Notizie mercati esteri

Lunedì 28 Agosto 2023

Dubai batte il record di accoglienza nel mondo e supera le cifre del turismo pre-Covid

I turisti stanno affluendo a Dubai con numeri da record. Nei primi sei mesi del 2023, la città ha accolto 8,55 milioni di visitatori internazionali, superando la cifra pre-pandemia di 8,36 milioni di turisti nel primo semestre del 2019. Questo dato segna una crescita del 20% rispetto all'anno precedente.

Gli ultimi dati rilasciati dal Dipartimento dell'Economia e del Turismo di Dubai mostrano che la città sta avanzando costantemente verso l'obiettivo di diventare la destinazione più visitata al mondo. La prima metà del 2023 rappresenta la migliore performance H1 del settore.

Nel primo semestre del 2023 gli hotel dell'emirato hanno superato i livelli pre-pandemia in tutte le metriche dell'ospitalità. L'occupazione media degli hotel si è attestata al 78%, tra le più alte al mondo.

I risultati record del primo semestre confermano la posizione di Dubai come destinazione in più rapida ripresa a livello globale e superano di gran lunga le proiezioni dell'Organizzazione mondiale del commercio delle Nazioni Unite, secondo cui gli arrivi turistici internazionali potrebbero raggiungere quest'anno l'80-95% dei livelli pre-pandemia.

Lo sceicco Hamdan bin Mohammed bin Rashid Al Maktoum, principe ereditario di Dubai, ha dichiarato: "La notevole impennata di visitatori internazionali registrata da Dubai nella prima metà del 2023 dimostra ulteriormente il suo emergere come uno dei punti più brillanti non solo nel settore turistico mondiale, ma anche nel più ampio panorama economico globale".

Questo risultato è stato reso possibile dalla lungimiranza della leadership di Dubai, la cui visione e le cui politiche prudenti hanno rafforzato la sua capacità di resistenza sulla scia delle sfide globali e le hanno permesso di riprendersi più rapidamente di altri mercati. Se da un lato la crescita delle visite internazionali rafforza l'ascesa di Dubai come importante destinazione turistica globale, dall'altro ne testimonia lo status di centro nevralgico per il commercio, gli investimenti e le imprese.

Fonte: https://tinyurl.com/yhnvscn9

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti)

Ultima modifica: Lunedì 28 Agosto 2023
Giovedì 3 Agosto 2023

'Decollo?': The Economist sottolinea l'ottimismo degli investitori internazionali sul Brasile

La rivista britannica The Economist, una delle più rispettate al mondo per la sua copertura di questioni economiche, ha pubblicato sul suo sito web un articolo che indica il miglioramento delle prospettive economiche del Brasile nel primo anno del terzo mandato del presidente Lula dal punto di vista degli investitori internazionali.

Con un pre-titolo che chiede: "Potrebbe essere... un decollo?" – che si può leggere come un riferimento alla famosa copertina con Cristo che decolla nel 2009, alla fine del secondo mandato di Lula –, il testo registra il crescente ottimismo degli investitori nei confronti dell'economia brasiliana, in un clima molto diverso da quello che ha preceduto l'inaugurazione del candidato di PT, nel gennaio di quest'anno.

Il testo descrive Fernando Haddad come un “ministro efficiente” e sottolinea come punto positivo l'autonomia della Banca Centrale (BC) nella conduzione della politica monetaria e nel contenimento dell'inflazione, nonostante gli attacchi di Lula al presidente della BC Roberto Campos Neto.

La rivista sottolinea il miglioramento della valutazione del Brasile da parte delle agenzie di rating e attribuisce parte di questa nuova visione delle prospettive economiche del Paese a fattori che "non sono sotto il controllo di Lula". Il contesto internazionale segnato dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia ha favorito l'export di cereali dal Brasile, in quanto i due Paesi in conflitto sono grandi produttori di generi alimentari.

Secondo la pubblicazione, la guerra ha ridotto l'offerta di cibo in un momento in cui la Cina stava ponendo fine alle restrizioni causate dal Covid-19, trainando la domanda di cereali. L'aumento delle esportazioni di soia dal Brasile, secondo la rivista, potrebbe rappresentare quest'anno un quinto della crescita economica del Paese, che alza la bilancia commerciale brasiliana e favorisce l'apprezzamento del Real nei confronti del dollaro.

The Economist riferisce inoltre che la prospettiva di tassi di interesse più bassi negli Stati Uniti il ​​prossimo anno e le crescenti tensioni tra la più grande economia mondiale e la Cina stanno portando molti investitori a cercare altri mercati emergenti per investire.

L'anno scorso, il Brasile ha ricevuto 91 miliardi di dollari in investimenti diretti dall'estero, il doppio rispetto all'anno precedente, secondo la pubblicazione, che riporta dichiarazioni di analisti che sottolineano che la visione internazionale del Brasile oggi è molto diversa da quella che era negli ultimi dieci anni.

 

L'autonomia della BC aiuta

Uno dei punti che, secondo la rivista britannica, aiuta in questa percezione è l'autonomia della Banca Centrale. The Economist registra che l'inflazione è scesa dal 12% annuo nell'aprile dello scorso anno al 3,2% attuale, senza che l'autorità monetaria esiti a mantenere il tasso di interesse al 13,75% anche sotto l'intenso attacco di Lula, accusando Campos Neto per la bassa crescita economica.

 

Progressi delle riforme

Ma, secondo l'articolo, il principale fattore positivo per gli investitori è il programma di riforme del ministro Fernando Haddad, come il nuovo quadro fiscale e la Riforma Fiscale. "Anche i più scettici credono che il debito del Brasile sarà probabilmente sotto controllo", si legge nel testo.

La rivista avverte che l'approvazione definitiva delle riforme in Congresso non è garantita, data la fragilità della base parlamentare del governo. E cita come esempio l'influenza delle lobby che cercano eccezioni alla Riforma Fiscale per i settori, spingendo verso l'alto la futura aliquota dell'imposta sul valore aggiunto derivante dalla fusione delle imposte sui consumi.

Giudica fragile anche il piano di equilibrio dei conti pubblici alzando spese e riscossioni, pur registrando che il ministro della Pianificazione, Simone Tebet – definita una “moderata ai vertici del governo” – afferma di essere disposta a effettuare tagli di bilancio per perseguire gli obiettivi fiscali del nuovo quadro fiscale.

D'altra parte, evidenzia il grande potenziale che il Paese ha nei progetti di transizione energetica. Cita le abbondanti risorse del Paese per produrre energia pulita e come Lula ha parlato della sua ambizione di rendere il Paese una potenza verde.

 

Storia di delusioni

L'articolo si conclude avvertendo il lettore che la storia recente del Brasile invita alla prudenza nel valutare le potenzialità del Paese, che spesso delude, sempre in ritardo rispetto a potenze emergenti come Cina e India. E ha dato come esempio la bassa produttività del Paese, cresciuta solo in agricoltura in tre decenni.

La scena globale e i successi di Haddad stanno aumentando l'ottimismo degli investitori in questo momento. Ma ci vorrà una politica buona e coerente per invertire la tendenza a lungo termine del Brasile", conclude la rivista.

 

Fonte: https://tinyurl.com/4xmn3xex

 

(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)

Ultima modifica: Giovedì 3 Agosto 2023
Giovedì 3 Agosto 2023

Richiesti subappaltatori per il nuovo progetto della Regia Marina danese

Nell’estate 2021, il Ministero della Difesa danese aveva pubblicato un articolo riguardante l’accordo politico raggiunto sulla necessità della Marina di introdurre nuove navi da pattuglia.

L’Agenzia Danese per gli Approvvigionamenti e i Materiali per la Difesa ha ora firmato un accordo con Danske Patruljeskibe K/S, un consorzio formato da Terma (per gli armamenti), OMT (Odense Maritime Technology) e PensionDanmark (per la struttura finanziaria).                              

Il Consorzio si configura come fornitore “chiavi in mano”, assumendo quindi la responsabilità di progettare un design navale innovativo e modulare, di costruire le navi e di garantire l'investimento della Marina eseguendo la manutenzione dei nuovi pattugliatori.

Danske Patruljeskibe ha deciso di fare uso di subappaltatori, così da fornire una soluzione completa alla Marina danese.

 

La situazione attuale

Al momento, la Regia Marina danese è suddivisa in tre squadroni. I pattugliatori classe DIANA (sei in totale) fanno parte del secondo squadrone, insieme a 3 fregate classe IVER HUITFELDT, 2 fregate ASW (classe ABSALON) e a mezzi modulari per lo sminamento.

Le navi e gli equipaggi schierati in operazioni internazionali provengono principalmente dal secondo squadrone. La Marina danese è attualmente schierata nel Mediterraneo e nello Stretto di Hormuz, dove ha guidato l’operazione AGENOR da gennaio a luglio 2021.

 

Il nuovo modello

Al momento, le navi da pattugliamento della Marina danese si occupano della sorveglianza delle acque territoriali e dell’esecuzione di missioni di salvataggio.Il nuovo modello di pattugliatori dovrebbe invece essere in grado di svolgere compiti di scorta, respingimento, sorveglianza e raccolta di informazioni, nonché missioni di salvataggio, contenimento di fuoriuscite di petrolio e altri compiti ambientali.

Il progetto della nave dovrebbe essere realizzato entro la metà del 2025. Al completamento del progetto seguirà una decisione politica sull’acquisto e costruzione delle nuove navi.

 

La collaborazione

Come già menzionato, Danske Patruljeskibe farà uso di subappaltatori. Questi saranno in massima parte danesi. Le Forze Armate hanno infatti comunicato il loro interesse a che la costruzione e lo sviluppo siano gestiti da fornitori danesi, in modo da creare posti di lavoro. Un evento per prendere contatto con potenziali partner danesi è stato fissato per giovedì 17 agosto presso il Trinity Hotel & Centro Congressi a Fredericia.

Il Consorzio invita anche fornitori internazionali a partecipare, organizzando un altro evento in lingua inglese. La data dell’incontro non è stata ancora definita. Aziende e organizzazioni interessate possono registrarsi inviando una e-mail a dps@danskepatruljeskibe.dk, ricevendo aggiornamenti sull’evento via e-mail.

 

Conclusioni

Nonostante la richiesta delle Forze Armate danesi, la partecipazione all’incontro potrebbe comunque interessare aziende impegnate nel settore. La decisione del Consorzio di includere anche subappaltatori internazionali è stata infatti comunicata sulla pagina web dell’organizzazione.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Giovedì 3 Agosto 2023
Giovedì 3 Agosto 2023

Invest Paraná ha realizzato una missione plurisettoriale commerciale in Italia per cercare nuovi fornitori

L'Italia è stato il sesto Paese a ricevere la missione commerciale di Invest Paraná nel 2023. La delegazione, organizzata dall'Agenzia per le Imprese del Governo dello Stato di Paraná insieme alla Federazione delle Associazioni Commerciali e Imprenditoriali dello Stato di Paraná (Faciap), ha portato i rivenditori a negoziare l'importazione di prodotti alimentari, tessili e mobili.

Il gruppo è rimasto dal 13 al 17 giugno a Milano, dove imprenditori hanno partecipato ai tavoli di affari programmati da Invest Paraná, agenzia collegata alla Segreteria di Stato per l'Industria, il Commercio e i Servizi (Seic). “Questa missione è un'altra iniziativa del governo per sostenere la comunità imprenditoriale del Paraná per aumentare la sua produttività, che genera reddito e posti di lavoro nello Stato”, ha affermato il Segretario di Stato per l'Industria, il Commercio e i Servizi, Ricardo Barros.

Il segmento dei supermercati è stato quello che dovrebbe avere maggiori prospettive di business in Italia durante la missione. L'attenzione si è concentrata sulla chiusura di accordi per l'importazione di prodotti ad alto valore aggiunto, come vino, olio d'oliva, pasta, salsa di pomodoro, tra gli altri. “Gli imprenditori hanno cercato di chiudere affari con nuovi fornitori italiani di prodotti gourmet, cioè ad alto valore aggiunto. Questo aiuta la nostra economia perché sono prodotti di uso quotidiano, che sono sugli scaffali, e che fanno girare l'economia”, ha spiegato il presidente di Invest Paraná, Eduardo Bekin.

Per facilitare l'accesso degli uomini d'affari del Paraná ai fornitori italiani, Invest Paraná ha mediato tavole rotonde d'affari con Promo Brasile-Italia, un'associazione senza scopo di lucro a Milano che pubblicizza le opportunità di business tra i due Paesi, lavorando sia con soggetti pubblici che privati.

Il direttore delle Relazioni Istituzionali e Internazionali di Invest Paraná, Giancarlo Rocco, ha affermato che lo scopo della missione è facilitare le trattative per gli imprenditori in Paraná. "Con il supporto istituzionale di Invest Paraná, la portata delle trattative è maggiore perché coinvolge altre entità nel settore produttivo, il che porta un portafoglio di opzioni più ampio", ha affermato.

Il presidente di Faciap, Fernando Moraes, sottolinea che la missione in Italia è stata una buona opportunità non solo per importare, ma anche per presentare i prodotti Paraná al mercato italiano. “Ci sono diverse aree in cui gli imprenditori del Paraná possono trovare opportunità in Italia. Ecco perché questa missione è stata così importante”, ha detto.

 

Fonte: https://tinyurl.com/bdzxnvpc

 

(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)

Ultima modifica: Giovedì 3 Agosto 2023
Giovedì 3 Agosto 2023

La produzione di petrolio e gas naturale in Brasile a giugno stabilisce un record

A giugno, il Brasile ha prodotto 4,324 milioni di barili di petrolio equivalente al giorno (Mmboe/gg). Di questo totale, 3,367 milioni di barili al giorno (MMbbl/gg) sono di petrolio e 152,258 milioni di metri cubi al giorno (MMm³/gg) sono di gas naturale. Questa è stata la produzione totale più alta mai registrata. Prima era stato a febbraio, quando aveva raggiunto 4,183 milioni di MMboe/gg. I dati sono nel Bollettino Mensile della Produzione di Petrolio e Gas Naturale di giugno 2023, pubblicato il 1° agosto dall'Agenzia Brasiliana per il Petrolio, il Gas Naturale e i Biocarburanti (ANP).

La produzione di petrolio è aumentata del 5,2% rispetto a maggio e del 19% rispetto a giugno 2022. “È il più grande volume di produzione di petrolio mai registrato, superando quello di gennaio 2023, quando sono stati prodotti 3.274 Mmbbl/gg.”, ha riferito l'ANP. Nel caso del gas naturale si è registrato un aumento della produzione del 5,4% rispetto al mese precedente e del 14,6% rispetto a giugno 2022. “È stato anche il volume più elevato mai registrato, superando quello di ottobre 2022, quando 149 MMm3/gg sono stati prodotti”, ha aggiunto.

Secondo l'ente regolatorio, le variazioni di produzione sono previste e possono verificarsi a seguito di situazioni quali "fermate programmate di unità produttive per manutenzione, avvio di pozzi, fermate di pozzi per manutenzione o pulizia, avvio della messa in servizio di nuove unità di produzione, tra gli altri. Tali azioni sono tipiche della produzione di petrolio e gas naturale e mirano a un funzionamento stabile e continuo, nonché a una produzione aumentata nel tempo”.

 

Pre-sale

Nell'area pre-sal la produzione di giugno ha raggiunto i 3,243 milioni di barili di petrolio equivalente al giorno (boe/gg). Il volume corrisponde al 75% della produzione brasiliana. Di questo totale, 2,553 milioni di barili al giorno (bbl/gg) sono di petrolio e 109,8 milioni di metri cubi al giorno (m³/gg) di gas naturale, attraverso 142 pozzi. Rispetto al mese precedente si registrano anticipi rispettivamente dell'1,5% e del 17,5% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.

 

Gas naturale

Sempre a giugno l'utilizzo del gas naturale ha raggiunto il 97%. “Sono stati messi a disposizione del mercato 55,40 milioni di m³/gg e bruciati 4,58 milioni di m³/gg. C'è stato un aumento della combustione del 10,7% rispetto al mese precedente e del 5,4% rispetto a giugno 2022”, ha rivelato l'ANP.

 

Origine della produzione

I campi marittimi sono stati responsabili della produzione del 97,6% di petrolio a giugno e dell'83,2% di gas naturale. I campi gestiti da Petrobras, da soli o in consorzio con altre società, sono responsabili dell'88,3% del totale prodotto. La produzione proveniva da 6.305 pozzi, 514 marittimi e 5.791 terrestri.

 

Campi e strutture

Il Bollettino Mensile sulla Produzione di Petrolio e Gas Naturale per giugno 2023 ha anche mostrato che il più grande produttore di petrolio e gas era il campo di Tupi, nel bacino pre-sale della città di Santos. C'erano 790.000 bbl/gg di petrolio e 37,78 milioni di m³/gg. di gas naturale. “La struttura con la maggiore produzione di petrolio e gas naturale è stato il FPSO Guanabara nel campo condiviso di Mero, con 177.029 mila bbl/gg di petrolio e 11,35 milioni di m³/gg di gas”, ha aggiunto l'ANP.

Fonte: https://tinyurl.com/2zjwanzz

 

(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)

Ultima modifica: Giovedì 3 Agosto 2023
Giovedì 3 Agosto 2023

Auto elettriche: in crescita del 66% in UE e sorpasso del diesel. Focus Italia e Germania

Crescita del mercato delle auto elettriche in Europa

Il mercato delle auto elettriche in Europa continua a crescere. Nel mese di giugno 2023, i veicoli full electric hanno conquistato il 15% del mercato, contro la stagnazione al 13,4% del diesel.

Per la prima volta, le immatricolazioni di auto elettriche (158.252) hanno superato quelle delle auto a gasolio (139.595). Con un +66% rispetto al 2022, l’alimentazione elettrica si classifica così al terzo posto in Europa, preceduta da benzina (36,3%) e ibridi elettrificati (24,3%).

Nel primo semestre del 2023, tuttavia, la vendita di veicoli elettrici ha raggiunto una quota del 12,9% (703.586 immatricolazioni), restando ancora indietro rispetto al diesel (14,5% del totale, con 789.465 immatricolazioni).

La prospettiva è diversa se si considerano anche i Paesi dell’Europa allargata (Regno Unito e Efta - Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera). Qui il superamento del diesel da parte dell’elettrico è avvenuto già a marzo (16,5% del mercato con 208.882 immatricolazioni, contro l’11,8% del gasolio con 149.261 immatricolazioni). Il primato dell’alimentazione elettrica si conferma così anche nell’intero primo semestre del 2023. Sommando Paesi UE, Regno Unito e Efta, le auto elettriche hanno rappresentato il 14,2% del mercato, con 938.912 immatricolazioni; il diesel, invece, 12,8% del mercato, con 842.080 immatricolazioni.

Secondo Acea, European Automobile Manufacturers' Association, la crescita del mercato dei veicoli elettrici a batteria (BEV) rispecchia una ripresa dell’industria automobilistica Europea, dopo le interruzioni di approvvigionamento causate dalla pandemia. In effetti i dati di vendita sono aumentati in quasi tutti i paesi dell'UE. Questi includevano i quattro maggiori mercati: la Spagna con un aumento del 24,0%, l'Italia con il 22,8%, la Francia con il 15,3% e la Germania con il 12,8%.

Dati di vendita in crescita in Germania

In Germania i dati di vendita delle auto elettriche sono aumentati del 12,8%. Da gennaio a giugno 2023, in Germania sono state immatricolate circa 220.200 auto elettriche. Già nel 2022, il numero di auto elettriche di nuova immatricolazione ha raggiunto un valore record per un totale di 470.559 auto. Secondo le indagini di Statista, il numero di punti di ricarica accessibili al pubblico è uno dei criteri principali per l’acquisto di veicoli elettrici a batteria. L’aumento delle vendite rispecchia, in effetti, la crescita delle installazioni di colonnine di ricarica. Solo nel 2022 sono stati aggiunti in totale oltre 12.000 nuovi punti di ricarica, per un totale di 88.300 il 1° aprile 2023. Lo stato federale con il maggior numero di punti di ricarica è la Baviera.

Dati di vendita in Italia

Il 30 giugno 2023 l’Italia è arrivata a circa 200.000 auto elettriche in circolazione, è ancora indietro rispetto al resto d’Europa. Già nel 2022, il Paese aveva registrato tassi di crescita negativi per il mercato del full electric con una diminuzione di auto elettriche vendute del 27,1% rispetto al 2021. Ciononostante, nei primi sei mesi del 2023 le immatricolazioni di veicoli elettrici hanno raggiunto le 32.684 unità, con una crescita del 31,93% rispetto al medesimo periodo del 2022. Le nuove immatricolazione nel mese di giugno 2023 ammontano a 6.156, solamente 181 in più rispetto allo stesso mese dello scorso anno, con un aumento del 3,03%. La regione che presenta il maggior numero di immatricolazioni di veicoli elettrici è la Lombardia, con 6.110 veicoli, seguita dal Trentino-Alto Adige e dal Lazio. Allo stesso tempo è in aumento il numero di colonnine di ricarica, che ha visto una crescita del 41% a fine 2022, pari a 10.748 nuove installazioni rispetto al 2021.

Fonte: https://tinyurl.com/2p82wwtd

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Germania)

Ultima modifica: Giovedì 3 Agosto 2023
Giovedì 3 Agosto 2023

Trend di consumo del gelato - Analisi di mercato tra Italia e Germania

La ricetta del gelato è nata dalla necessità di rinfrescarsi nei mesi caldi. In questi ultimi due anni, il cambiamento climatico ci sta mettendo a dura prova e ciò ha portato all’aumento di consumo di alimenti, così come bevande, rinfrescanti. Da questo dato deriva l’incremento del consumo e quindi della vendita di gelato. Inoltre, la stagione del gelato non termina con la fine dell’estate, ma prosegue fino ad ottobre/novembre, dato il prolungamento dei mesi caldi.

Nel 2022, il consumo di gelato artigianale in Germania è aumentato, confermandosi tra i primi paesi calcolando la quantità di litri a persona. Il dato, a volte, ci sconvolge, essendo l’Italia il paese natale di questa pietanza rinfrescante; ma, ancora una volta, la popolazione tedesca ci tiene a evidenziare la propria indole verso la qualità del prodotto made in Italy.

Nel 2021, si è registrata una crescita delle vendite di gelato, che ha ridato equilibrio al mercato dopo l’anno pandemico del 2020. In Germania si è passati da 7,9 litri a testa di gelato del 2021 a 8,1 litri di gelato a testa nel 2022. I dati, quindi, sono rincuoranti e confermano un ritorno alle cifre del 2019.

La Germania, oltre a superare l’Italia in relazione a numeri di consumo, detiene il primato europeo in merito alla produzione dei gelati confezionati (industriali). Negli ultimi anni sono stati prodotti oltre 2,9 miliardi di gelato nell’Unione Europea, di cui 642 milioni di litri di gelato provenienti dalla Germania. L’Italia detiene il terzo posto con 509 milioni litri. Il gelato artigianale italiano rimane comunque il più amato e quello più prodotto anche in Germania.

L’aumento del consumo di gelato artigianale ha portato anche ad un aumento dei costi delle palline di gelato di quasi 40 centesimi in più, quindi, in alcuni casi, una pallina può costare anche 2€. La crisi energetica e l’inflazione hanno fatto lievitare i prezzi di molti beni di consumo, anche delle materie prime, dunque, l’aumento dei prezzi del gelato in Germania si fa notare. Tutto ciò non demoralizza il consumatore che, molto probabilmente, farà sì che la Germania si riconfermerà tra i primi paesi consumatori di gelato anche a fine stagione 2023.

L’amore per il gelato artigianale italiano è percepibile in qualsiasi cittadina tedesca, che, ad oggi, ospita almeno una gelateria 100% italiana. Questi dati hanno fatto sì che nel centro sud della Germania ha preso piede, diventando la fiera settoriale di riferimento, la GELATISSIMO di Stoccarda che avrà luogo dal 3 al 7 febbraio 2024. Nata come uno dei dieci padiglioni all’interno della fiera INTERGASTRA, ad oggi è definita una fiera a sé, con una elevata presenza italiana, diventando il principale appuntamento di settore per il gelato artigianale a nord delle Alpi.

In conclusione, in Germania si mangia più gelato rispetto all’Italia, senza farsi abbattere dall’aumento dei prezzi, ma prediligendolo come rinfrescante per godersi al meglio la calda stagione.  

 

Fonte: https://tinyurl.com/3yr2z83x; https://tinyurl.com/yv39yb32; https://tinyurl.com/5e7kyhfc; https://tinyurl.com/yv5vf2dw    

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Tedesca)

Ultima modifica: Giovedì 3 Agosto 2023
Giovedì 3 Agosto 2023

Il Brasile ha il livello di incertezza economica più basso dal 2017

Il calo dell'inflazione influenza lo scenario

Il livello di incertezza nell'economia del Paese è il più basso da novembre 2017. È quanto indica l'Indicatore di Incertezza Economica (IIE-Br), pubblicato il 31 luglio, a Rio de Janeiro, dall'Istituto Brasiliano di Economia della Fondazione Getulio Vargas (FGV Ibre).

L'IIE-Br è sceso di 4,12 punti a luglio, raggiungendo 103,5 punti. A novembre 2017, l'indice era a 103,21. Negli ultimi quattro mesi l'indicatore accumula una diminuzione di 13,2 punti.

Questo indicatore è una media ponderata di due componenti: l'IIE-Br Media, basato sulla frequenza delle notizie che parlano di incertezza sui principali quotidiani del Paese; e l'IIE-Br Aspettative, ottenuta dalle previsioni dei mercati finanziari per il tasso di cambio, l'interesse e l'inflazione. 

 

Aspettative

Mentre nei tre mesi precedenti il ​​calo dell'IIE-Br era stato determinato esclusivamente dalla componente media, a luglio il risultato è influenzato anche dalla componente aspettative. Con la decelerazione dell'inflazione che diventa più evidente, si riduce l'eterogeneità delle previsioni a 12 mesi sia per l'IPCA [considerata l'inflazione ufficiale del Paese] che per il [tasso] Selic”, spiega Anna Carolina Gouveia, economista di FGV IBRE.  

A luglio la componente Media ha perso 2,6 punti, il livello più basso da febbraio 2015. La componente Aspettative è scesa di 8,2 punti. 

Per il ricercatore, il calo dell'IIE-Br negli ultimi mesi è correlato al miglioramento delle prospettive dello scenario macroeconomico del Paese, con una riduzione delle incertezze fiscali e politiche.

La continuità di questo quadro dipenderà sia dalla ripresa dell'attività economica sia dal mantenimento di un rapporto collaborativo e sinergico tra le sfere di governo”, conclude.

 

Bollettino Focus 

Il termometro utilizzato dall'IIE-Br per misurare le aspettative del mercato è il Bollettino Focus, pubblicato settimanalmente dalla Banca Centrale del Brasile. L'edizione di lunedì ha portato aspettative di un calo dell'inflazione e del tasso Selic, il tasso di interesse di base dell'economia.

Fonte: https://tinyurl.com/2nswyth6

 

(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)

Ultima modifica: Giovedì 3 Agosto 2023
Giovedì 3 Agosto 2023

L'opportunità di mercato nel settore del vino in Canada: analisi e prospettive

Il settore del vino è sempre stato un ambito di grande interesse e fascino per gli appassionati, i produttori e gli investitori. Negli ultimi anni, il Canada ha acquisito sempre più rilevanza come destinazione per la produzione e il consumo di vino di alta qualità.

Secondo un rapporto di analisi di mercato di GlobalData, intitolato "Canada Wine Market Analysis", il paese offre interessanti opportunità per coloro che vogliono entrare in questo settore in rapida crescita. Il rapporto esamina la prospettiva del mercato del vino in Canada e le opportunità che presenta.

Il rapporto evidenzia diverse opportunità che si presentano nel mercato del vino in Canada. Prima di tutto, l'aumento della domanda di vini di alta qualità offre spazio per l'entrata di nuovi produttori che desiderano offrire prodotti distintivi e di valore.

Inoltre, il Canada è un paese multiculturale, con una crescente diversità etnica, il che ha portato all'interesse per vini provenienti da diverse regioni del mondo. Ciò apre la strada per l'importazione di vini internazionali di nicchia e di specialità, che rispondono alle preferenze dei consumatori di diverse comunità.

Fonte: https://tinyurl.com/yckeedbk

 

(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Canada - West)

Ultima modifica: Giovedì 3 Agosto 2023
Giovedì 3 Agosto 2023

Santa Catarina è lo Stato che esporta più imbarcazioni in Brasile

Secondo i dati dell'Osservatorio Fiesc (Federazione delle Industrie dello Stato di Santa Catarina), negli ultimi sei mesi lo Stato ha venduto 33,0 milioni di dollari di barche a motore a Paesi come USA e Italiamantenendo il titolo di primo esportatore di imbarcazioni del Paese. Inoltre, Santa Catarina esporta verso altre destinazioni in Europa e persino a Dubai. Il Governo, attraverso la Segreteria per l'Industria, il Commercio e i Servizi (Sicos), si sta adoperando per attrarre nello Stato più imprese del settore.

Il governatore Jorginho Mello ricorda che Santa Catarina concentra il 70% della produzione nazionale di barche a motore, consolidandosi come primo polo nautico del Brasile. “Ospitiamo più di 20 aziende del mercato nautico sulla nostra costa ed abbiamo incentivi statali che trainano il settore, come il pro-lavoro e il pro-nautica. Certamente le agevolazioni fiscali si rivelano le giuste misure per l'espansione del settore nautico e il posizionamento dello Stato nel mercato internazionale”, sottolinea.

Per il segretario all'Industria, Commercio e Servizi, Silvio Dreveck, l'aumento delle vendite internazionali di questi prodotti ad alta intensità tecnologica ha contribuito all'apprezzamento del prezzo medio esportato dallo Stato nel semestre. “Negli ultimi anni siamo cresciuti molto nel mercato nautico e tra i fattori che hanno contribuito a questo ci sono la rete logistica, l'esistenza di manodopera qualificata e la nostra localizzazione. Diventeremo partner e siamo attenti alle esigenze del mercato”, spiega.

Secondo il segretario di Articolazione Internazionale, Juliano Froehner, Santa Catarina si sta consolidando come il più grande polo nautico del Brasile, e questo attira l'attenzione delle aziende internazionali interessate ad investire e stabilirsi nello Stato per la capacità della forza lavoro locale di rendere praticabile l'esportazione di prodotti ad alto valore aggiunto per mercati più maturi e sviluppati e per la facilità del flusso produttivo. “SAI (Segreteria di Articolazione Internazionale) opera quotidianamente per creare collegamenti e collaborazioni commerciali con aziende estere, espandendo così ulteriormente l'export. Oltre al commercio estero, operiamo anche nel campo delle relazioni internazionali e dell'attrazione degli investimenti, supportando tutte quelle aziende che hanno interessi a Santa Catarina”.

 

SCENARIO NAUTICO DELLO STATO DI SANTA CATARINA

Oltre ai cantieri navali, anche le società di input e i maggiori esportatori di parti hanno ora sede a Santa Catarina e ricevono merci anche attraverso i porti di Santa Catarina. Questi numeri rappresentano oggi più del 70% della produzione dell'industria nautica nazionale.

Tra i cantieri che contribuiscono a muovere l'economia del segmento ci sono Schaefer Yachts, Fibrafort, Ferretti, Azimut, Okean e Sessa Marine. Alcune di queste società sono straniere e hanno scelto lo Stato per i vantaggi fiscali, di localizzazione e infrastrutturali. Ad esempio, Santa Catarina è l'unico sito di produzione del marchio italiano Azimut fuori dall'Italia.

Il settore nautico in Brasile è cresciuto ancora in modo esponenziale durante la pandemia e le previsioni per i prossimi anni sono di rafforzamento dell'intera filiera produttiva dell'Economia del Mare.

Il direttore dell'industria di Sicos, Anderson Anthony Linzmeyer, sottolinea inoltre che le associazioni nautiche come l'Associazione Nautica (Acatmar) e l'Associazione Brasiliana dei Costruttori di Barche e suoi Attrezzi (Acobar) sono partner e aiutano nella crescita del mercato nautico internazionale. “Si intraprendono azioni con il Governo per partecipare a visite tecniche ai poli nautici globali, incontri e seminari. Tutto ciò rafforza le partnership con il settore nautico di SC, unite agli incentivi fiscali concessi dal Governo attraverso specifici programmi fiscali. 15 anni fa eravamo responsabili dal 20% al 25% della produzione nazionale, oggi arriviamo al 70%”, aggiunge.

 

PRO-NAUTICA E PRODEC

Pro-Nautica è un incentivo fiscale istituito dal governo statale nel 2009 per incoraggiare l'industria nautica sportiva e da diporto. Tra i benefici, prevede la riduzione del carico fiscale ICMS (Imposta sulla Circolazione di Merci e Servizi) fino al 3,5% e il differimento dei termini per il pagamento dell'imposta sull'acquisto di materie prime, macchinari e parti, tra gli altri.

Il Programma di Sviluppo dell’Azienda di Santa Catarina (Prodec) mira a fornire incentivi per l'implementazione o l'espansione di imprese industriali che producono e generano occupazione e reddito nello Stato di Santa Catarina. Si tratta di un incentivo, a titolo di finanziamento, pari ad una percentuale prefissata sul valore di ICMS che verrà generato dal nuovo progetto.

Fonte: https://tinyurl.com/mr2t2y7v

 

(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)

Ultima modifica: Giovedì 3 Agosto 2023