Economia

Venerdì 21 Ottobre 2022

Previsioni della Banca Mondiale sul PIL polacco

La crescita economica in Polonia dovrebbe scendere al 4% nel 2022 e all'1,6% nel 2023 a causa dell'elevata inflazione, dell'inasprimento della politica monetaria, dell'impatto negativo della fiducia legata alla guerra in Ucraina e di un rallentamento della domanda da parte dei principali partner commerciali.

La guerra sta anche danneggiando l'economia globale, in quanto porta a interruzioni commerciali e provoca shock nei mercati alimentari e dei carburanti. Ciò si traduce in un'elevata inflazione e, di conseguenza, in un inasprimento della politica monetaria da parte di molte banche centrali in tutto il mondo.

La Banca Mondiale ha abbassato le sue previsioni di crescita per il 2023 per la maggior parte dei paesi in Europa e in Asia centrale. Tuttavia, una guerra prolungata potrebbe causare danni economici e ambientali ancora maggiori. Il Piano Nazionale di ripresa dovrebbe sostenere gli investimenti pubblici, ma qualsiasi ritardo negli esborsi è un rischio.

L'inflazione media annua in Polonia sarà del 13,2% nel 2022, del 10,1% nel 2023 e del 4,9% nel 2024 (rispetto al 5,1% dello scorso anno), prevede la Banca Mondiale. Dalla metà del 2021, l'inflazione ha continuato ad accelerare notevolmente, raggiungendo oltre il 16% ad agosto, ben al di sopra dell'intervallo obiettivo. L'aumento dei prezzi dell'energia e delle materie prime agricole, nonché le continue interruzioni nelle catene di approvvigionamento, hanno contribuito all'aumento dell'inflazione. La crescita dei prezzi è continuata nonostante un pacchetto fiscale volto a frenare l'inflazione. Il deficit fiscale delle amministrazioni pubbliche polacche sarà del 3,6% del PIL nel 2022, del 3,5% del PIL nel 2023 e del 2,6% del PIL nel 2024, secondo le previsioni della Banca Mondiale.

Fonte: POLONIA OGGI

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Venerdì 21 Ottobre 2022
Venerdì 21 Ottobre 2022

Polonia - L'indice PMI e la situazione delle imprese

L'indice PMI per l'industria in Polonia a settembre era di 43,0 punti. contro 40,9 punti a luglio, ha riportato S&P Global. Il mercato si aspettava l'indice a 40,1 punti, quindi questo risultato è una sorpresa positiva, ma è comunque molto basso e non ha superato la soglia neutra di 50,0. "Il ritmo del declino è rallentato rispetto al mese record di agosto, ma è stato comunque rapido. Le aziende intervistate hanno riportato condizioni di mercato sfavorevoli con incertezza e pressioni di bilancio dovute all'elevata inflazione. Anche le esportazioni si sono indebolite per ragioni simili", ha scritto S&P Global.

Per quanto riguarda la situazione delle imprese, nella prima metà del 2022 quasi 200 aziende in Polonia hanno dichiarato fallimento e 862 hanno optato per procedure di ristrutturazione. Adam Łącki, presidente del Registro nazionale dei debiti dell'Ufficio di informazione economica, prevede che questi numeri aumenteranno. Secondo l'indagine “Zakupy firmowe” condotta ad agosto da IMAS International, il problema peggiore per gli imprenditori sono i prezzi dell'energia elettrica.

Un imprenditore su quattro ha acceso un prestito per non perdere liquidità finanziaria, mentre l'aumento dei prezzi dei prodotti e servizi necessari alla conduzione di un'impresa è stato avvertito dal 95% degli imprenditori. I problemi più frequentemente indicati sono: i prezzi del carburante, i costi delle utenze e delle materie prime. L'indagine mostra che l'80% delle aziende intervistate ammette che gli aumenti di prezzo cambieranno il modo di fare acquisti: cercheranno promozioni e alternative più economiche e vogliono limitare le spese. Nell'indagine, il 29% delle micro e piccole imprese ha indicato di aver contratto un prestito per acquistare prodotti e servizi necessari alla gestione della propria attività. Molte aziende annunciano anche potenziali ritardi nei pagamenti, il che significa nessuna remunerazione per il fornitore e il rischio di ingorghi nei pagamenti nelle transazioni commerciali.

Fonte: POLONIA OGGI

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

 

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Venerdì 21 Ottobre 2022

Polonia - Primo semestre 2022 crescono l'occupazione +1,9% e i salari +10,8%

L'Ufficio Centrale di Statistica polacco ha riferito che nella prima metà del 2022 l'occupazione media in Polonia è aumentata dell'1,9% e i salari medi mensili del 10,8%. I maggiori cambiamenti sono visibili nelle sezioni Informazione e comunicazione e alloggio e ristorazione. Inoltre, la Polonia si è classificata a metà tra i Paesi dell'Iniziativa dei tre mari in base al potenziale del mercato del lavoro.

Il paese al primo posto è la Repubblica Ceca.

Questa classifica, l'Indice del Potere del Mercato del Lavoro, è stata sviluppata dal Warsaw Enterprise Institute (WEI) ed è la media aritmetica di tre indicatori: Società, Competenze e Ambiente Aziendale. Il primo indicatore valuta il potenziale demografico del Paese, il secondo il potenziale del capitale umano in termini di istruzione. Il terzo indicatore considera il costo di assunzione di un lavoratore e della durata del contenzioso civile.

Secondo il WEI, la classifica della Polonia dovrebbe migliorare grazie all'afflusso di rifugiati dall'Ucraina e alla loro buona integrazione nella società. WEI sottolinea, tuttavia, che la Polonia non otterrà un miglioramento del mercato del lavoro come risultato delle politiche sociali pro-natalità.

Fonte: POLONIA OGGI

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

 

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Venerdì 7 Ottobre 2022

Sviluppo economico ed inflazione in Italia e Germania – Report settembre 2022

Nel corso degli ultimi mesi, sia in Italia che in Germania i governi hanno stanziato differenti manovre con l’obiettivo di mitigare gli effetti negativi dell’aumento dei costi di energia elettrica e dei carburanti.

In Germania i trasporti pubblici a prezzi accessibili sono stati individuati come soluzione agli elevati prezzi. In particolare, il biglietto dei trasporti a 9 euro è stato il simbolo di queste misure a livello nazionale e molti Paesi dell’Unione europea hanno incoraggiato l’introduzione dello stesso nelle loro economie. Tuttavia, questa misura ha raggiunto con settembre il suo termine.

È interessante quindi osservare l’impatto che ha avuto tale misura sull’economia tedesca, anche per individuarne gli sviluppi futuri. In totale si stimano circa 52 milioni di biglietti venduti, a cui si vanno ad aggiungere oltre 10 milioni di abbonati che ne hanno usufruito automaticamente. In quest’ultimo caso, gli utenti hanno ricevuto uno sconto sull’abbonamento precedentemente acquistato.

Inoltre, uno studio condotto dall’Associazione delle aziende di trasporto tedesche (Verband Deutscher Verkehrsunternehmen – VDV) assieme alla rete di trasporti tedesca Deutsche Bahn e altri istituti di ricerca, evidenzia l’importante impatto a livello ambientale a seguito di questa misura. Si stima infatti un risparmio in termini di produzione di CO2 di circa 1,8 milioni di tonnellate e questo stesso risultato potrebbe essere ottenuto con l’introduzione di un tempo limite sulle autostrade tedesche.

Oltre alla misura per i trasporti pubblici, con il mese di settembre si è concluso anche il cd. Tankrabatt – ovvero, la riduzione delle imposte sul prezzo dei carburanti. Questo ha causato un significativo aumento dei prezzi di Diesel e benzina che hanno superato nuovamente il costo di 2 euro al litro.

Per contro l’Italia ha atteso proprio il mese di settembre per introdurre un bonus sui trasporti pubblici. Come chiarito da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, si tratta di un bonus di 60 euro su abbonamenti mensili o annuali per lo spostamento con treni e autobus. Per questa manovra sono stati stanziati circa 180 milioni di euro, indirizzandosi ad una platea di circa 1,2 milioni di cittadini. Dopo la prima settimana di settembre si stima che più di 515 mila voucher siano già stati emessi.

In aggiunta, il governo italiano ha deciso di prorogare le misure per ridurre il prezzo finale dei carburanti fino al 5 ottobre. In questo caso si tratta di un taglio di 30 centesimi al litro sul costo di Diesel, benzina, GPL e metano.

Infine, si segnala che il dato sull’inflazione nel mese di agosto ha raggiunto il 7,9% in Germania e l’8,4% in Italia, che ha registrato un +0,8% rispetto al mese precedente. Sul piano europeo, la BCE ha aumentato i tassi di interesse e prevede di alzarli ancora in futuro, per cercare di contenere l’inflazione.

 

Fonti: https://bit.ly/3MctXcY; https://bit.ly/3SMeVgj; https://bit.ly/3RKGa9G; https://bit.ly/3SMlCPz; https://bit.ly/3T0p7lP; https://bit.ly/3V8upwR      

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Germania)

Ultima modifica: Venerdì 28 Ottobre 2022
Venerdì 7 Ottobre 2022

Repubblica Ceca - Banca centrale: i tassi d’interesse rimarranno alti a lungo

Il governatore della Banca Centrale Ceca Aleš Michl ha dichiarato che i tassi di interesse sono destinati a rimanere altri ancora per un lungo periodo di tempo.

Giovedì 29 settembre il board della banca centrale (ČNB) ha deciso di non modificare i tassi d’interesse di base, che quindi restano al 7%. Secondo il governatore i tassi non sono destinati a scendere a breve, anzi, la ČNB potrebbe optare per un rialzo qualora si verificasse un forte aumento degli stipendi o della spesa pubblica in deficit. Entrambi i fattori potrebbero infatti dare un ulteriore spinta all’inflazione, che verso la fine dell’anno potrebbe sfiorare il 20%.

La Banca Centrale Ceca continuerà a intervenire contro le oscillazioni eccessive del cambio della corona ceca” ha indicato Michl. Da tempo la ČNB sta intervenendo contro un indebolimento eccessivo della corona, che porterebbe a un aumento dei prezzi delle merci di importazione.

Fonte: https://bit.ly/3VaX2cF

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Venerdì 7 Ottobre 2022
Venerdì 16 Settembre 2022

Repubblica Ceca - Da agosto si registra una diminuzione dell’inflazione

A partire dal mese di agosto il tasso di inflazione ceco ha subito una riduzione. Lo indicano i report dell’Ufficio di Statistica Ceco.

In agosto il tasso è rallentato del 0,3% rispetto ai dati di luglio. Gli analisti affermano che la diminuzione è stata guidata dal calo del prezzo del carburante. “Ad oggi il prezzo del carburante è al minimo da febbraio” ha notato Pavla Šedivá dell’Ufficio di Statistica.

Tuttavia, a spingere al rialzo l’inflazione sono stati i prezzi nei comparti degli alimenti, dell’abitazione e dei servizi di ristorazione e accoglienza.

Fonte: https://bit.ly/3S22eO0

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Venerdì 16 Settembre 2022
Venerdì 16 Settembre 2022

Repubblica Ceca - Approvato il tetto sui prezzi del gas e dell’energia

Lunedì 12 settembre il governo ha approvato il tetto massimo sul prezzo dell’energia elettrica e del gas, portando il prezzo rispettivamente a sei e tre corone per kilowattora. Questo permetterà alle famiglie di risparmiare circa il 50% sul prezzo totale delle bollette.

Questa politica di prezzo verrà applicata alle famiglie e ai piccoli imprenditori a partire da novembre. Il costo stimato del tetto sui prezzi sarà di 130 miliardi di corone, di cui la metà sarà coperta dalla Windfall tax.

Per quanto riguarda gli aiuti alle imprese, invece, se ne discuterà durante la settimana.

Fonte: https://bit.ly/3DuunsI

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

 

Ultima modifica: Venerdì 16 Settembre 2022
Lunedì 12 Settembre 2022

Thailandia: aiuti rapidi per le piccole e medie imprese

Il vice primo ministro Supattanapong Punmeechaow ha sottolineato la necessità di accelerare il sistema di aiuti per le piccole e medie imprese (MSMEs, PMI in italiano) che ancora vacillano in seguito all’impatto del Covid-19: questa mossa andrebbe a stimolare gli sforzi per ripristinare l’economia devastata dalla pandemia.

Le PMI svolgono un ruolo cruciale per la ripresa dell’economia, poiché il 98% delle imprese del paese appartiene a questa categoria, andando a rappresentare il 40-60% del PIL.

Supattanapong, anche in qualità di Ministro dell’Energia, ha parlato al meeting ministeriale delle micro, piccole e medie imprese, come parte del meeting Apec che si terrà nel mese di novembre a Bangkok, al quale sono attesi 21 leader economici.

Durante il meeting tenutosi a Phuket il 9 settembre 2022, i partecipanti sia del settore pubblico che di quello privato si sono mostrati speranzosi per il rilancio delle PMI, che stanno ancora lottando per affrontare il rallentamento economico causato da una pandemia che dura da più di due anni. Il Ministro ha affermato che il meeting si concentrerà sui modi in cui le PMI potrebbero adattarsi meglio alle esigenze del mercato globale in evoluzione. [...]

Secondo Wimonkan Kosumas, vicedirettore generale dell’Ufficio di Promozione per le Piccole e Medie Imprese (Osmep), la prima cosa da fare è quella di semplificare le nuove tecnologie finanziarie per le piccole imprese in modo che esse possano utilizzarle per accedere ai finanziamenti. Un’altra proposta è quella di ridurre i costi commerciali e promuovere progetti di appalti pubblici e privati per aiutare le PMI ad accedere più facilmente ai mercati d’oltremare. Altro provvedimento da adottare è quello di incoraggiare le PMI a convertirsi al mondo digitale, in quanto risulta evidente il fatto che molti business potrebbero utilizzare la tecnologia come strumento chiave per superare l’impatto del Covid-19. È stato inoltre suggerito di sostenere le imprese che si basano su un concetto di sviluppo economico circolare e bio.

Fonte: https://bit.ly/3Ddj1cC

 

(Contenuto editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)

Ultima modifica: Lunedì 12 Settembre 2022
Venerdì 9 Settembre 2022

Repubblica Ceca - Lo stipendio medio ha superato nel secondo trimestre le 40.000 corone

Lo stipendio medio ha superato nel secondo trimestre del 2022 la soglia di 40.000 corone lorde al mese. Sul potere d’acquisto dei cechi però pesa la forte inflazione. Lo rileva l’Ufficio di Statistica Ceco.

Da aprile a fine giugno lo stipendio medio in Repubblica Ceca è aumentato del 4,4%. “Tenendo conto dell’inflazione in termini reali, per la terza volta consecutiva, c’è stato un calo che questa volta è stato del 9,8%” ha notato Jitka Erhartová, capo del dipartimento delle statistiche del lavoro.

A trainare gli incrementi sono stati i settori prevalentemente privati. Nell’industria manifatturiera gli stipendi sono aumentati dell’8%, nella ristorazione e accoglienza di oltre l’11%, nei trasporti di quasi il 9% e nelle telecomunicazioni dell’11%. Sotto la media gli incrementi nei settori pubblici. Nel settore della salute c’è stato addirittura un calo del 21% dovuti alla distribuzione nello scorso anno di bonus relativi alla pandemia covid-19.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Venerdì 9 Settembre 2022
Venerdì 9 Settembre 2022

Riviste al rialzo le stime della crescita dell’economia ceca

Le stime di crescita dell’economia ceca nel secondo trimestre sono state riviste al rialzo dall’Ufficio di Statistica Ceco.

Nel secondo trimestre il prodotto interno lordo ceco è aumentato rispetto a un anno fa del 3,7% e dello 0,5 % rispetto al primo trimestre dell’anno. Nell’andamento anno su anno crescono ancora i consumi delle famiglie. Molto buono l’andamento degli investimenti, che hanno registrato un rialzo di oltre il 6%, e quello delle scorte. Il valore aggiunto lordo è cresciuto del 3,4%, mentre il contributo della domanda estera alla crescita rimane negativo.

Secondo gli esperti l’andamento dell’economia ha mantenuto l’energia positiva dei trimestri precedenti. “Nonostante la forte crescita dei prezzi le famiglie non sono state fino ad ora disponibili a limitare i propri consumi e le imprese completavano i progetti d’investimento in essere” ha indicato l’esperto di UniCredit Bank Czech Republic & Slovakia Jiří Pour. Nei prossimi trimestri è atteso invece un rallentamento, che dipenderà fortemente dall’evoluzione nel settore delle energie.

Fonte: https://bit.ly/3cX3jYt

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

 

Ultima modifica: Venerdì 30 Settembre 2022