Giovedì 1 Maggio 2025
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Venerdì 14 gennaio la Banca Centrale della Corea (BOK) ha alzato il tasso base di 25 punti portandolo all'1,25%; riportandolo così al livello precedente all'inizio della pandemia.
A seguito della sua prima riunione dell'anno per la fissazione dei tassi, il consiglio per la politica monetaria della BOK ha effettuato il suo terzo aumento dei tassi dall’inizio della pandemia, dopo i precedenti aumenti dei tassi di 25 punti base ad agosto e novembre. La mossa di agosto ha posto fine a più di un anno di tasso di interesse record dello 0,5 percento, che il BOK aveva mantenuto per alleviare i problemi della pandemia.
Il rialzo del tasso del 14 febbraio ha riportato il tasso di riferimento al livello di marzo 2020, prima che il BOK effettuasse tagli dei tassi. Il governatore della BOK Lee Ju-yeol ha accennato ad ulteriori aumenti dei tassi nel 2022.
Fonte: https://bit.ly/3FLxkCI
(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Korea)
Il numero delle imprese in Rep. Ceca, di cui è stato dichiarato il fallimento, è cresciuto nel corso dello scorso anno. Lo indica l’agenzia CRIF.
Nel corso del 2021 sono fallite 742 aziende, circa un quinto in più rispetto al 2020. Si tratta del numero più alto dal 2017. “La crescita dei fallimenti è stata determinata da diversi fattori – nota l’analista dell’agenzia Věra Kameníčková – Molte imprese, che avrebbero cessato l’esistenza già nel 2020, rimanevano in attività grazie agli aiuti statali e al fatto che per la maggior parte del 2020 non avevano l’obbligo di dichiarare bancarotta senza indugi”. I settori più colpiti dai fallimenti sono stati i trasporti e la logistica e i servizi amministrativi. Gli incrementi maggiori sono stati registrati nei servizi amministrativi e nell’accoglienza e ristorazione.
A calare sono stati invece i fallimenti dei lavoratori autonomi. È stato decretato il fallimento di circa 6.300 imprenditori individuali, il 14 percento in meno rispetto al 2020. I settori con maggiore concentrazione di bancarotte sono stati il trasporto, l’edilizia, l’accoglienza e la ristorazione.
Fonte: https://bit.ly/33yMXAt
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)
Il Ministero delle Finanze ha recentemente affermato che l'economia coreana è in ripresa dalla pandemia grazie ad esportazioni solide, ma si teme che il picco dei casi di COVID-19 e il rafforzamento delle regole di distanziamento sociale danneggino la domanda interna.
Il Ministero ha affermato che le vendite nei grandi magazzini e gli acquisti online sono aumentati a dicembre, ma il sentimento dei consumatori è peggiorato a causa dell’aumento dei casi di coronavirus.
La spesa tramite carte è aumentata del 18,1% rispetto all'anno scorso a dicembre, segnando l'undicesimo mese consecutivo di guadagni. Le vendite nei grandi magazzini sono invece aumentate del 30,8% su base annua.
Tuttavia, le vendite nei discount store sono diminuite del 3,5% su base annua e l'indice del sentimento dei consumatori è sceso per la prima volta in quattro mesi a dicembre.
Nel terzo trimestre, la spesa privata è scesa dello 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti, che avevano segnato un aumento del 3,6% nel secondo trimestre.
Le vendite al dettaglio, un indicatore della spesa dei consumatori, a novembre sono arrivate al minimo in 16 mesi nonostante a novembre il paese aveva allentato le restrizioni nell'ambito dello schema "Living with COVID-19".
La valuta coreana si è fortemente indebolita nei confronti del dollaro USA nelle ultime settimane a causa delle aspettative che la Fed dovrebbe inasprire la sua politica monetaria a un ritmo più veloce del previsto. Il Won è diminuito dell'8,6 percento l'anno scorso rispetto al Dollaro Americano.
Un Won più debole esercita una pressione al rialzo sull'inflazione, poiché aumenta il costo delle importazioni, però nel frattempo, mette le esportazioni coreane in vantaggio in termini di competitività di prezzo.
Fonte: https://bit.ly/3nKYsvo
(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Korea)
Il gruppo italiano Kerakoll, che si presenta come “leader internazionale nel settore dell'edilizia sostenibile”, ha aperto la sua prima unità produttiva nel Parque de Negócios di Rio Maior, distretto di Santarém, con un investimento di oltre 11 milioni di euro.
Fonte: https://bit.ly/33PZrn1
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per il Portogallo)
Quattro lavoratori autonomi su dieci in Corea stanno valutando la possibilità di chiudere le loro attività a causa del rallentamento delle vendite provocato delle rigide regole di distanziamento sociale applicate per lungo tempo dal governo durante la pandemia da coronavirus.
Secondo il sondaggio condotto dalla Federation of Korean Industries (FKI), 500 persone che gestiscono ristoranti, negozi al dettaglio e altre attività di servizi, il 40,8% ha affermato che sta valutando la possibilità di chiudere la propria attività.
Tra gli intervistati, il 30,7% ha espresso preoccupazione per la debole risposta dei consumatori poiché la pandemia continua a influenzare la loro attitudine verso i consumi. Il 28,2% ha citato il calo delle vendite e dei profitti come motivo principale. Il 22.9% ha citato le rigide regole di distanziamento sociale e le limitazioni agli orari di apertura. Il 17,8% ha citato l’insufficienza dei ristori governativi e d il conseguente l'aumento degli oneri derivanti dai prestiti.
I piccoli commercianti e i lavoratori autonomi sono stati la categoria più duramente colpita dalle regole di distanziamento sociale e soprattutto dai limiti agli orari di apertura delle attività messi in atto dal governo per combattere la pandemia.
Il governo prevede di mantenere almeno fino al 6 febbraio il coprifuoco alle 21 per ristoranti e caffè, aumentando al contempo il limite dei commensali a sei dagli attuali quattro.
Fonte: https://bit.ly/35aix87
(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Korea)
In considerazione della situazione critica negli ospedali, il Consiglio federale proroga i provvedimenti contro la diffusione del coronavirus. Questa la decisione presa nella seduta del 19 gennaio 2022. L’obbligo del telelavoro e la quarantena dei contatti restano in vigore fino alla fine di febbraio, le regole 2G e 2G+ per alcuni spazi interni, l’estensione dell’obbligo della mascherina al chiuso, la regola 3G per le manifestazioni all’aperto a partire da 300 persone e la limitazione degli incontri privati provvisoriamente fino alla fine di marzo. Il Consiglio federale verifica costantemente se l’evoluzione della pandemia consente di anticiparne la revoca. Nella sua seduta odierna ha inoltre deciso di ridurre a 270 giorni la durata di validità dei certificati di vaccinazione e guarigione a partire dalla fine di gennaio.
Il 17 dicembre 2021, il Consiglio federale aveva deciso ampie restrizioni, tra cui l'introduzione delle regole 2G e 2G+ per alcuni luoghi chiusi, la limitazione degli incontri privati e l'obbligo del telelavoro. Questi provvedimenti dovevano restare in vigore fino al 24 gennaio 2022, così come l'estensione dell'obbligo del certificato decisa nel settembre del 2021.
Considerata la situazione tuttora critica negli ospedali, dopo aver consultato i Cantoni, le parti sociali, le commissioni parlamentari competenti e le associazioni interessate, il Consiglio federale proroga fino alla fine di febbraio l'obbligo del telelavoro e fino alla fine di marzo gli altri provvedimenti. Tutti i Cantoni si sono espressi a favore di una proroga dei provvedimenti. Il Consiglio federale verifica costantemente se l'evoluzione della pandemia consente di anticiparne la revoca. Nella seduta del 2 febbraio discuterà possibili allentamenti.
Quarantena dei contatti in vigore fino a fine febbraio
Dopo la consultazione, il Consiglio federale ha inoltre deciso di limitare alla fine di febbraio la validità della quarantena dei contatti, per altro già ampiamente allentata il 12 gennaio e tuttora applicabile soltanto a chi vive nella stessa economia domestica o ha contatti analogamente regolari e stretti con una persona risultata positiva al test. In questi casi il rischio di contagio è ancora alto. La quarantena è quindi uno strumento importante per arginare la diffusione del virus, per esempio sul posto di lavoro. È inoltre esentato dalla quarantena dei contatti chi si è fatto vaccinare o è guarito dalla COVID-19 negli ultimi quattro mesi.
Durata di validità dei certificati ridotta a 270 giorni
Il Consiglio federale riduce inoltre la durata di validità del certificato di vaccinazione da 365 a 270 giorni, con effetto dal 31 gennaio 2022. In questo modo continua a essere garantito il riconoscimento nell'UE. Anche la validità del certificato di guarigione passa a 270 giorni.
Adeguamenti al regime di test per chi entra in Svizzera
A partire da sabato 22 gennaio, per entrare in Svizzera le persone vaccinate o guarite non devono più presentare il risultato negativo di un test PCR o antigenico rapido, mentre per le persone non vaccinate o non guarite il regime di test resta invariato. Per queste persone si rinuncia per contro all'obbligo di un secondo test da effettuarsi da 4 a 7 giorni dopo l'entrata in Svizzera a causa delle capacità limitate di effettuare test sul territorio nazionale. Per l'entrata in Svizzera si applica quindi la regola 3G. Il modulo di entrata «Passenger Locator Form» (PLF) dovrà essere
compilato unicamente dalle persone che entrano in Svizzera in aereo o con gli autobus a lunga percorrenza.
Adeguamenti puntuali dopo la consultazione
Dopo la consultazione, il Consiglio federale ha inoltre deciso i seguenti adeguamenti, validi dal 25 gennaio:
-tenuto conto della limitazione della quarantena dei contatti, viene revocato l'obbligo di registrare i dati di contatto. Finora questo obbligo vigeva per le discoteche e per determinate manifestazioni con al massimo 50 persone in luoghi chiusi senza limitazione d'accesso (p. es. manifestazioni religiose);
-visti l'elevato numero di casi attualmente registrato e la limitazione della quarantena dei contatti, la disponibilità di sufficienti capacità di tracciamento dei contatti non costituisce più un presupposto affinché i Cantoni possano autorizzare lo svolgimento di grandi manifestazioni;
-ulteriori adeguamenti riguardano le deroghe cantonali all'obbligo di limitare l'accesso a grandi manifestazioni all'aperto, la regola 3G per gli esami federali di maturità, la proroga della scadenza per il rilascio di un certificato a persone che per motivi medici non possono né farsi vaccinare né sottoporsi al test e l'adeguamento dell'ordinanza COVID-19 perdita di guadagno.
Nessun inasprimento dell'obbligo della mascherina
Tenuto conto dei risultati della consultazione, il Consiglio federale rinuncia a ulteriori adeguamenti, per esempio a modifiche delle regole di isolamento, a un inasprimento dell'obbligo della mascherina o al divieto di insegnamento in presenza nelle scuole universitarie. Rinuncia inoltre a inasprire le regole in vigore a livello nazionale per le grandi manifestazioni, quali l'obbligo di stare seduti durante la consumazione o la
limitazione della capienza, come richiesto da diversi Cantoni.
Nuove priorità per i test PCR
Viste la grande richiesta di test e la già forte sollecitazione delle capacità dei laboratori, l'Ufficio federale della sanità pubblica raccomanderà ai Cantoni di attenersi al seguente nuovo ordine di priorità per i test PCR:
Per sgravare ulteriormente i laboratori di analisi dei test PCR, dal 24 gennaio basterà provvisoriamente un test antigenico rapido positivo per ottenere un certificato svizzero di guarigione, valido soltanto in Svizzera per 270 giorni.
Fonte: http://www.ccis.ch/it/news.aspx?id=1482
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera)
Il ministro delle finanze Hong Nam-ki ha affermato che il governo deve mobilitare tutti i mezzi disponibili per domare la crescita dell’inflazione e stabilizzare il mercato immobiliare nel nuovo anno.
L'inflazione al consumo della Corea è cresciuta nel 2021 al ritmo più veloce degli ultimi 10 anni a causa dell'aumento dei costi energetici e dei prezzi elevati dei prodotti agricoli.
I prezzi al consumo sono aumentati del 2,5% su base annua nel 2021, accelerando da un aumento dello 0,5% del 2020. Il 2021 ha anche segnato il guadagno su base annua più veloce dal 2011, quando l'inflazione al consumo è aumentata del 4%.
La crescita dell'inflazione dovrebbe rallentare quest'anno rispetto allo scorso anno, ma si prevede che i prezzi al consumo oscilleranno intorno al 2% tra i problemi della catena d’approvvigionamento globale, i prezzi elevati del petrolio e la ripresa economica dalla pandemia.
La Bank of Korea (BOK) ha fissato le sue prospettive di inflazione per il 2022 al 2%. Il ministero delle finanze prevede che i prezzi al consumo aumenteranno del 2,2% il prossimo anno.
Fonte: https://bit.ly/33jKycD
(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Korea)
Il 2021 ha visto chiudere le stime di crescita dell’inflazione ai massimi storici dal 1982, causata da una domanda crescente di beni di consumo da parte dei consumatori e dalla crisi diffusa della supply chain derivante dalla attuale situazione pandemica.
L’indice dei prezzi al consumo è cresciuto del 7% nel mese di dicembre, rispetto allo stesso mese del 2020, e del 6,8% nel mese precedente di novembre. Il trend di crescita dell’inflazione sembra consolidarsi intorno a valori che eccedono il 6%, mai così alti dagli anni 80.
I prezzi delle auto e di altri beni durevoli continuano a influenzare la crescita dell’inflazione, aiutati dagli squilibri di domanda e offerta derivanti dalla pandemia.
Un altro importante fattore a cui imputare questa crescita vertiginosa dell’inflazione è certamente l’aumento dei prezzi dell’energia, dovuto principalmente alle distorsioni del mercato causate dalla pandemia e dalla situazione geopolitica instabile di alcuni paesi, maggiori esportatori di queste materie prime.
Questa crescita repentina dell’inflazione è seguita anche da una rapida crescita dell’occupazione e dei salari: il Dipartimento del Lavoro americano stima che il tasso di disoccupazione sia calato dal 4,2% al 3,9% nel mese di novembre e che nel mese di dicembre il salario orario sia in media cresciuto del 4,7% rispetto all’anno precedente, con una crescita media del 3% rispetto ai livelli pre-pandemici. Al contempo, nel mese di dicembre, la National Federation of Independent Business ha registrato come il 49% delle piccole imprese stia pianificando un aumento dei prezzi nei prossimi tre mesi.
La variante Omicron ha rapidamente peggiorato le stime di crescita e rallentato l’economia. Molte fabbriche stanno adottando soluzioni molto costose per mantenere attive e al massimo della capacità le loro linee produttive, dovendo poi agire inevitabilmente sui prezzi al consumo dei loro prodotti. La crisi globale della supply chain ha quindi contributo a peggiorare la crescita dell’inflazione, in particolare nelle industrie che utilizzano i semiconduttori come l’automotive, i comparti del mobile e gli elettrodomestici. Recenti studi dell’Institute for Supply Management sembrano però evidenziare un parziale riassestarsi della crisi della supply chain mostrando un lieve calo nei tempi di consegna e nei prezzi nel mese di dicembre 2021.
Fonte: https://on.wsj.com/3fomIit
(Contenuto editoriale a cura della Italy-America Chamber of Commerce Southeast)
Secondo un recente sondaggio condotto dalla Camera di Commercio e Industria della Corea (KCCI) dal 17 al 22 dicembre quasi 9 società esportatrici coreane su 10 prevedono che la situazione del commercio globale nel 2022 non migliorerà rispetto al 2021 principalmente a causa del perdurare della pandemia causata da COVID-19.
Il sondaggio ha mostrato che su 300 aziende esportatrici intervistate il 55% di esse prevede che le condizioni del commercio mondiale di quest'anno saranno simili a quelle del 2021.
Circa il 37% di esse ha addirittura affermato che secondo loro il commercio globale sarebbe addirittura peggiorato quest'anno, mentre solo il 14,3% di esse si aspetta un miglioramento.
Circa la metà di queste aziende ha citato il prolungarsi pandemia da COVID-19 come motivo principale della loro visione pessimista; il 19,7% ha citato le interruzioni della catena di approvvigionamento globale e il 10,4% l’aumento dei prezzi delle materie prime (10,4%).
Per far fronte alla situazione, le società esportatrici hanno affermato che cercheranno di trovare catene di approvvigionamento alternative e integrare quelle esistenti (40,6%), attingere a nuovi mercati (31,3%) e procurarsi tecnologie avanzate (14,7%).
Circa il 75% degli intervistati ha affermato che è necessario che la Corea aderisca al Comprehensive and Progressive Agreement for Trans-Pacific Partnership (CPTPP), un accordo commerciale che coinvolge 11 nazioni al quale Seoul ha recentemente mostrato l’intenzione di chiedere l'ammissione.
Fonte: https://bit.ly/3tm55YS
(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Korea)
Il gruppo portoghese Corticeira Amorim, leader mondiale nel settore del sughero, ha annunciato martedì 11 gennaio l'acquisizione del 50% del capitale sociale del gruppo Saci, con sede a Torino, che dispone di 17 società in oltre 30 paesi, impiega 340 dipendenti e conta un fatturato annuo di 70 milioni di euro.
Fonte: https://bit.ly/3Gvjcij
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per il Portogallo)