Notizie mercati esteri

Venerdì 2 Dicembre 2022

Programma della Thailandia per l’area del libero scambio nell’Asia-Pacifico

La Thailandia sta lavorando con le 21 economie dell’APEC per sviluppare l’iniziativa dell’area di libero scambio nella regione Asia-Pacifico (FTAAP). Si stanno al momento definendo gli obiettivi del progetto che saranno poi approvati dai ministri e leader dell’APEC.

Il Dipartimento delle Trattative Commerciali (DTN) ha indicato che durante la APEC Economic Leaders’ Week si terranno colloqui bilaterali tra i ministri del commercio dei membri APEC. Auramon Supthaweethum, Direttrice Generale del DTN, ha affermato che sono inoltre previste discussioni con Cina e Arabia Saudita, ospite speciale.

L’avanzamento della FTAAP sarà particolarmente importante durante queste discussioni laterali. La Direttrice Auramon ha dichiarato che l’argomento verrà presentato al meeting dei Leader Economici APEC, dopo il quale verrà annunciato un piano quadriennale. Se le negoziazioni per la FTAAP si concluderanno entro 4 anni dipenderà dalla preparazione delle economie membro.

Il 17 novembre i ministri APEC si incontreranno per discutere una crescita economica sostenibile, inclusiva e bilanciata. Al meeting parteciperanno anche il Ministro del Commercio e il Ministro degli Affari Esteri.

I partecipanti parleranno di come promuovere il modello economico Bio-Circular-Green (BCG) e l’interconnessione regionale post-Covid. Il Ministro del Commercio presenterà l’argomento su scambi e investimenti aperti e sostenibili, con l’obiettivo di promuovere il libero commercio e la crescita economica. La Direttrice Generale dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) è stata invitata a parlare dell’argomento e ha affermato che per l’occasione verrà organizzata una mostra intitolata “BCG Journey”. L’evento evidenzierà il successo della Thailandia nell’implementare il modello BCG nei campi dell’agricoltura, industria e servizi.

Fonte: https://bit.ly/3Fmjf1B

 

(Contenuto editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)

 

Ultima modifica: Venerdì 2 Dicembre 2022
Venerdì 2 Dicembre 2022

Commercio all'ingrosso non specializzato in Ontario

Il processo di vendita all'ingrosso si può definire fase intermedia nella distribuzione delle merci. 

Nel 2021, in Ontario il commercio all’ingrosso ha raggiunto il suo massimo storico per quel che riguarda le vendite, che si sono attestate sui $440 miliardi. Se si prendono in considerazione le vendite totali per ogni singolo mese dal 2015 al 2021, si nota che le più alte si presentano verso la fine dell’anno, a ridosso delle festività. Questo, infatti, porta ad un innalzamento naturale della domanda per una serie di prodotti che vengono anche venduti all’ingrosso. 

I prodotti commercializzati maggiormente all’ingrosso in Ontario rientrano in cinque sottosettori, i quali compongono il 72% delle vendite totali (macchinari, attrezzature industriali, veicoli a motore e le loro parti, cibo e bevande, beni personali e per la casa, materiali per l’edilizia). L’Ontario è la provincia canadese con il maggior numero di stabilimenti per il commercio all’ingrosso, ben 20,448 nel 2021, quasi il doppio rispetto al Québec.  

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana dell'Ontario Canada (ICCO Canada))

Ultima modifica: Venerdì 16 Dicembre 2022
Venerdì 2 Dicembre 2022

Danimarca - Grande crescita del reddito ai due estremi della popolazione

Le statistiche ufficiali sulla situazione economica delle famiglie danesi sono state pubblicate questo novembre, e riportano l’analisi dei dati raccolti durante il 2021.

Una cifra importante riguarda il reddito disponibile, che è aumentato in media del 3,2% dal 2020 al 2021, cifra raggiunta dopo aver apportato correzioni riguardanti l’andamento dei prezzi e tenendo conto della composizione dei nuclei famigliari.

Lo sviluppo del reddito è stato più evidente ai due estremi della popolazione, ossia sono aumentati in maniera significativa i redditi del ceto inferiore e superiore della popolazione.

Nel 1° decile, cioè il decimo della popolazione con i redditi più bassi, il reddito è passato da 89.800 DKK nel 2020 a 95.500 DKK nel 2021, corrispondente ad un aumento del 6,3%. Stessa cosa è stata riscontrata nel 10° decile, la fascia della popolazione con i redditi più alti, dove il reddito è cresciuto da 733.300 DKK a 779.800 DKK, anch'esso equivalente ad un aumento del 6,3%. Le altre fasce di popolazione, invece, hanno visto un incremento del reddito del 2%.

La crescita del reddito dal 2020 al 2021 è dovuta sia all'aumento del reddito d'impresa che del reddito di proprietà. Inoltre, l’aumento del reddito nel 1° decile è anche il risultato dell'aumento dell'occupazione, e conseguentemente, della diminuzione del numero di beneficiari di assistenza in denaro nel 2021.

L’aumento del reddito della fascia più ricca della popolazione, invece, può essere attribuito a rendimenti più elevati sulle attività, ad esempio sotto forma di dividendi azionari e guadagni.

Il significativo incremento del 6,3% del reddito nel 1° decile ha influenzato anche il numero di persone in povertà relativa, che ha contato una diminuzione da 241.800 persone nel 2020 a 233.000 nel 2021.

Questo ha portato anche ad una diminuzione del numero di bambini e minorenni relativamente poveri, che è sceso da 56.500 a 53.800 persone nel 2021. “Relativamente povero” significa avere un reddito 50% inferiore al reddito medio della popolazione, escludendo dal calcolo sia i nuclei famigliari con studenti come capofamiglia sia il ceto più ricco.

Questa misura, ed il significato che rappresenta, viene utilizzato sia come misura della disuguaglianza economica che del rischio di esclusione sociale a causa di scarse opportunità economiche. Il numero in diminuzione, quindi, è una buona notizia per il Paese Scandinavo.  

Fonte: https://bit.ly/3FjrtYr

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Venerdì 9 Dicembre 2022
Venerdì 2 Dicembre 2022

Polonia - Clausole inflazionistiche introdotte dagli operatori mobili

Come ha comunicato giovedì UOKiK (l'Ufficio per la Concorrenza e la Tutela dei Consumatori), gli operatori di Orange Polska, P4 (rete Play) e T-Mobile hanno recentemente deciso di introdurre nei contratti a tempo determinato disposizioni che sollevano dubbi al presidente dell'Ufficio per la concorrenza e la tutela dei consumatori. Si tratta di clausole inflazionistiche che autorizzano a modificare i termini degli obblighi sottoscritti dai consumatori durante la loro durata.

"Non sempre sono ammesse modifiche agli elementi essenziali dell'impegno in corso, pertanto ho avviato un procedimento esplicativo in merito alle clausole di inflazione introdotte dagli operatori mobili. Sospettiamo che possano costituire clausole abusive, e quindi disposizioni illecite che violano gravemente gli interessi dei consumatori" ha detto il presidente dell'Ufficio per la concorrenza e la tutela dei consumatori, Tomasz Chróstny. UOKiK spiega che le clausole di inflazione, se devono essere introdotte nei contratti, dovrebbero essere garantite da entrambe le parti e non possono essere utilizzate solo a vantaggio degli imprenditori. Secondo i risultati dell'Ufficio, Orange Polska prevede possibili aumenti se i prezzi aumenteranno di almeno il 3,5%. rispetto all'anno precedente. T-Mobile Polska, e non solo, ha introdotto disposizioni simili. Il presidente dell'Ufficio per la concorrenza e la tutela dei consumatori sta valutando anche l'introduzione di clausole inflazionistiche in altri settori dell'economia.

Fonte: POLONIA OGGI

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Venerdì 2 Dicembre 2022
Venerdì 2 Dicembre 2022

Guida Michelin Thailandia 2023: il premio miglior giovane chef va all'italiano Davide Garavaglia

L’ultima edizione della guida vede l’aggiunta di nuovi premi speciali Premio Apertura dell’anno e Premio Sommelier.
In questa sesta edizione della Michelin Thailandia rientrano 441 ristoranti, tra cui 6 due Stelle, 29 da una Stella e 189 Bib Gourmand (locali con ottimo rapporto qualità prezzo). 69 i nuovi locali della regione nord est e 3 le Stelle verdi (per i locali più sostenibili).
Degni di nota tra i nuovi ingressi sono il ristorante Baan Tepa, che offre un menù stagionale con materie prime da produttori locali o dall’orto di proprietà, Potong, ristorante cinese-thailandese e Maison Dunand e Signature, che si ispirano alla cucina francese.

Tra i Bib Gourmand 2023 si contano 105 ristoranti tradizionali e 84 locali di street food. Tra i nominativi vi sono indirizzi attivi da oltre 50 anni, come Arunwan di Bangkok, famoso per il cavolo marinato e le frattaglie fresche in brodo dolce di maiale, oppure Khun Jaeng Guay Tiew Pak Mor Kao Wang di Khon Kaen, specializzato in tom yum, gnocchi di riso e palline di tapioca in versione street food. Vengono anche menzionati locali più particolari come Pae Araya a Ubon Ratchathani, ristorante galleggiante con una scelta di prodotti ittici thailandesi e ispanici.
Davide Garavaglia di Côte di Mauro Colagreco vince il premio Young Chef 2023. Tra le sue esperienze lavorative passate compaiono i nomi di Davide Oldani e Pierre Gagnaire.

Premio per il Miglior Servizio va a Uthit Songtho, direttore del Baan Phraya.
A Pichaya "Pam" Soontornyanakij il premio per l'Apertura dell'anno, grazie alla brillante idea di aprire il locale ristrutturando - in tempo di Covid - un'antica farmacia di famiglia.
Sommelier dell'Anno è Guillaume Perdigues del Mezzaluna.

Le nuove Stelle Verdi sono Haoma, indiano di Bangkok che per le carni si appoggia su una fattoria che lavora in acquaponica, e Jampa a Phuket, a base di erbe e verdure provenienti dalla propria fattoria biologica e frutti di mare direttamente dai pescatori dell'isola.

Fonte: https://bit.ly/3iv8XTW

 

(Contenuto editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)

Ultima modifica: Venerdì 2 Dicembre 2022
Venerdì 2 Dicembre 2022

Polonia - Le vendite al dettaglio crescono più lentamente del previsto

Le vendite al dettaglio a prezzi costanti in ottobre sono aumentate del 0,7 % rispetto all’anno scorso. Si tratta di un aumento inferiore a quanto previsto dagli esperti, che prevedevano che questo indicatore sarebbe stato superiore al 3%. Gli analisti notano che si prevedono deboli dati di vendita in inverno. La situazione finanziaria delle famiglie è storicamente debole. Abbiamo a che fare con un rallentamento economico.

Probabilmente i dati di novembre potrebbero distorcere leggermente questa immagine a causa della Coppa del Mondo di calcio in corso, che può incoraggiare i polacchi a fare più spese. In teoria l’inflazione alta dovrebbe sostenere la crescita delle vendite al dettaglio, ma l’aumento dei prezzi causa anche volontà di risparmio sulla spesa.

Fonte: POLONIA OGGI

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

 

Ultima modifica: Venerdì 2 Dicembre 2022
Venerdì 2 Dicembre 2022

Le ultime previsioni dell'OCSE sulla Polonia

L'OCSE prevede che sebbene l'inflazione aumenterà quest'anno, la crescita economica è prevista nel 2024. L’inflazione, quindi, rallenterà e l'economia si riprenderà lentamente grazie ai fondi dell'UE. Il principale fattore che influenza l'economia è l'incertezza delle operazioni militari in Ucraina. Inoltre, i disaccordi tra UE e Polonia sulla magistratura possono ritardare l'erogazione dei fondi dall'UE.

Una rapida fine della guerra darebbe sicuramente una spinta all'economia. Si prevede di proseguire la politica fiscale dello Stato sotto forma di scudo antinflazionistico, riduzione dell'IVA e delle accise sui prodotti alimentari. Verranno inoltre mantenuti i sussidi per il riscaldamento.

L'obiettivo principale della politica fiscale dovrebbe continuare ad essere la protezione delle famiglie, nonché la diversificazione delle potenziali fonti energetiche. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, l'istruzione degli anziani e dei disoccupati sembra avere un'importanza fondamentale.

Fonte: POLONIA OGGI

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

 

Ultima modifica: Mercoledì 7 Dicembre 2022
Venerdì 2 Dicembre 2022

Thaioil prima in classifica mondiale

La Thai Oil Public Company Limited è stata classificata come numero uno al mondo per la sostenibilità negli Indici di Sostenibilità Dow Jones (DJSI) del 2022. Il traguardo rispecchia l’impegno della Thaioil nell’applicare un approccio di business sostenibile a livello internazionale. 

La Thai Oil è orgogliosa del suo successo globale; è infatti la 7^ volta che la compagnia vince il primo posto in questa classifica grazie alla sua visione di “Potenziare la vita umana attraverso energie e sostanze chimiche sostenibili”.

Il CEO e Presidente della compagnia Noppadol Pinsupa ha affermato: "Lo scorso anno, nonostante tutti gli ostacoli e le sfide, la Thaioil ha continuato con i suoi contributi alla società nella direzione del commercio sostenibile. La Thaioil è grata a tutti gli stakeholder che hanno creduto in noi e supportato il nostro successo globale. Rinnoviamo il nostro impegno per la sostenibilità sorretta dalla responsabilità sociale.”

Fonte: https://bit.ly/3OXn7tl

 

(Contenuto editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)

Ultima modifica: Venerdì 2 Dicembre 2022
Venerdì 2 Dicembre 2022

Rep. Ceca - Gli oneri di sistema dell’energia elettrica diminuiranno il prossimo anno

Gli oneri di sistema gravanti sul prezzo dell’energia elettrica registreranno il prossimo anno un forte calo. Lo ha deciso l’Autorità per l’Energia.

Gli oneri di sistema per le famiglie e le utenze a bassa tensione caleranno in media del 16,7%. Il calo dipende dal fornitore. Una diminuzione del 16 e del 21 percento è prevista anche per le utenze ad alta e altissima frequenza, che sono solitamente rappresentate dalle grandi imprese. Per quanto riguarda il gas, gli oneri registreranno un aumento in media dell’1,7%.

Il calo previsto per il prossimo anno è il risultato degli interventi statali. Il governo ha deciso di coprire il prossimo anno con la fiscalità generale i contributi per le fonti rinnovabili. Le casse statali si faranno carico anche di alcuni costi extra per il trasporto dell’energia. Complessivamente lo stato sovvenzionerà gli oneri di sistema per 36 miliardi di corone.

Fonte: https://bit.ly/3H5sK6B

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Venerdì 2 Dicembre 2022
Venerdì 2 Dicembre 2022

Rep. Ceca - Un dipendente costa alle aziende in media 630.000 corone ceche

Un lavoratore dipendente è costato in media a un’azienda ceca nel 2021 oltre 600.000 corone. Lo indica un rapporto dell’Ufficio di Statistica Ceco. I costi medi per un dipendente hanno raggiunto nel 2021 la cifra di 632.000 corone all’anno. Si tratta di un aumento di circa il 5% rispetto al 2020.

Il costo maggiore del lavoro è stato calcolato a Praga con una media di 731.000 corone. I costi superano le 600.000 in altre tre regioni: il centro Boemia, la regione di Pilsen e la Moravia meridionale. Costi più bassi si sono registrati nelle regioni di Pardubice e di Karlovy Vary.

Addirittura, nel settore finanziario e in quello ICT il costo medio annuo supera leggermente il milione di corone. Ma in parte ciò è dovuto al fatto che queste sono i due settori in cui si lavora di più: oltre 1700 ore all’anno per dipendente.

Fonte: https://bit.ly/3OXMScF

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Venerdì 2 Dicembre 2022