Notizie mercati esteri

Giovedì 11 Maggio 2023

Lo stato spenderà 45 miliardi di corone per gli investimenti nella rete ferroviaria

Lo stato spenderà quest’anno 45 miliardi di corone per gli investimenti nella rete ferroviaria ceca. Lo ha indicato il ministro dei trasporti Martin Kupka.

La maggior parte degli investimenti andrà a coprire i costi della modernizzazione delle tratte esistenti. Un altro importante capitolo di spesa è l’installazione del nuovo sistema di sicurezza per la circolazione ferroviaria ETCS. L’Amministrazione delle Strade Ferrate avrà quest’anno a disposizione complessivamente 70 miliardi di corone, uno dei bilanci più importanti negli ultimi anni.

Tra i lavori in programma per quest’anno c’è anche l’adeguamento del tratto ferroviario, che verrà utilizzato per il collegamento tra il centro e l’aeroporto nella capitale. Negli ultimi anni i tempi dei lavori si sono diluiti. “Sono fiducioso che nel 2030 andremo in aeroporto con il treno” ha detto il ministro Kupka.

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Fonte: https://bit.ly/3LUnHGT

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Giovedì 11 Maggio 2023
Giovedì 11 Maggio 2023

L’economia ceca ha registrato nel primo trimestre una fase di stagnazione

L’economia ceca ha registrato nel primo trimestre di quest’anno una fase di stagnazione. Lo indica la prima stima dell’andamento del PIL dell’Ufficio di Statistica Ceco.

Rispetto a un anno fa l’economia ceca ha registrato nel primo trimestre un calo dello 0,2%. Rispetto al trimestre precedente l’economia è invece aumentata dello 0,1% interrompendo quindi la serie di cali congiunturali, che hanno portato l’economia ceca in recessione tecnica.

L’andamento del PIL nel confronto trimestre su trimestre e anno su anno è stato influenzato in maniera positiva dalla domanda estera. Continua invece l’influenza negativa del calo della spesa per i consumi delle famiglie” ha indicato l’ufficio di statistica. Per la prima volta negli ultimi anni hanno registrato una frenata anche gli investimenti.

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Fonte: https://bit.ly/41qWce0

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Giovedì 11 Maggio 2023
Giovedì 11 Maggio 2023

La Serbia intende stanziare 15 miliardi di euro per investimenti prioritari nel settore energetico

Il ministro Dubravka Đedović ha dichiarato il 9 maggio, all'apertura del Forum energetico di Belgrado 2023 (BEF), che la Serbia deve soddisfare la crescente domanda industriale di energia elettrica, così come le esigenze dei cittadini, attingendo dalle fonti nazionali.

Ha annunciato che il governo adotterà un piano di investimenti prioritari nel settore dell'energia per un valore di un minimo di 15 miliardi di euro. Di questi, dieci miliardi saranno stanziati per le nuove infrastrutture, mentre i restanti fondi saranno investiti nel settore della trasmissione e della distribuzione di elettricità, petrolio e gas.

Đedović ha delineato puntualmente il progetto delle centrali solari autobilanciate con una potenza totale di 1 GW, nonché quello della centrale idroelettrica reversibile di Bistrica. Secondo il Ministro, si sta valutando la fattibilità e la redditività economica relativa al progetto dell'impianto idroelettrico reversibile Đerdap 3.

L'obiettivo è che la Serbia abbandoni il carbone al più tardi entro il 2050, ha dichiarato. Aggiungendo che "non esiste una bacchetta magica" o soluzioni rapide, ma è necessaria una pianificazione scrupolosa. I Paesi dell'UE che affrontano le stesse sfide sanno quante risorse sono necessarie per raggiungere l’obiettivo, ha precisato Đedović aggiungendo che la Romania ha dovuto prendere decisioni difficili da un giorno all'altro.

I membri della Comunità Energetica dovrebbero lavorare per garantire un'esenzione dalla tassa transfrontaliera sulla CO2, altrimenti le entrate andranno all'esterno, all'UE, e la Serbia perderà i fondi necessari per la transizione energetica, ha avvertito il direttore del Segretariato della Comunità dell'energia Artur Lorkowski.

Gli esportatori di elettricità potranno essere esentati fino al 2030 solo se i mercati dell'elettricità della regione saranno integrati con l'UE sotto forma di fusione di mercato, ha spiegato. Inoltre, i membri della Comunità Energetica dovrebbero sviluppare sistemi di scambio di emissioni pienamente funzionali entro il 2030, ha aggiunto Lorkowski. La Comunità Energetica sostiene i Balcani occidentali nella creazione di un meccanismo regionale che consenta di equiparare il prezzo delle emissioni di CO2 a quello dell'UE.

Sulla scorta di quanto ha affermato, la tassa transfrontaliera dovrebbe incoraggiare i Paesi della regione a compiere quei passi fondamentali, che avrebbero dovuto essere compiuti diversi anni fa, verso la transizione verde. Inoltre, ha sottolineato, che quest’ultima rafforzerà la regione e ne aumenterà la competitività in Europa.

La due giorni del BEF 2023, organizzata dal portale Balkan Green Energy News e dalla Camera di Commercio serba, ha riunito a Belgrado i rappresentanti dei governi e delle maggiori aziende per discutere della transizione energetica nell'Europa sudorientale. Alla più grande conferenza sull'energia della regione hanno partecipato 400 persone provenienti da 28 Paesi, compresi i rappresentanti di organizzazioni internazionali.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Serba)

Ultima modifica: Giovedì 11 Maggio 2023
Giovedì 11 Maggio 2023

Il RCF ha assegnato 2,34 milioni di euro a cinque consorzi serbi

L'8 maggio il Regional Challenge Fund (RCF) ha assegnato 2,34 milioni di euro, sotto forma di sovvenzioni per l'acquisto di attrezzature, per la realizzazione di opere infrastrutturali e per la formazione del personale, a cinque dei consorzi degli istituti scolastici serbi di maggior successo che lavorano a stretto contatto con le aziende per rafforzare l'istruzione professionale e duale, e che hanno presentato domanda per il secondo bando pubblico del Fondo.

Al secondo bando hanno mostrato interesse candidandosi 123 istituti appartenenti a sei economie dei Balcani occidentali, tra cui 19 serbi. I consorzi selezionati dalla Serbia sono stati cinque, di cui tre istituti di istruzione superiore e due istituti di istruzione secondaria, per un totale di 29 aziende.

Tra i progetti premiati, domina il settore dell'ingegneria meccanica e della lavorazione dei metalli; cinque sono progetti di consorzi guidati dall'Accademia di studi tecnici ed educativi applicati (Niš), dalla Facoltà di ingegneria meccanica di Niš, dalla Scuola di meccanica e del traffico di Čačak, dalla Facoltà di scienze tecniche di Kragujevac e dalla Scuola del traffico e della tecnica di Zemun.

I fondi stanziati saranno utilizzati per investimenti in attrezzature, infrastrutture e formazione del personale negli istituti di istruzione professionale, nelle scuole secondarie, nelle facoltà universitarie e nelle accademie di studi professionali, che svolgono attività di formazione cooperativa in collaborazione con le aziende.

 

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Giovedì 11 Maggio 2023

L’interscambio commerciale della Serbia, marzo 2023

Secondo i dati dell'Ufficio statistico serbo, nel periodo gennaio-marzo 2023 la Serbia ha:

- esportato merce per un valore di 7309,70 milioni di euro, con un aumento del 15,80% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso;

- importato merci per 9413,50 milioni di euro, con un aumento del 0,70% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

Gli scambi complessivi delle merci sono stati pari a 16723,20 milioni di euro, con un aumento del 6,80% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

Espresso in euro, il deficit è di 2103,80 milioni, con una riduzione del 30,70% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

La copertura delle importazioni rispetto alle esportazioni è del 77,60% ed è maggiore rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, quando era del 67,50%.

L’interscambio commerciale è stato maggiore con i paesi con i quali la Serbia ha firmato accordi di libero scambio. Gli Stati membri dell'UE rappresentano il 59,30% dell’interscambio totale. L’Italia è stata il terzo cliente (467,50 milioni di euro) ed il quarto fornitore (636,50 milioni di euro) della Serbia, nonché uno dei principali investitori stranieri nel Paese.

 

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Giovedì 11 Maggio 2023

93 km di autostrada climatizzata a Dubai: come il progetto proposto collegherà 3 milioni di residenti

Uno sviluppatore di città sostenibili con sede a Dubai punta a creare la prima struttura ad anello chiuso al mondo intorno a una città. Chiamato "The Loop", il progetto prevede un'autostrada ciclabile climatizzata di 93 km intorno a Dubai. Il progetto mira a collegare più di 3 milioni di residenti a servizi e luoghi chiave in pochi minuti, a piedi e in bicicletta.

Le foto pubblicate da URB mostrano una struttura chiusa che gira intorno alla città. Il progetto collega tutti i quartieri a più alta densità di Dubai.

Ci saranno diversi punti di ingresso e di uscita lungo il Loop; il piano prevede fattorie verticali e parchi.

Il Loop sarà una struttura chiusa con "raffreddamento evaporativo" per controllare la temperatura. Fornirà un "ambiente climatizzato tutto l'anno" per rendere gli spostamenti a piedi e in bicicletta il principale mezzo di trasporto degli abitanti di Dubai.

Secondo URB, utilizzerà "il 100% di energia rinnovabile utilizzando l'energia cinetica", mentre tutta l'acqua sarà riciclata per l'irrigazione. Inoltre, sarà caratterizzato da fattorie verticali per la sicurezza alimentare.

Fonte: https://bit.ly/42KgSi7

 

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti)

 

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Giovedì 11 Maggio 2023

EAU: La piattaforma tecnologica immobiliare di Dubai offre Golden Visa agli investitori

Gli investitori in cerca di un Golden Visa possono ora ottenere il permesso di residenza di 10 anni negli Emirati Arabi Uniti investendo Dh2 milioni o più nel mercato immobiliare di Dubai in rapida crescita, attraverso la piattaforma tecnologica immobiliare online Stake.

È la prima volta che a Dubai gli investitori possono ottenere un visto d'oro attraverso una piattaforma di investimento digitale.

Mentre gli investimenti immobiliari richiedono in genere ingenti capitali iniziali e comportano un elevato livello di rischio nel caso di progetti off-plan, gli investitori a livello globale possono iniziare a operare sulla piattaforma a partire da soli Dh500.

Inoltre, gli investitori immobiliari e gli utenti finali possono ottenere il Golden Visa investendo Dh2 milioni in un immobile. Anche i promotori immobiliari locali stanno facilitando l'ottenimento del visto d'oro per gli acquirenti di immobili.

Il visto d'oro è stato un'attrazione importante per gli investitori stranieri che cercano una residenza a lungo termine negli Emirati Arabi Uniti, in particolare dai Paesi del Medio Oriente e del Nord Africa (Mena), dal Subcontinente indiano, dall'Europa e dalla Russia, tra gli altri.

Oltre agli investitori immobiliari, il visto d'oro è concesso anche a scienziati, professionisti altamente qualificati e studenti di talento.

Fonte: https://bit.ly/42JoJwg

 

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti)

Ultima modifica: Giovedì 11 Maggio 2023
Giovedì 11 Maggio 2023

Dubai: firmato un accordo per sfruttare 1,3 trilioni di dollari di commercio globale di materiali riciclabili

L'incontro ha esaminato le proiezioni degli Emirati Arabi Uniti per un'economia circolare più verde, con particolare attenzione al consumo di materiali, acqua ed energia.

In occasione dell'inaugurazione del Chief Future Officer Forum, è stato firmato un accordo tra la Global Recycling Foundation e il World Sustainable Business Forum (WSBF). L'accordo non solo sfrutterà il commercio globale di materiali riciclabili, valutato in 1,3 trilioni di dollari, ma dovrebbe anche contribuire al futuro sostenibile della tecnologia.

Gli organizzatori del forum, tenutosi presso il Museum of the Future di Dubai, hanno aggiunto che l'accordo giunge in un "momento opportuno in cui gli Emirati Arabi Uniti ospiteranno la COP 28 nel corso dell'anno e il 2023 sarà dichiarato Anno della Sostenibilità".

"L'industria del riciclaggio vale 1.300 miliardi di dollari e con la firma di questo accordo siamo molto ottimisti sul fatto che questo creerà una consapevolezza sulla necessità di integrare gli obiettivi di riciclaggio nel prossimo incontro COP28", ha osservato Ranjit Singh Baxi, fondatore del Global Recycling Day.

Fonte: https://bit.ly/3NWc3hv

 

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti)

Ultima modifica: Giovedì 11 Maggio 2023
Giovedì 11 Maggio 2023

EAU: Il Ministero lancia un nuovo sondaggio per i proprietari di aziende e gli imprenditori sul CEPA

Il Ministero dell'Economia ha annunciato il lancio di un nuovo sondaggio rivolto ai proprietari di aziende, agli industriali e agli imprenditori degli Emirati Arabi Uniti, al fine di ottenere le loro opinioni e i loro input in vista dei negoziati per i prossimi Accordi globali di partenariato economico (CEPA). Il sondaggio contribuirà a definire i parametri delle discussioni con Cile, Vietnam, Ucraina, Kenya, Pakistan e Thailandia ed è aperto a tutte le parti interessate per garantire il massimo beneficio dall'ultima serie di accordi.

Il sondaggio comprende un totale di sei sezioni, che coprono aree quali l'attuale accesso al mercato nei Paesi interessati, il potenziale commerciale e di investimento, le barriere al commercio e il ruolo del governo nel facilitare le esportazioni e gli investimenti. Le risposte saranno utilizzate dal Ministero per garantire un accordo ottimale per le imprese degli Emirati Arabi Uniti, sia attraverso un accesso al mercato più agevole e senza interruzioni per le esportazioni, sia creando il giusto clima per gli investitori degli Emirati Arabi Uniti nei Paesi partner.

S.E. Juma Alkait, Sottosegretario aggiunto per il Settore Affari Commerciali Internazionali, ha dichiarato che “il settore privato è un partner essenziale negli sforzi degli EAU per promuovere il commercio estero e la crescita economica. Riconosciamo che le imprese affrontano sfide e opportunità uniche in mercati diversi e dobbiamo assicurarci che i nostri accordi commerciali riflettano queste realtà per garantire il massimo ritorno al settore privato".

Fonte: https://bit.ly/3py1oQ1

 

 

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Ultima modifica: Giovedì 11 Maggio 2023
Giovedì 11 Maggio 2023

Rifiuti da imballaggi: nuove norme in Germania e Austria

Tra le misure volte a rendere l’economia dell’UE efficiente e sostenibile e a ridurre l’inquinamento, il Green Deal Europeo prevede delle norme specifiche sugli imballaggi. I rifiuti di imballaggio hanno un grande impatto sull’ambiente e crescono spesso a un ritmo più rapido del PIL. Negli ultimi 10 anni sono aumentati di oltre il 20% nell'UE e, in assenza di interventi, si prevede un ulteriore aumento del 19% entro il 2030. Tutti i Paesi sono

L’attuazione delle direttive in Italia si è concentrata in particolar modo sul riciclaggio. I dati diffusi dal CONAI - Consorzio Nazionale Imballaggi riportano che nel 2021 l’Italia ha avviato a riciclo il 73,3% degli imballaggi immessi sul mercato: 10 milioni e 550mila tonnellate. Una percentuale in leggera crescita rispetto al record del 2020, in cui si era toccato un livello di avvio a riciclo che sfiorava il 73% e che ha ha già superato il 65% di riciclo totale chiesto dall’Europa ai suoi Stati membri entro il 2025. Germania e Austria hanno invece aggiornato recentemente le loro norme.

In Germania, la più recente legge sugli imballaggi (VerpackG) è entrata in vigore nel 2019, sostituendo la precedente ordinanza (VerpackV). La legge ha attuato nel 2021-2022 le disposizioni della direttiva sulla riduzione della plastica monouso, e sul riutilizzo dei materiali. Gli aggiornamenti della VerpackG hanno previsto un aumento della percentuale di riciclaggio e riutilizzo di tutti gli imballaggi: la percentuale di vetro, metallo e alluminio riciclati è passata dall’80% al 90% dal 2019 al 2022; carta, cartoncino e cartone dall’85% al 90%; gli imballaggi composti dal 55% al 70%. Tra i nuovi obblighi anche la registrazione degli imballaggi nel registro LUCID da parte di tutte le aziende che commercializzano in Germania.

In Austria è invece entrata in vigore una nuova legge a gennaio 2023. Questa prevede, in aggiunta all’obbligo di partecipazione al sistema, che i venditori esteri nominino per lo smaltimento un delegato domiciliato in Austria. Inoltre, i produttori stranieri che forniscono in Austria consumatori finali diversi da quelli privati, e che desiderano farsi carico dello smaltimento degli imballaggi dei propri rivenditori austriaci, hanno l’obbligo di nominare un delegato o mandatario accreditato da un notaio.

Altri cambiamenti importanti introdotti da gennaio 2023 riguardano:

  • La segnalazione e la partecipazione ai costi di bonifica del territorio da parte delle aziende che commercializzano in Austria prodotti e imballaggi in plastica mono uso
  • La rendicontazione del contenuto riciclato delle bottiglie in PET (che dovrà raggiungere il 30% entro il 2030)
  • La classificazione sotto la categoria “plastica” anche delle “bioplastiche”
  • La rendicontazione dell'uso di imballaggi riutilizzabili e della loro circolazione

Per quanto riguarda quest’ultima, il legislatore ha inoltre introdotto delle nuove categorie di rendicontazione, che dovranno essere correttamente compilate per i diversi tipi di imballaggio: le aziende sono tenute a segnalare gli imballaggi riutilizzabili immessi sul mercato per la prima volta, quelli che hanno lasciato il magazzino nell’anno precedente e quelli smaltiti in loco, suddividendoli per categoria tariffaria e per tipologia di materiale.

Al fine di garantire l’applicazione della legge del Green Deal, il legislatore ha stabilito una sanzione per le violazioni. Le sanzioni interessano qualsiasi azienda che dispone di un audit per il periodo di riferimento dal 2022 in poi. Se più del 5% per materiale di imballaggio viene dichiarato troppo poco, secondo il legislatore deve essere applicata una sanzione del 20% del deficit.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Germania)

Ultima modifica: Giovedì 11 Maggio 2023