Domenica 6 Luglio 2025
Vai al Contenuto Raggiungi il piè di pagina
In considerazione della situazione critica negli ospedali, il Consiglio federale proroga i provvedimenti contro la diffusione del coronavirus. Questa la decisione presa nella seduta del 19 gennaio 2022. L’obbligo del telelavoro e la quarantena dei contatti restano in vigore fino alla fine di febbraio, le regole 2G e 2G+ per alcuni spazi interni, l’estensione dell’obbligo della mascherina al chiuso, la regola 3G per le manifestazioni all’aperto a partire da 300 persone e la limitazione degli incontri privati provvisoriamente fino alla fine di marzo. Il Consiglio federale verifica costantemente se l’evoluzione della pandemia consente di anticiparne la revoca. Nella sua seduta odierna ha inoltre deciso di ridurre a 270 giorni la durata di validità dei certificati di vaccinazione e guarigione a partire dalla fine di gennaio.
Il 17 dicembre 2021, il Consiglio federale aveva deciso ampie restrizioni, tra cui l'introduzione delle regole 2G e 2G+ per alcuni luoghi chiusi, la limitazione degli incontri privati e l'obbligo del telelavoro. Questi provvedimenti dovevano restare in vigore fino al 24 gennaio 2022, così come l'estensione dell'obbligo del certificato decisa nel settembre del 2021.
Considerata la situazione tuttora critica negli ospedali, dopo aver consultato i Cantoni, le parti sociali, le commissioni parlamentari competenti e le associazioni interessate, il Consiglio federale proroga fino alla fine di febbraio l'obbligo del telelavoro e fino alla fine di marzo gli altri provvedimenti. Tutti i Cantoni si sono espressi a favore di una proroga dei provvedimenti. Il Consiglio federale verifica costantemente se l'evoluzione della pandemia consente di anticiparne la revoca. Nella seduta del 2 febbraio discuterà possibili allentamenti.
Quarantena dei contatti in vigore fino a fine febbraio
Dopo la consultazione, il Consiglio federale ha inoltre deciso di limitare alla fine di febbraio la validità della quarantena dei contatti, per altro già ampiamente allentata il 12 gennaio e tuttora applicabile soltanto a chi vive nella stessa economia domestica o ha contatti analogamente regolari e stretti con una persona risultata positiva al test. In questi casi il rischio di contagio è ancora alto. La quarantena è quindi uno strumento importante per arginare la diffusione del virus, per esempio sul posto di lavoro. È inoltre esentato dalla quarantena dei contatti chi si è fatto vaccinare o è guarito dalla COVID-19 negli ultimi quattro mesi.
Durata di validità dei certificati ridotta a 270 giorni
Il Consiglio federale riduce inoltre la durata di validità del certificato di vaccinazione da 365 a 270 giorni, con effetto dal 31 gennaio 2022. In questo modo continua a essere garantito il riconoscimento nell'UE. Anche la validità del certificato di guarigione passa a 270 giorni.
Adeguamenti al regime di test per chi entra in Svizzera
A partire da sabato 22 gennaio, per entrare in Svizzera le persone vaccinate o guarite non devono più presentare il risultato negativo di un test PCR o antigenico rapido, mentre per le persone non vaccinate o non guarite il regime di test resta invariato. Per queste persone si rinuncia per contro all'obbligo di un secondo test da effettuarsi da 4 a 7 giorni dopo l'entrata in Svizzera a causa delle capacità limitate di effettuare test sul territorio nazionale. Per l'entrata in Svizzera si applica quindi la regola 3G. Il modulo di entrata «Passenger Locator Form» (PLF) dovrà essere
compilato unicamente dalle persone che entrano in Svizzera in aereo o con gli autobus a lunga percorrenza.
Adeguamenti puntuali dopo la consultazione
Dopo la consultazione, il Consiglio federale ha inoltre deciso i seguenti adeguamenti, validi dal 25 gennaio:
-tenuto conto della limitazione della quarantena dei contatti, viene revocato l'obbligo di registrare i dati di contatto. Finora questo obbligo vigeva per le discoteche e per determinate manifestazioni con al massimo 50 persone in luoghi chiusi senza limitazione d'accesso (p. es. manifestazioni religiose);
-visti l'elevato numero di casi attualmente registrato e la limitazione della quarantena dei contatti, la disponibilità di sufficienti capacità di tracciamento dei contatti non costituisce più un presupposto affinché i Cantoni possano autorizzare lo svolgimento di grandi manifestazioni;
-ulteriori adeguamenti riguardano le deroghe cantonali all'obbligo di limitare l'accesso a grandi manifestazioni all'aperto, la regola 3G per gli esami federali di maturità, la proroga della scadenza per il rilascio di un certificato a persone che per motivi medici non possono né farsi vaccinare né sottoporsi al test e l'adeguamento dell'ordinanza COVID-19 perdita di guadagno.
Nessun inasprimento dell'obbligo della mascherina
Tenuto conto dei risultati della consultazione, il Consiglio federale rinuncia a ulteriori adeguamenti, per esempio a modifiche delle regole di isolamento, a un inasprimento dell'obbligo della mascherina o al divieto di insegnamento in presenza nelle scuole universitarie. Rinuncia inoltre a inasprire le regole in vigore a livello nazionale per le grandi manifestazioni, quali l'obbligo di stare seduti durante la consumazione o la
limitazione della capienza, come richiesto da diversi Cantoni.
Nuove priorità per i test PCR
Viste la grande richiesta di test e la già forte sollecitazione delle capacità dei laboratori, l'Ufficio federale della sanità pubblica raccomanderà ai Cantoni di attenersi al seguente nuovo ordine di priorità per i test PCR:
Per sgravare ulteriormente i laboratori di analisi dei test PCR, dal 24 gennaio basterà provvisoriamente un test antigenico rapido positivo per ottenere un certificato svizzero di guarigione, valido soltanto in Svizzera per 270 giorni.
Fonte: http://www.ccis.ch/it/news.aspx?id=1482
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera)
Il ministro delle finanze Hong Nam-ki ha affermato che il governo deve mobilitare tutti i mezzi disponibili per domare la crescita dell’inflazione e stabilizzare il mercato immobiliare nel nuovo anno.
L'inflazione al consumo della Corea è cresciuta nel 2021 al ritmo più veloce degli ultimi 10 anni a causa dell'aumento dei costi energetici e dei prezzi elevati dei prodotti agricoli.
I prezzi al consumo sono aumentati del 2,5% su base annua nel 2021, accelerando da un aumento dello 0,5% del 2020. Il 2021 ha anche segnato il guadagno su base annua più veloce dal 2011, quando l'inflazione al consumo è aumentata del 4%.
La crescita dell'inflazione dovrebbe rallentare quest'anno rispetto allo scorso anno, ma si prevede che i prezzi al consumo oscilleranno intorno al 2% tra i problemi della catena d’approvvigionamento globale, i prezzi elevati del petrolio e la ripresa economica dalla pandemia.
La Bank of Korea (BOK) ha fissato le sue prospettive di inflazione per il 2022 al 2%. Il ministero delle finanze prevede che i prezzi al consumo aumenteranno del 2,2% il prossimo anno.
Fonte: https://bit.ly/33jKycD
(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Korea)
Il 2021 ha visto chiudere le stime di crescita dell’inflazione ai massimi storici dal 1982, causata da una domanda crescente di beni di consumo da parte dei consumatori e dalla crisi diffusa della supply chain derivante dalla attuale situazione pandemica.
L’indice dei prezzi al consumo è cresciuto del 7% nel mese di dicembre, rispetto allo stesso mese del 2020, e del 6,8% nel mese precedente di novembre. Il trend di crescita dell’inflazione sembra consolidarsi intorno a valori che eccedono il 6%, mai così alti dagli anni 80.
I prezzi delle auto e di altri beni durevoli continuano a influenzare la crescita dell’inflazione, aiutati dagli squilibri di domanda e offerta derivanti dalla pandemia.
Un altro importante fattore a cui imputare questa crescita vertiginosa dell’inflazione è certamente l’aumento dei prezzi dell’energia, dovuto principalmente alle distorsioni del mercato causate dalla pandemia e dalla situazione geopolitica instabile di alcuni paesi, maggiori esportatori di queste materie prime.
Questa crescita repentina dell’inflazione è seguita anche da una rapida crescita dell’occupazione e dei salari: il Dipartimento del Lavoro americano stima che il tasso di disoccupazione sia calato dal 4,2% al 3,9% nel mese di novembre e che nel mese di dicembre il salario orario sia in media cresciuto del 4,7% rispetto all’anno precedente, con una crescita media del 3% rispetto ai livelli pre-pandemici. Al contempo, nel mese di dicembre, la National Federation of Independent Business ha registrato come il 49% delle piccole imprese stia pianificando un aumento dei prezzi nei prossimi tre mesi.
La variante Omicron ha rapidamente peggiorato le stime di crescita e rallentato l’economia. Molte fabbriche stanno adottando soluzioni molto costose per mantenere attive e al massimo della capacità le loro linee produttive, dovendo poi agire inevitabilmente sui prezzi al consumo dei loro prodotti. La crisi globale della supply chain ha quindi contributo a peggiorare la crescita dell’inflazione, in particolare nelle industrie che utilizzano i semiconduttori come l’automotive, i comparti del mobile e gli elettrodomestici. Recenti studi dell’Institute for Supply Management sembrano però evidenziare un parziale riassestarsi della crisi della supply chain mostrando un lieve calo nei tempi di consegna e nei prezzi nel mese di dicembre 2021.
Fonte: https://on.wsj.com/3fomIit
(Contenuto editoriale a cura della Italy-America Chamber of Commerce Southeast)
Secondo un recente sondaggio condotto dalla Camera di Commercio e Industria della Corea (KCCI) dal 17 al 22 dicembre quasi 9 società esportatrici coreane su 10 prevedono che la situazione del commercio globale nel 2022 non migliorerà rispetto al 2021 principalmente a causa del perdurare della pandemia causata da COVID-19.
Il sondaggio ha mostrato che su 300 aziende esportatrici intervistate il 55% di esse prevede che le condizioni del commercio mondiale di quest'anno saranno simili a quelle del 2021.
Circa il 37% di esse ha addirittura affermato che secondo loro il commercio globale sarebbe addirittura peggiorato quest'anno, mentre solo il 14,3% di esse si aspetta un miglioramento.
Circa la metà di queste aziende ha citato il prolungarsi pandemia da COVID-19 come motivo principale della loro visione pessimista; il 19,7% ha citato le interruzioni della catena di approvvigionamento globale e il 10,4% l’aumento dei prezzi delle materie prime (10,4%).
Per far fronte alla situazione, le società esportatrici hanno affermato che cercheranno di trovare catene di approvvigionamento alternative e integrare quelle esistenti (40,6%), attingere a nuovi mercati (31,3%) e procurarsi tecnologie avanzate (14,7%).
Circa il 75% degli intervistati ha affermato che è necessario che la Corea aderisca al Comprehensive and Progressive Agreement for Trans-Pacific Partnership (CPTPP), un accordo commerciale che coinvolge 11 nazioni al quale Seoul ha recentemente mostrato l’intenzione di chiedere l'ammissione.
Fonte: https://bit.ly/3tm55YS
(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Korea)
Il gruppo portoghese Corticeira Amorim, leader mondiale nel settore del sughero, ha annunciato martedì 11 gennaio l'acquisizione del 50% del capitale sociale del gruppo Saci, con sede a Torino, che dispone di 17 società in oltre 30 paesi, impiega 340 dipendenti e conta un fatturato annuo di 70 milioni di euro.
Fonte: https://bit.ly/3Gvjcij
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per il Portogallo)
In considerazione della situazione critica negli ospedali, il Consiglio federale pone in consultazione la proposta di prorogare fino alla fine di marzo i provvedimenti decisi il 17 dicembre 2021 contro la diffusione del coronavirus. Propone inoltre di ridurre a 270 giorni la validità dei certificati. Nella seduta del 12 gennaio ha per altro deciso di abbreviare da subito a cinque giorni la durata dell’isolamento e della quarantena.
La situazione epidemiologica è critica e resta difficile prevederne l'evoluzione: nelle ultime settimane i ricoveri e il tasso d'occupazione dei reparti di terapia intensiva sono calati nonostante l'aumento esponenziale delle infezioni. Le persone vaccinate o guarite che si contagiano
con la variante Omicron devono essere ricoverate molto meno spesso di quanto non accada con la variante Delta. Anche la quota delle
persone ricoverate nei riparti di terapia intensiva sul totale delle ospedalizzazioni è diminuita. Nuovi dati scientifici confermano inoltre che la
terza dose di vaccino riduce notevolmente il rischio di ricovero. Vaccinarsi resta il modo migliore per proteggersi dai decorsi gravi e dalle conseguenze a lungo termine della malattia.
Probabile aumento della pressione sugli ospedali
Anche se per le persone vaccinate o guarite la variante Omicron è meno pericolosa, l'altissimo numero di contagi lascia prevedere un aumento dei ricoveri. Probabilmente la pressione aumenterà dapprima nei reparti normali e in un secondo tempo, forse, anche nei reparti di terapia intensiva. È inoltre in costante aumento il numero dei pazienti ospedalizzati per malattie diverse dalla COVID-19 che risultano positivi al test e devono quindi essere isolati, il che complica non poco la loro degenza. A questo si aggiunge che anche negli ospedali una percentuale sempre più alta del personale sarà assente per malattia.
In consultazione: proroga dei provvedimenti
La strategia del Consiglio federale contro la diffusione del coronavirus rimane quella di adottare provvedimenti che permettano di evitare il più possibile il sovraccarico delle strutture ospedaliere. Per questo motivo, il 17 dicembre 2021 l'Esecutivo ha deciso ampie restrizioni quali, tra l'altro, l'introduzione della «regola 2G» per alcuni luoghi chiusi, la limitazione degli incontri privati e l'obbligo del telelavoro. I provvedimenti dovevano restare in vigore fino al 24 gennaio 2022, ma, a causa della difficile situazione negli ospedali, il Consiglio federale propone di prorogarli sino al 31 marzo. La consultazione durerà fino al 17 gennaio.
Tuttavia, indipendentemente dall'esito della consultazione, se la situazione negli ospedali dovesse peggiorare notevolmente, il Consiglio federale sarà in grado di agire rapidamente e di adottare ulteriori restrizioni, come la chiusura di strutture o limitazioni della capienza per le grandi manifestazioni.
In consultazione: riduzione della durata di validità dei certificati COVID
Il Consiglio federale intende inoltre ridurre la validità del certificato di vaccinazione da 365 a 270 giorni, in modo da continuare a garantirne il riconoscimento nell'UE. Analogamente è ridotta a 270 giorni pure la durata di validità del certificato di guarigione. Anche per questo provvedimento saranno consultati i Cantoni e, se dovessero essere d'accordo, l'entrata in vigore è prevista il 1° febbraio 2022.
Ulteriori questioni poste in consultazione
Il Consiglio federale intende valersi della consultazione per sottoporre ai Cantoni anche altre questioni, come il divieto dell'insegnamento in presenza per il livello terziario, limitazioni della capienza per le grandi manifestazioni, l'inasprimento dell'obbligo della mascherina, le capacità nei reparti di terapia intensiva, l'obbligo di sottoporsi al test prima dell'entrata in Svizzera per le persone vaccinate o guarite, l'adeguamento della strategia di test a causa del sovraccarico dei laboratori, la rinuncia ai test antigenici rapidi o la revoca delle regole sulla quarantena.
Decisione: la durata dell'isolamento e della quarantena è ridotta a cinque giorni
Nella sua seduta odierna, il Consiglio federale ha anche deciso di ridurre a partire da domani, giovedì 13 gennaio, la durata dell'isolamento da dieci a cinque giorni. Come finora, per poter uscire dall'isolamento una persona deve essere priva di sintomi per almeno 48 ore. I Cantoni possono prevedere deroghe per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento.
Anche la quarantena dei contatti sarà ridotta a cinque giorni. Sarà inoltre limitata a chi vive nella stessa economia domestica o che, in modo analogo, ha contatti regolari e stretti con una persona risultata positiva al test. Sono esentate dalla quarantena le persone che hanno ricevuto
l'ultima dose di vaccino o sono guarite da meno di quattro mesi. Anche per la quarantena dei contatti, i Cantoni possono prevedere deroghe per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento.
Motivo della riduzione della durata dell'isolamento e della quarantena è la variante Omicron, con la quale l'intervallo di tempo tra infezione e trasmissione del virus si è ridotto. Inoltre, nelle ultime settimane il numero di persone in isolamento o quarantena è aumentato notevolmente mettendo sono pressione le strutture di tracciamento dei contatti dei Cantoni, l'economia e la società.
Aumento delle assenze dal lavoro
Anche se la riduzione della durata della quarantena dovrebbe permettere di alleviare la situazione, il numero di assenze dal lavoro dovrebbe continuare ad aumentare. In questo contesto, il Consiglio federale sottolinea l'importanza cruciale dell'obbligo del telelavoro, che contribuisce
in misura determinante a prevenire i contagi nelle aziende. Secondo l'Ufficio federale per l'approvvigionamento economico del Paese e l'Ufficio federale della protezione della popolazione, le infrastrutture per l'approvvigionamento economico del Paese e le infrastrutture critiche sono ben preparate per far fronte all'aumento delle assenze dal lavoro.
Discussione sul potenziamento dei reparti di terapia intensiva
Il Consiglio federale ha inoltre discusso su come la Confederazione possa sostenere i Cantoni nel potenziamento dei reparti di terapia intensiva.
La costituzione di capacità sufficienti è un compito dei Cantoni, previsto ora anche nella legge COVID-19.
Fonte: https://bit.ly/3GsHEAP
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera)
Secondo i dati compilati dal Ministero del Commercio, dell'Industria e dell'Energia, i costruttori navali coreani nel 2021 hanno ricevuto il maggior numero di ordini in otto anni ed il paese si è classificato al primo posto al mondo in termini di costruzione di navi ad alto valore aggiunto.
I costruttori navali coreani nel 2021 hanno ottenuto nuovi ordini per un totale di 17,44 milioni di CGT, più che raddoppiando quindi il valore di 8,23 milioni di CGT segnato nel 2020.
È il più grande dal 2013, quando la cifra si attestava a 18,45 milioni di CGT ed è un segnale che l'industria dei cantieri navali coreani è sulla buona strada per riprendersi dalle ricadute causate dalla pandemia da COVID-19.
I costruttori navali coreani, tra i quali la Hyundai Heavy Industries Group rappresenta il più importante, nel 2021 si sono aggiudicati il 37,1% degli ordini globali totali (46,96 milioni di CGT), rispetto alla quota del 31,2% nel 2019 e del 34,1% nel 2020.
Nel 2021 la Cina ha preso il primo posto assicurandosi il 48,8 percento del volume totale delle costruzioni navali in tutto il mondo ma la Corea ha mantenuto il primo posto al mondo in termini di ordini di navi ad alto valore aggiunto, come le navi metaniere trasportanti GNL, rappresentando il 65% degli ordini totali per tali navi. Secondo i dati, la Corea è anche assicurata il maggior volume di contratti per navi eco-compatibili al mondo, assorbendo il 64% degli ordini globali totali.
Fonte: https://bit.ly/3npruAC
(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Korea)
Nel dicembre 2021 l’indice dei prezzi al consumo (IPC) è diminuito dello 0,1% rispetto al mese precedente, attestandosi a 101,5 punti (dicembre 2020 = 100). Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, il rincaro è stato del +1,5%. Nel 2021 il rincaro annuo medio è stato invece del +0,6%. È quanto emerge dai risultati dell’Ufficio federale di statistica (UST).
Il rincaro annuo medio del 2021 corrisponde al tasso di variazione tra la media annua dell’IPC per il 2021 e quella per il 2020. La media annua equivale alla media aritmetica dei 12 indici mensili dell’anno civile. Nel 2021, il rincaro annuo medio è stato del +0,6%. Questa crescita è riconducibile in particolare all’aumento dei prezzi dei prodotti petroliferi e degli affitti delle abitazioni. Sono invece diminuiti i prezzi dei viaggi forfetari internazionali e dei medicamenti. In media, i prezzi dei prodotti indigeni sono aumentati dello 0,3%, mentre quelli dei prodotti importati sono aumentati dell’1,5%. Il rincaro annuo medio è stato del –0,7% nel 2020 e del +0,4% nel 2019.
La flessione dell’IPC dello 0,1% nel dicembre 2021 rispetto al mese precedente è riconducibile a diversi fattori, tra cui la diminuzione dei prezzi dell’olio da riscaldamento. Sono calati anche i prezzi dei trasporti aerei, come pure quelli dei carburanti. Hanno invece registrato un aumento i prezzi del noleggio di veicoli personali, dei pernottamenti in albergo e delle automobili d’occasione.
Fonte: https://bit.ly/3nqVA6T
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera)
Il Korea Exchange (KRX), l'unico operatore borsistico della Corea, ha lanciato un portale di informazioni sul mercato finanziario coreano in lingua inglese per fornire maggiori informazioni agli investitori stranieri.
Il servizio, soprannominato Market Data System, è fornito tramite il sito Web (http://global.krx.co.kr).
Il KRX ha affermato che il sito Web migliorerà l'accessibilità e la convenienza delle informazioni per gli investitori stranieri la cui influenza sul mercato finanziario nazionale è in continuo aumento.
Fonte: https://bit.ly/33tOV4H
(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Korea)
Crescono le vendite al dettaglio negli Stati Uniti, anche grazie ad una rinnovata fiducia dei consumatori americani nel periodo delle festività, nonostante il vertiginoso aumento dell’inflazione. La crescita delle vendite nel periodo natalizio, che negli Stati Uniti viene considerato tradizionalmente dal 1° novembre al 24 dicembre, ha registrato un salto dell’11% rispetto al 2019, anno pre-Covid.
I dati, forniti da Mastercard nel report Mastercard Spending Pulse, mostrano una crescita dell’8,5% delle vendite al dettaglio rispetto all’anno precedente. Le vendite in store hanno registrato una crescita dell’8,1%, mentre crescono a ritmi significativi i dati dell’e-commerce, + 11%. Rispetto al 2019, gli ordini dell’e-commerce registrano un balzo del 61%.
Sul totale delle vendite, il 20,9% è stato realizzato su piattaforme online, rispetto ad una quota del 14,9% registrata nel 2019, evidenziando quindi come la pandemia abbia accelerato un trend già in qualche modo inevitabile verso l’online shopping.
Nonostante i timori legati alle consegne e ai servizi postali, la maggior parte dei regali è stata consegnata in tempo, grazie anche agli ordini anticipati da parte dei consumatori, e non si è verificata la congestione temuta delle aziende di delivery.
In generale, nonostante il lungo periodo considerato, il report di Mastercard evidenzia come il picco di transazioni sia avvenuto nel lungo weekend del Ringraziamento, grazie alle note e convenienti offerte previste nel weekend del Black Friday, con una crescita del 14% rispetto all’anno precedente.
Fonte: https://nyti.ms/3A6FTXK
(Contenuto editoriale a cura della Italy-America Chamber of Commerce Southeast)