Martedì 28 Ottobre 2025
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Gli investimenti diretti (IDE) in Turchia sono cresciuti nel 2021, secondo il rapporto apporto 2022 dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il commercio e lo sviluppo (UNCTAD), dopo un 2020 che aveva risentito della stagnazione causata dalla pandemia.
La Turchia ha visto crescere l'afflusso di IDE in tutti i principali comparti che nel 2021 sono stati pari a 14 miliardi di dollari (finanziando il 41% del disavanzo corrente totale della Turchia) rispetto a circa 8 miliardi nel 2020.
I dati diffusi nel mese di aprile indicano però una leggera flessione dopo il vibrante 2021: nel mese in considerazione gli IDE sono stati circa 633 milioni ossia il 23% del deficit delle partite correnti; il 72% degli IDE in aprile sono stati originati dall’UE27+Regno Unito con in testa l’Olanda (tra i Paesi Ue) con una quota pari al 25% seguita da Francia e Germania.
Nello stesso periodo gli investimenti diretti esteri turchi sono invece cresciuti attestandosi a 2,54 miliardi di dollari portando il rapporto “inflows/outflows” al 60,3% nel periodo gennaio-aprile 2022 (era del 46,5% nel 2021 e al 41,4% nel 2020).
Le prospettive per i prossimi 12 mesi sono ancora più incerte a causa della crisi alimentare, dei prezzi al consumo in crescita (con l’aumento vertiginoso dei carburanti) e delle turbolenze finanziarie innescate dalla guerra in Ucraina: elementi che spingono verso un significativo ribasso degli IDE globali nel 2022; l’obiettivo principale della Turchia è quello di aumentare la propria quota globale nel campo degli investimenti esteri all’1,5% entro il 2023 (quella del 2021 si è attestata allo 0,9% mentre era lo 0,6% nel 2020), i flussi di IDE sono stati trainati dalle acquisizioni nel settore “real estate” da parte di investitori e residenti stranieri, dall’acquisizione di partecipazioni azionarie e dai c.d. strumenti di debito, vale a dire i crediti commerciali e i depositi e le sottoscrizioni di titoli obbligazionari. Gli IDE nella forma di “equity capital” sono affluiti nei primi quattro mesi del 2022 nel settore “food” seguito da quello del commercio all’ingresso e al dettaglio e dall’ICT.
Per quanto attiene ai principali investitori esteri in Turchia, la graduatoria vede in testa, nel mese in osservazione, al primo posto i Paesi Bassi (25% del totale), seguiti da Francia (195) e dalla Germania (10%).
In merito alle conseguenze della guerra russa in Ucraina, l’impatto sull’economia turca è stato negativo per le esportazioni turche (nel marzo del 2022 le vendite nella Federazione Russa e in Ucraina sono diminuite rispettivamente del 40% e dell’80%).
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)
Secondo i dati diffusi dall’ICE-Agenzia di Istanbul, nei primi cinque mesi del 2022 l’Italia consolida la sua 5° posizione tra i più importanti partner commerciali della Turchia con un interscambio che sfiora gli 11 miliardi di dollari facendo segnare un +20,5% rispetto all’analogo periodo di un anno fa.
Anche nel mese di maggio si registra una crescita sia per l’import che per l’export, con un saldo però favorevole alla Turchia. Le importazioni italiane sono infatti aumentate del 24,5% attestandosi a 5,465 miliardi di dollari mentre le nostre vendite sono state pari a 5,339 miliardi di dollari (+16,7% rispetto ai primi 5 mesi del 2021);
L’Italia, come detto, si conferma il 5° fornitore della Turchia dopo Russia, Cina, Germania e Stati Uniti e il terzo cliente dopo Germania e USA.
Tra le voci merceologiche, aumenti percentuali a tre cifre per l’export turco di combustibili, minerali e alluminio mentre sono state elevati anche gli acquisti da parte italiana di materie plastiche e rame dalla Turchia. Il nostro export ha invece mostrato un maggiore equilibrio. In testa una delle categorie tradizionali del nostro export, i macchinari e le apparecchiature meccaniche.
Nel confronto con i partner europei l’aumento delle esportazioni dell’Italia nei primi cinque mesi di quest’anno (+16,7%) è superiore a quello della Germania (+1,6%) e della Francia ma di molto inferiore a quello degli altri principali Paesi fornitori della Turchia come la Federazione Russa (trainata in particolare dalle esportazioni di gas e petrolio), Cina e USA.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)
Una folta delegazione guidata dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, accompagnato dal Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio, dal Ministro degli Interno Luciana Lamorgese, dal Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, dal Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti e dal Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, si è recata ad Ankara lo scorso 5 luglio per partecipare al Terzo Vertice Intergovernativo (il primo da 10 anni a questa parte) con l’obiettivo di rafforzare le relazioni tra Italia e Turchia. Durante il Summit sono stati firmati numerosi accordi tra i due Paesi tesi al rilancio della cooperazione bilaterale e al rafforzamento dei legami commerciali, già oggi molto intensi con oltre 23 miliardi di dollari di interscambio nel 2021. Sono stati affrontati numerosi dossier economici (micro e PMI, sviluppo sostenibile, crisi alimentare, interscambio commerciale ed energia), securitari (questione migratorie e cooperazione nella lotta al terrorismo) e politici (Libia, guerra in Ucraina, diritti umani, Unione Europea)
L’attesa vista in Turchia del Presidente Draghi è cominciata nel primo pomeriggio di martedì 5 luglio con la visita al mausoleo di Mustafa Kemal Atatürk e proseguita al Palazzo Presidenziale dove il Presidente del Consiglio è stato accolto dal Presidente Erdogan. In parallelo al tete-a-tete tra i due leader, hanno avuto luogo anche gli incontri bilaterali tra i ministri italiani e gli omologhi turchi che si sono conclusi con la sigla di ben nove tra accordi e intese tra i due Paesi nei più diversi campi.
La stampa turca he messo in risalto il livello eccellente delle relazioni bilaterali, una intensità dei rapporti tra i due Paesi soprattutto a livello economico-commerciale più volte ricordata dal Presidente Erdoğan durante tutto il Summit.
I settori di reciproco interesse per rafforzare i legami economici sono quelli energetico, l’industria della difesa, lo spazio, la mobilità sostenibile (con particolare focus sull’Alta Velocità ferroviaria).
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)
Con l’obiettivo di aiutare le piccole e medie imprese in Argentina nel cammino verso la transizione ecologica, l’italiana Enel X e Banco Santander Argentina hanno stretto un accordo per finanziare l’acquisto da parte delle PMI argentine di soluzioni energetiche innovative, rinnovabili o ad elevata efficienza.
Da una parte l’azienda italiana proporrà soluzioni energetiche su misura per il mercato argentino, mentre dall’altro Santander metterà a disposizione dei finanziamenti della durata di quattro o cinque anni che permettano alle imprese di investire nelle rinnovabili e in seguito recuperare la spesa attraverso il risparmio in bolletta.
In Argentina tutto il comparto della green economy è ancora in una fase embrionale e di conseguenza queste forme di investimento costituiscono una novità ma soprattutto un’opportunità di crescita sia per le aziende argentine che per gli investitori stranieri.
(Contenuto editoriale a cura della Cámara de Comercio Italiana de Rosario)
Železnice SR, l'operatore di infrastrutture ferroviarie di proprietà dello Stato, ha in programma di lanciare gare d'appalto per la ristrutturazione di tre linee per un importo di 500 milioni di euro
Queste gare includono le linee Poprad-Vydrník per 13 km di lavori e 264 milioni di euro, Bánovce nad Ondavou-Humenné, 33,5 km e 207 milioni di euro, e Šaštín-Kúty, 7,5 km e 15,6 milioni di euro. Inoltre, Železnice SR intende ammodernare gli scambi di Krompachy per 7,5 milioni di euro.
Fonte: https://bit.ly/3RTWOoY
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Slovacca)
La holding argentina Grupo América, da sempre attratta dalle sfide e con un occhio per l’innovazione, con investimenti che vanno dalle criptovalute al settore agricolo, ha recentemente preso l’iniziativa di porsi come apripista nello sviluppo dell’imprenditoria innovativa della città di Rosario.
Per arrivare allo scopo, ha creato América Management, una business unit con lo scopo esclusivo di posizionarsi come referente nello sviluppo delle startups locali nel settore della tecnologia, alle quali apportare la propria esperienza, conoscenze professionali e naturalmente un appoggio tecnico e finanziario. Con la collaborazione della Bolsa de Comercio de Rosario, Grupo América punta alla creazione di un ecosistema dove ci siano le condizioni per lo sviluppo di imprese digitali, dalle realtà accademiche dove nascono le idee innovative fino al lancio di progetti su scala mondiale.
Naturalmente, questo non può che costituire un beneficio per le imprese locali e rendere la città di Rosario più attraente per i potenziali investitori stranieri.
(Contenuto editoriale a cura della Cámara de Comercio Italiana de Rosario)
Gli stranieri benestanti potranno ottenere e possedere terre a scopo abitativo. Questo quanto affermato dal Portavoce del Governo di Bangkok, Thanakorn Wangboonkongchana. Da settembre sarà permesso, a chi non possiede la cittadinanza thailandese, di possedere fino a 0.16 ettari di proprietà. L’intento è quello di attrarre lavoratori qualificati e pensionati. Inoltre, verranno inclusi benefici fiscali e un visto di durata decennale.
L’economia thailandese è destinata a crescere nel 2022 del 3,5%, raggiungendo il livello pre-pandemia nel 2023.
Fonte: https://bit.ly/3PwhGRq
(Contenuto editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)
La Thailandia ha fame di energia verde. Bangkok deve rivedere le proprie politiche energetiche per adempiere agli impegni presi durante gli Accordi di Parigi. Inoltre, urge correre ai ripari per alleviare la crisi climatica già in atto e salvaguardare gli ecosistemi Thailandesi. Un passaggio necessario, quello che porterà dalla dipendenza da petrolio, gas e carbone verso le energie rinnovabili. La seconda economia dell’ASEAN punta in primis su eolico e fotovoltaico. L’obbiettivo è chiaro, arrivare al 2030 con un mix energetico che comprenda per il 30% energie rinnovabili e al 2065 alla neutralità carbonica.
Le opportunità non mancano per l’Italia. Come ribadito dall’ Ambasciatore italiano in Thailandia, Lorenzo Galanti, c’è una chiara intenzione tra le parti di mantenere vivo il dialogo e lo scambio di conoscenze nel settore energetico.
Fondamentali saranno gli incontri Italia-ASEAN. Roma si impegna a sviluppare una cooperazione proficua e scambio di know-how in materia energetica. Bisogna ricordare come lo scambio commerciale tra Italia e Thailandia stia crescendo dopo lo scossone della pandemia. Numeri che fanno ben sperare a più ampie collaborazioni.
Fonte: https://bit.ly/3IXRhcM
(Contenuto editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)
La Thailandia diventa il primo paese del Sud-est asiatico a legalizzare la cannabis. Nonostante la rimozione della cannabis dalla Categoria 5 dei narcotici, il Tourism Authority of Thailand (TAT) frena la promozione del turismo basato sulla marijuana. Questa decisione desta preoccupazione da una parte e prospettive economiche dall’altra.
La paura è quella che tale mossa non venga capita dai paesi vicini, ancora restii all’utilizzo, e che puniscono severamente chi la consuma e la vende. Ciò potrebbe creare una cattiva immagine della Thailandia e spaventare i tour operator che organizzano attività che ruotano intorno all’utilizzo di questa droga leggera. Sono necessarie dovute chiarificazioni da parte del Ministero della salute pubblica e un’adeguata campagna di comunicazione per spiegarne i benefici e i rischi.
Per sfruttare al meglio gli effetti che la legalizzazione può portare al tessuto turistico della nazione è fondamentale definire regole chiare.
D’altra parte, le entrate che tali attività legate alla cannabis possono portare sono allettanti.
Fonte: https://bit.ly/3PunIlp
(Contenuto editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)
La newsletter di ItalPlanet, pubblicata in collaborazione con Assocamerestero e aise.it – inviata in Italia e all’estero – è un servizio settimanale che consente di ricevere news e approfondimenti sul Sistema Italia e sulle attività svolte dalle Camere Italiane nel mondo.