Economia

Venerdì 11 Novembre 2022

Repubblica Ceca - La Banca Centrale ha deciso di non rialzare i tassi d’interesse

Il board della Banca Centrale Ceca (ČNB) ha deciso di non modificare i tassi d’interesse nonostante la forte inflazione negli ultimi mesi.

Secondo il governatore Aleš Michl la maggioranza del board ha deciso di inviare un segnale di stabilità. “Secondo il modello macroeconomico dovremmo ora rialzare in maniera significativa i tassi d’interesse per poi ridurli fra qualche trimestre” ha notato Michl. I tassi restano quindi ai livelli più alti dagli anni Novanta.

La Banca Centrale Ceca continuerà a difendere il cambio della corona da oscillazioni abnormi” ha indicato Michl. Da qualche mese l’istituto attua interventi per impedire un indebolimento eccessivo della corona. Secondo le nuove previsioni il cambio non dovrebbe superare la soglia di 25 corone per euro neppure il prossimo anno.

Fonte: https://bit.ly/3E1tLJH

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

 

Ultima modifica: Venerdì 11 Novembre 2022
Venerdì 11 Novembre 2022

Polonia - Il salario minimo aumenta di oltre il 70% e si attesta a livello europeo

Il viceministro della Famiglia e delle Politiche sociali Stanislaw Szwed ha risposto a un’interrogazione dei deputati di Koalicja Obywatelska sulle condizioni di vita dei cittadini che percepiscono il salario minimo e la pensione più bassa in considerazione dell’aumento dei prezzi della vita in Polonia. Il ministro ha dichiarato che la Polonia, in quanto Stato membro, soddisfa i requisiti stabiliti dall’Unione Europea a questo proposito.

Ha ricordato inoltre che il salario minimo in Polonia nel 2015 era di 1750 PLN, ora è di 3010 PLN e l’anno prossimo aumenterà due volte: da gennaio sarà di 3490 PLN e da luglio di 3600 PLN. Inoltre, la retribuzione oraria aumenterà a 23,50 PLN in modo da non sfruttare i lavoratori. In merito alle pensioni, il viceministro ha ricordato che nel 2015 la pensione era di 880 PLN, ora è di 1338,44 PLN e nel 2023 sarà di 1588,44 PLN. Il viceministro ha dichiarato che il pagamento della tredicesima e della quattordicesima è destinato ad aiutare le persone più povere.

Fonte: POLONIA OGGI

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

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Lunedì 7 Novembre 2022

La Corea vede forti segnali di rallentamento dell'economia

La Corea sta rilevando crescenti segnali di rallentamento economico a causa dell'indebolimento delle esportazioni e del rallentamento del settore manifatturiero.

La valutazione del Korea Development Institute (KDI) è stata più cupa rispetto alle sue prospettive fatte un mese fa, secondo le quali l'economia si trovava su un percorso di leggera ripresa.

A ottobre, le esportazioni del paese, elemento chiave dell'economia coreana, sono diminuite del 5,7% rispetto all'anno precedente, registrando un calo su base annua per la prima volta in due anni. A ottobre le esportazioni di semiconduttori sono crollate del 17,4% su base annua a causa del calo della domanda e del calo dei prezzi dei chip, estendendo le perdite al terzo mese consecutivo.

La produzione industriale del paese è diminuita a settembre per il terzo mese consecutivo e anche le vendite al dettaglio e gli investimenti nelle infrastrutture sono in calo.

Il KDI ha anche indicato le crescenti incertezze nel mercato finanziario come una delle cause del rallentamento economico dato che gli Stati Uniti e altre importanti economie hanno spinto per un'aggressiva stretta monetaria per frenare l'inflazione.

La Bank of Korea per il prossimo anno stima una crescita del PIL al 2,1% mentre l'IMF ha ridotto la stima di crescita del prossimo anno per il PIL della Corea al 2% rispetto alla precedente previsione del 2,1%.

Fonte: https://bit.ly/3TgJ5b0

 

(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Korea)

 

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Venerdì 4 Novembre 2022

L’economia ceca si sta avvicinando alla recessione

L’economia ceca si sta avvicinando alla recessione. Lo hanno detto gli analisti economici all’Agenzia di Stampa Ceca.

I dati del PIL del terzo trimestre hanno indicato un lieve calo rispetto al trimestre precedente. Questo dato indica secondo gli analisti l’arrivo imminente della recessione.

Secondo l’analista di Unicredit Pavel Sobíšek l’economia ceca sta entrando in recessione prima di altre economie dell’Unione Europea. Un fattore che ha contribuito a questo fenomeno è stata la politica restrittiva della banca centrale che ha avuto un contraccolpo sui consumi delle famiglie.

Tuttavia, dato che i tassi d’interesse non dovrebbero più salire, secondo Sobíšek “l’economia ceca ha la possibilità di un recupero anticipato nel corso del prossimo anno”.

Fonte: https://bit.ly/3WJxy7l

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Venerdì 4 Novembre 2022
Venerdì 4 Novembre 2022

L’economia ceca ha continuato a crescere nel terzo trimestre

L’economia ceca ha continuato a crescere anche nel terzo trimestre. Lo indica la prima stima del prodotto interno lordo dell’Ufficio di Statistica Ceco.

Rispetto allo stesso periodo del 2021, l’economia ceca ha registrato un incremento dell’1,6%. In confronto al secondo trimestre dell’anno il prodotto interno lordo è tuttavia diminuito dello 0,4%.

Ad essere in crescita nel confronto anno su anno sono gli investimenti e la domanda estera. In calo invece la domanda delle famiglie, che ha penalizzato i risultati rispetto al trimestre precedente. L’industria ha registrato un aumento del valore aggiunto prodotto.

Fonte: https://bit.ly/3FJiqAu

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

 

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Venerdì 4 Novembre 2022

Polonia al 18° posto al mondo per alto tasso di inflazione

L'inflazione nell'ottobre 2022, secondo i dati GUS, è stata del 17,9%. L'inflazione di fondo, ovvero l'inflazione al netto dei prezzi alimentari ed energetici, è aumentata dell'11%. Ciò significa che non vi è alcun rallentamento dell'inflazione esattamente un anno dopo l'inizio del ciclo di inasprimento della politica monetaria da parte del NBP.

Finora non ci sono effetti evidenti degli aumenti dei tassi di interesse da parte del NBP, che attualmente si attesta al 6,75%. Secondo gli economisti, anche se i prezzi delle risorse energetiche saranno leggermente inferiori, i prezzi dei generi alimentari e di altri beni e servizi continueranno a salire.

l picco dell'inflazione è previsto per febbraio del prossimo anno e, a partire dal secondo trimestre del 2023, si dovrebbe osservare un leggerissimo calo del tasso di inflazione. Gli analisti del FMI prevedono inoltre che l'aumento dei prezzi nel nostro Paese il prossimo anno sarà del 14,3% e sarà il più alto dell'Unione Europea e ci collocherà al 18° posto nel mondo.

Secondo le previsioni degli economisti, il problema dell'inflazione in Polonia ci sarà per almeno altri tre o quattro anni.

Fonte: POLONIA OGGI

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Venerdì 2 Dicembre 2022
Venerdì 28 Ottobre 2022

Polonia - Rapporto PMI: piccole e medie imprese in grande difficoltà

Secondo lo studio "Scanner PMI" realizzato per il BIG InfoMonitor Debitori Register, l'aumento dei costi dei materiali e dell'energia, nonché i prezzi elevati, sono le maggiori sfide indicate dalle micro, piccole e medie imprese. Quasi il 40% delle imprese del settore delle PMI prevede che nei prossimi mesi l'accesso ai vari finanziamenti si deteriorerà.

Le conseguenze economiche della guerra in Ucraina, ovvero la rottura delle catene di approvvigionamento globali, l'aumento dei prezzi e dei costi di fare impresa, sono visibili nei risultati dello studio. I debiti delle imprese ammontano a 39,2 miliardi di PLN, ovvero oltre 2 miliardi di PLN in più rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. I debiti del settore edile superano i 5,6 miliardi di PLN, dell'industria quasi 6,8 miliardi di PLN e del commercio oltre 8,1 miliardi di PLN.

La quota più alta di aziende con problemi si registra nei trasporti, quasi il 9%.

Gli imprenditori temono la perdita della redditività dell'azienda (38,2%) e della liquidità finanziaria (29,4%). Il 10,3% delle aziende teme che le banche risolvano i loro contratti di prestito, e il 55,6% degli imprenditori ritiene che il problema più grande sia l'aumento dei prezzi dell'energia e dei materiali, nonché il calo delle vendite (19,4%) e la ricerca di dipendenti (17,4%).

Per questo motivo, la maggior parte delle imprese commerciali aumenta i prezzi, l'industria sospende ulteriori investimenti e le imprese edili, il più delle volte, decidono di attendere gli effetti dell'aumento dell'inflazione.

Fonte: POLONIA OGGI

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Venerdì 4 Novembre 2022
Venerdì 28 Ottobre 2022

Polonia - NBP ha pubblicato i dati di settembre 2022

Nel settembre 2022, il valore della massa monetaria M3 è aumentato di 18,1 miliardi di PLN. La sua crescita è dovuta principalmente all'aumento del valore dei depositi, e delle altre passività nei confronti del settore delle famiglie e del settore delle società non finanziarie.

Nel settembre 2022, il valore dei depositi e delle altre passività incluse nella massa monetaria M3 nel settore delle famiglie è aumentato di 14,3 miliardi, vale a dire dell'1,4%. A sua volta, nel settore delle imprese non finanziarie di 12,2 miliardi di PLN: si tratta di un aumento del 2,8%.

Invece il valore dei depositi e delle altre passività nel settore dei fondi di previdenza e assistenza sociale è diminuito del 41,4%. I dati NBP mostrano anche che il debito delle famiglie è aumentato di 1,8 miliardi di PLN, vale a dire dello 0,2% al livello di 816,6 miliardi, invece delle imprese non finanziarie sono diminuite di 2,2 miliardi di PLN.

Fonte: POLONIA OGGI

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Venerdì 28 Ottobre 2022
Venerdì 28 Ottobre 2022

Bloomberg: perdita di fiducia verso i titoli del tesoro polacco che registrano una svendita record

La più grande agenzia di stampa al mondo specializzata in finanza, Bloomberg, lancia l'allarme: "Stanno accadendo brutte cose nel mercato obbligazionario polacco" e aggiunge "il debito polacco nell'ultimo mese ha avuto la peggiore performance del mondo, e la vendita di titoli da parte degli investitori è stata maggiore perfino di quella britannica che è costata il posto al primo ministro".

Secondo l'agenzia, il segnale che ha spinto gli investitori a svendere le obbligazioni polacche è stata la decisione dell'ultima riunione del Consiglio di Politica Monetaria di non aumentare i tassi di interesse nonostante l'aumento dell'inflazione. Inoltre, le decisioni del governo di aumentare la spesa in vista delle prossime elezioni minano la fiducia degli investitori.

Nell'articolo sulla Polonia, Bloomberg rileva anche che la Borsa Valori di Varsavia ha perso il 38% del suo valore dall'inizio del 2022 e lo zloty polacco si è indebolito del 4% rispetto all'euro e del 17% rispetto al dollaro dall'inizio del 2022.

Fonte: POLONIA OGGI

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Venerdì 28 Ottobre 2022
Venerdì 21 Ottobre 2022

La Banca Centrale ceca continua a intervenire sul mercato valutario

La Banca Centrale Ceca (ČNB) ha continuato nei mesi di agosto e settembre ad intervenire sul mercato valutario per impedire un eccessivo indebolimento della corona ceca.

Ad agosto la Banca Centrale ha speso circa 2,4 miliardi di euro per difendere il cambio. Si tratta di una cifra inferiore rispetto a luglio, quando sono stati spesi sul mercato circa dieci miliardi di euro delle riserve della ČNB per fermare l’indebolimento che porterebbe a un’ulteriore crescita dell’inflazione nel paese.

Il board della ČNB ha ammesso di intervenire sul mercato valutario senza specificare, tuttavia, i parametri dell’intervento. Da marzo, la Banca Centrale ha speso oltre 23 miliardi di euro, ma continua ad avere riserve per 139 miliardi di euro.

Fonte: https://bit.ly/3sdAxqu

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Venerdì 21 Ottobre 2022