Venerdì 9 Maggio 2025
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1.- L'importanza della compliance. La sua origine e l’esonero da responsabilità
1.1.- Origine della responsabilità penale delle persone giuridiche
La responsabilità penale delle persone giuridiche è stata introdotta in Spagna con la riforma del Codice penale mediante la Legge Organica 5/2010, entrata in vigore il 23 dicembre 2010.
Si tratta di un'integrazione attuata mediante una normativa piuttosto specifica, in cui spicca l'articolo 31 bis del Codice penale. Detta Legge Organica nasce dall'esigenza di rispondere alla criminalità che si stava diffondendo in seno alle aziende e rappresenta quindi un cambiamento in termini di responsabilità penale delle persone giuridiche, in quanto, da un modello basato sul principio societas delinquere non potest (la società non può delinquere), si è passati a un altro modello di imputazione che accetta la responsabilità penale delle persone giuridiche. Successivamente, la riforma introdotta dalla Legge Organica 1/2015, del 30 marzo, emendata dalla L.O. 10/1995, del 23 novembre, del Codice penale, ha apportato modifiche all'art. 31 bis e ha introdotto una serie di miglioramenti tecnici, ad esempio
Riguardo alla definizione dei soggetti da cui possono derivare azioni con responsabilità penale per la persona giuridica, oltre all'importanza di istituire programmi di compliance penale in modo da poter valutare l'esonero o l'attenuazione della responsabilità della persona giuridica.
1.2.- Il programma come fattore di esonero e/o attenuazione della responsabilità penale della persona giuridica.
Come si evince dalla lettura dell'articolo 31 bis del Codice penale, le persone giuridiche possono essere ritenute penalmente responsabili dei reati commessi all'interno della loro azienda. Tuttavia, l'art. 31 bis disciplina l'esonero dalla responsabilità penale qualora siano stati introdotti piani di prevenzione. Nello stesso senso, l'articolo 31, quarto comma, del Codice penale stabilisce quali siano le circostanze attenuanti per la responsabilità penale delle persone giuridiche, ovvero:
• Aver confessato l'infrazione alle autorità prima di venire a conoscenza del procedimento giudiziario nei propri confronti.
• Aver collaborato alle indagini sui fatti fornendo, in qualsiasi momento del procedimento, prove nuove e decisive per chiarire la responsabilità penale derivante dai fatti.
• Aver provveduto in qualsiasi momento del procedimento, purché prima del dibattimento, a riparare o attenuare il danno causato.
• Aver stabilito, prima dell'inizio del dibattimento, misure efficaci per prevenire e individuare eventuali reati futuri.
Questi principi dimostrano l'importanza dei programmi di prevenzione dei reati che, se adeguatamente predisposti, possono esimere dalla responsabilità penale le persone giuridiche o attenuare la portata della loro responsabilità.
I modelli di prevenzione dei reati devono dare una buona immagine di osservanza della legge, affrontando l'analisi dei rischi penali, oltre a implementare un piano di compliance e garantire la formazione del personale. Al contempo, queste misure dovrebbero essere periodicamente riesaminate, poiché, se vengono soltanto attuate e non debitamente monitorate, potrebbero rendere inapplicabile la circostanza attenuante.
Come si può notare, a seguito della riforma del Codice penale introdotta dalla L.O. 1/2015, è indispensabile tutelare le persone giuridiche da eventuali responsabilità penali che potrebbero insorgere in seguito all'intervento degli organi direttivi, come pure di qualsiasi dipendente, attraverso l'adozione di determinate misure preventive.
Oltre a quanto sopra, quali sono i vantaggi di un buon programma di compliance penale per esonerare la persona giuridica da eventuali responsabilità?
Disporre di una solida struttura di compliance all'interno di un'organizzazione genera una serie di vantaggi per l'organizzazione stessa, sia dal punto di vista finanziario che strategico oltre che di creazione di valore.
Da un lato, se analizziamo i vantaggi finanziari di una struttura di compliance istituita nell'organizzazione, vediamo che il primo di essi è rappresentato dal risparmio nell'evitare le sanzioni che potrebbero essere comminate per la mancata osservanza delle normative. D'altra parte, sembra chiaro che avere un programma di compliance ha dei vantaggi strategici in quanto è in grado di creare valore, sia per gli azionisti che per il resto dei gruppi di interesse. Inoltre, sia la pubblica amministrazione che alcune aziende richiedono alle imprese collaboratrici di attestare l'implementazione di un sistema di compliance penale.
2. Requisiti dei modelli di organizzazione e gestione.
Come abbiamo già accennato, per le due ipotesi di imputazione previste dall'art. 31 bis e dall'art. 31, quarto comma, del Codice penale, è prevista l'esenzione o l'attenuazione della responsabilità penale nel caso in cui la persona giuridica si sia dotata di un efficace modello di organizzazione e gestione per la prevenzione dei reati.
La domanda fondamentale è, quindi, quali requisiti debba soddisfare questo modello per ottenere l'esonero.
Il requisito fondamentale a tal fine è l'esistenza di una cultura della compliance all'interno dell'azienda. È vero che il Codice penale fissa delle linee guida minime che l'azienda deve rispettare per non incorrere in responsabilità, ma il problema è come implementarle, da dove cominciare? I requisiti aggiuntivi sono: impegno etico, formazione e documentazione del modello.
2.1. - Impegno etico
In primo luogo, occorre un impegno nei confronti dei valori etici e dell'osservanza delle norme, a iniziare dall'alta dirigenza. Il modo più abituale per esprimere questo impegno è la definizione di un Codice etico o di condotta, che costituirà l'asse portante dell'intero sistema. È essenziale che questo Codice sia messo a disposizione di tutti gli interessati e redatto con un linguaggio comprensibile per renderlo accessibile ai destinatari.
2.2.- Identificazione e valutazione dei rischi
I modelli organizzativi e gestionali devono essere perfettamente adattati all'azienda e ai suoi rischi specifici. In altre parole, un modello generico non è valido per tutte le aziende, anzi deve tenere conto delle peculiarità di ciascuna di esse. Per portare a termine questa identificazione, è necessario seguire una serie di passi fondamentali, tra cui i seguenti:
a. Conoscenza dell'azienda
b. Quadro giuridico
La prima cosa da prendere in considerazione sono i reati di cui può essere responsabile una persona giuridica. In Spagna, una persona giuridica non risponde di tutti i reati tipizzati nel Codice penale, ma solo in quei casi specificatamente determinati. Tali casi sono attualmente i seguenti:
• Traffico illegale di organi umani.
• Contro l'integrità morale.
• Occultamento di cadavere.
• Traffico di esseri umani.
• Molestie sessuali.
• Prostituzione, sfruttamento sessuale e corruzione di minori.
• Scoperta e rivelazione di segreti e pirateria informatica.
• Truffa (I): truffa comune, specifica e impropria.
• Frustrazione dell'esecuzione.
• Insolvenza perseguibile.
• Danno informatico.
• Relativi alla proprietà intellettuale e industriale, al mercato e ai consumatori: proprietà intellettuale, industriale, divulgazione di segreti aziendali, contro i diritti dei consumatori, contro il mercato e corruzione negli affari.
• Riciclaggio di capitali.
• Finanziamento illegale dei partiti politici.
• Contro le finanze pubbliche e contro la previdenza sociale: frode fiscale, contro la previdenza sociale e frode delle sovvenzioni.
• Contro i diritti dei cittadini stranieri.
• Urbanizzazione, costruzione e edificazione non autorizzata.
• Contro le risorse naturali e l'ambiente.
• Contro gli animali.
• Relativi alle radiazioni ionizzanti.
• Rischi causati da esplosivi e altri agenti.
• Contro la salute pubblica e il traffico di stupefacenti.
• Contraffazione di valuta.
• Falsificazione di carte di credito e debito e travellers cheque.
• Corruzione.
• Traffico di influenze.
• Appropriazione indebita.
• Odio ed esaltazione.
• Organizzazioni e gruppi terroristici.
• Terrorismo.
• Contrabbando.
Nel valutare i rischi, occorre tenere presente che, oltre alle fattispecie di reato intenzionali, alcuni reati possono comportare una responsabilità della persona giuridica a titolo di negligenza.
c. Analisi dello storico dell'azienda, dei protocolli esistenti, colloqui personali, ecc.
2.3.- Adozione di accordi decisionali interni.
2.4.- Risorse finanziarie (è necessario che l'azienda fornisca al dipartimento di compliance risorse finanziarie sufficienti per disporre dei mezzi tecnici e umani necessari per svolgere la propria funzione).
2.5.- Obbligo di segnalare le irregolarità (Canale whistleblowing).
2.6.- Sistema disciplinare (due funzioni: (i) comunicare all'organizzazione l'impegno nei confronti del programma di compliance e l'intolleranza verso le non conformità e (ii) svolgere un'azione dissuasiva e preventiva).
2.7.- Formazione
2.8.- Organismo di vigilanza e controllo
L'organismo deve avere le seguenti caratteristiche: (i) essere unipersonale o collegiale, (ii) disporre di personale che abbia le conoscenze e l'esperienza sufficienti per svolgere tale funzione, (iii) disporre dei mezzi tecnici necessari, (iv) avere accesso ai processi interni e alle informazioni necessarie per poter svolgere la propria funzione, e (v) essere in grado di svolgere tutte le mansioni o di supervisionare il funzionamento complessivo del modello.
In questo senso, la persona responsabile è solitamente il cosiddetto "Compliance Officer", le cui funzioni sono le seguenti:
• Assicurarsi, attraverso la necessaria implementazione e il relativo sviluppo del contenuto, che tutti i dirigenti e i dipendenti dell'azienda siano a conoscenza del Programma di compliance e delle norme giuridiche applicabili.
• Individuazione precoce di eventuali rischi e proposta per la loro mitigazione.
• Identificazione di possibili violazioni del Programma di compliance.
• Gestione adeguata dei rischi che possono derivare dalla non conformità.
• Supervisione del sistema di controllo interno sul rispetto delle regole e degli standard etici implementati dalla Società, monitorando l'efficacia dei controlli interni stabiliti per mitigare il rischio di non conformità, prestando particolare attenzione a quelli di maggiore rischio o gravità normativa o reputazionale.
• Gestione del canale di whistleblowing e delle indagini interne, attraverso l'implementazione di meccanismi che garantiscano la riservatezza delle comunicazioni e proteggano sempre il segnalante in buona fede da qualsiasi forma di ritorsione.
• Proporre al Consiglio di amministrazione miglioramenti e/o aggiornamenti da apportare al Codice di condotta e ad altri manuali e procedure aziendali.
• Fornire consulenza all'azienda sui vari regolamenti e controlli a cui è soggetta.
3.- Eventuale collaborazione
La nostra collaborazione professionale sarebbe finalizzata alla definizione e allo sviluppo di un Programma di conformità o di Compliance (PC), con l'obiettivo di garantire il rispetto della normativa in vigore e di prevenire l'eventuale responsabilità penale della persona giuridica, in caso di commissione di reati da parte dei suoi organi direttivi e/o dipendenti. La collaborazione si svilupperebbe in tre fasi:
> FASE 1: ANALISI E PIANO D'AZIONE
• Riunioni con il team della Società per raccogliere dati che ci aiutino a identificare i rischi potenziali che potrebbero verificarsi nel corso della normale operatività.
• Analisi dei rischi con il management della Società e definizione della documentazione necessaria per adeguarsi alle vigenti normative.
> FASE 2: SVILUPPO E IMPLEMENTAZIONE DI UN MPC (Modello di prevenzione della criminalità)
• La revisione di tutta la documentazione già esistente, sia amministrativa che aziendale, al fine di modificarla e adattarla se necessario.
• Preparazione della documentazione che costituirà il Piano di compliance dell'azienda.
• Formazione, sia per quanto riguarda i dirigenti che il personale professionale della Società.
Fonte: Maio Legal - www.maiolegal.com
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana per la Spagna)
Il Ministero dell’Industria e del Commercio ha preparato un nuovo bando a sostegno del fotovoltaico.
A disposizione delle piccole, medie e grandi imprese saranno tre miliardi di corone. Il bando è finanziato dal programma OP TAK, quindi sono esclusi i progetti realizzati a Praga. Il valore minimo dei costi d’investimento è di tre milioni di corone e il sostegno varia secondo la dimensione aziendale del richiedente. Il bando comincerà a ricevere le domande a partire dal 28 giugno.
“Entro il 2030 vogliamo quintuplicare la potenza installata delle centrali fotovoltaiche” ha detto il ministro Jozef Síkela. A frenare i progetti sono, tuttavia, spesso gli ostacoli burocratici e le resistenze delle popolazioni locali.
La Repubblica Ceca vuole potenziare i suoi investimenti nell’industria e nella ricerca spaziale.
Il Ministero dei Trasporti ha lanciato una nuova iniziativa con il titolo Viaggio Ceco nello Spazio, che dovrà aggregare le risorse e le potenzialità del settore pubblico, privato e quello della ricerca. Uno degli obiettivi concreti dell’iniziativa è il viaggio nello spazio dell’astronauta ceco dell’Agenzia Spaziale Europea Aleš Svoboda. Il progetto, tuttavia, vuole anche stimolare gli investimenti nel settore e l’interesse degli studenti e dei giovani ricercatori.
Del potenziamento delle risorse ha parlato anche il premier Petr Fiala notando che paesi come l’Austria o il Belgio investono di più nel settore spaziale della Repubblica Ceca. “Dobbiamo colmare questo gap” ha detto il premier. Secondo Fiala sono coinvolte nei progetti dell’ESA 150 aziende e istituzioni accademiche.
Fonte: https://mdcr.cz/Media/Media-a-tiskove-zpravy/Startuje-projekt-na-co-nejvetsi-vyuziti-potencialu
La Repubblica Ceca si aggiudica un importante investimento nella produzione di chip da parte della società americana Onsemi.
L’azienda americana ha annunciato questa settimana di aver scelto il proprio stabilimento di Rožnov pod Radhoštěm, nella parte est del Paese, per potenziare la sua produzione di chip intelligenti. Onsemi stava cercando da oltre un anno la località dove effettuare l’investimento il cui valore è stimato in due miliardi di dollari. La produzione dello stabilimento dopo l’allargamento dovrebbe fortemente aumentare. Non sono stati invece diffusi i dati sul sostegno che Onsemi riceverà dal governo ceco. Il pacchetto è ancora oggetto di trattativa.
“L’investimento di Onsemi in Repubblica Ceca è, dopo un lungo periodo, una buona notizia per il futuro dell’industria ceca” ha indicato l’analista capo dell’UniCredit Bank Pavel Sobíšek. Anche altri analisti valutano positivamente l’investimento, che porterà nuovo valore aggiunto all’industria ceca.
Fonte: https://www.newstream.cz/money/investice-onsemi-nakopne-celou-ceskou-ekonomiku-shoduji-se-analytici
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)
Ieri il Collegio dei Commissari ha deciso di inserire la Polonia nella procedura per deficit eccessivo a causa della debolezza dei dati fiscali per il 2023. La Reuters ha riferito che la procedura sarà avviata nei confronti della Polonia e di altri sei paesi: Italia, Francia, Malta, Ungheria, Belgio e Slovacchia. Le proposte sono attese per luglio. Il corrispondente di TVN 24 Maciej Sokołowski ha riferito che in autunno la Commissione europea presenterà le misure che la Polonia dovrà adottare per ridurre il deficit. La soglia del deficit nell'Unione Europea è del 3%, anche se quest'anno, a causa della situazione geopolitica, si prevede che i commissari avranno una visione diversa della spesa per la difesa. Secondo i dati dell'Ufficio Centrale di Statistica, il deficit in Polonia ammonta al 5,1% del PIL. I dati si riferiscono al bilancio del 2023, quando il PiS era al potere. Altri 11 Paesi dell'Unione europea si trovano in una situazione simile a quella della Polonia, ma la Commissione europea ha tenuto conto di fattori quali il rapporto tra debito pubblico e il PIL inferiore al 60% e anche il PIL o il deficit vicino al 3% o valutato come temporaneo. La Commissione europea ha già applicato questa procedura nel 2010 allora, nel giro di pochi anni, il deficit in Polonia del 5-7% è sceso sotto il 3%.
(Fonte: Polonia Oggi,Gazzetta Italia)
Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia
Gli economisti di PKO BP prevedono che la crescita del PIL polacco nel 2024 sarà del 3,7%, e nel 2025 aumenterà al 3,8%. L’inflazione a fine 2024 sarà del 4,6%, e alla fine del primo trimestre del 2025 salirà a quasi il 6%. Globalmente e a livello nazionale, l’economia sta attraversando un “atterraggio morbido”, mentre gli Stati Uniti mostrano una resistenza economica senza previsioni di recessione. La ripresa nell’area dell’euro, in particolare in Germania, potrebbe accelerare grazie ai tagli dei tassi di interesse e alla diminuzione dei prezzi dell’energia, con effetti positivi sull’economia polacca. In Polonia il primo trimestre del 2024 ha portato la prevista ripresa economica con una crescita del 2%. PKO BP mantiene la previsione di crescita del PIL al 3,7% nel 2024 e al 3,8% nel 2025, con una maggiore spesa dei consumatori e investimenti più deboli. L’inflazione in Polonia è stata migliore delle aspettative e la previsione dell’inflazione media annua per il 2024 è del 3,5%. A fine 2024 l’inflazione sarà del 4,6%, e nel primo trimestre del 2025 raggiungerà il picco vicino al 6%, per poi scendere al 3,3% a dicembre 2025. Le probabilità di un taglio dei tassi di interesse nel 2024 sono scese sotto il 50%, e il primo taglio è previsto per luglio 2025.
(Fonte: Polonia Oggi,Gazzetta Italia)
Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia
Gli esperti dell'agenzia americana vedono la Polonia sulla strada di una crescita economica sempre più rapida. Si prevede che un’ulteriore ripresa derivi da una graduale ripresa dei consumi e degli investimenti. Fitch, una delle tre maggiori agenzie di rating del mondo, mantiene un atteggiamento positivo nei confronti del tasso di crescita dell'economia polacca. Egli stima che quest'anno il PIL polacco accelererà al 2.8%. e fino al 3.2%. nel 2025-2026. Nel rapporto gli esperti di Fitch indicano che il risultato per il primo trimestre di quest'anno del 2% è stato trainato dalla crescita della spesa delle famiglie e del governo mentre la crescita del commercio netto e degli investimenti è rimasta debole. Si prevede che un’ulteriore crescita derivi da una graduale ripresa dei consumi privati e degli investimenti. Secondo l’agenzia, la crescita dei salari nominali a due cifre, l’aumento delle prestazioni sociali e un calo significativo dell’inflazione sostengono la spesa delle famiglie. A loro volta, l’aumento della spesa militare e il maggiore assorbimento dei fondi dell’UE nell’ambito delle nuove prospettive finanziarie per il 2021-2027 aumenteranno gli investimenti complessivi quest’anno.
(Fonte:Polonia Oggi,Gazzetta Italia)
Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia
Il rapporto sul mercato IT a Cracovia, pubblicato martedì scorso, ha mostrato che negli ultimi anni Cracovia è diventata un importante hub IT globale. Le aziende di questo settore impiegano circa 60 mila specialisti a Cracovia e si prevede per quest’anno un aumento dell’occupazione di oltre 6%. Il rapporto di quest'anno "Kraków IT Market Report" è stato preparato dalla società di consulenza MOTIFE e dall'associazione ASPIRE, che riunisce le aziende del settore commerciale e tecnologico di Cracovia. Il presidente di MOTIFE Michał Piątkowski ha sottolineato che una parte significativa di questo successo può essere determinato dalle aziende americane che impiegano oltre un terzo degli specialisti tecnologici di Cracovia. Secondo i dati presentati, i maggiori datori di lavoro IT a Cracovia sono: HSBC, Comarch, Aptiv, Cisco e Motorola Solutions. Impiegano complessivamente oltre 10 mila specialisti in questo campo.
(Fonte: Polonia Oggi,Gazzetta Italia)
Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia
Il Marchio Verde aiuterà la neoindustrializzazione del Brasile, afferma Alckmin
Il programma sarà coordinato dal MDIC
Il Programma Marchio Verde Brasile, istituito con decreto 12.063 pubblicato ieri (18) nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione, che prevede l’identificazione di prodotti e servizi con i principi di sostenibilità, contribuirà alla promozione della neoindustrializzazione nazionale, stimolando la crescita dell’economia verde, del mercato dei prodotti sostenibili e anche la promozione dell’innovazione e dell’economia circolare nel Paese, ha affermato il Ministro dello Sviluppo, dell’Industria e del Commercio Estero (MDIC) e vicepresidente del Brasile Geraldo Alckmin.
Secondo lui, il programma sarà coordinato dal MDIC e il Marchio Verde sarà volontario e potrà essere ottenuto per i prodotti che soddisfano i criteri di sostenibilità socio-ambientale da definire in uno standard tecnico preparato dall’Associazione Brasiliana di Standard Tecnici (ABNT). Ad esempio, potrebbero essere inclusi criteri relativi alla tracciabilità della produzione, all’impronta di carbonio, ai rifiuti solidi e all’efficienza energetica. Il Marchio Verde Brasile sarà concesso da certificatori che saranno accreditati da Inmetro presso l'Istituto Nazionale di Metrologia, Qualità e Tecnologia (Inmetro). L’iniziativa contribuirà inoltre a ridurre i costi del processo produttivo e a ridurre o addirittura eliminare le certificazioni multiple.
“Si tratta di un’iniziativa che segue la tendenza globale di qualificare prodotti e servizi secondo criteri sociali e ambientali. Rafforziamo il nostro impegno nella promozione dell’economia verde, uno dei pilastri della Nuova Industria Brasile”, afferma il vicepresidente e ministro del MDIC, Geraldo Alckmin. “Dobbiamo preparare il nostro mercato, a livello nazionale e internazionale, alle esigenze della trasformazione ecologica, lavorando per consolidare la cultura del consumo di prodotti e servizi sostenibili”, ha concluso.
Strategia
Secondo Rodrigo Rollemberg, segretario per l'Economia Verde, la Decarbonizzazione e la Bioindustria del MDIC, non si tratta solo di un programma di etichettatura. “Si tratta di una strategia nazionale per lo sviluppo e la crescita del settore produttivo in modo sostenibile”, ha affermato. Per il segretario, con la certificazione dei prodotti il Paese avrà una condizione competitiva che lo eleverà a un ruolo di leadership globale dal punto di vista della green economy.
Il Marchio Verde del Brasile sarà creato in linea con gli standard nazionali e internazionali, garantendo reciprocità, cooperazione normativa e riconoscimento reciproco con altri paesi, oltre ad essere compatibile con altri strumenti per promuovere la transizione energetica, ecologica e l’economia sostenibile del Brasile, come la Nuova Industria Brasile (NIB), il Piano di Trasformazione Ecologica, tra gli altri.
Il Programma fornirà assistenza tecnica e formazione per le aziende partecipanti per adattare il loro processo produttivo ai nuovi criteri. I principali partner di questa azione saranno l’Agenzia brasiliana per lo sviluppo industriale (ABDI) e il Servizio brasiliano di sostegno alle micro e piccole imprese (Sebrae). Il Programma coprirà le piccole e microimprese.
Un'ordinanza del MDIC creerà i comitati consultivi e di gestione del Programma. Il Comitato Direttivo avrà il compito di rendere operativo il Programma, mentre il Comitato Consultivo sarà lo spazio di dialogo tra il settore pubblico e quello privato per costruire congiuntamente le iniziative. I comitati prepareranno le linee guida, stabiliranno i prodotti e servizi prioritari del Programma e li inoltreranno ad ABNT. La pubblicazione dei primi standard è prevista entro la prima metà del 2025.
Fonte: Agência Brasil | Economia
Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM
La Thailandia sta potenziando gli incentivi e semplificando le procedure per attirare gli investitori stranieri nei settori cinematografico, alimentare e farmaceutico. Tongthong Chandransu, presidente del Regulatory Reform Committee for Ease of Doing Business, ha annunciato riforme volte a rimuovere gli ostacoli normativi e ad aumentare la soddisfazione delle imprese. Le iniziative comprendono l' allentamento delle restrizioni sui festival musicali e sulle produzioni cinematografiche straniere, lo snellimento delle procedure per i permessi di lavoro e l'implementazione di un centro servizi one-stop per il commercio di frontiera. Queste misure mirano ad aumentare significativamente gli investimenti stranieri e a rafforzare la competitività della Thailandia nel mercato globale.
La Thailandia sta scalando la classifica globale di competitività, passando dalla 30ª alla 25ª posizione, superando così la Malaysia e diventando il secondo paese più competitivo dell'ASEAN. Il report 2024 del IMD World Competitiveness Center evidenzia miglioramenti significativi nell'economia thailandese, in particolare nel commercio internazionale. Nonostante un lieve calo nel punteggio globale, le zone economiche del paese hanno registrato significative progressi, soprattutto nell'efficienza aziendale e nel commercio internazionale, confermando la crescente competitività nella regione.
Contenuto editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce
La Thailandia e il Laos stanno ultimando i preparativi per una nuova linea ferroviaria che collegherà Bangkok e Vientiane, un primo trial run è previsto il prossimo mese. Questo progetto mira a potenziare la connettività regionale sia per i viaggiatori che per il trasporto merci, consolidando la Thailandia come un hub logistico della penisola. Durante gli incontri tra i funzionari sono stati affrontati numerosi argomenti tra i quali i piani operativi e la formazione del personale ferroviario laotiano, evidenziando l'impegno nel potenziare la logistica transfrontaliera e stimolare la crescita economica nella regione.
Contenuto editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce