Notizie mercati esteri

Mercoledì 19 Giugno 2024

Cracovia hub IT globale, 60 mila posti di lavoro

Il rapporto sul mercato IT a Cracovia, pubblicato martedì scorso, ha mostrato che negli ultimi anni Cracovia è diventata un importante hub IT globale. Le aziende di questo settore impiegano circa 60 mila specialisti a Cracovia e si prevede per quest’anno un aumento dell’occupazione di oltre 6%. Il rapporto di quest'anno "Kraków IT Market Report" è stato preparato dalla società di consulenza MOTIFE e dall'associazione ASPIRE, che riunisce le aziende del settore commerciale e tecnologico di Cracovia. Il presidente di MOTIFE Michał Piątkowski ha sottolineato che una parte significativa di questo successo può essere determinato dalle aziende americane che impiegano oltre un terzo degli specialisti tecnologici di Cracovia. Secondo i dati presentati, i maggiori datori di lavoro IT a Cracovia sono: HSBC, Comarch, Aptiv, Cisco e Motorola Solutions. Impiegano complessivamente oltre 10 mila specialisti in questo campo.

(Fonte: Polonia Oggi,Gazzetta Italia)

Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia

Ultima modifica: Venerdì 17 Gennaio 2025
Mercoledì 19 Giugno 2024

Il Marchio Verde aiuterà la neoindustrializzazione del Brasile

Il Marchio Verde aiuterà la neoindustrializzazione del Brasile, afferma Alckmin

Il programma sarà coordinato dal MDIC

Il Programma Marchio Verde Brasile, istituito con decreto 12.063 pubblicato ieri (18) nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione, che prevede l’identificazione di prodotti e servizi con i principi di sostenibilità, contribuirà alla promozione della neoindustrializzazione nazionale, stimolando la crescita dell’economia verde, del mercato dei prodotti sostenibili e anche la promozione dell’innovazione e dell’economia circolare nel Paese, ha affermato il Ministro dello Sviluppo, dell’Industria e del Commercio Estero (MDIC) e vicepresidente del Brasile Geraldo Alckmin.

Secondo lui, il programma sarà coordinato dal MDIC e il Marchio Verde sarà volontario e potrà essere ottenuto per i prodotti che soddisfano i criteri di sostenibilità socio-ambientale da definire in uno standard tecnico preparato dall’Associazione Brasiliana di Standard Tecnici (ABNT). Ad esempio, potrebbero essere inclusi criteri relativi alla tracciabilità della produzione, all’impronta di carbonio, ai rifiuti solidi e all’efficienza energetica. Il Marchio Verde Brasile sarà concesso da certificatori che saranno accreditati da Inmetro presso l'Istituto Nazionale di Metrologia, Qualità e Tecnologia (Inmetro). L’iniziativa contribuirà inoltre a ridurre i costi del processo produttivo e a ridurre o addirittura eliminare le certificazioni multiple.

“Si tratta di un’iniziativa che segue la tendenza globale di qualificare prodotti e servizi secondo criteri sociali e ambientali. Rafforziamo il nostro impegno nella promozione dell’economia verde, uno dei pilastri della Nuova Industria Brasile”, afferma il vicepresidente e ministro del MDIC, Geraldo Alckmin. “Dobbiamo preparare il nostro mercato, a livello nazionale e internazionale, alle esigenze della trasformazione ecologica, lavorando per consolidare la cultura del consumo di prodotti e servizi sostenibili”, ha concluso.

Strategia

Secondo Rodrigo Rollemberg, segretario per l'Economia Verde, la Decarbonizzazione e la Bioindustria del MDIC, non si tratta solo di un programma di etichettatura. “Si tratta di una strategia nazionale per lo sviluppo e la crescita del settore produttivo in modo sostenibile”, ha affermato. Per il segretario, con la certificazione dei prodotti il Paese avrà una condizione competitiva che lo eleverà a un ruolo di leadership globale dal punto di vista della green economy.

Il Marchio Verde del Brasile sarà creato in linea con gli standard nazionali e internazionali, garantendo reciprocità, cooperazione normativa e riconoscimento reciproco con altri paesi, oltre ad essere compatibile con altri strumenti per promuovere la transizione energetica, ecologica e l’economia sostenibile del Brasile, come la Nuova Industria Brasile (NIB), il Piano di Trasformazione Ecologica, tra gli altri.

Il Programma fornirà assistenza tecnica e formazione per le aziende partecipanti per adattare il loro processo produttivo ai nuovi criteri. I principali partner di questa azione saranno l’Agenzia brasiliana per lo sviluppo industriale (ABDI) e il Servizio brasiliano di sostegno alle micro e piccole imprese (Sebrae). Il Programma coprirà le piccole e microimprese.

Un'ordinanza del MDIC creerà i comitati consultivi e di gestione del Programma. Il Comitato Direttivo avrà il compito di rendere operativo il Programma, mentre il Comitato Consultivo sarà lo spazio di dialogo tra il settore pubblico e quello privato per costruire congiuntamente le iniziative. I comitati prepareranno le linee guida, stabiliranno i prodotti e servizi prioritari del Programma e li inoltreranno ad ABNT. La pubblicazione dei primi standard è prevista entro la prima metà del 2025.

Fonte: Agência Brasil | Economia

Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM

Ultima modifica: Venerdì 17 Gennaio 2025
Mercoledì 19 Giugno 2024

La Thailandia espande gli incentivi per attrarre investimenti esteri

La Thailandia sta potenziando gli incentivi e semplificando le procedure per attirare gli investitori stranieri nei settori cinematografico, alimentare e farmaceutico. Tongthong Chandransu, presidente del Regulatory Reform Committee for Ease of Doing Business, ha annunciato riforme volte a rimuovere gli ostacoli normativi e ad aumentare la soddisfazione delle imprese. Le iniziative comprendono l' allentamento delle restrizioni sui festival musicali e sulle produzioni cinematografiche straniere, lo snellimento delle procedure per i permessi di lavoro e l'implementazione di un centro servizi one-stop per il commercio di frontiera. Queste misure mirano ad aumentare significativamente gli investimenti stranieri e a rafforzare la competitività della Thailandia nel mercato globale.

Ultima modifica: Giovedì 23 Gennaio 2025
Mercoledì 19 Giugno 2024

La Thailandia avanza nella classifica ASEAN

La Thailandia sta scalando la classifica globale di competitività, passando dalla 30ª alla 25ª posizione, superando così la Malaysia e diventando il secondo paese più competitivo dell'ASEAN. Il report 2024 del IMD World Competitiveness Center evidenzia miglioramenti significativi nell'economia thailandese, in particolare nel commercio internazionale. Nonostante un lieve calo nel punteggio globale, le zone economiche del paese hanno registrato significative progressi, soprattutto nell'efficienza aziendale e nel commercio internazionale, confermando la crescente competitività nella regione.

 

Contenuto editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce

Ultima modifica: Giovedì 23 Gennaio 2025
Mercoledì 19 Giugno 2024

In arrivo il nuovo collegamento ferroviario Bangkok-Vientiane

La Thailandia e il Laos stanno ultimando i preparativi per una nuova linea ferroviaria che collegherà Bangkok e Vientiane, un primo trial run è previsto il prossimo mese. Questo progetto mira a potenziare la connettività regionale sia per i viaggiatori che per il trasporto merci, consolidando la Thailandia come un hub logistico della penisola. Durante gli incontri tra i funzionari sono stati affrontati numerosi argomenti tra i quali i piani operativi e la formazione del personale ferroviario laotiano, evidenziando l'impegno nel potenziare la logistica transfrontaliera e stimolare la crescita economica nella regione.

Contenuto editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce

 

 

 

Ultima modifica: Martedì 21 Gennaio 2025
Martedì 18 Giugno 2024

Aumento del costo del lavoro in tutti i paesi dell'UE, Polonia al quarto posto per crescita salari

Il costo del lavoro e soprattutto i salari sono in aumento in tutti i paesi dell'UE. L'insoddisfazione dei datori di lavoro è stata suscitata dal recente annuncio del governo di un nuovo aumento del salario minimo da 4300 zloty a 4626 zloty lordi. L'opposizione è stata espressa, tra gli altri, da un rappresentante delle piccole e medie imprese, che sostiene che a risentirne negativamente non saranno solo le aziende, ma anche l'economia e i dipendenti. I dati pubblicati ieri da Eurostat mostrano che il costo del lavoro in Polonia sta aumentando ad un ritmo più veloce rispetto ai paesi dell'Unione Europea. L'aumento dei costi è una situazione normale perché nel primo trimestre del 2024 il costo orario del lavoro è aumentato in media del 5,1% nei paesi dell'area dell'euro e del 5,5% nell'UE, rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente. Secondo Eurostat, le due componenti principali del costo del lavoro sono i salari e i costi non salariali. L'aumento più elevato dei costi salariali orari per l'intera economia è stato registrato in Romania, con un incremento del 16,4%. Seguita da Bulgaria e Croazia, e subito dopo la Polonia con un aumento del 14,1%. Danimarca, Francia e Germania si distinguono per l'aumento più contenuto dei costi salariali.(Polonia Oggi,Gazzetta Italia)

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Mercoledì 10 Luglio 2024
Martedì 18 Giugno 2024

Notizie dai mercati esteri - Polonia

Polonia: rallenta l'inflazione a maggio

L'inflazione di base dopo aver escluso i prezzi dei prodotti alimentari e dell'energia a maggio ammontava al 3,8%. La Banca Nazionale della Polonia ha annunciato lunedì che nel mese di aprile, questo indicatore era il 4,1%. I dati NBP mostrano che l'inflazione, calcolata dopo aver escluso i prezzi amministrati (sotto il controllo dello Stato) ammontava a 2.4%, rispetto a 2.3% un mese prima. L’indicatore di inflazione, calcolato dopo l’esclusione dei prezzi più variabili, era 3.1%, rispetto al 3.5% di un mese prima.  L'inflazione al consumo, CPI, ammontava al 2,5% nel mese di maggio rispetto al 2,4% nel mese di aprile. Nella comunicazione del NBP leggiamo che la Banca Nazionale di Polonia calcola quattro indicatori di inflazione di base ogni mese, che aiuta a capire la natura dell'inflazione in Polonia.(Polonia Oggi,Gazzetta Italia)

Finora spesi 8,7 miliardi di zloty dei fondi europei del Piano Nazionale di Ripresa

La Polonia ha finora ricevuto circa 14 miliardi di zloty dal Piano nazionale di ripresa: un programma composto da investimenti e riforme, i cui soldi dovranno essere destinati agli obiettivi climatici e alla trasformazione digitale. Secondo il Ministero dei Fondi e della Politica Regionale (KPO), finora la Polonia ha pagato circa 8,7 miliardi di zloty dell'importo ricevuto. Secondo il Ministero, a settembre verranno inviate a Bruxelles altre richieste per i pagamenti KPO. Nell'ambito del Piano nazionale di ripresa, la Polonia riceverà un totale di circa 261 miliardi di zloty, di cui circa 110.3 miliardi di zloty sotto forma di sovvenzioni e 150.4 miliardi di zloty sotto forma di prestiti agevolati.

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Giovedì 30 Gennaio 2025
Lunedì 17 Giugno 2024

Portogallo: esportazioni e importazioni in aumento del 15,5% e del 13,5% in termini nominali

Secondo i dati diffusi il 7 giugno dall’Istituto Nazionale di Statistica (INE), ad aprile 2024 le esportazioni e le importazioni di beni in Portogallo hanno registrato variazioni nominali su base annua rispettivamente del +15,5% e del +13,5% (-13,6% e -15,3%, nello stesso ordine, a marzo 2024).

Sia le esportazioni che le importazioni si sono distinte per l'aumento dei Combustibili e lubrificanti (rispettivamente +56,0% e +22,1%). Nel caso delle importazioni, questa variazione è dovuta essenzialmente all'aumento del volume (+58,9%) e dei prezzi (+8,1%) degli oli di petrolio greggio.

Gli indici del valore unitario (prezzi) hanno continuato a registrare variazioni negative, -1,8% nelle esportazioni e -3,8% nelle importazioni (-2,9% e -3,2% rispettivamente a marzo 2024; +0,3% e -5,3% ad aprile 2023).

Il deficit della bilancia commerciale ha raggiunto i 2,357 miliardi di euro ad aprile 2024, aumentando di 180 milioni di euro rispetto all'anno precedente.

Fonte: https://www.ine.pt/xportal/xmain?xpid=INE&xpgid=ine_destaques&DESTAQUESdest_boui=645507361&DESTAQUESmodo=2

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per il Portogallo)

Ultima modifica: Venerdì 5 Luglio 2024
Lunedì 17 Giugno 2024

Portogallo: economia in crescita tra il 2% e il 2,3% annuo dal 2024 al 2026

Secondo la Banca del Portogallo (BdP), l'economia del paese crescerà tra il 2% e il 2,3% annuo dal 2024 al 2026, superando la media dell'area dell'euro. L'inflazione è prevista in calo al 2,5% nel 2024, al 2,1% nel 2025 e al 2% nel 2026, grazie alla diminuzione delle pressioni sui prezzi. Il mercato del lavoro continuerà a migliorare, con un aumento dell'occupazione dello 0,9% annuo fino al 2026 e un tasso di disoccupazione stabile al 6,6%.

La crescita economica sarà sostenuta dal dinamismo delle esportazioni e degli investimenti, mantenendo gli equilibri macroeconomici e un avanzo nei conti con l'estero. Un eventuale aumento del reddito disponibile reale potrebbe stimolare i consumi e favorire ulteriormente la crescita del PIL, mentre l'inflazione potrebbe risentire di eventuali aumenti dei prezzi delle materie prime e dei servizi.

Il Bollettino economico di giugno prevede un peggioramento del saldo di bilancio nei prossimi anni: dall'avanzo dell'1,2% del PIL nel 2023 si scenderà all'1% nel 2024, allo 0,8% nel 2025 e allo 0,6% nel 2026. Nonostante il calo del rapporto debito pubblico/PIL, che sarà inferiore alla media dell'area dell'euro a partire dal 2025, scenari sfavorevoli potrebbero interrompere questa traiettoria. Le nuove regole di bilancio dell'UE richiedono cautela nella gestione della spesa primaria, senza aumenti non compensati da entrate bilanciate.

Fonte: https://www.portugalglobal.pt/pt/noticias/banco-de-portugal-sobre-o-boletim-economico-de-junho-de-2024/

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per il Portogallo)

Ultima modifica: Venerdì 5 Luglio 2024
Lunedì 17 Giugno 2024

Le nuove sfide del settore agricolo in Svezia

Le nuove sfide del settore agricolo in Svezia

Negli ultimi anni, a causa del cambiamento climatico, abbiamo assistito a fenomeni metereologici sempre più estremi come periodi di frequenti e massicce precipitazioni alternati a periodi di forte siccità. Uno dei settori più colpiti da questa anomalia meteorologica è sicuramente quello agricolo, che in Svezia come nel resto del Mondo, si ritrova a fare i conti con un meteo sempre più avverso alla coltivazione. Le differenti caratteristiche delle stagioni, e il giusto mix tra sole e precipitazioni, sono fondamentali per ottenere un buon raccolto e garantire la crescita delle coltivazioni. Come detto, questo equilibrio è venuto meno negli ultimi anni e la Svezia si è resa conto di essere molto vulnerabile rispetto ad un clima così irregolare. La conseguenza immediata è la crisi idrica del 2018 che, secondo Mats Weinsson il proprietario della fattoria Götala intervistato dal quotidiano Dagens Industri, si può ripresentare con una maggiore frequenza e un impatto ancora più forte negli anni a venire. Questo causa un incremento importante nei prezzi dei prodotti alimentari, che vanno a colpire i risparmi dei consumatori, soprattutto quelli dei ceti meno abbienti, causando molti problemi. La soluzione proposta anche da Marcus Hoffman, esperto di sostenibilità presso la Lantbruckarnas Riksförbund(Associazione Nazionale Agricoltori), è di investire in grandi lavori infrastrutturali che permettano una gestione più efficiente dell’acqua, come la creazione di piccole dighe e bacini di raccolta nei pressi delle aziende agricole, permettendo di immagazzinare l’acqua piovana in eccesso ed utilizzarla nei periodi di siccità per mitigare gli effetti dello squilibrio climatico e meteorologico. La costruzione di queste infrastrutture è però costosa, circa 4 milioni di corone svedesi per 100.000 metri cubi di acqua, e le sovvenzioni statali coprono fino ad un massimo di 750mila corone, lasciando agli agricoltori un esborso di 3,25 milioni di corone, accessibile solamente per le grandi aziende agricole, mentre i piccoli produttori restano in balìa di un meteo sempre più instabile. Weinsson, nella sua fattoria, ha deciso di costruire un innovativo sistema di drenaggio e stoccaggio dell’acqua che, tramite una rete di tubature e dighe, da tre anni gli permettono di gestire la quantità di acqua presente nei suoi campi in qualsiasi periodo dell’anno. Come raccontato da Dagens Industri, Weinsson ha acceso un mutuo per ottenere le risorse economiche necessarie per questo tipo di lavoro, ed ora deve pagare una rata annuale da 1,4 milioni di corone svedesi. Il governo svedese implementò il sistema di sussidi statali dopo la crisi idrica del 2018 ma, come testimoniato dal racconto di Weinsson e dai dati della Lantbruckarnas Riksförbund, questi sussidi sembrano non essere più abbastanza.

Al governo svedese toccherà il compito di fornire maggiore supporto e tutela al settore agricolo, che rappresenta un’economia fondamentale per qualsiasi nazione; con gli agricoltori che ricoprono anche un ruolo primario nella tutela e salvaguardia dell’ambiente con l’agricoltura sostenibile. Sembra quindi inevitabile un intervento dello Stato svedese in maniera più massiccia, con sovvenzioni maggiori e un numero incrementato di investimenti in infrastrutture idriche e agricole, per evitare di esacerbare una situazione già complicata per l´intero settore agricolo, soprattutto per le piccole aziende che rischiano di sparire.

FONTI

[https://www.di.se/nyheter/vi-har-inte-tillrackligt-med-vatten/]

[https://it.euronews.com/2018/08/10/la-svezia-alle-prese-con-la-siccita]

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svezia)

Ultima modifica: Venerdì 5 Luglio 2024