso al mercato unico. Il governo continuerà a lavorare con commercianti, porti, funzionari sanitari portuali, società di logistica, trasporti e tecnologia per l'implementazione del nuovo modello.
Fonte: https://reut.rs/41hVLn7
(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)
I piani per promuovere la connettività scozzese e la crescita economica nella regione sono stati al centro della recente visita del Ministro dei Trasporti britannico Richard Holden in Scozia e negli incontri con le imprese locali, ha sottolineato l'impegno del governo nello sviluppo di nuove tecnologie verdi. Il ministro è stato a Glasgow per vedere i nuovi automezzi alimentati a idrogeno e con guida autonoma – sostenuti da un finanziamento governativo di 16 milioni di sterline – che presto si potrebbero vedere nelle strade del paese. Questi veicoli renderebbero le strade più sicure, aumentando la produttività e aiutando a proteggere l'ambiente.
L’investimento sostiene la strategia del paese per raggiungere lo Net-Zero entro il 2050 e massimizzare le opportunità offerte dalle nuove tecnologie.
Il ministro Holden ha anche visitato il sistema infrastrutturale di trasporti a Ravenscraig e nelle aree circostanti, che ha ricevuto un investimento di 127 milioni di sterline finanziato congiuntamente dal governo del Regno Unito, dal governo scozzese e dal North Lanarkshire Council. Questo investimento migliorerà la connettività con i paesi e le città locali, creerà migliaia di posti di lavoro e incoraggerà più persone a camminare e ad andare in bicicletta.
Il Ministro ha dichiarato: “Un'innovazione come questa in Scozia aiuterà il Regno Unito a diventare un hub mondiale nei trasporti di nuova generazione, proteggendo l'ambiente e soddisfacendo le nostre ambizioni globali.”
Si stima che la rigenerazione del sito di Ravenscraig genererà 4.600 posti di lavoro nell'edilizia nello sviluppo successivo e 626 milioni di sterline per l'economia locale. Il finanziamento fa parte del Glasgow Region City Deal, che ha visto l'impegno di oltre 1 miliardo di sterline per importanti progetti infrastrutturali a Glasgow e nelle aree circostanti, compresi finanziamenti dai governi del Regno Unito e della Scozia.
Il ministro del governo britannico per la Scozia, John Lamont, ha riferito: “Gli investimenti del governo britannico stanno aiutando la Scozia a diventare un leader nel settore dei trasporti sostenibili e a fornire una migliore connettività. Dagli autocarri alimentati a idrogeno e con guida autonoma in fase di sviluppo a Glasgow, alla rigenerazione delle infrastrutture stradali, ferroviarie, ciclabili e pedonali di Ravenscraig, da un nuovo traghetto per salvare Fair Isle, a un hub di trasporto verde a Dundee, stiamo lavorando per migliorare i trasporti delle persone, promuovendo la crescita economica e proteggendo l'ambiente. Ma c'è ancora molto da fare e ci impegniamo a continuare a lavorare a stretto contatto con il governo scozzese e i partner locali per offrire i servizi che i viaggiatori desiderano e di cui le aziende hanno bisogno.”
Fonte: https://bit.ly/413ylSf
(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)
Il governo ceco vuole ridurre il deficit strutturale al ritmo di un percento del valore del PIL all’anno. Lo ha detto il premier Petr Fiala dopo l’incontro con i rappresentanti dell’OECD, che critica gli alti deficit delle finanze pubbliche ceche.
La riduzione del deficit dovrebbe essere di circa 70 miliardi di corone all’anno. Quest’anno il premier vede lo spazio per un rialzo delle imposte fino a 30 miliardi di corone, mentre il resto della manovra dovrebbe essere incentrato sui risparmi della spesa pubblica. Per risanare completamente il bilancio dello Stato ci vorrebbero almeno tre anni consecutivi di politiche restrittive. Oltre ai deficit, OECD esorta Praga a mettere in sicurezza anche il sistema pensionistico.
L’organizzazione internazionale prevede per quest’anno un lieve calo dello 0,1% del PIL ceco. L’inflazione dovrebbe restare alta al 13%. Il prossimo anno è attesa la ripresa con un aumento del PIL del 2,4%.
Fonte: https://bit.ly/3o55DBU
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)
Il 2022 è stato un anno difficile per le criptovalute a livello mondiale, con una diminuzione del valore delle monete da un picco di 3000 miliardi nel 2021 a 830 miliardi alla fine del 2022.
Tuttavia, in Canada il settore delle criptovalute è in crescita, con un valore delle transazioni di 776,8 milioni di dollari USA (+ 13,9% rispetto al 2021) e previsioni di tassi di crescita a doppia cifra fino al 2027.
In Ontario, l'ecosistema blockchain è estremamente diversificato, e Toronto ospita il Blockchain Research Institute (BRI), il principale think tank al mondo per la ricerca sulle implicazioni strategiche della blockchain.
Ottawa, capitale del Canada, si sta muovendo per cogliere le potenzialità delle applicazioni strategiche della Blockchain, in particolare per la cybersecurity. Numerose aziende e università si sono distinte nel settore in Ontario.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana dell'Ontario Canada (ICCO Canada))
La bilancia commerciale del Brasile nel 2022 ha raggiunto un superavit di 62,310 miliardi di dollari, secondo il Ministero Brasiliano dello Sviluppo, Industria e Commercio (MDIC); un aumento dell'1,5% rispetto al 2021.
Nel cumulato del 2022, le importazioni hanno totalizzato 272,697 miliardi di dollari, un aumento del 24,3% e le esportazioni, invece, hanno totalizzato 335,007 miliardi di dollari, un aumento del 19,3% rispetto al 2021.
Per quanto riguarda l’interscambio commerciale con l’Italia, nei primi sei mesi del 2022, secondo il Ministero dell’Economia in Brasile le esportazioni italiane hanno raggiunto il valore di USD 2,76 mld, un aumento del 2,2% rispetto all'analogo periodo del 2021. Trattasi del valore più alto dal primo semestre del 2015 compreso.
Tra le principali voci delle esportazioni, si segnala in particolare l'incremento delle vendite di prodotti chimici e farmaceutici (+23,7%, USD 618 mln), mezzi di trasporto e ricambi (+15,6%, USD 305 mln) e tessile e calzature (+49,4%, USD 85 mln). In contrazione le vendite di macchinari (-9%, USD 997 mln).
L’Italia è l'ottavo esportatore in Brasile ed il secondo Paese UE dopo la Germania. Le importazioni di prodotti brasiliani in Italia sono aumentate del 23% rispetto al primo semestre del 2021, raggiungendo un valore di USD 2,46 mld. A seguito dell'incremento dei prezzi delle materie prime (agricole e non) sui mercati internazionali, sono in particolare aumentate le importazioni di caffè in grani (+84,6%, USD 387 mln), metalli e minerali (+21,5%, USD 596 mln) e carta e cellulosa (+38,6%, USD 427 mln).
L'Italia è il quattordicesimo Paese importatore di prodotti brasiliani, e quarto tra i Paesi UE, dietro a Paesi Bassi (USD 5,76 mld), Spagna (USD 4,74 mld) e Germania (USD 3,21 mld).
(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)
Il Canada ha una popolazione suina di 13,9 milioni e circa 7.400 allevamenti. L'alto numero di suini ha favorito l'export di carni suine dal Canada al resto del mondo, con il paese al terzo posto tra i principali esportatori mondiali di carne suina.
L'Ontario è la provincia canadese con il maggior numero di capi di suini, distribuiti su 1.210 allevamenti. Gli allevamenti suini in Ontario sono concentrati a sud-ovest di Toronto. L'Ontario è il secondo produttore di carne suina in Canada, con 73 mattatoi specializzati nella macellazione dei maiali.
Gli Stati Uniti sono la principale destinazione dell'export suino dell'Ontario.
L'Italia è tra i primi dieci paesi da cui originano le importazioni di carni suine dell'Ontario. Il valore delle esportazioni di carni suine italiane in Canada è cresciuto del 2000% dal 2018 grazie all'accordo di libero scambio tra Canada e UE (CETA).
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana dell'Ontario Canada (ICCO Canada))
Dopo decenni di importazione di costosi combustibili fossili, il governo britannico sta attuando un cambiamento radicale nel sistema energetico del paese, muovendosi verso l’utilizzo di fonti energetiche più pulite e più convenienti. Le nuove tecnologie verdi, che verranno sviluppate e implementate in Galles - tra cui l'utilizzo e lo stoccaggio del carbonio (CCUS) e l'idrogeno - guideranno il nuovo piano di sicurezza energetica del governo.
Il parlamentare Grant Shapps ha annunciato un nuovo finanziamento di 160 milioni di sterline per costruire una rete infrastrutturale portuale necessaria ad aiutare lo sviluppo dell'eolico galleggiante offshore, attraverso il Floating Offshore Wind Manufacturing Investment Scheme. Questo schema sosterrà gli investimenti nei progetti necessari a soddisfare le ambizioni del Regno Unito di raggiungere fino a 5 GW di energia eolica offshore galleggiante entro il 2030, con una serie di potenziali progetti nel Mar Celtico.
Il governo ha inoltre confermato il progetto di “cattura e stoccaggio del carbonio” dell’Hanson Padeswood Cement Works, con sede nella regione del Galles del Nord, come uno degli otto programmi da portare avanti per formare la base dei nuovi cluster CCUS (Carbon Capture, Usage & Storage) del paese. Questo annuncio segue la conferma del budget di 20 miliardi di sterline a sostegno del CCUS, che contribuirà alla creazione di mezzo milione di nuovi posti di lavoro in tutto il paese.
Il primo ministro Rishi Sunak ha dichiarato: “Grazie alla nostra geografia unica e alla forte esperienza in ambito green, il Regno Unito è in una buona posizione per creare nuove industrie specializzate nello stoccaggio del carbonio, nell'idrogeno e nell'eolico galleggiante offshore in tutto il paese. Investendo nell’indipendenza energetica, manterremo la nostra promessa di far crescere l'economia con nuovi posti di lavoro ben retribuiti e opportunità per le imprese di esportare in tutto il mondo.”
“Il piano di sicurezza energetica del governo del Regno Unito è ambizioso e contiene fantastiche notizie per tutto il Galles”, ha affermato il Segretario di Stato per il Galles David TC Davies, “Sappiamo che esiste un enorme potenziale per l'eolico galleggiante offshore e disponiamo di siti per nuovi sviluppi nucleari. Il governo sta inoltre sostenendo il piano per fornire abbastanza elettricità pulita e sicura per 4 milioni di case entro il 2035 nella zona del Mar Celtico. Abbiamo annunciato un finanziamento governativo di 160 milioni di sterline per avviare la costruzione di infrastrutture nei porti e fornire così energia rinnovabile.”
Il governo del Regno Unito ha anche fissato l'obiettivo di 10 GW di produzione di idrogeno entro il 2030, che potrebbe generare abbastanza elettricità pulita per alimentare tutta Londra per un anno.
Il Galles è al centro di questo piano: sarà proprio gallese una delle compagnie ad avere accesso al Net Zero Hydrogen Fund da 240 milioni di sterline. Inoltre, quindici progetti riceveranno una sovvenzione di 37,9 milioni di sterline per sostenere lo sviluppo e l'implementazione di nuovi impianti di produzione di idrogeno a basse emissioni di carbonio.
Fonte: https://bit.ly/43tquz2
(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)
Secondo i dati diffusi da “TurkStat” in collaborazione con il Ministero del Commercio, nel mese di febbraio 2023, su base annua, le esportazioni sono state pari a 18,6 miliardi di dollari con un decremento del 6,4% sull’analogo mese del 2022; l’import cresce invece del 10,1% attestandosi a 33,7 miliardi. Le vendite turche nel bimestre gennaio-febbraio 2023 hanno invece sfiorato i 38 miliardi di dollari (+1,4%) mentre gli acquisti sono ammontati a 64 miliardi (+15,4%) sul bimestre del 2022. Nel mese di febbraio 2023, il deficit commerciale (energia e oro esclusi) si è attestato a poco a 2,5 miliardi di dollari, con un rapporto percentuale di copertura delle esportazioni sulle importazioni dell’87,7%.
Se scorporiamo la voce fabbisogno energetico e oro, nel mese di febbraio 2023 la bilancia commerciale ha segnato un disavanzo commerciale pari al +51,4% sull’analogo mese di febbraio gennaio 2022, attestandosi a 12,8 miliardi di dollari ed il rapporto di copertura dell’export sull’import scende al 60,7% dal 71,4 di un anno fa.
A livello geografico, nel mese di febbraio 2023, il principale mercato di sbocco delle merci turche è stato quello tedesco (1,7 miliardi di dollari), seguito da quello italiano (1,2 miliardi), da quello degli Stati Uniti (1,089), della Federazione russa (1,013 miliardi), del Regno Unito (851 milioni) di merci e servizi acquistati. Tra i principali fornitori, nel mese in osservazione, la Federazione russa si piazza al 1° posto con 4,2 miliardi di dollari, precedendo la Svizzera (3,5 miliardi), la Cina (3,1 miliardi), la Germania (2,8 miliardi) e l’Italia con 1,2 miliardi di dollari. Nel bimestre gennaio-febbraio 2023 rispetto a quello analogo del 2022, l’Italia ha esportato merci e servizi pari a 2,34 miliardi di dollari, preceduta da Federazione Russa e Stati Uniti.
Nel mese di febbraio 2023 si segnala inoltre che l’impatto negativo dei sismi del 6 febbraio scorso sull’export delle 11 regioni colpite ha fatto registrare un -6,5% con una perdita stimata pari a 1,5 miliardi di dollari. Tuttavia, nel mese scorso di marzo, si è registrata una positiva inversione di tendenza con stata una ripresa dell’export dalle aree colpite.
Nel 2022 le esportazioni turche erano aumentate del 12,9% rispetto all’anno precedente e si attestavano a 254,2 miliardi di dollari rispetto ai 363,7 miliardi di import (+34% sul 2021). Il deficit commerciale alla fine dell’anno scorso era stato pari a 109,5 miliardi di dollari con un incremento sul 2021 del 137%; un disavanzo commerciale appesantito dall’import di energia (22,2%), dalle importazioni di oro non lavorato (lingotti) pari a 4,1 miliardi di dollari (+859%) e di macchinari e macchine elettriche (+40,5%) pari 2,1 miliardi di dollari.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)
Sulla base dei dati provvisori resi noti dal Ministero della Cultura e del Turismo lo scorso 24 marzo, il numero di viaggiatori stranieri nel mese di febbraio 2023 è stato pari a 1,9 milioni (+21,3% sull’analogo periodo del 2022).
I dati indicano ai primi tre posti le città di Istanbul (57,96% sul totale) con 1,1 milione di presenze, seguita a distanza da Edirne al confine con Grecia e Bulgaria (11,9%) e da Antalya (10,5%).
Se si prende in considerazione il bimestre gennaio-febbraio 2023, i turisti stranieri che hanno visitato la Turchia sono stati quasi 4 milioni con un incremento del 37,3% rispetto all’analogo periodo del 2022. A livello geografico, i turisti della Federazione russa si collocano al primo posto, seguiti da bulgari e tedeschi.
Nel 2022, il numero di visitatori ha segnato una forte ripresa sull’anno precedente (+75%) con le presenze dall’estero che sono salite a 51,4 milioni di cui più di 7 milioni rappresentati da cittadini turchi residenti all’estero. Anche le entrate del turismo l’anno scorso hanno fatto segnare un incremento del 53,4% attestandosi a 46,3 miliardi di dollari. Il Ministro della Cultura e del Turismo, Mehmet Nuri Ersoy, ha recentemente dichiarato che gli arrivi stranieri dovrebbero raggiungere i 60 milioni nel 2023 e i 90 milioni nel 2028. Per quanto riguarda le entrate da questo comparto, il Governo di Ankara prevede un aumento fino a 56 miliardi di dollari nel 2023, e 100 miliardi entro il 2028.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)