Domenica 16 Marzo 2025
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I prezzi del carburante alle stazioni di servizio in Polonia hanno raggiunto il livello superiore da oltre due mesi. La benzina a 95 ottani costa in media 6,42 złoty/l, ed è più cara di 0.06 złoty rispetto alle ultime settimane.
Il diesel, che attualmente costa 6,63 złoty/l, è diventato più caro di 0,08 złoty. Solo il GPL (Gas, petrolio e liquefatti) ha registrato una leggera diminuzione dei prezzi: per un litro di GPL si pagano 0,01 złoty in meno rispetto all’ultimo periodo, cioè 2,92 złoty.
Secondo gli esperti, la situazione sul mercato di carburanti è legata direttamente ai crescenti prezzi del petrolio. Al momento il prezzo più basso della benzina si registra nel voivodato della Grande Polonia, con una media pari a 6,30 złoty/l, mentre i prezzi del diesel e del GPL sono inferiori nel voivodato di Łódź, rispettivamente a 6,54 e a 2,82 złoty/l. I prezzi superiori, invece, si osservano nella Podlachia, Masovia e Bassa Slesia.
Fonte: http://tinyurl.com/ufkjdhnx
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)
In Germania il tema della questione climatica ha acquisito negli ultimi anni crescente rilevanza in tutti i settori non da ultimo quello economico: la Bundes-Klimaschutzgesetz (in italiano: legge federale sul clima), una legge promulgata nel 2021 che si propone l'obiettivo di ridurre drasticamente le emissioni di CO² nel Paese entro il 2030, prevede (tra i vari paragrafi) obiettivi di riduzione delle emissioni di CO² anche per le aziende produttrici. Queste pagano una tassa su emissione di calore, catena del valore e trasporto merci correlato. Il governo, dunque, vuole che le aziende diano particolare importanza alla sostenibilità e che vengano presentate misure finalizzate a ridurre l'inquinamento.
I consumatori sono sempre più interessati all'impatto ambientale dei prodotti e servizi che acquistano e per le aziende il calcolo del Carbon Footprint (CO² – Fußabdruck) sta diventando fondamentale. Con il seguente termine si fa riferimento alla quantità di CO² e altri gas a effetto serra rilasciati durante la produzione o erogazione di servizi che causano il riscaldamento globale.
Per determinare l'impatto sull’ambiente di un'impresa si considerano azienda e prodotto. Il Corporate Carbon Footprint (CCF), bilancia le emissioni di gas a effetto serra dell'azienda e le altre emissioni causate lungo la catena del valore. Si tratta quindi di emissioni legate ad esempio dal consumo di energia o da emissioni a monte e a valle della catena produttiva, come quelle derivanti da viaggi di lavoro o dalla pianificazione di eventi. Il Product Carbon Footprint (PCF), invece, è la quantità di emissioni di gas serra generata direttamente e indirettamente da un prodotto. Il PCF si riferisce sempre a un prodotto definito e a un'unità funzionale associata, come ad esempio le emissioni di gas serra necessarie per produrre 1 kg di formaggio.
Numerose aziende tedesche, anche tramite l'utilizzo di software, stanno introducendo questa misura per calcolare l'impatto ambientale. Acquisire questa strategia potrebbe essere un punto di partenza, non solo per favorire la sostenibilità delle aziende, ma anche per garantire maggiore trasparenza per i clienti.
Il calcolo del PFC e la dichiarazione dello stesso relativamente ad un singolo prodotto o alla produzione industriale non è ancora un obbligo di legge, ma sta diventando sempre più un aspetto rilevante agli occhi di consumatori, investitori e per la green policy aziendale.
Fonti: http://tinyurl.com/2p99rnn6; http://tinyurl.com/42pfp6e7; http://tinyurl.com/y3mdkxy8
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Tedesca)
Nel quarto trimestre del 2023 si è registrato in Polonia un lieve aumento nelle aperture di nuove aziende, pari al 2,6% rispetto allo stesso periodo nel 2022.
Considerando, tuttavia, l'intera annata, il numero di nuove imprese registrate è diminuito del 2% rispetto all'anno precedente, mentre un aumento significativo è stato osservato principalmente nel settore alberghiero e della ristorazione, cresciuto del 15%, e nei servizi, con un aumento del 9,3%. Al contrario, si è registrato un calo nei settori delle telecomunicazioni, con una diminuzione del 20,5%, e nei trasporti e nell'attività magazziniera, dove il calo è stato del 1,3%.
Nello stesso periodo, il numero di bancarotte nel quarto trimestre del 2023 è diminuito del 12,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia, nel corso dell'intero 2023 si è registrato un aumento delle bancarotte di quasi il 16% rispetto al 2022. Il calo delle bancarotte è stato particolarmente evidente nel settore industriale ed edile.
Rimangono, perciò, aperte le numerose sfide legate al mantenimento della stabilità delle imprese di fronte alle dure condizioni economiche dell’ultimo biennio.
Fonte: http://tinyurl.com/bd4px478
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)
Il GUS (Istituto centrale di statistica) ha pubblicato i dati sulla media nazionale per l'anno 2023 riguardanti lo stipendio dei medici, aumentato con un media del 12,5% pari a una cifra oscillante fra i 550 e i 1.100 złoty.
Nel 2022 era stata introdotta una legge secondo la quale i salari del personale sanitario devono essere soggetti a una rivalutazione annuale.
La maggior crescita salariale è prevista per i medici dotati di una qualche specializzazione. Anche altri operatori sanitari riceveranno aumenti salariali a seconda del loro livello di istruzione e specializzazione. Tali aumenti cominceranno da luglio e saranno i secondi dall'entrata in vigore della legge sui salari del personale sanitario.
Fonte: http://tinyurl.com/ymksnndd
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)
La presidenza belga del Consiglio dell'UE ha annunciato un accordo sulle nuove regole per la riduzione del debito pubblico. Il ministro delle finanze, Andrzej Domański, ha dichiarato che questa è una buona notizia per la Polonia, poiché le nuove regole fiscali dell’UE includeranno l'esclusione degli investimenti nella difesa dalla procedura per il disavanzo e la possibilità di prolungare gli adeguamenti fiscali. Il ministro Domański ha ringraziato Vincent Van Peteghem, il ministro delle finanze belga, per il lavoro svolto.
Il governo polacco prevede di destinare il 4,1% del PIL alla difesa, il che potrebbe influenzare significativamente l'indebitamento pubblico; Domański ha, perciò, invocato la solidarietà dell’UE nelle spese per la difesa. Secondo le nuove regole, gli Stati membri con un debito pubblico superiore al 60% del PIL o un disavanzo superiore al 3% saranno tenuti a ridurre il disavanzo dello 0,5% annuo. In Polonia, il deficit previsto per il 2024 sarà del 5,1% del PIL, superando significativamente il limite del 3% fissato dall'UE.
Fonte: http://tinyurl.com/2khud7mm
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)
Il Presidente della NBP (Banca Nazionale Polacca), Adam Glapiński, ha svelato un piano per potenziare le riserve auree, sottolineando il loro valore come salvaguardia condivisa per la Polonia.
La banca centrale mira a raggiungere un livello del 20% delle riserve di cambio. Questa decisione punta a potenziare la solidità della NBP ed è cruciale per le agenzie di rating.
Glapiński ha spiegato che le riserve auree appartengono a tutti i polacchi e fungono da mezzo di preparazione per sfide potenziali.
Riguardo alla decisione del Consiglio di Politica Monetaria (RPP) di mantenere i tassi di interesse, il presidente della NBP ha sottolineato che l'inflazione scenderà al target inflazionario della NBP entro tre mesi. I suoi commenti affrontano anche sfide come la pandemia e la guerra in Ucraina, così come le incertezze che ostacolano le riduzioni dei tassi di interesse. Glapiński ha respinto le speculazioni riguardanti azioni anti-governative della NBP e ha confermato la disponibilità a cooperare con il governo.
Fonte: http://tinyurl.com/48epeu8m
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)
Nel corso del 2022, la Repubblica Ceca ha sperimentato un notevole aumento dei prezzi dei terreni agricoli, raggiungendo una media di 12.885 euro per ettaro, rispetto ai 3.662 euro del 2013. Questa crescita, trainata dalle regioni occidentali e dalla Boemia Centrale, ha influenzato anche gli affitti, con una media di 151 euro per ettaro.
Il mercato immobiliare di Praga ha mostrato segnali di stabilità nel terzo trimestre dell'anno, lo indicano i dati di Deloitte. Il "Rent Index" - sempre di Deloitte - invece indica una contrazione nei canoni d'affitto in tutta la Repubblica Ceca.
I prezzi dell'immobiliare e dei terreni agricoli in Cechia - rispetto al 2012/2013 - registrano un generale raddoppio dei prezzi.
Il taglio dei tassi d'interesse della Banca Centrale Ceca potrebbe essere volano per il mercato immobiliare? Durante la sua riunione tenutasi giovedì 8 febbraio, la Banca Centrale Ceca (ČNB) ha annunciato una riduzione dei tassi d'interesse di mezzo punto percentuale. Questa mossa segue il trend avviato lo scorso dicembre, quando i tassi erano diminuiti dello 0,25%. La decisione è stata influenzata dall'andamento dell'inflazione, che ha mostrato un rallentamento nei mesi finali del 2023. Si prevede che l'inflazione si avvicinerà al 3% entro gennaio, avvicinandosi alla soglia superiore della fascia di tolleranza. La riduzione del tasso base, portato al 6,25%, potrebbe, quindi, avere un impatto sul mercato immobiliare, rendendo i mutui più convenienti per l'acquisto di abitazioni.
Fonte: http://tinyurl.com/5n74rmcy
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)
Dopo un lungo periodo di stagnazione, il commercio al dettaglio in Repubblica Ceca mostra segni promettenti di ripresa secondo l'Ufficio di Statistica Ceco. I dati di dicembre evidenziano un aumento dei ricavi del 1,6%, segnalando un miglioramento nell'economia. Tuttavia, rimangono sfide, come la contrazione dei ricavi nel settore alimentare e la carenza di turisti stranieri, specialmente a Praga, che continua a influenzare i pernottamenti.
Fonte: https://www.camic.cz/it/news/
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)
ItaliaOggi ha intervistato Ronni Benatoff, Presidente della Camera di Commercio e Industria Israel-Italia e Vicepresidente di Assocamerestero, per parlare dei rapporti economici e commerciali tra Italia e Israele, della presenza italiana nel Paese e dei cambiamenti avvenuti negli anni, in particolare alla luce del drammatico conflitto in atto.
L’intervista è disponibile sul sito di ItaliaOggi al seguente link: https://www.italiaoggi.it/news/israele-startup-e-tecnologia-2626298
Rada Polityki Pieniężnej, nella riunione del 6 e 7 febbraio, ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse. La decisione è in linea con le previsioni degli economisti.
Secondo la NBP, il tasso di riferimento è del 5,75% annuo, il tasso lombard è del 6,25% annuo, il tasso di deposito è del 5,25% annuo, il tasso di ridistribuzione è del 5,80% annuo e il tasso di sconto sulle cambiali è del 5,85% annuo.
Gli esperti dell'Istituto economico polacco scrivono di un tasso reale positivo in prospettiva di 12 mesi e dopo un aggiustamento per l'inflazione corrente. Gli esperti di PKO BP, spiegando le ragioni della decisione della RPP, hanno elencato i fatti come l'inflazione più alta a fine dicembre rispetto a gennaio, ma tra le ragioni principali vedono i dati sul PIL relativamente deboli per il 2023.
Gli analisti sottolineano che durante la prossima conferenza stampa del presidente Glapinski, potrebbero emergere anche altri temi, tra cui gli annunci di Dabrowski sulla possibilità di rialzi dei tassi. L'analista di Conotoxia, Grzegorz Dróżdż, sostiene che le decisioni della RPP non hanno scatenato una reazione significativa sul mercato dei capitali, perché la valuta e il mercato azionario polacco dipendono in gran parte dagli investitori esteri.
Fonte: http://tinyurl.com/yddrv9ua
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)