Economia

Venerdì 2 Dicembre 2022

Polonia - Le vendite al dettaglio crescono più lentamente del previsto

Le vendite al dettaglio a prezzi costanti in ottobre sono aumentate del 0,7 % rispetto all’anno scorso. Si tratta di un aumento inferiore a quanto previsto dagli esperti, che prevedevano che questo indicatore sarebbe stato superiore al 3%. Gli analisti notano che si prevedono deboli dati di vendita in inverno. La situazione finanziaria delle famiglie è storicamente debole. Abbiamo a che fare con un rallentamento economico.

Probabilmente i dati di novembre potrebbero distorcere leggermente questa immagine a causa della Coppa del Mondo di calcio in corso, che può incoraggiare i polacchi a fare più spese. In teoria l’inflazione alta dovrebbe sostenere la crescita delle vendite al dettaglio, ma l’aumento dei prezzi causa anche volontà di risparmio sulla spesa.

Fonte: POLONIA OGGI

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

 

Ultima modifica: Venerdì 2 Dicembre 2022
Venerdì 2 Dicembre 2022

Le ultime previsioni dell'OCSE sulla Polonia

L'OCSE prevede che sebbene l'inflazione aumenterà quest'anno, la crescita economica è prevista nel 2024. L’inflazione, quindi, rallenterà e l'economia si riprenderà lentamente grazie ai fondi dell'UE. Il principale fattore che influenza l'economia è l'incertezza delle operazioni militari in Ucraina. Inoltre, i disaccordi tra UE e Polonia sulla magistratura possono ritardare l'erogazione dei fondi dall'UE.

Una rapida fine della guerra darebbe sicuramente una spinta all'economia. Si prevede di proseguire la politica fiscale dello Stato sotto forma di scudo antinflazionistico, riduzione dell'IVA e delle accise sui prodotti alimentari. Verranno inoltre mantenuti i sussidi per il riscaldamento.

L'obiettivo principale della politica fiscale dovrebbe continuare ad essere la protezione delle famiglie, nonché la diversificazione delle potenziali fonti energetiche. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, l'istruzione degli anziani e dei disoccupati sembra avere un'importanza fondamentale.

Fonte: POLONIA OGGI

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

 

Ultima modifica: Mercoledì 7 Dicembre 2022
Data evento

Gio, 25 Aprile, 2024 - 06:44

Iscrizioni non ancora aperte.
New York e online
25 Aprile 2024 -

La Italy-America Chamber of Commerce, in collaborazione con la Camera di Commercio Treviso-Belluno Dolomiti, Assocamerestero, Venicepromex e Piazza Italia, organizza l’evento "The world economy in metamorphosis: How to deal with discontinuity and continuous exogenous shocks” (L'economia mondiale in metamorfosi: come gestire la discontinuità ed i continui shock esogeni).

L’evento si svolgerà a New York venerdì 2 dicembre dalle 15:00 - alle 18:00 (orario italiano), e potrà essere seguito on line con traduzione simultanea in italiano.

Per accedere gratuitamente all’evento: https://us02web.zoom.us/j/82950480730

 

PROGRAMMA:

  • 15.00

Saluti di benvenuto

Mario Pozza, Presidente di Assocamerestero

Alberto Milani, Presidente della IACC NY

  • 15:15 

Dove è diretta l'economia mondiale? (Where is the World Economy Headed?) 

Dominick Salvatore, Università di Fordham

  • 15:30

Il ruolo degli investimenti diretti esteri nel rafforzamento di un nuovo percorso di sviluppo (The Role of Foreign Direct Investment in Strengthening a New Development Path)

Dominick Salvatore, Università di Fordham

Alessandro Minello, Università Ca' Foscari

Fred Campano, Università di Fordham

  • 16:00

Q&A possibilità di rivolgere domande

 

Per maggiori informazioni: https://bit.ly/3XnCLlr

 

Lunedì 21 Novembre 2022

Polonia - turbolenze sui mercati finanziari che potrebbero riguardare lo zloty

"Dopo l'esplosione di martedì, il tasso di cambio EUR/PLN è salito fino a 4,78 nella sessione asiatica, ma mercoledì mattina era già scivolato sotto 4,71 PLN" ha commentato l'analista Bartosz Sawicki.

La rapida stabilizzazione del mercato è probabilmente il risultato delle conclusioni secondo cui l'esplosione nei pressi di Hrubieszów è stata causata dalle forze antiaeree ucraine.

Nonostante ciò, la questione dell'esplosione potrebbe limitare il rafforzamento della valuta polacca, che in questo quadrimestre ha guadagnato diversi punti percentuali rispetto all'euro, al dollaro e al franco. Se le turbolenze dovessero tornare sui mercati globali, lo zloty potrebbe indebolirsi. 

Fonte: POLONIA OGGI

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Lunedì 21 Novembre 2022
Lunedì 21 Novembre 2022

EAU: Nuova politica dei prezzi per i beni di consumo di base

Il governo degli Emirati Arabi Uniti ha adottato una nuova politica dei prezzi per i beni di consumo di base.

In base alle nuove normative, i rivenditori non possono aumentare i prezzi di nove prodotti specifici senza l’approvazione del Ministero dell’Economia.

Il ministero garantirà l’impegno da parte dei punti vendita nel fissare i prezzi di prodotti alimentari essenziali in conformità con la direttiva.

I prodotti includono: oli da cucina, uova, latticini, riso, zucchero, pollame, legumi, pane e grano. Altre tipologie di alimenti possono essere aggiunte in base all’andamento dei prezzi.

La nuova politica si concentra sullo sviluppo di meccanismi equi e procedure efficaci per regolare il rapporto tra fornitori di materie prime, punti vendita e consumatori.

All’inizio di quest’anno, il Ministero dell’Economia aveva già approvato una legge volta a contenere gli aumenti dei prezzi dei prodotti alimentari.

Sulla base della nuova disposizione, i fornitori dovranno giustificare eventuali aumenti di prezzo di alcuni degli articoli più ricercati come latte fresco e secco, pollo e uova fresche, pane, farina, zucchero, sale, riso e legumi, olio da cucina, acqua minerale e altri.

Il Consiglio dei Ministri ha anche adottato una nuova politica per sostenere i prodotti locali modificando la politica di esenzione doganale. L’esenzione sarà ora solo per i materiali importati che non sono disponibili localmente.

Il Consiglio dei Ministri ha, inoltre, adottato una decisione in merito agli standard, ai requisiti e ai controlli dei comitati di sorveglianza per le società che svolgono le loro attività in conformità con le disposizioni della Shariah.

Fonte: https://bit.ly/3AAvbKp

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti)

Ultima modifica: Lunedì 21 Novembre 2022
Lunedì 21 Novembre 2022

Rep. Ceca - L’inflazione ad ottobre ha registrato una brusca frenata

L’inflazione ad ottobre ha registrato una brusca frenata. Lo indicano le rilevazioni dell’Ufficio di Statistica Ceco.

Ad ottobre i prezzi sono saliti in media rispetto a un anno fa del 15,1%. I prezzi hanno registrato un calo del 1,4% rispetto al mese precedente.

L’evoluzione favorevole di ottobre è stata influenzata in particolare dai costi dell’energia elettrica, in calo di quasi il 54%. A contribuire alla frenata, inoltre, sono stati alcuni interventi governativi, tra cui il pagamento degli oneri per le rinnovabili dalla fiscalità generale o l’avvio della tariffa agevolata.

Fonte: https://bit.ly/3VhYdGO

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Lunedì 21 Novembre 2022
Lunedì 21 Novembre 2022

L'economia polacca frenerà secondo gli ultimi dati della Commissione Europea

Venerdì 11 la Commissione Europea ha modificato le previsioni sull'inflazione e sulla crescita del PIL polacco. Nella proiezione di luglio, la Commissione Europea ha previsto che il PIL polacco crescerà del 5,2% nel 2022 e del 1,5% nel 2023. Attualmente la Commissione Europea prevede che la crescita del PIL polacco sarà del 4,0% nel 2022, rallenterà allo 0,7% nel 2023 e raggiungerà il 2,6% nel 2024.

Tuttavia, la crescita del PIL polacco dovrebbe rallentare significativamente nel 2023 e 2024, con un calo all'inizio del 2023. Il principale fattore di deterioramento nei prossimi trimestri sarà l'inversione del ciclo delle scorte. Nonostante l'aumento dell'inflazione, i consumi privati si manterranno elevati grazie a politiche di sostegno significative, a una bassa disoccupazione e all'afflusso di immigrati dall'Ucraina.

Il tasso di disoccupazione nel 2022 in Polonia scenderà al 2,7%, dal 3,4% dell'anno scorso. Secondo le previsioni della Commissione Europea, il tasso di disoccupazione in Polonia aumenterà al 3,0% l'anno prossimo e al 3,1% nel 2024.

L'inflazione in Polonia dovrebbe raggiungere il 13,3% alla fine del 2022, aumentare al 13,8% nel 2023 e scendere al 4,9% nel 2024. A luglio la Commissione Europea ha previsto che l'inflazione in Polonia sarebbe del 12,2% nel 2022 e del 9% nel 2023.

Le previsioni dell'inflazione a livello dell'Unione Europea sono del 9,3% nel 2022, del 7,0% nel 2023 e del 3,0% nel 2024. In futuro, nonostante il congelamento dei prezzi dell'elettricità introdotto dal governo, l'inflazione causata dai prezzi dell'energia rimarrà elevata a causa dei prezzi del gas, in particolare all'inizio del 2023. L'inflazione, dopo aver raggiunto un picco di quasi il 19% all'inizio del 2023, dovrebbe scendere fino al 4,3% alla fine del 2024.

Fonte: POLONIA OGGI

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Lunedì 21 Novembre 2022
Venerdì 11 Novembre 2022

L’interscambio Italia – Repubblica Ceca è salito ad oltre 13 miliardi di euro

L’interscambio tra l’Italia e la Repubblica Ceca è salito nei primi tre trimestri dell’anno di oltre un quinto a 13,3 miliardi di euro. Lo indicano i dati dell’Ufficio di Statistica Ceco.

Le esportazioni italiane in Repubblica Ceca hanno registrato un aumento nel confronto anno su anno del 15% a 6,4 miliardi di euro. Le esportazioni ceche in Italia sono cresciute del 27% a 6,9 miliardi di euro. Nel terzo trimestre l’interscambio ha aumentato il suo ritmo di crescita. Gli scambi si mantengono per lo più di natura industriale.

I dati sono in linea con l’andamento generale in Repubblica Ceca. Le esportazioni ceche espresse in corone sono cresciute nei primi nove mesi dell’anno del 13,4%, mentre le importazioni sono aumentate quasi di un quinto per effetto dei beni energetici. La bilancia è quindi in passivo di circa 146 miliardi di corone.

Fonte: https://bit.ly/3A7Y3cB

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Venerdì 16 Dicembre 2022
Venerdì 11 Novembre 2022

Repubblica Ceca - Inflazione: il tasso potrebbe essere in calo nei prossimi mesi

La Banca Centrale Ceca (ČNB) ha leggermente ridotto le previsioni dell’inflazione per quest’anno. Nel 2022 tuttavia ci sarà per le famiglie ceche in media una perdita del potere d’acquisto.

Nella stima d’estate la ČNB prevedeva un’inflazione oltre il 17%, mentre la nuova stima pubblicata a inizio novembre prevede un aumento medio dei prezzi del 15,8%. Sono diminuite alcune forti spinte inflattive, ad esempio nel settore delle abitazioni o dei carburanti.

La Banca Centrale prevede un calo dell’inflazione nel 2023 al 9% con il rientro verso il 2% nella prima metà del 2024. Quest’anno, e probabilmente anche quello prossimo, ci sarà una riduzione del potere d’acquisto con una ripercussione sul PIL.

Fonte: https://bit.ly/3ttlJo1

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Venerdì 11 Novembre 2022
Venerdì 11 Novembre 2022

Le relazioni commerciali tra Italia e Turchia nel nuovo aggiornamento di novembre 2022 dell’ICE-Agenzia di Istanbul

La Turchia è il primo partner commerciale dell’Italia nell’area del Mediterraneo con un flusso stabile e bilanciato a testimonianza dell’elevato livello di interconnessione esistente tra le due economie. Confermato il trend positivo dello scorso anno quando l’interscambio fu pari a 23 miliardi di dollari, un risultato superiore al 2019 in periodo pre-pandemico. La tendenza dell’import/export è molto incoraggiante in questi primi 9 mesi del 2022 e, se mantenuta fino alla fine dell’anno, potrebbe toccare la soglia record di 25 miliardi di dollari, rendendo realistico il raggiungimento in prospettiva dell’ambizioso obiettivo di 30 miliardi di dollari, già da tempo individuato dal Presidente Erdoğan.

Dopo un brillante 2021, l’interscambio totale è stato pari a 23 miliardi di dollari (+33,3% rispetto all’analogo periodo dell’anno recedente), con oltre 11 miliardi e mezzo di esportazioni (un risultato in linea con un anno straordinario del Made in Italy con oltre 500 miliardi di euro di merci vendute in tutto il mondo), nel primi nove mesi del 2022, secondo i dati resi pubblici dall’Ice-Agenzia di Istanbul, l’Italia si posiziona quale 5° partner commerciale della Turchia con 19,6 miliardi di interscambio (+4,2 miliardi di dollari in più rispetto al mese precedente di agosto) e +19,1% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Dopo un primo semestre che aveva visto distribuire equamente vendite e acquisti tra i due Paesi con un saldo pressoché equilibrato, il mese in osservazione ha registrato un saldo negativo per la Turchia superiore al miliardo di dollari, raddoppiato in un solo mese.

Anche nei primi nove mesi di questo anno l’Italia si conferma il 5° fornitore della Turchia (con 10,3 milioni di dollari e +23,5% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno) dopo Federazione Russa, Cina Germania e USA mentre passa dal 3° al 5° posto in due mesi tra i più importanti clienti preceduta da Germania e Stati Uniti scavalcata da Iraq e Regno Unito, con 9,2 miliardi di dollari di merci e servizi acquistati e +14,5% rispetto ai primi nove mesi del 2021.

La dinamica dell’export italiano nei nove mesi dell’anno è stata trainata, come nei precedenti mesi, soprattutto dall’aumento delle vendite di combustibili e oli minerali (+266,5% rispetto all’analogo perdio dello scorso anno) e da quelle della voce merceologica “metalli e pietre preziose” (+173,7%) e, in misura meno marcata, dalle nostre esportazioni di ferro e acciaio (+54,6%). Le principali voci del nostro export nel periodo in osservazione restano quelle tradizionali dei “macchinari e apparecchiature meccaniche” (superata la soglia dei 2 miliardi di euro).

Nel confronto con i principali partner commerciali europei, nel primi nove mesi del 2022 l’aumento delle esportazioni dell’Italia (+23,5%) è nettamente superiore ai lievi incrementi registrati dalla Germania (+4,5%), e dal Regno Unito (+1,3%), mentre la Francia ha fatto registrare un +15,1% rispetto ai primi nove mesi del 2121; si registrano invece, sempre periodo in osservazione, incrementi delle quote di export della Turchia verso la Germania (+10,4%), il Regno Unito (+0,8%) e verso la Francia (+6,3%); in ambito Ue l’Italia si posizione invece al secondo posto con oltre 19 miliardi di interscambio totale nei primi nove mesi dell’anno, dopo la sola Germania (33,1 miliardi di dollari) e prima di Francia (14 miliardi di dollari) e Spagna (12,6 miliardi di dollari), guadagnando quote nei confronti dei nostri tre principali concorrenti.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Venerdì 11 Novembre 2022