Notizie mercati esteri

Lunedì 8 Gennaio 2024

Turchia - Crescita del 5,9% nel terzo trimestre del 2023

I dati pubblicati lo scorso 30 novembre da Turkstat certificano che l'economia turca nel terzo trimestre del 2023 è cresciuta su base annuale del 5,9% rispetto all’analogo periodo del 2022.

"Come previsto nel nostro programma, ci stiamo muovendo verso una composizione bilanciata della crescita", ha affermato il Ministro del Tesoro e delle Finanze Mehmet Şimşek commentando i dati.

Il Ministro ha evidenziato gli effetti positivi su tale crescita delle politiche attuate dal suo Dicastero, facendo riferimento ad alcuni indicatori, come la diminuzione del premio del rischio-Paese e una minore volatilità della Lira turca.

Un quadro macroeconomico positivo premiato dall’agenzia di rating “S&P”, che lo scorso 30 novembre ha migliorato il suo giudizio del credito sovrano della Turchia da “stabile” a “positivo” confermando però l’outlook a "B", ossia cinque livelli sotto “l’investment grade”.

L’agenzia ha spiegato che la revisione politica del rating del credito è in linea con i recenti aggiustamenti della politica monetaria in senso restrittivo della Turchia, con l’avanzo delle partite correnti nel mese di settembre e con la ricostituzione dello stock di riserve nette in valuta estera della Banca Centrale a novembre.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana di Izmir)

Ultima modifica: Lunedì 8 Gennaio 2024
Lunedì 8 Gennaio 2024

Nuovo desk della Camera di Commercio Italiana di Izmir all’interno della “Denizli Chamber of Industry”

Il nuovo desk dell’ente camerale italiano di Izmir all’interno della Camera dell’Industria di Denizli, inaugurato lo scorso 16 ottobre dai rispettivi Presidenti Selim Kasapoğlu e Pietro Alba, segue quelli aperti nel 2022 presso la Camera dell’Industria di Aydin e la Camera di Commercio e Industria di Antalya. “Si tratta di un risultato importante per le relazioni economiche e commerciali tra Denizli e l’Italia alla luce della forte vocazione della Provincia di Denizli nel settore del marmo e del tessile” ha voluto ricordare il Console d’Italia a Izmir Valerio Giorgio.

Sul fronte dell’interscambio commerciale, per quanto attiene ai rapporti con Denizli, nel 2022 l’Italia si è collocata al quarto posto come Paese di destinazione delle esportazioni turche, dopo Regno Unito, Stati Uniti e Germania, per un valore di circa 300 milioni di dollari, pari al 6,48% del totale dei prodotti esportati della Regione turca. Il 2023, sulla base dei dati raccolti sino ad ottobre, mostrano che il valore delle esportazioni verso l’Italia ammonta a 194 milioni dollari, pari al 6,92% del totale, ponendo l’Italia come terzo cliente al mondo (scavalcando il Regno Unito). Le importazioni dall’Italia nel 2022 ammontavano invece a circa 62 milioni di dollari, mentre fino a ottobre 2023 hanno raggiunto i 33 milioni di dollari. I dati sono in calo, ma comunque rilevanti. La presenza di operatori commerciali di Denizli è molto significativa in alcune fiere come MarmoMac che si tiene ogni anno a Verona. Si tratta quindi di una provincia naturalmente vocata ad avere rapporti commerciali con il nostro Paese.

Il progetto di espansione delle attività camerali in tutte le regioni dell’Egeo e del Mediterraneo nella circoscrizione consolare di Izmir sta procedendo rapidamente con successo e con una grande partecipazione delle aziende locali. L’obiettivo principale è consentire a un numero sempre maggiore di aziende di migliorare, espandere o avviare attività commerciali proficue tra l’Italia e la Turchia.  

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana di Izmir)

Ultima modifica: Lunedì 8 Gennaio 2024
Lunedì 8 Gennaio 2024

Consolato d’Italia a Izmir: inaugurata la nuova “Casa Italia”

L’Ambasciatore d’Italia in Turchia, Giorgio Marrapodi, e il Console d’Italia a İzmir, Valerio Giorgio, hanno inaugurato la nuova Casa Italia di Izmir.

Grazie al sostegno di privati cittadini e al contributo delle principali aziende italiane e turche attive nella regione egea (tra cui Eldor, Aliberti, Vosmer, Kaltun, Cimentas, Iveco, Bitron, famiglia Sponza, Sandalyeci, Arkas, Corsin, Kilic, Holding, Azuro Kymia, Bakioglu Holding, Maschio Gaspardo, Karavan, Heraeus, Ege Ekspress, OKT Trailer, Luxottica, Copromar, Bozzetto Kymia, Lider Deri, Technogym Galata, Benetton, Makotrans, Cymplasta, Organik, Idata, Amros, Agreks, Scavolini) sono stati ristrutturati i locali di un antico edificio, già sede della Scuola della Suore di Ivrea.

La nuova Casa Italia ospiterà il Com.It.Es. di Izmir, la locale Camera di Commercio e dell'Industria Italiana e l'Associazione di Amicizia e Cultura Italiana, e sarà un luogo di incontro per cittadini italiani e turchi, aperto all'organizzazione di eventi culturali e di promozione del Sistema Paese. Al suo interno vi saranno locali comuni, tra cui la più grande biblioteca privata con libri in italiano della Turchia, salone per mostre e conferenze, e cucina per attività di show cooking.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana di Izmir)

Ultima modifica: Lunedì 8 Gennaio 2024
Venerdì 5 Gennaio 2024

L'industria dell'alluminio in Ontario

Il Nord America attrae il 9,9% della domanda globale di alluminio. Tra i principali produttori globali di alluminio di prima fusione al quarto posto si posiziona il Canada dopo Cina, India e Russia.

Nonostante sia tra le più produttive, l’industria canadese è tra quelle con il minor impatto ambientale al mondo. Infatti, nel corso del processo di produzione, per ogni metrica tonnellata di alluminio prodotto, vengono emesse due metriche tonnellate equivalenti di anidride carbonica. Inoltre, per il 96% del fabbisogno, l’industria usa energia proveniente da fonti idroelettriche. 

Secondo IBIS World, il mercato dell’alluminio in Ontario è stimato avere una dimensione pari a 10,1 miliardi di dollari, con 53 business e 6255 lavoratori impiegati.

In allegato un approfondimento sul tema.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana dell'Ontario Canada (ICCO Canada))

Ultima modifica: Venerdì 5 Gennaio 2024
Venerdì 5 Gennaio 2024

Breve Guida Paese Slovacchia

Questa versione ridotta – in allegato – dell’edizione 2023 della Guida Paese Slovacchia della Camera di Commercio Italo-Slovacca ha l'obiettivo di dare una prima introduzione agli imprenditori italiani sul Paese, fornendo una panoramica completa di base sulle norme, regolamenti e caratteristiche del Paese.

All’interno della Guida completa, in vendita presso l'eshop della Camera di Commercio Italo-Slovacca, potrete trovare ben più dettagliate informazioni sulle seguenti tematiche: 

Aprire una società 
Tipologie di società
Passi per la registrazione di una società a responsabilità limitata
Statuto/Atto Costitutivo 
Iscrizione al Registro delle Imprese
Ufficio statistico
Apertura di un conto corrente bancario
Registrazione presso l’Ufficio delle Entrate
Registrazione presso l’Amministrazione della Previdenza Sociale
Assunzioni nella Repubblica Slovacca
Registrazione 
Contratto di lavoro
Note sui termini di lavoro
Risoluzione del contratto di lavoro
Previdenza sociale e assicurazione sanitaria 
Pratiche contabili e requisiti di audit 
Forma e contenuto dei conti
Valutazione dei beni
Bilancio
Bilancio individuale redatto secondo gli IFRS
Conti consolidati 
Requisiti di audit 
Imposta sul reddito delle società 
Base imponibile 
Calcolo delle tasse
Regole in materia di sottocapitalizzazione
Ammortamento
Reddito non soggetto a tassazione 
Guadagni e perdite in conto capitale
Perdite fiscali 
Aliquota fiscale
Rimborso fiscale e pagamento tasse 
Imposta sul reddito delle persone fisiche
Residenza
Base imponibile
Capital gain
Altre tipologie di reddito
Deduzioni 
Aliquote fiscali 
Registrazione presso l’Ufficio delle Imposte 
Dichiarazione dei redditi 
Pagamenti fiscali
Ritenuta alla fonte 
Dividendi 
Interessi
Royalties
Altre tasse 
Imposta sul valore aggiunto (IVA)
Dazi doganali
Accise
Imposta sul trasferimento delle proprietà immobiliari
Imposta sulle donazioni e sulle successioni 
Tassa di circolazione
 

Fonte: https://camit.sk/it/eshop/2

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Slovacca)

Ultima modifica: Venerdì 5 Gennaio 2024
Venerdì 5 Gennaio 2024

Slovacchia: a breve “una rivoluzione” per accelerare l’assegnazione delle gare d’appalto

"La rivoluzione negli appalti pubblici sarà annunciata molto presto", ha dichiarato il ministro degli Investimenti Richard Raši.

L'obiettivo è accelerare le gare d'appalto e la spesa dei fondi UE. La Slovacchia è da tempo uno dei tre Paesi dell'UE con le gare d'appalto più lunghe, nonostante i ripetuti tentativi di velocizzarle attraverso modifiche legislative.

Secondo gli esperti, la legislazione slovacca è in linea con gli standard dell'UE e la velocizzazione delle gare d'appalto è possibile solo attraverso un lavoro a monte da parte delle istituzioni appaltanti. Inoltre, sarebbe utile migliorare il controllo delle gare d'appalto da parte dei ministeri, attualmente processo lungo e formalistico.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Slovacca)

Ultima modifica: Venerdì 5 Gennaio 2024
Venerdì 5 Gennaio 2024

Slovacchia: Il governo presenta le nuove tasse e misure, impatto per aziende e banche

Il governo ha approvato una serie di misure volte a ridurre il deficit delle finanze pubbliche e del valore di 2 miliardi di euro per l’anno 2024.

I pagamenti al secondo pilastro pensionistico saranno ridotti dall'attuale 5,5% dei salari lordi al 4% (365 milioni di euro). Una nuova tassa sulle banche, pari al 30% dei profitti lordi, porterà altri 335 milioni di euro. L'imposta sulle banche sarà gradualmente ridotta al 15% entro il 2027.

Continuerà la tassa speciale sulla Slovnaft, con un gettito previsto per l'anno prossimo di 180 milioni di euro. Le aziende dovranno tornare a pagare un'imposta minima fissa di un importo che andrà tra 340 euro e 3.840 euro all'anno, a seconda del fatturato dell’azienda (gettito previsto: 102 milioni di euro).

Le aziende con un fatturato annuo superiore a 750 milioni di euro pagheranno la cosiddetta tassa di perequazione; l'imposta, con un'aliquota del 15%, dovrebbe portare 49 milioni di euro. L'imposta sui dividendi passerà dal 7% al 10% (gettito previsto: 5 milioni di euro).

Il governo abolirà le esenzioni fiscali per le criptovalute e per i risparmi delle famiglie; entrambe le misure erano state approvate dal precedente Parlamento e non sono ancora entrate in vigore.

 Nel 2024 l'imposta sulle sigarette aumenterà nuovamente portando entrate per 106 milioni di euro e quella sugli alcolici altri 18 milioni di euro.

L'IVA sugli alcolici serviti nei ristoranti passerà dal 10% al 20% (per 38 milioni di euro). Il governo abolirà il giorno festivo del 1° settembre e sostiene che questo aumenterà le entrate di bilancio di 130 milioni di euro.

L'emittente pubblica RTVS riceverà 54 milioni di euro in meno, ottenendo solo lo 0,12% del PIL invece dello 0,17%; le sarà permesso di trasmettere più pubblicità per compensare il deficit.

Ogni ministero dovrà tagliare le spese del 5%.

La pensione parentale sarà pagata in un'unica soluzione a giugno dell’anno prossimo. I pensionati riceveranno la tredicesima a dicembre. Il governo non cambierà il pacchetto famiglia approvato dal governo precedente.

Fonte: http://tinyurl.com/4eb2sbpb

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Slovacca)

Ultima modifica: Venerdì 5 Gennaio 2024
Venerdì 5 Gennaio 2024

Disposizioni legislative per l’ottenimento di visti per lavorare e vivere negli USA

Nel documento allegato, si dettagliano le caratteristiche dei visti necessari per vivere e lavorare in USA  e se ne specificano le modalità per l'ottenimento.

 

(Contenuto editoriale a cura della Italy-America Chamber of Commerce of Texas)

Ultima modifica: Venerdì 5 Gennaio 2024
Venerdì 5 Gennaio 2024

L’interscambio tra Italia e Turchia: i dati di ICE-Agenzia sui primi nove mesi del 2023

Secondo i dati diffusi dall’Agenzia ICE di Istanbul, tra gennaio e settembre 2023, l’interscambio tra Italia e Turchia, pari a USD 20,4 mld, ha registrato un incremento dello 2% rispetto allo stesso periodo del 2022. In particolare, le esportazioni italiane verso la Turchia sono aumentate del 5,4% (USD 10,9 mld), mentre le importazioni sono diminuite dell’1,7% (USD 9,2 mld). La bilancia commerciale mostra un saldo positivo per L’Italia pari a USD 1,7 mld.

Nell’arco temporale di riferimento, l’Italia si posiziona al quinto posto tra i partner commerciali della Turchia, risultandone il sesto fornitore (dopo Russia, Cina, Germania, Svizzera e USA) e il terzo cliente (dopo Germania e Stati Uniti). Le esportazioni italiane costituiscono il 4% del totale delle importazioni turche, mentre le esportazioni dalla Turchia rappresentano il 4,9% delle importazioni complessive italiane.

In ambito UE, l’Italia si colloca alla seconda posizione in termini di interscambio, preceduta da Berlino (USD 37,1 mld) e seguita da Parigi (USD 16,2 mld) e Madrid (USD 14,4 mld). Nell’area mediterranea, invece, l’Italia si conferma il primo partner commerciale di Ankara.

Nei primi nove mesi del 2023, la dinamica dell’export italiano è stata trainata dalle vendite di “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” (+86%), di “strumenti ottici, fotografici e per cinematografia” (+44,4%), “metalli e pietre preziose” (+22,5%) e “macchinari di precisione e apparecchiature elettriche ed elettroniche (+20,5%). In calo, invece, l’export di “combustibili e oli minerari” (-78,4%) e “ferro e acciaio e derivati” (-24,1%). In termini assoluti, la principale voce del nostro export rimane rappresentata dai “macchinari e apparecchiature meccaniche”, in crescita del 18,7% rispetto all’analogo periodo del 2022, con un valore superiore a USD 2,5 mld.

La dinamica dell’export turco mostra invece un calo negli acquisti italiani di “ferro e acciaio e derivati” (-56,7%) e “di materie plastiche” e “rame”, a fronte di una crescita nel settore “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” (+29,6%); “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” si confermano la principale voce tra le importazioni italiane dalla Turchia, con un valore di oltre USD 2 mld. Nel periodo in osservazione la domanda italiana di cereali dalla Turchia è aumentata in maniera esponenziale rispetto ad un anno fa.

Nel confronto con i principali partner commerciali europei, nel periodo di riferimento, le esportazioni di Francia e Germania verso la Turchia sono cresciute rispettivamente del 22% e del 21,2%; l’export britannico hanno registrato un aumento del 7,4%.

L’interscambio della Turchia con il resto del mondo nel periodo in osservazione segnala gli incrementi delle esportazioni turche verso la Svizzera (+53,6%), Russia (+45,2%) e EAU (+41,9%) mentre sul lato delle importazioni i volumi dagli EAU segnano un +156,7% e quelli dalla Svizzera un +100,2%.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia e della Camera di Commercio Italiana di Izmir)

Ultima modifica: Martedì 9 Gennaio 2024
Venerdì 5 Gennaio 2024

Il commercio estero della Turchia nell’ultimo rapporto Turkstat-Ministero del Commercio

Secondo i dati diffusi il 29 novembre scorso da Turkstat, in collaborazione con il Ministero del Commercio, nel mese di ottobre le esportazioni e le importazioni turche sono ammontate rispettivamente a USD 22,87 mld (20,62 se si scorporano energia e oro) e USD 29,39 mld (22,13 se si scorporano energia e oro).

In rapporto allo stesso mese del 2022, si è registrato un aumento, per le prime, del 7,4% (0,7% se si scorporano energia e oro) e, per le seconde, del 6,9% (0,6% se si scorporano energia e oro).

Nei primi dieci mesi del 2023, invece, le esportazioni sono equivalse a USD 209,9 mld (+0,2% rispetto al periodo intercorso tra gennaio e ottobre del 2022), a fronte di importazioni per USD 303,8 mld (+1,1%). Tra gennaio e ottobre di quest’anno, è stato riportato un deficit complessivo di USD 93,9 mld, in aumento del 3,2% se comparato ai primi dieci mesi del 2022.

A livello geografico, lo scorso ottobre, i principali mercati di sbocco per le merci turche sono stati Germania (USD 1,7 mld), Iraq (USD 1,3 mld), Stati Uniti (USD 1,2 mld), UAE (USD 1,115 mld) e Italia (1,110 mld).

Nei primi dieci mesi del 2023, invece, essi sono stati Germania (USD 17,6 mld), USA (USD 12,2 mld), Italia (USD 10,269 mld), Iraq (USD 10,253 mld), e Regno Unito (USD 10,178 mld).

Relativamente alle importazioni, nell’ottobre 2023, i primi Paesi fornitori sono stati Cina (USD 3,7 mld), Russia (USD 3,2 mld), Germania (USD 2,6 mld), Italia (USD 1,3 mld), e Stati Uniti (USD 1,2 mld).

Nel periodo intercorso tra gennaio e ottobre di quest’anno, invece, essi sono stati Cina (USD 38,1 mld), Russia (USD 37,9 mld), Germania (USD 23,7 mld), Svizzera (USD 17,7 mld) e Stati Uniti (USD 13,8 mld).

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia e della Camera di Commercio Italiana di Izmir)

Ultima modifica: Martedì 9 Gennaio 2024