Notizie mercati esteri

Lunedì 29 Maggio 2023

I consumatori britannici aumentano la propria spesa nonostante l'inflazione

I consumatori britannici hanno aumentato la propria spesa, con i volumi di vendita che hanno raggiunto i livelli massimi da metà 2021 - secondo i dati ufficiali sull’impatto dell'aumento dell'inflazione. Le vendite di aprile sono aumentate dello 0,5%, leggermente di più rispetto a marzo, quando sono crollate dell'1,2%. Gli economisti avevano previsto questo aumento, dopo dell’entrata in vigore degli aiuti governativi a sostegno di molte famiglie britanniche a basso reddito. Nel periodo febbraio-aprile 2023, le vendite sono aumentate dello 0,8% rispetto ai tre mesi precedenti, il maggiore aumento dall’agosto 2021.

"Aprile ha visto un sorprendente aumento delle vendite al dettaglio, nonostante le continue pressioni inflazionistiche", ha dichiarato Oliver Vernon-Harcourt, responsabile della vendita al dettaglio di Deloitte. "L'ambiente economico rimane incredibilmente difficile per molti, ma la fiducia dei consumatori sta lentamente migliorando rispetto ai minimi storici registrati lo scorso anno".

Emma Mogford, gestore di fondi del Premier Miton Monthly Income Fund, ha affermato che l'aumento dei salari sta compensando parte della compressione del costo della vita. "Tuttavia, qualsiasi aumento della disoccupazione nel corso dell'anno potrebbe smorzare ancora una volta la fiducia", ha dichiarato.

L'inflazione è rallentata all'8,7% ad aprile, rispetto il 10,1% di marzo, ma si è trattato di un calo minore del previsto. Il governatore della Bank of England Andrew Bailey ha sottolineato che l'inflazione potrebbe rivelarsi "ostinata". I volumi delle vendite al dettaglio in aprile sono stati inferiori del 3,0% rispetto all'anno precedente. Le vendite di generi alimentari sono diminuite del 2,7% annuo, anche se si è trattato del secondo calo più piccolo dalla fine del 2021.

JD Sports Fashion ha dichiarato di aspettarsi che il proprio profitto supererà per la prima volta 1 miliardo di sterline ($ 1,26 miliardi) quest'anno; Marks & Spencer (MKS.L), uno dei rivenditori britannici più noti, ha previsto una modesta crescita dei ricavi. Su base mensile, le vendite di generi alimentari sono aumentate dello 0,7% dopo essere diminuite dello 0,8% a marzo.

Fonte: https://tinyurl.com/25j3ynjk

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Lunedì 29 Maggio 2023
Lunedì 29 Maggio 2023

Brasile - Camex azzera la tassa di importazione per 628 macchine industriali

Il Comitato Esecutivo di Gestione (Gecex) della Camera del Commercio Estero (Camex) ha deciso di azzerare, fino al 31 dicembre 2025, la tassa di importazione su 628 macchine e attrezzature. Circa l'80% delle merci non viene prodotto in Brasile.

Secondo Camex, la riduzione tariffaria consentirà alle aziende di importare merci per un valore superiore a 800 milioni di dollari. Dei 40 settori dell'economia che ne beneficeranno sono la metallurgia, l'elettricità e il gas, le automobili, la cellulosa e la carta. La maggior parte dei prodotti proviene da Stati Uniti, Cina, Germania e Italia. Delle 628 attrezzature che avranno zero tasse di importazione, 564 sono di produzione industriale all'estero e 64 per l'informatica e le telecomunicazioni.

 

Capsule di gelatina e concentrato proteico

Il comitato ha inoltre approvato un provvedimento antidumping per le capsule di gelatina utilizzate nell'assunzione di medicinali e integratori. In questo modo, l'input, che viene importato dal Messico e dagli Stati Uniti, riceverà tasse aggiuntive per evitare danni all'industria nazionale.

Dopo un'indagine condotta dalle autorità brasiliane del Dipartimento della difesa commerciale (Decom) del Dipartimento del Commercio Estero (Secex) del MDIC (Ministero dello Sviluppo, Industria, Commercio e Servizi), è stata verificata l'esistenza del dumping, considerato una pratica commerciale sleale”, sottolinea una nota della Camex.

Il provvedimento durerà cinque anni per l'input, comunemente utilizzato nelle farmacie, negli integratori alimentari e nei prodotti veterinari.

Per quanto riguarda i concentrati proteici, Gecex ha escluso il prodotto dall'Elenco delle Eccezioni alla Tariffa Esterna Comune del Mercosur (Letec), dopo aver verificato la capacità produttiva nel Paese.

Secondo Camex, l'inclusione di questo prodotto in Letec con aliquota 0% ha causato perdite all'industria nazionale e, quindi, ora torna alla tariffa consolidata in Mercosur (11,2%). Ciò consentirà al settore produttivo di competere in una maggiore parità di condizioni di prezzo e di continuare a investire nell'aumento della capacità produttiva e nella generazione di posti di lavoro e reddito nel Paese.

I concentrati sono presenti nelle proteine ​​della soia, consumate dagli sportivi.

 

Fonte: https://tinyurl.com/4e7zpejd

 

(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)

Ultima modifica: Lunedì 29 Maggio 2023
Lunedì 29 Maggio 2023

Le restrizioni portate dalla Brexit sono costate alle famiglie britanniche circa 7 miliardi di sterline

Le famiglie britanniche hanno pagato circa 7 miliardi di sterline dall’inizio della transizione post Brexit, per coprire il costo aggiuntivo delle barriere commerciali sulle importazioni dall'UE nel settore agroalimentare – come riportato dai ricercatori della London School of Economics (LSE).

L'ultimo report dell'università ha rilevato che le barriere commerciali hanno ostacolato le importazioni, facendo aumentare la spesa media di 250 sterline. Il costo del cibo in UK è aumentato vertiginosamente del 25% dal 2019: se le restrizioni commerciali post-Brexit non fossero entrate in vigore, questo sarebbe stato del 17%, quasi un terzo in meno.

La somma dell'impatto della Brexit su tutte le famiglie britanniche ha raggiunto la cifra di 6,95 miliardi di sterline. “Tra dicembre 2019 e marzo 2023, i prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati di quasi il 25%. Questa analisi suggerisce che in assenza di Brexit questa cifra sarebbe inferiore di 8 punti percentuali (ovvero il 30%)". L'anno scorso, il centro LSE per le prestazioni economiche aveva sottolineato come l'uscita dall'UE avesse aggiunto in media 210 sterline alle spese in generi alimentari dei consumatori britannici nei due anni fino alla fine del 2021, per un costo totale di 5,8 miliardi di sterline.

Negli ultimi dati riportati dell'Office for National Statistics, la misura dell'inflazione dei prezzi al consumo è scesa all'8,7% ad aprile, rispetto al 10,1% di marzo, ma l'inflazione alimentare nell'ultimo anno è rimasta elevata al 19%.

Il Fondo monetario internazionale ha esortato il Regno Unito ad abbassare le barriere non tariffarie, così da ridurre l'inflazione. In un controllo sull'economia UK, l'organismo con sede a Washington ha affermato che il governo dovrebbe lavorare per ridurre l'inflazione generata dalle barriere commerciali, soprattutto dopo l'accordo di Windsor tra Londra e Bruxelles.

Fonte: https://tinyurl.com/2bm2unfe

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Lunedì 29 Maggio 2023
Lunedì 29 Maggio 2023

L'economia portoghese è cresciuta quattro volte più velocemente della media OCSE

Secondo i dati diffusi il 24 maggio dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), l'economia portoghese è cresciuta quattro volte più velocemente della media OCSE durante il primo trimestre del 2023, registrando la seconda migliore performance tra i 38 paesi che compongono l'Organizzazione.

Fino a marzo, rispetto agli ultimi tre mesi del 2022, la crescita media nell'area OCSE è stata dello 0,4%. In Portogallo, la ricchezza prodotta è aumentata dell'1,6%, valore inferiore solamente a quello registrato dalla Polonia, il cui Pil è cresciuto del 3,9%.

La maggior parte dei Paesi OCSE ha mostrato una crescita contenuta, nonostante la media sia superiore allo 0,2% registrato nell'ultimo trimestre del 2022. Nell'Eurozona nel suo complesso si è registrata un'evoluzione leggermente positiva, passando dalla stagnazione dell'ultimo trimestre del 2022 a un aumento dello 0,1% nel primo trimestre di quest'anno.

Fonte: https://tinyurl.com/y9jrwu4w

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per il Portogallo)

Ultima modifica: Lunedì 29 Maggio 2023
Lunedì 29 Maggio 2023

Il Regno Unito collaborerà con le aziende di IA per trarre vantaggio dall’utilizzo delle nuove tecnologie

Il primo ministro britannico Rishi Sunak e i capi delle principali società di intelligenza artificiale OpenAI, Google DeepMind e Anthropic lavoreranno insieme per garantire che i cittadini UK traggano vantaggi e benefici dall’utilizzo delle nuove tecnologie - hanno affermato in una dichiarazione dopo l'incontro di mercoledì.

Sunak e i leader delle aziende - Sam Altman di OpenAI, Demis Hassabis di Google DeepMind e Dario Amodei di Anthropic - hanno discusso dei rischi posti dall'IA, dalla disinformazione e della sicurezza nazionale.

Hanno parlato anche delle strategie che i diversi laboratori stanno sviluppando per gestire i possibili rischi e delle nuove collaborazioni internazionali in termini di sicurezza e regolamentazione dell’intelligenza artificiale e la robotica avanzata.

Il Regno Unito ha dichiarato lo scorso marzo che dividerà la responsabilità relative allo sviluppo dell’IA tra i suoi dipartimenti per i diritti umani, la salute, la sicurezza interna e il mercato concorrenziale, invece di creare un nuovo organismo con conoscenze specifiche del settore.

Fonte: https://tinyurl.com/bdpdpdh8

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Lunedì 29 Maggio 2023
Giovedì 25 Maggio 2023

Le regole sull'immigrazione post-Brexit non stanno incoraggiando le aziende britanniche a formare nuovi lavoratori in UK

Le modifiche al sistema di immigrazione a seguito della Brexit non hanno incentivato le aziende UK ad investire nuovi fondi nel reclutamento e nella formazione di lavoratori britannici, secondo un rapporto del Chartered Institute of Personnel Development.

Il CIPD ha analizzato l’approccio che le aziende britanniche hanno avuto nell’adattarsi al sistema di immigrazione a punti, dalla sua introduzione nel gennaio 2021. Il nuovo sistema è stato lanciato per aiutare ad attrarre lavoratori altamente qualificati e colmare le carenze di personale. Tuttavia, le restrizioni nell’assumere lavoratori migranti non hanno incoraggiato le aziende britanniche a reclutare e formare lavoratori nel paese come era stato previsto.

"Il nuovo sistema d’immigrazione avrebbe dovuto incoraggiare le aziende ad investire maggiormente in lavoratori locali, ma in troppi casi ciò non si è verificato", ha dichiarato Ben Willmott, responsabile delle politiche pubbliche per il CIPD, invitando il governo a fare di più per sostenere l'occupazione e la formazione dei lavoratori nel paese.

Il primo ministro britannico Rishi Sunak sta affrontando diverse pressioni, tra le condizioni tese del mercato del lavoro e la resistenza politica all'aumento della migrazione. Nel 2019, il partito conservatore si era impegnato a ridurre la migrazione netta annuale al di sotto delle 250.000 unità, entro le prossime elezioni. Tuttavia, i dati sulla migrazione netta, che verranno pubblicati questa settimana, dovrebbero mostrare un balzo ad almeno 700.000, più del doppio dei 335.000 registrati nel periodo precedente al voto sulla Brexit.

Fonte: https://tinyurl.com/2s4ctxub

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Giovedì 25 Maggio 2023
Giovedì 25 Maggio 2023

Regno Unito - L'inflazione dei prezzi degli alimenti scende per il secondo mese consecutivo

Il tasso d’incremento dei prezzi alimentari è diminuito per il secondo mese consecutivo – come affermato dalla società di ricerca Kantar. I prezzi sono aumentati del 17,2% rispetto a un anno fa nelle quattro settimane fino a metà maggio, in calo rispetto al 17,3% del mese scorso. Questo è il terzo tasso più veloce registrato da Kantar dal 2008, anche se gli esperti prevedono che gli aumenti dei prezzi dei prodotti alimentari diminuiranno ulteriormente entro la fine dell'anno.

A fine mese il cancelliere Jeremy Hunt incontrerà numerosi produttori britannici per discutere del costo del cibo e cercare alternative per alleviare la pressione sui consumatori. Secondo Fraser McKevitt, responsabile della vendita al dettaglio e dei consumatori di Kantar, il leggero calo di maggio dell'inflazione dei prezzi dei generi alimentari è stata "senza dubbio una buona notizia per gli acquirenti". Tuttavia, un calo dell'inflazione non significa che i prezzi stanno diminuendo, ma solo che il tasso di aumento sta rallentando. I cittadini stanno cercando di risparmiare denaro, anche optando per prodotti equivalenti a marchio “proprio” dei supermercati - ha affermato McKevitt.

Nonostante le pressioni sui prezzi, i cittadini britannici hanno speso 218 milioni di sterline durante la settimana dell'incoronazione - come suggerisce la ricerca di Kantar. Lo spumante e il vino fermo hanno riscosso grande successo, con vendite in aumento rispettivamente del 129% e del 33%. L'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari sta contribuendo ad alimentare l'inflazione, che ha toccato il 10,1% nell'anno fino a marzo. I prezzi del cibo sono aumentati nell'ultimo anno dopo che l'impennata delle tariffe dell'energia ha fatto salire i costi di produzione - i prezzi all'ingrosso sono tuttavia in calo.

La scorsa settimana, il primo ministro Sunak ha tenuto un vertice a Downing Street, e martedì il cancelliere incontrerà i produttori alimentari per discutere dei prezzi elevati. Jeremy Hunt avrà una riunione anche con l'Autorità per la Concorrenza e i Mercati, circa le indagini sui mercati dei carburanti e dei generi alimentari.

"I prezzi sono ancora molto più alti rispetto a 12 mesi fa, attualmente a 1,60 sterline contro 1,30 sterline dell'anno scorso, ma i rivenditori sanno quanto sia importante offrire anche piccoli risparmi su prodotti di base come per esempio il latte". Ad aprile, Aldi, Lidl e Asda si sono uniti ad altri supermercati come Sainsbury's e Tesco per tagliare il prezzo del latte.

Fonte: https://tinyurl.com/2nxyww9m

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Giovedì 25 Maggio 2023
Giovedì 25 Maggio 2023

L’Economia circolare in Danimarca

Perché un’economia circolare?

L’importanza del passaggio verso forme di consumo più sostenibili per la Danimarca è dato dai dati stessi riguardanti gli alti livelli di consumo nel paese. Secondo il Global Footprint Network, il sovra-consumo danese rappresenta, infatti, il doppio della media mondiale. Allo stesso modo, secondo Statistics Denmark, nel 2018 la Danimarca ha avuto un consumo di risorse naturali di circa 23 tonnellate pro capite all'anno, tenendo conto anche delle importazioni e delle esportazioni. Il consumo danese è, quindi, significativamente superiore alla media UE di circa 15 tonnellate pro capite.

Il piano di azione per l’economia circolare

The Danish Government's Action Plan for Circular Economy” rappresenta il piano nazionale volto alla prevenzione ed alla gestione dei rifiuti nell’arco temporale che va dal 2020-2032 varato dal Governo danese.

Tale piano descrive gli obiettivi, gli indicatori, le politiche e le iniziative previste dalla Danimarca verso l’intera catena del valore circolare, catena questa, che va dalla progettazione, al consumo, sino alla gestione dei rifiuti. Oltre a diverse iniziative lungo tutta la catena del valore in generale, il piano di azione per l’economia circolare, si concentra su tre aree aventi un impatto ambientale e climatico significativo quali: biomasse, edilizia e plastica. Il piano d’azione per l’economia circolare contiene un totale di centoventinove iniziative, molte delle quali sono incluse anche nel piano per il clima delle nazioni unite.

Gli effetti della strategia danese

Entrando più nello specifico e comparando le attività del governo danese con i parametri prefissati dalla UE, nel 2019 è stato riciclato circa il 44% dei rifiuti urbani; gli obiettivi dell'UE sono stati fissati per aumentare questo tasso ad almeno il 55% nel 2025, al 60% nel 2030 e al 65% nel 2035 in tutti gli Stati membri.

  • Nel 2018 è stato riciclato circa il 63% dei rifiuti di imballaggio provenienti da famiglie e imprese; gli obiettivi dell'UE sono stati fissati per aumentare questa percentuale al 65% nel 2025 e al 70% nel 2030 in tutti gli Stati membri.
  • Nel 2019 la Danimarca ha generato circa 12,7 milioni di tonnellate di rifiuti; questi includono rifiuti alimentari, di imballaggio, tessili ed elettronici e vari altri tipi di rifiuti. Di questi, il 28% proviene dalle famiglie, il 40% da costruzioni e demolizioni e il 32% da altre industrie. In percentuale sul totale dei rifiuti prodotti, il 44% è stato riciclato, il 29% è stato incenerito, mentre il 24% è stato utilizzato per altre forme di recupero e il 3% è stato inviato in discarica.
  • Nel 2019, il trattamento dei rifiuti ha rappresentato circa il 4,9% delle emissioni totali di Co2 e, in Danimarca, la maggior parte di queste emissioni proveniva dall'incenerimento dei rifiuti.

Oggi gli impianti di incenerimento danesi presentano una sovra capacità di circa 700.000 tonnellate rispetto alla quantità di rifiuti idonei all'incenerimento prodotti in Danimarca.

Il Riciclo quale Forma di Sostengo Sociale

Un altro effetto da non sottostimare quando si parla di economia circolare e di sostenibilità, sono gli effetti diretti sulla sfera sociale della popolazione. Su tale corrente, se avrete svolto un viaggio in Danimarca, vi sarà sicuramente capitato di imbattervi in individui che girano per la città raccogliendo le vostre e le altre lattine abbandonate, che siano di una bibita gassata o di una birra appena consumata.

Questo fenomeno è dovuto proprio alla strategia circolare presente sul territorio danese che conferisce ai cittadini stessi la possibilità/responsabilità di partecipare attivamente alla catena di riciclaggio circolare, il tutto, incentivato da un ritorno economico per ogni lattina, bottiglia riciclata.

È chiaro, dunque, come questo forma di compenso monetario possa assumere le forme di un incentivo per la popolazione danese a fare ognuno la sua parte e, al tempo stesso, possa arrivare ad assumere le forme di un sostegno sociale per persone che si trovano a vivere condizioni economiche meno agiate.

Conclusioni

Che il cambiamento climatico stia assumendo sempre più le forme di un’emergenza mondiale è un dato ormai consolidato; questa consapevolezza pone, quindi, tutti i paesi verso nuove sfide e la Danimarca, come stiamo vedendo, è fortemente decisa a cavalcare quest’onda di cambiamento.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Venerdì 9 Giugno 2023
Martedì 23 Maggio 2023

Le preferenze dei consumatori danesi

Quadro generale

Stando ai dati raccolti dalla Camera di Commercio Danese, per il popolo danese la categoria più rilevante in termini di quota di transizioni e di consumi è quella relativa all’abbigliamento, scarpe e accessori; categoria questa che rappresenta circa un sesto delle transazioni e più di un quinto dei consumi. Allo stesso tempo, anche le spese di viaggio risultano tra quelle predilette dai danesi, le quali rappresentano il 17% dei consumi, mentre i generi alimentari mantengono i loro livelli constanti se comparati con i livelli precrisi energetica.

Proprio riguardo all’attuale crisi energetica (scaturente dal conflitto in Ucraina), se si tiene conto del contesto economico attuale, caratterizzato da un aumento costante dell’inflazione e da un conseguente aumento dei tassi di interesse, possiamo affermare che le abitudini di spesa dei consumatori danesi sono certamente cambiate, ed oggi, la parola d’ordine pare essere il “risparmio”.

I consumi danesi in numeri

Sulla base dei dati raccolti dal Boston Consulting Group (BCG), la fiducia dei consumatori danesi è diminuita nell’ultimo anno e mezzo e il 70% di loro prevede un peggioramento della situazione a causa di ulteriori aumenti dei prezzi. Di conseguenza, il 68% dei consumatori prevede di ridurre le spese e solo 1 su 10 di poter aumentare i risparmi. Allo stesso tempo, le donne riferiscono maggiori preoccupazioni finanziarie rispetto agli uomini e sono più preoccupate di dover attingere ai propri risparmi. Quanto alle generazioni più giovani e a quelle più anziane, esse risultano essere ugualmente preoccupate per il futuro, con la Gen Z e i Millennials che prevedono di aumentare i propri risparmi più della Gen X e dei Boomer.

Quanto all’inflazione, essa rimane elevata e l’aumento dei tassi d’interesse, connessi all’incertezza sul futuro, hanno portato a una diminuzione della fiducia dei consumatori in Danimarca. L’ultima indagine della BCG, ha rilevato che il 68% dei danesi prevede di spendere meno, il 70% prevede un aumento dei prezzi e solo il 12% prevede di poter aumentare i risparmi nei prossimi sei mesi. Previsioni queste che preoccupano l’economia danese e l’intero settore del commercio al dettaglio.

Infine, particolarmente interessante, è la controtendenza del Paese nei confronti delle nuove forme di acquisto online. Il popolo danese, infatti, continua a prediligere una forma di acquisto prevalentemente dal vivo. Qui, a causa (o grazie) alle leggi sul lavoro danesi si assiste ad una inusuale assenza di colossi dell’e-commerce, uno fra tutti, Amazon – nel paese diritto del lavoro e trasparenza finanziaria, risultano essere dei capisaldi della politica monetaria danese – capostipite delle società tecnologiche antisindacali che richiedono una forza lavoro numerosa ma a basso costo, per consentirle di rimanere competitive e redditizie al tempo stesso e, alle cui condizioni, la forza lavoro danese non è intenta a sottostare.

I Metodi di Pagamento

Quanto alle forme di pagamento predilette dal popolo danese, vediamo come la trasformazione digitale stia progredendo rapidamente in questi anni e, proprio la Danimarca e gli altri Paesi nordici sono attualmente tra i Paesi più digitalizzati al mondo. La digitalizzazione porta con sé dei cambiamenti e quelli più evidenti riguardano il modo in cui acquistiamo e paghiamo i beni e il modo in cui trasferiamo liquidità tra di noi. Ma l'aumento della digitalizzazione e le nuove tecnologie digitali possono anche influire sul potenziale di crescita dell'economia e sugli sviluppi del mercato del lavoro. Anche i prezzi dei beni, il commercio, la stabilità del settore finanziario e il modo in cui calcoliamo l'economia digitale sono influenzati dalla digitalizzazione.

Quanto al contante, questo viene utilizzato sempre meno negli scambi fisici in Danimarca, ma è ancora impiegato come riserva di valore per i pagamenti da persona a persona. Per dare una più concreta visione d’insieme, sappiamo che il 12% dei pagamenti nel commercio fisico sono effettuati in contanti; il 3% del PIL Danese è rappresentato dal contante in circolazione, con un aumento del valore di quest’ultimo di circa sette miliardi di corone negli ultimi due anni.

Quanto ai pagamenti elettronici, ogni giorno vengono mosse 24.000 miliardi di corone danesi. La Danimarca si colloca al primo posto in Europa per utilizzo dei pagamenti elettronici e i danesi, infatti, usano le loro carte il pagamento 300 volte all’anno. In un anno, più di 8.700 miliardi di corone passano attraverso i sistemi, un valore, questo, pari a più di quattro volte il prodotto interno lordo (PIL) danese.

Conclusioni

La Danimarca continua quindi a mostrarsi come un paese solido nonostante le sfide del momento, con un’ottica fortemente proiettata nel futuro ma attenta alla salvaguardia dell’economia e dell’imprenditorialità interna che combina l’impiego del digitale per le loro transazioni ad una non rinuncia per gli acquisti direttamente nei punti vendita fisici.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Martedì 23 Maggio 2023
Martedì 23 Maggio 2023

Imposta sulle società negli EAU: il Consiglio esamina i piani per l'attuazione del regime

L'Autorità fiscale federale (FTA) lancerà quattro progetti di trasformazione volti a migliorare la competitività degli Emirati Arabi Uniti e a realizzare la loro visione del futuro.

Un pacchetto Muwafaq è stato progettato per migliorare la facilità di fare affari e la conformità fiscale delle piccole e medie imprese (PMI).

Altri progetti includono il sistema di fatturazione elettronica e il sistema di tassazione delle imprese.

Questo è avvenuto mentre lo Sceicco Maktoum bin Mohammed bin Rashid Al Maktoum, Primo Vice-Ruler di Dubai, Vice-Primo Ministro e Ministro delle Finanze degli EAU, ha presieduto la seconda riunione del Consiglio di Amministrazione della FTA per il 2023.

Fonte: https://bit.ly/432yztJ

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti)

 

Ultima modifica: Martedì 23 Maggio 2023