Economia

Giovedì 2 Marzo 2023

La corona ceca non è mai stata così forte dal 2008

La corona ceca ha continuato a rafforzarsi nei confronti dell’euro. Martedì pomeriggio il cambio è sceso sotto la soglia di 23,50 corone per euro, il valore più basso dall’estate del 2008.

La corona ceca si sta rafforzando nei confronti dell’euro dalla fine dello scorso anno. Secondo gli analisti la moneta ceca registra un andamento differente dalle altre monete minori, a cui viene solitamente paragonata dagli investitori internazionali. A contribuire al rafforzamento anche la politica monetaria relativamente restrittiva della Banca Centrale Ceca.

La corona è ancora distante dal suo cambio minimo rispetto all’euro dell’estate 2008, quando era sceso leggermente sotto la soglia di 23 corone per euro. Gli analisti prevedono che nel medio periodo il cambio dovrebbe risalire ad almeno 24 corone per euro.

 

Fonte: https://bit.ly/3y2c9ej

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Giovedì 2 Marzo 2023
Martedì 28 Febbraio 2023

Danimarca - la Bilancia delle Partite Correnti

In un anno complicato da tensioni geopolitiche regionali e globali, nonché da notevoli sfide economiche (quali tassi di inflazione a livelli non visti da decenni a questa parte), la Danimarca ha saputo mantenere dritta la barra economica, specie in tema di commercio estero.

Il conto delle partite correnti danese nel 2022

Nel 2022, infatti, il conto delle partite correnti danese ha registrato un forte incremento del surplus rispetto all’anno precedente, passando da 226 a 358 miliardi di corone danesi: un aumento, anno su anno, del 58%.  Questo incremento si deve, in massima parte, all’aumento del profitto da transazioni di servizi, passato, in un anno, da 77 a 198 miliardi di corone. Questo si deve in buona misura all’aumento delle tariffe dei trasporti marittimi, che si sono ripercosse in profitti da record per aziende come Maersk, colosso danese tra i maggiori armatori al mondo, che ha registrato un profitto di 203 miliardi di corone (circa 27 miliardi di euro).  Il surplus nel commercio in beni, invece, si è ridotto di 11 miliardi di corone (-11% rispetto al 2021). Questo decremento è stato in parte frutto proprio degli aumenti nel settore dei trasporti marittimi.

Aumenti significativi di esportazioni ed esportazioni

Al netto della bilancia delle partite correnti, che inquadra la Danimarca come paese particolarmente export-oriented, è necessario indicare che non sono solo le esportazioni di beni e servizi ad essere aumentate ma anche le importazioni, che sono cresciute del 24% rispetto al 2021, passando da 1315 a 1634 miliardi di corone. Contrariamente alle esportazioni, che, come detto, sono state trainate dai servizi, l’incremento delle importazioni è stato suddiviso equamente tra beni e servizi. Si è registrata una crescita notevole, ad esempio, nell’ambito delle importazioni di food & beverage da altri paesi UE, maggiore del 16% nel quarto quadrimestre 2022 rispetto a quello dell’anno precedente.

Fonte: https://bit.ly/3ZkliuV

 

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Mercoledì 1 Marzo 2023
Martedì 28 Febbraio 2023

La regione di Bratislava continua a essere tra le regioni più ricche nell’Unione Europea

La regione di Bratislava continua a essere tra le regioni più ricche in tutta l’Unione Europea. Lo indicano i dati dell’Eurostat riferiti all’anno 2021.

Il PIL pro capite, calcolato tenendo conto del potere d’acquisto, è stato a Bratislava pari al 149% della media dell’Unione Europea. Si tratta di un dato particolarmente importante dato che non si parla della sola città di Bratislava ma di tutta la regione.

Per un confronto, l’area più ricca dell’Italia è stata la provincia di Bolzano con il 151%, seguita dalla Lombardia con il 128%. La città di Budapest emerge a sorpresa con un valore del 156%.

Le regioni europee più ricche sono Lussemburgo con il 268% della media UE, le due regioni in cui è divisa l’Irlanda e la regione di Bruxelles.  Praga, con il 203% della media dell’Unione Europea, ha il quinto dato più alto in tutta la comunità europea.

Le regioni più povere si trovano invece in Bulgaria. Nessun’altra regione slovacca raggiunge la media dell’UE. Il resto del Paese viaggia tra il 60 e 50% della media UE.

 

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Slovacca)

Ultima modifica: Martedì 28 Febbraio 2023
Venerdì 10 Febbraio 2023

Rep. Ceca - La banca centrale non ha modificato i tassi, in calo il gap con l’eurozona

La Banca Centrale Ceca (ČNB) non ha modificato i tassi d’interesse, che rimangono al sette percento. Lo ha annunciato il governatore Aleš Michl.

I tassi d’interesse sono a un livello tale da frenare la domanda interna e portare a una riduzione del credito alle famiglie e imprese, ha detto Michl. “Viene quindi frenata anche la crescita dei soldi circolanti in economia” ha indicato il governatore. Il board della ČNB ha deciso di non alzare i tassi, ma a breve termine non è neppure probabile un calo. Secondo Michl la banca è pronta a rialzarli, qualora si verificasse un’inflazione da domanda. Le stime della ČNB prevedono il calo dell’inflazione sotto il dieci percento nella seconda metà dell’anno.

Il gap tra i tassi della ČNB e della BCE ha incentivato molte imprese ad accedere a mutui in euro. Ma la differenza si sta rinchiudendo. La banca centrale dell’eurozona ha infatti approvato un aumento dei tassi di 50 punti al tre percento. Un ulteriore aumento di 50 punti è previsto in marzo.

Fonte: https://bit.ly/3DTgJi7  

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Venerdì 10 Febbraio 2023
Venerdì 10 Febbraio 2023

Economia tedesca: I risultati del 2022

Nel 2022 l'economia tedesca è lievemente cresciuta nonostante la crisi energetica e i problemi della catena di approvvigionamento.

La performance economica della Germania nel terzo trimestre del 2022 è stata trainata principalmente dalla spesa dei consumatori privati. I consumi hanno avuto un tasso di crescita del +4,6%, per una spesa quasi pari al periodo precedente alla pandemia Covid, dovuta a un recupero delle spese non effettuate durante il periodo pandemico (viaggi, visite ai ristoranti, cultura, feste e fiere). Questo ha permesso all'economia tedesca di crescere nonostante la guerra in Ucraina, le strozzature della catena di approvvigionamento e la crisi dei prezzi dell'energia e la mancanza di personale qualificato.

A ciò hanno contribuito le misure di sgravio del governo federale, entrate in vigore dal 2021, e la solidità del mercato del lavoro: la produzione economica nel 2022 è stata generata da una media di 45,6 milioni di persone occupate con sede di lavoro in Germania.

Durante l’ultimo trimestre del 2022, Il prodotto interno lordo (PIL) della Germania è diminuito dello 0,2% rispetto al terzo trimestreDopo la buona tenuta dell'economia tedesca nonostante le condizioni difficili dei primi tre trimestri, la produzione economica è leggermente diminuita. In particolare, la spesa per consumi privati, che aveva sostenuto l'economia tedesca, è stata inferiore rispetto al trimestre precedente. Come riporta l'Ufficio federale di statistica (Destatis), il PIL corretto per i prezzi è cresciuto dell'1,8% nel 2022. Al netto degli effetti dei prezzi, la crescita economica è stata dell'1,9%. Nel confronto su base annua, il PIL del quarto trimestre del 2022 è aumentato dello 0,5% rispetto al quarto trimestre del 2021.

A dicembre si è osservato un rallentamento della tendenza al rialzo dei prezzi al consumo. Il tasso di inflazione è verosimilmente diminuito di 1,4 punti percentuali, attestandosi all'8,6%. In questo, gli aiuti d'emergenza da parte del governo federale hanno avuto un ruolo importante: grazie alle detrazioni di dicembre su gas e il riscaldamento da parte del governo, i prezzi dell'energia hanno subito un forte calo rispetto al mese precedente. Con l'entrata in vigore dei freni ai prezzi del gas e dell'elettricità a gennaio 2023, i picchi dello scorso anno, con tassi di inflazione superiori al 10%, dovrebbero essere superati.

Anche gli scambi commerciali con l'estero sono complessivamente aumentati nonostante la situazione internazionale. Nel terzo trimestre del 2022 sono stati esportati beni e servizi in misura superiore del 2,0% rispetto al secondo trimestre del 2022, al netto degli effetti dei prezzi, della stagionalità e del calendario. Le importazioni sono cresciute ancora di più delle esportazioni, con un +2,4%.

Fonti: https://bit.ly/3lvkRys

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Germania)

 

Ultima modifica: Giovedì 23 Febbraio 2023
Venerdì 3 Febbraio 2023

PIL in crescita in Portogallo: resoconto 2022

Il Prodotto Interno Lordo (PIL) portoghese, in termini reali, ha registrato nel 4° trimestre 2022 una variazione anno su anno del 3,1% (4,9% nel trimestre precedente).

Rispetto al 3° trimestre 2022, il PIL è aumentato in volume dello 0,2% (crescita dello 0,4% nel trimestre precedente).

Complessivamente, nel 2022 il Pil è cresciuto del 6,7% in volume, il valore più alto dal 1987, dopo l'aumento del 5,5% nel 2021 che ha fatto seguito allo storico calo dell'8,3% nel 2020, conseguenza degli effetti negativi della pandemia sull'attività economica.

Fonte: https://bit.ly/3HEd5tU

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per il Portogallo)

Ultima modifica: Lunedì 20 Febbraio 2023
Venerdì 3 Febbraio 2023

L’economia ceca è cresciuta lo scorso anno del 2,5 %

L’economia ceca è cresciuta lo scorso anno del 2,5 percento. Lo indica la prima stima sul PIL dell’Ufficio di Statistica Ceco.

La crescita è stata sostenuta dalla creazione del capitale lordo e dalla domanda estera. Al contrario, la spesa per i consumi finali delle famiglie ha avuto un impatto negativo” ha indicato l’Ufficio di Statistica. Nell’ultimo trimestre il prodotto interno lordo è aumentato rispetto a un anno fa dello 0,4 percento.

Negli ultimi due trimestri l’economia ceca sta registrando un rallentamento della sua performance, che dovrebbe continuare anche nella prima parte di quest’anno. Una ripresa più sostanziosa è invece attesa per la seconda parte del 2023.

Fonte: https://bit.ly/3juqk8g

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Venerdì 3 Febbraio 2023
Venerdì 3 Febbraio 2023

Rep. Ceca - Il deficit delle finanze pubbliche continuerà a crescere quest’anno

Il deficit della pubblica amministrazione continuerà a crescere quest’anno. Lo prevede il Ministero delle Finanze.

Lo scorso anno il deficit ha raggiunto il 3,6 percento del PIL, un risultato migliore di quello previsto. Nonostante la retorica governativa della spesa responsabile, quest’anno il deficit dovrebbe espandersi al 4,2 percento a causa soprattutto delle misure di aiuto contro il caro energia.

Il prossimo anno il deficit di bilancio dovrebbe scendere sotto il tre percento” ha indicato il ministro delle Finanze Zbyněk Stanjura. Il governo vuole varare una manovra da 70 miliardi di corone per ridurre il gap tra le entrate e la spesa. I dettagli del piano non sono ancora noti. Il ministro vuole anche riformare l’IVA, ma ha annunciato che la riduzione delle aliquote da tre a due non dovrebbe avere effetto sul gettito complessivo.

Fonte: https://bit.ly/3JEdfDR

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

 

Ultima modifica: Venerdì 3 Febbraio 2023
Venerdì 27 Gennaio 2023

Rep. Ceca - La corona forte può aiutare la lotta all’inflazione

Il rafforzamento della corona ceca nei confronti dell’euro e del dollaro potrebbe contribuire alla moderazione dell’inflazione. Lo sostengono gli analisti.

Lunedì il cambio verso l’euro della corona ceca è rimasto sotto la soglia di 24 corone per euro, registrando livelli minimi dal 2008.  “Una corona ceca rafforzata è una notizia molto buona per la lotta all’inflazione, in quanto riduce i costi d’acquisto delle energie in valute estere” ha indicato l’analista Petr Lajsek. Grazie al rafforzamento diminuiscono anche i costi dei beni importati o i viaggi all’estero.

Il cambio sotto la soglia di 24 corone per euro crea, invece, qualche grattacapo alle imprese esportatrici. “Il cambio è al limite delle possibilità per la maggioranza degli esportatori” ha indicato il vicepresidente dell’Associazione delle Imprese Esportatrici ceche Otto Daněk. Tuttavia, anche le imprese con forti vendite all’estero vedono ridotti i costi degli input esteri.

Fonte: https://bit.ly/3WXFAs9

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Venerdì 27 Gennaio 2023
Venerdì 27 Gennaio 2023

L’economia ceca è cresciuta del 2,5 % secondo il Fondo Monetario

L’economia ceca è cresciuta lo scorso anno del 2,5 percento e quest’anno registrerà una lieve recessione. Lo indica il Fondo Monetario Internazionale.

Quest’anno è previsto un calo del prodotto interno lordo dello 0,5 percento. “Il potere d’acquisto delle famiglie si indebolisce, mentre le imprese frenano gli investimenti in un clima di grande incertezza e di una disponibilità di spesa delle famiglie in calo” ha indicato il Fondo Monetario. La domanda interna dovrebbe subire un calo del 4,4 percento, mentre le esportazioni dovrebbero crescere del 4,6 percento.

Per il 2024 il Fondo Monetario prevede un rimbalzo dell’economia ceca con un aumento del 2,5 percento. È atteso un miglioramento dei dati sui consumi interni, sugli investimenti e sulla domanda estera.

Fonte: https://bit.ly/3kPQN0c

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

 

Ultima modifica: Venerdì 27 Gennaio 2023