Turismo

Venerdì 27 Gennaio 2023

Thailandia: Il turismo e la crescita del Paese nel 2023 sarà legata alle sorti della Cina?

Secondo gli analisti, la ripresa del turismo dovuta alla riapertura della Cina contribuirà a rilanciare l'economia thailandese, ma non è ancora sufficiente a riportare la crescita ai livelli pre-pandemia. Il numero dei turisti cinesi in visita in Thailandia è risultato essere molto lontano dalle aspettative: circa la metà rispetto ai 10 milioni di visitatori previsti dalle analisi del governo thailandese. 

I turisti cinesi rappresentano quasi il 30% dei 40 milioni di visitatori annuali nel Paese. "Non è chiaro quanto l'aumento del numero di viaggiatori possa incrementare la crescita del PIL", ha affermato il Segretario Generale del Consiglio Nazionale per lo Sviluppo Economico e Sociale Danucha Pichayanan. 

Il previsto ritorno dei visitatori cinesi in Thailandia quest'anno sarà diverso sia in termini di quantità che di qualità, ha dichiarato Tanes Petsuwan, vicegovernatore per il marketing internazionale in Asia e del Pacifico meridionale dell'Autorità del Turismo della Thailandia (TAT). La TAT prevede che quest'anno almeno 5 milioni di turisti cinesi visiteranno il Paese.

Sebbene la riapertura della Cina abbia fornito speranze per la ripresa economica, non si prevede che il turismo possa gonfiare l'economia abbastanza velocemente, a causa della debolezza della crescita globale e della prospettiva di un rallentamento della spesa pubblica. 

Tuttavia, il Thai National Shippers Council prevede una crescita delle esportazioni dell'1%-3% nel 2023, ma si teme che il recente guadagno del 5% della valuta nazionale, che è diventata la più performante della regione finora quest'anno, eroda la competitività dei prezzi. Il Baht è cresciuto più del 15% dall'ottobre scorso - periodo in cui raggiunse i minimi degli scorsi 16 anni- sostenuto anche dalle prospettive di un ritorno della Cina sul mercato del turismo. Sebbene questa sia l'espansione più rapida degli ultimi cinque anni, è ancora molto lontana dalla crescita del 4,2% registrata nel 2017.

Fonte: https://bit.ly/3DlBtil

 

(Contenuto editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)

Ultima modifica: Venerdì 27 Gennaio 2023
Venerdì 20 Gennaio 2023

Belo Horizonte si rafforza come destinazione turistica

Oltre alle già consolidate attrazioni gastronomiche, che hanno conferito a Belo Horizonte il titolo di Città Creativa della Gastronomia, la capitale di Minas Gerais, nel 2022, si è distinta anche nel circuito dei grandi eventi culturali e di intrattenimento, che attirano visitatori da tutto lo stato e da altre regioni del paese. Questo flusso di persone stimola la fornitura di servizi e aumenta le entrate. L'occupazione degli hotel riflette questo movimento e ha raggiunto, nel novembre 2022, una media mensile del 65,63%, con un ricavo medio per camera di R$ 178,40, numeri migliori rispetto al periodo pre-pandemia. Nel 2022, da gennaio a ottobre, sono stati raccolti 59,9 milioni di R$ solo in imposte sui servizi (ISS) relative ad attività parzialmente e tipicamente turistiche.

Che si tratti di festival musicali, come Sarará e Planeta Brasil, o di eventi aziendali, come FIRE Festival ed Exposibram, il post-pandemia ha riempito per mesi le agende dei principali spazi per eventi della città, come Mineirão ed Expominas. La Belotur (Azienda municipale del turismo di Belo Horizonte) sostiene la maggior parte dei più grandi eventi della città e ne sponsorizza alcuni attraverso bandi pubblici per promuovere e incoraggiare il turismo, come il Belo Horizonte 4 Seasons Program, che consiste in un'azione continua per promuovere e consolidare il posizionamento turistico della capitale. Il suo scopo principale è presentare la capitale del Minas Gerais come una città attraente, promuovendone le sue caratteristiche e eventi attraverso una piattaforma segmentata in quattro periodi tematici. Queste stagioni combinano il clima con una serie di attrattive percepite a Belo Horizonte durante l'estate, l'autunno, l'inverno e la primavera. Oltre ai grandi festival, questa postura ha sostenuto anche eventi sportivi, come i Bope Games, il più grande festival multisportivo dell'America Latina.

Altri importanti risultati raggiunti dalla Belotur nel corso dell'anno sono stati l'implementazione del programma Belo Horizonte Receptiva, che ha promosso turni di qualificazione durante tutto l'anno per avvicinarsi al mercato al fine di fornire servizi migliori ai turisti, e il lancio del catalogo delle esperienze turistiche di Belo Horizonte, un documento che presenta, in modo organizzato e qualificato, una varietà di prodotti esperienziali, legati all'arte, alla cultura, alla gastronomia, all'artigianato e all'economia creativa, che sono stati qualificati per servire i diversi pubblici che cercano Belo Horizonte come meta di viaggio.

Belo Horizonte ora ha attrazioni varie e di qualità. È una città sorprendente, dove la cultura, le arti, la gastronomia, l'ecosistema scientifico e tecnologico muovono la vita quotidiana della città, stimolando il suo rinnovamento permanente e la sua economia.

Fonte: https://bit.ly/3ZOqVBU

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera Italo-Brasiliana di Commercio, Industria ed Agricoltura di Minas Gerais)

Ultima modifica: Venerdì 20 Gennaio 2023
Lunedì 16 Gennaio 2023

Turismo in Svizzera: inverno caldo per il settore alberghiero

La segreteria di Stato dell’economia prevede un inverno favorevole sotto il profilo degli ingressi turistici in Svizzera, calcolando in via previsionale un +13% di pernottamenti rispetto alla scorsa stagione invernale. Questo nonostante l’inflazione alta e le sfide internazionali che chiamano le famiglie alla prudenza.

Gli ospiti provenienti dall’Europa si calcola acquisteranno oltre 2 milioni di pernottamenti: una tendenza sostenuta anche dalle incertezze del trasporto aereo che spinge molti a scegliere mete limitrofe al proprio paese di residenza.

Fonte: https://bit.ly/3H9jAFR

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera)

Ultima modifica: Lunedì 16 Gennaio 2023
Lunedì 16 Gennaio 2023

Turchia – L’espansione del turismo resta sostenuta nei primi undici mesi del 2022

Il numero di visitatori stranieri anche a novembre 2022 continua a registrare una forte ripresa dopo il crollo del 2020 dovuto alla pandemia da COVID-19. Le presenze straniere, grazie anche all’aumento di visitatori provenienti dai Paesi dell’Unione Europea (Germania e Regno Unito in particolare) sono aumentate nel solo mese in esame del 44,6% attestandosi a 2,55 milioni rispetto a 1,76 milioni di visitatori stranieri nel novembre 2021 e alle 833.991 presenze nel novembre 2020.

Gli arrivi del mese di novembre 2022 hanno fatto registrare un deciso incremento delle presenze dei cittadini della Federazione russa che, colpiti dalle restrizioni da parte dei paesi occidentali dopo l'invasione russa dell'Ucraina, si collocano al primo posto nelle presenze straniere in Turchia con 312.486 arrivi, seguiti dai cittadini della Bulgaria (232.709) e della Germania (207.340).

Nel periodo gennaio-novembre 2022, il numero di visitatori stranieri ha raggiunto i 42,16 milioni di persone, in aumento dell'84,77% rispetto allo stesso periodo del 2021, eguagliando i livelli pre-pandemia del 2019. Nei primi undici mesi del 2022 i tedeschi scavalcano i cittadini russi (che costituiscono tuttavia ancora un ampio e prezioso bacino d’utenza per la Turchia) e si collocano al primo posto con 5,48 milioni di presenze, seguiti da quasi 5 milioni di arrivi dalla Russia e 3,3 milioni dal Regno Unito.

Il Ministro della Cultura e del Turismo, Mehmet Nuri Ersoy, ha dichiarato lo scorso 24 dicembre che le stime per tutto il 2022 sono state aggiornate a 51,5 milioni di turisti e 46 miliardi di dollari di entrate migliorando quindi le proiezioni precedenti anche per il prossimo anni quando la Turchia stima di accogliere oltre 60 milioni di visitatori stranieri con introiti pari 56 miliardi di dollari.

Un dato interessante è rappresentato dagli introiti che sono derivati nei primi 11 mesi del 2022 dal c.d. turismo sanitario: la Turchia ha incassato nel periodo in osservazione 1,6 miliardi di dollari (triplicati dal 2015) secondo i dati forniti di recente dalla USHAŞ, ente istituito nel 2019 e dipendente dal Ministero della Sanità turco per la promozione di tutte le attività di carattere internazionale dei servizi sanitari nel Paese. Da gennaio a settembre 2022, sono stati 870 mila gli stranieri che si sono recati in Turchia per ricevere assistenza sanitaria specializzata con in testa la chirurgia estetica, la ginecologia (fecondazione assistita), la biochimica medica e per le patologie legate alla oftalmologia e all’otorinolaringoiatria.

Ma la Turchia segna anche ottimi risultati sul fronte del c.d. “turismo di lusso” e di quello “sportivo”. Bodrum, la perla della costa mediterraneo turca, ad esempio, ha ospitato il maggior numero di presenze di yacht ultra-lusso per tutta la stagione estiva passata, mentre Antalya ha continuato a registrare il tutto esaurito anche durante i mesi autunnali di ottobre e novembre scorsi grazie alla crescita delle presenze di turisti provenienti dal Regno Unito, dagli Stati Uniti e dalla Federazione Russa.

Le entrate del turismo sono vitali per l'economia della Turchia, alle attività turistiche sono direttamente riconducibili il 15% del PIL ed oltre il 10% degli occupati del Paese. Il nuovo programma economico del Governo mira a trasformare i cronici deficit del conto corrente della bilancia dei pagamenti in avanzi puntando anche alle entrate derivanti dall’industria del turismo; settore che colloca la Turchia tra i primi cinque Paese al mondo in termini di numero di turisti e tra i primi dieci per ricavi.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia e della Camera di Commercio Italiana di Izmir)

Ultima modifica: Lunedì 16 Gennaio 2023
Venerdì 16 Dicembre 2022

Il turismo sanitario la nuova miniera d’oro thailandese

Il Ministero della Salute Pubblica ha lanciato il programma “Health for Wealth” per rafforzare l’economia del paese attraverso la promozione del turismo sanitario.

Il Ministro Anutin Charnvirakul martedì si è detto soddisfatto del recente aumento dei turisti, che la scorsa settimana hanno raggiunto i 10 milioni relativamente a quest’anno.

Il Paese ha raggiunto il risultato all’aeroporto di Suvarnabhumi sabato, superando l’obiettivo dei visitatori per il 2022. Questo dimostra la rapida ripresa del turismo dopo l’allentamento delle restrizioni legate al Covid-19.

Secondo la Medical Tourism Association, la Thailandia lo scorso anno era 5° tra le più popolari destinazioni del turismo della salute a livello mondiale.

I fattori che continuano a rendere la Thailandia una meta popolare per i turisti comprendono gli elevati standard delle cure mediche, la qualità dei trattamenti, le tariffe ragionevoli e il basso costo della vita per chi ha bisogno di soggiornare più a lungo per il ricovero. Il Ministro ha anche aggiunto che esiste un visto medico e infrastrutture vantaggiose.

Il Dr Sura Wisetsak, direttore generale del Department of Health Service Support, ha citato un sondaggio della Banca di Thailandia (BoT) e del dipartimento condotto su 30 ospedali lo scorso anno. Si è visto che i turisti che arrivano per le cure mediche hanno speso circa 11.9 miliardi di baht, 47% in più rispetto all’anno precedente.

La maggior parte dei pazienti venivano dal Kuwait, seguito Cambogia, Myanmar, Giappone e Cina, prevalentemente in cerca di cure relative a ossa, articolazioni, sistema cardiovascolare, metabolismo e dentistiche.

I trattamenti che hanno generato più ritorni per gli ospedali erano per problemi cardiovascolari, metabolismo, tumori, ossa e articolazioni e sistema neurologico.

Un sondaggio dell’autorità’ del Turismo Thailandese di luglio e agosto ha mostrato che le attività preferite dei turisti comprendono mangiare cibo thailandese (90%), massaggi e spa (48%), spiagge (48%) e visite di luoghi storici (46%).

Secondo la Banca di Thailandia, i turisti stranieri hanno speso una media di 35,000 baht in cure mediche lo scorso anno.

Fonte: https://bit.ly/3Wl5E0e

 

(Contenuto editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)

Ultima modifica: Venerdì 16 Dicembre 2022
Venerdì 9 Dicembre 2022

L’espansione del turismo resta sostenuta nei primi dieci mesi del 2022

In data 22 novembre sono stati diffusi i nuovi dati sui flussi turistici in entrata nel Paese riferiti al mese di ottobre scorso.

I dati a disposizione mettono in luce un aumento degli arrivi di turisti stranieri del 38,4% rispetto all’analogo mese del 2021, confermando quella crescita a cui la Turchia assiste dall’inizio dell’estate. Nel mese di ottobre 2022 sono sbarcati in Turchia 4,8 milioni di turisti (fonte Ministero della Cultura e del Turismo) rispetto ai 3,47 milioni dell'ottobre 2021 e agli 1,74 milioni dell'ottobre 2020.

Oltre ai turisti provenienti dalla Federazione Russa (770 mila), che costituiscono ancora un ampio e prezioso bacino d’utenza per la Turchia, il 2022 è stato caratterizzato anche dalla forte domanda proveniente dall’Europa e principalmente dalla Germania con quasi 750 mila tedeschi che si sono recati in Turchia in un solo mese, seguita dal Regno Unito (388.017), e Bulgaria (326.429) mentre tra le nazioni non europee spicca l'Iran con 185.945 visitatori nel mese in osservazione. Chiaramente quest’ultimo dato rispecchia non solo i semplici turisti, ma anche tutti i cittadini iraniani che si sono recati in Turchia grazie all’agevolazione dell’esenzione dal visto turistico, ma con l’obiettivo di restare nel Paese (basti vedere il dato sugli immobili acquistati da cittadini iraniani).

A livello di presenze sul totale, la Federazione Russa ha intercettato il 16% delle presenze totali, la Germania il 15,5% ed il Regno Unito l’8%. Nei primi dieci mesi del 2022, tra principali mete turche, Istanbul si piazza al primo posto con oltre 13 milioni di presenze (34%), seguita da Antalya (12 milioni), Edirne, al confine con Bulgaria e Grecia (4 milioni), Mugla (3 milioni) e Artvin con 1 milione e mezzo di presenze.

Sempre da gennaio ad ottobre 2022 il numero di visitatori stranieri è salito dell'88,1% a 39,61 milioni (45 milioni se si contano i cittadini turchi residenti all’estero), in linea con i livelli pre-pandemia del 2019. Negli analoghi periodi degli ultimi tre anni le presenze erano state rispettivamente di 21,1 milioni nel 2021 e di 11,2 milioni nel 2020, anni penalizzati dall’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19, e appunto, oltre 40 milioni di presenze nel 2019.

Le entrate del turismo sono vitali per l'economia della Turchia, alle attività turistiche sono direttamente riconducibili il 15,5% del PIL (stime per il 2022) ed oltre il 9% degli occupati del Paese. Il nuovo programma economico del Governo si concentra nel trasformare i deficit cronici del conto corrente della bilancia dei pagamenti in avanzi puntando soprattutto sulle entrate derivanti dall’industria del turismo oltre che dando priorità alle esportazioni, alla produzione e agli investimenti. Secondo le ultime stime governative, l’obiettivo di fine anno è quello di raggiungere la soglia dei 50 milioni di turisti e 44 miliardi di dollari di entrate, rispetto ai 45 milioni di arrivi e 35 miliardi di dollari di entrate che erano state stimate all’inizio dell’anno.

Lo scorso 29 novembre il Presidente Recep Tayyip Erdogan, intervenendo ad Ankara alla VII Assemblea generale ordinaria della Federazione turca degli albergatori, ha evidenziato l’ottima performance del turismo internazionale che nei primi dieci mesi dell’anno ha assicurato al Paese entrate pari a 35 miliardi di dollari, più che raddoppiate rispetto all’analogo periodo del 2021. Erdoğan ha anche affermato che la Turchia è salita al quarto posto al mondo in termini di numero di turisti e all'ottavo per ricavi. Le stime di fine anno indicano 50 milioni di turisti e 820 miliardi di lire turche pari a circa 44 miliardi di dollari di entrate.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Venerdì 9 Dicembre 2022
Venerdì 11 Novembre 2022

L’industria del turismo in Turchia è in crescita

Nei primi nove mesi del 2022 le entrate derivanti dal settore turistico hanno generato più di 35 miliardi di dollari, con un aumento del 67,9% su base annua. 17,9 i miliardi di dollari ricavati dal settore nei soli tre mesi centrali estivi (in Turchia da luglio a settembre) rispetto ai 14 di un anno fa con oltre 21 milioni di presenze. Oltre il 14% delle entrate turistiche è derivato dal rientro per le vacanze estive di cittadini turchi residenti all'estero (l'11,3% del totale, pari 2 milioni e mezzo di presenze). La spesa media dei viaggiatori stranieri in Turchia per notte è stata di 89 dollari. Sempre tra gennaio e settembre i dati del Ministero della Cultura e del Turismo indicano 34,8 milioni di presenze straniere, un numero che è raddoppiato rispetto al 2021.

Il presidente dell'associazione delle agenzie di viaggio turche (TURSAB) Firuz Baglikaya, stima un totale di 44 milioni di visitatori entro il 2022-, Nel periodo in osservazione, secondo la TURSAB, il maggior numero di visitatori è arrivato in Turchia dalla Germania (3,8 milioni di presenze), seguita dalla Federazione Russa (3 milioni), Regno Unito (2,3 milioni), Bulgaria (1,7 milioni), e Iran (1,5 milioni). In crescita secondo l’Associazione anche i visitatori dagli USA (quasi 700 mila presenze e +193,8% rispetto al 2021) e da Israele (+41% di turisti israeliani rispetto al 2019).

In aumento anche i viaggi di stranieri per motivi di salute e per la chirurgia estetica che registrano già più di 1 milione di visitatori solo per il trapianto di capelli da inizio gennaio.

A livello di distribuzione, è sempre la perla delle coste mediterranee turche Adalia e regione a posizionarsi al primo posto con oltre 11 milioni di visitatori stranieri ospitati nei primi nove mesi del 2022 (presenze rilevate dallo scalo internazionale della città in collaborazione con i dati forniti dall’Assessorato provinciale al turismo e alla cultura del Comune di Antalya) con un aumento del 57% rispetto al 2021. Seguono Istanbul e Edirne che intercettano la gran parte dei flussi turistici in entrata.

Al primo posto tra le presenze straniere i russi, da gennaio a settembre di quest’anno sono sbarcati ad Antalya 2,3 milioni di turisti dalla Federazione), seguiti dalla Germania con 2,1 milioni di presenze e dal Regno Unito (952.246 di turisti) seguita, nella TOP 10 di TURSAB da Polonia, Paesi Bassi, Kazakistan, Romania, Israele, Repubblica Ceca e Danimarca.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Lunedì 28 Novembre 2022
Venerdì 4 Novembre 2022

La “DEPA” si impegna a ridare vita al turismo thailandese dopo il COVID-19

I settori privati sono incoraggiati a sviluppare le piattaforme digitali in risposta ai bisogni dei turisti.

La DEPA (Digital Economy Promotion Agency) continua a supportare il settore privato con Safe T Travel, una piattaforma thailandese che integra tecnologie di intelligenza artificiale e big data per analizzare le preferenze dei turisti e le esigenze di viaggio. La piattaforma fornirà informazioni turistiche dettagliate in forma di contenuto digitale che incontra i bisogni dei turisti, che siano gruppi o singoli individui. I turisti possono effettuare prenotazioni e pagamenti tramite l’app QueQ. Lo sviluppo di questa piattaforma online creerà opportunità commerciali per gli imprenditori thailandesi, rafforza i settori del business e stimola il turismo thailandese dopo il COVID-19.

Il Dr. Nuttapon Nimmanphatcharin, Presidente/CEO della Digital Economy Promotion Agency, ha dichiarato che “L’epidemia COVID-19 ha arrestato numerose attività economiche. La pandemia ha cambiato non solo la popolazione mondiale, ma anche lo stile di vita e i comportamenti dei thailandesi. Le tecnologie digitali sono diventate parte integrante della nostra vita quotidiana, dallo studio al lavoro, dal commercio allo shopping e al turismo. La DEPA deve dunque accelerare lo sviluppo di servizi digitali per cittadini e turisti. Questo può avvenire tramite la collezione di informazioni verificate che poi saranno processate e presentate in modo da aiutare i turisti a prendere le decisioni più adeguate alle loro esigenze. Allo stesso tempo, la tecnologia digitale aiuta a stimolare il settore turistico thailandese."

La piattaforma digitale Safe T Travel è stata pensata per fornire informazioni relative al turismo, dall’alloggio al trasporto, a ristoranti, guide locali, attività, negozi di souvenir e centri di cura personale. I turisti possono prenotare e pagare anticipatamente tramite l’applicazione QueQ, altro partner in questo progetto. Oltre ai ristoranti, il servizio può essere usato per attrazioni turistiche e parchi nazionali. L’applicazione aiuta così a ridurre la densità nelle aree altamente frequentate, gestendo un numero illimitato di utenti.

Questa piattaforma digitale è stata sviluppata da persone thailandesi e permetterà ai turisti nell’usare servizi che sono sicuri e all'altezza degli standard. Rappresenta un’opportunità per creare nuovi gruppi di turisti e agevola la dispersione dei visitatori nelle città secondarie. Sarà quindi una fonte di guadagno per varie comunità thailandesi. La DEPA stima che più di 10.000 imprenditori thailandesi si registreranno sulla piattaforma per aumentare la competitività della loro azienda, creando al contempo valore aggiunto nell’industria turistica e aiutando a trasformare l’economia del paese nella prossima fase dell’economia e della società digitali”, ha concluso il CEO della DEPA.

 

Fonte: https://bit.ly/3fxkXTK

 

(Contenuto editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)

Ultima modifica: Venerdì 4 Novembre 2022
Venerdì 4 Novembre 2022

La Tourism Authority of Thailand prevede 18 milioni di visitatori stranieri nel 2023

Secondo la Tourism Authority of Thailand (TAT) i leader del turismo stimano l’arrivo di 18 milioni di stranieri nel 2023, nella speranza di un tempestivo ritorno del mercato cinese.

“Nell’ipotesi di base, la Thailandia avrà 18 milioni di turisti stranieri, di cui il 72% -cioè circa 13 milioni- verrebbero per i mercati a breve distanza, contribuendo con 589 miliardi di baht al fatturato target di 971 miliardi”, ha affermato Thanet Phetsuwan, vicegovernatore del marketing alla TAT per l’Asia e il Sud Pacifico. Negli ultimi due mesi di quest’anno si sono registrati segnali interessanti dai mercati dell’Asia e del Sud Pacifico, con 15.778 voli e 2.87 milioni di posti confermati. Il sig. Thanet ha dichiarato che i principali mercati come India e Malesia hanno già assicurato fattori di carico di volo rispettivamente dell’85% e 68%.

Il Vietnam è stato il mercato che è cresciuto più velocemente in termini di rilancio dei voli, arrivando all’89% della capienza pre-Covid. 

In data 30 Ottobre, i turisti dal Sud Est Asiatico, Asia del Sud e Sud Pacifo ammontano a 4.1 milioni quest’anno e costituiscono il 54% dei visitatori totali, mentre i turisti dai mercati dell’Asia Orientale, molti dei quali hanno appena riaperto, sono 831,742, cioè l’11%.

Nonostante le restrizioni di viaggio, il numero di visitatori cinesi è stato di 191,742, dal momento che i visitatori d’affari e gli studenti avevano il permesso di fare viaggi all’estero, ha affermato il sig. Thanet.

Mentre la Cina rimane un importante mercato turistico, la Thailandia non dovrebbe fare affidamento su di essa o fare stime precoci sul possibile ritorno di questi visitatori per l'anno successivo. “Dobbiamo rispettare la decisione di ogni Paese di allentare le restrizioni di viaggio o meno”, ha affermato.

“Per la Cina, se la politica zero-Covid verrà prolungata fino al prossimo anno, potremo assistere solo ad una graduale ripresa dei turisti di certi gruppi, come è successo quest’anno.”

Ha inoltre affermato che la TAT deve accelerare su altri potenziali mercati per raggiungere l’obiettivo.

L’India è un mercato consolidato e vedrà un approccio più aggressivo nelle città secondarie come Lucknow, Ahmedabad e Jaipur.

La competizione si intensificherà il prossimo anno dal momento che tutte le principali destinazioni hanno riaperto. Il Giappone rimane il concorrente più forte, con considerevoli richieste represse.

“I Paesi sviluppati con infrastrutture valide come Giappone, Corea del Sud e Taiwan saranno più avvantaggiate nell’attirare turisti dal momento che possono riprendersi più velocemente”, ha affermato il sig. Thanet.

 

Fonte: https://bit.ly/3zIAJCb

 

(Contenuto editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)

Ultima modifica: Venerdì 2 Dicembre 2022
Venerdì 21 Ottobre 2022

L’industria del turismo in Turchia è in aumento

Il turismo rappresenta un importante settore dell’economia turca ed il ritmo di crescita registrato nel primo semestre del 2022 spinge a rivedere al rialzo le aspettative sia per quanto riguarda gli arrivi internazionali nel Paese che per quanto concerne gli introiti generati. Dopo l’eccezionale risultato della festa religiosa di Eid al-Adha dello scorso luglio, che ha fatto registrare il tutto esaurito con un numero di turisti impressionante e i successivi aumenti di presenze del mese successivo, le stime del Ministero del Turismo dello scorso mese di settembre sono in rialzo con l’obiettivo di 37 miliardi di dollari di entrate turistiche e 47 milioni di turisti entro il 2022, una stima indubbiamente ottimistica se si considerano i 29,3 milioni di turisti stranieri che hanno visitato la Turchia nel periodo gennaio- agosto 2022. Il dato dei primi 8 mesi di quest’anno è raddoppiato rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso (+108,5%) quando furono 14 milioni le presenze in Turchia.

A tale proposito Mehmet Işler, vicepresidente della “Türkiye Hoteliers Federation” (TÜROFED) ha affermato: “non ci aspettavamo un risultato così netto considerando le incertezze legate all'invasione russa dell'Ucraina e la susseguente crisi economica, eppure proprio gli arrivi dalla Federazione russa tra giugno e agosto scorso hanno evidenziato un continuo aumento, in particolare nelle località di Antalya, Bodrum e Dalaman”.

Per quanto riguarda il turismo dalla Russia, l’ottimo risultato registrato dalla Turchia questa estate è stato in particolare agevolato dalla possibilità concessa da alcune banche locali di utilizzare il circuito delle carte di credito della Federazione russa (MIR) nonché dal mantenimento dei collegamenti aerei tra Turchia e Russia.

Anche il numero di viaggiatori internazionali provenienti da altri Paesi mostra una continua tendenza al rialzo: da gennaio ad agosto Regno Unito e Germania hanno fatto registrare quasi 7 milioni di arrivi, un numero non atteso ad inizio stagione, e i dati disponibili riferiti ai primi sette mesi del 2022 indicano un numero di presenze di oltre 23 milioni di visitatori (26 milioni se si considerano i cittadini turchi che vivono all'estero) in crescita del 128,6% rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso. Nel solo mese di agosto la Turchia ha ospitato 6,6 milioni di visitatori stranieri con un incremento del 52,84% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.

Dalla seguente tabella si evince che nei mesi in osservazione i tedeschi rappresentano il 13,13% delle presenze totali, seguiti dai russi (10,24%) e dai britannici (8,05%).

Julia Simpson, presidente e CEO della “World Travel and Tourism Council” (WTTC), ha dichiarato: “la Turchia sta diventando una destinazione incredibilmente popolare e prevediamo che alle attività turistiche saranno direttamente riconducibili oltre il 14% del PIL e il settore potrebbe raggiungere i livelli pre-pandemia entro il 2023”. Citando i dati del World Travel and Tourism Council, Simpson ha affermato che il settore ha conosciuto una straordinaria espansione contribuendo con oltre 526 miliardi di lire turche (circa 60 miliardi di dollari) all'economia nazionale nel 2021, quando il tasso di cambio della valuta nazionale veniva scambiato con il dollaro in media a 8,88 (oggi siamo a 18,45) e una spesa complessiva da parte dei turisti stranieri che, sempre lo scorso anno, è stata pari a 249 miliardi di lire turche (circa 13,7 miliardi di dollari).

A livello di distribuzione, dal 1 gennaio al 15 settembre, città come Istanbul, la mediterranea Antalya ed Edirne nella Turchia nordoccidentale, al confine con Bulgaria e Grecia, hanno intercettato la gran parte dei flussi turistici internazionali. L’incidenza per Istanbul è stata del 41,3% del flusso totale con 6,8 milioni di presenze, seguita da Antalya con il 24,7% e più di 4 milioni di turisti ed Edirne con una quota del 10,7% sul totale e quasi 2 milioni di visitatori.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Venerdì 28 Ottobre 2022