Notizie mercati esteri

Venerdì 29 Luglio 2022

Erdoğan stima 10 milioni di m³/gio. di gas naturale da estrarre e trasferire nel Paese entro i primi mesi del 2023

Il Ministro dell'Energia e delle Risorse Naturali Fatih Donmez ha recentemente dichiarato che la nave della SAIPEM, la Castoro 10, inizierà i lavori di alta ingegneria per la posa di tubi, prodotti dall’italiana Tenaris, per il trasferimento dai pozzi del giacimento di Sakarya nel Mar Nero a circa 175 km al largo della costa di Eregli di gas in Turchia attraverso un gasdotto di quasi 200 km.

La compagnia energetica statale “Turkish Petroleum Corporation” (TPAO) ha stimato che i lavori dovrebbero durare almeno cinque mesi ed impiegheranno oltre 5 mila addetti. Dönmez ha anche affermato che i primi metri cubi di gas potrebbero arrivare già a partire dall’inizio del 2023, con una estrazione regolare a cominciare dal 2027.

Il Presidente Erdoğan, presente alla cerimonia della posa del primo tubo lo scorso 13 giugno, ha dichiarato che l’obiettivo entro il 2023 sarà quello di trasferire 10 milioni di m³/giorno di gas naturale dal giacimento del Mar Nero, successivamente con una regolarità giornaliera di gas di quasi 40 milioni di m³. Nel frattempo, anche la seconda nave della SAIPEM, la Castorone, è giunta nel Mar Nero per partecipare alle operazioni.

Le considerevoli risorse di gas scoperte dall'agosto 2020 nel giacimento di Sakarya, che dopo ulteriori indagini si è rivelato ancora più grande di quanto inizialmente previsto, prevede il coinvolgimento di diverse compagnie internazionali leader mondiali nel settore, tra cui diverse italiane.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

 

Ultima modifica: Venerdì 29 Luglio 2022
Venerdì 29 Luglio 2022

Il settore turistico in Turchia si sta lasciando alle spalle la crisi degli ultimi due anni

In Turchia il turismo ha un’incidenza significativa sul PIL e la domanda turistica in questi ultimi mesi è stata crescente trainata non solo dalle presenze dalla Federazione Russa ma anche dall’aumento di turisti provenienti dal Medio Oriente e dai Paesi del Golfo, con Istanbul che ha fatto segnare un +135% su base annua (tra le prime tre destinazioni al mondo nel primo trimestre del 2022), ma anche dall’Europa, dagli States, e dall’Iran, secondo i recenti dati diffusi dal Presidente della Turkey Hoteliers Union (TÜROB), Müberra Eresin che si esalta anche davanti al numero delle prenotazioni per questa estate provenienti da turisti giapponesi e sudamericani.

Il numero complessivo di stranieri in visita in Turchia nei primi cinque mesi del 2022 è aumentato del 172,5% (11,3 milioni, secondo i dati ufficiali, rispetto ai 3,1 milioni del 2021). Eresin afferma che “la pandemia è stata per lo più lasciata alle spalle e l'industria ha ripreso a crescere. Nel 2021 il numero di visitatori stranieri era stato di 24,71 milioni e i ricavi erano raddoppiati superando i 25 miliardi di dollari. Ci si aspetta dunque che il 2022 possa replicare o superare i numeri del 2019, quando circa 52 milioni di stranieri visitarono la Turchia generato entrate per oltre 34 miliardi di dollari”; nel 2022 questa cifra potrebbe raggiungere rispettivamente i 42 milioni di presenze stranieri e oltre 35 miliardi di dollari di introiti.

Secondo il recente rapporto della World Travel & Tourism Council, la Turchia è destinata a diventare nel 2022 la quarta destinazione europea più gettonata malgrado la riduzione delle presenze da Federazione Russa e Ucraina, rispettivamente la prima e la terza più grande fonte di visitatori nel 2021. Non solo turismo di massa ma c’è anche quello sanitario che Ankara intende sostenere e promuovere: si punta a 10 miliardi di dollari di introiti che potranno entrare nelle casse dello Stato per viaggi dall’estero per le cure sanitarie di quasi 2 milioni di stranieri.

In testa i tedeschi (a maggio hanno rappresentato quasi il 13% di tutti gli arrivi) con mezzo milione di presenze (nei primi 5 mesi la presenza tedesca in Turchia sale a oltre 1,3 milioni di turisti) seguiti dai britannici (395.000 il mese scorso). Le mete sono state Istanbul, Antalya sulla costa mediterranea, Edirne costa nordoccidentale, Muğla costa sudoccidentale e Artvin costa settentrionale (Mar Nero). Se prendiamo in considerazioni i primi 5 mesi del 2022, la Germania resta in testa seguita però da Bulgaria, Federazione Russa e Iran con incrementi importanti rispetto all’analogo periodo del 2021.

Previsto in aumento anche il flusso previsto per le festività dell’“Eid al-Adha” dal 9 al 12 luglio: secondo l'Associazione delle agenzie di viaggio turche (TÜRSAB), oltre 2 milioni di turchi si sposteranno dalle principali città per la festa religiosa mentre la Turkey Hoteliers Union (TÜROB) prevede un tutto esaurito nel medesimo periodo grazie anche al numero crescente di visitatori stranieri.

Previsto in aumento anche il flusso previsto per le festività dell’“Eid al-Adha” dal 9 al 12 luglio: secondo l'Associazione delle agenzie di viaggio turche (TÜRSAB), oltre 2 milioni di turchi si sposteranno dalle principali città per la festa religiosa mentre la Turkey Hoteliers Union (TÜROB) prevede un tutto esaurito nel medesimo periodo grazie anche al numero crescente di visitatori stranieri.

Nel frattempo, gli ultimi dati diffusi dalla compagnia di bandiera Turkish Airlines (THY), parlano di 24 milioni di passeggeri trasportati durante i primi cinque mesi del 2022, superando i livelli pepandomici (solo a maggio sono stati 6,3 milioni) collocando lo scalo di Istanbul (il secondo più trafficato in Europa) nella top ten a livello globale.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Venerdì 29 Luglio 2022
Venerdì 29 Luglio 2022

IDE in Turchia in crescita nel 2021

Gli investimenti diretti (IDE) in Turchia sono cresciuti nel 2021, secondo il rapporto apporto 2022 dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il commercio e lo sviluppo (UNCTAD), dopo un 2020 che aveva risentito della stagnazione causata dalla pandemia.

La Turchia ha visto crescere l'afflusso di IDE in tutti i principali comparti che nel 2021 sono stati pari a 14 miliardi di dollari (finanziando il 41% del disavanzo corrente totale della Turchia) rispetto a circa 8 miliardi nel 2020.

I dati diffusi nel mese di aprile indicano però una leggera flessione dopo il vibrante 2021: nel mese in considerazione gli IDE sono stati circa 633 milioni ossia il 23% del deficit delle partite correnti; il 72% degli IDE in aprile sono stati originati dall’UE27+Regno Unito con in testa l’Olanda (tra i Paesi Ue) con una quota pari al 25% seguita da Francia e Germania.

Nello stesso periodo gli investimenti diretti esteri turchi sono invece cresciuti attestandosi a 2,54 miliardi di dollari portando il rapporto “inflows/outflows” al 60,3% nel periodo gennaio-aprile 2022 (era del 46,5% nel 2021 e al 41,4% nel 2020).

Le prospettive per i prossimi 12 mesi sono ancora più incerte a causa della crisi alimentare, dei prezzi al consumo in crescita (con l’aumento vertiginoso dei carburanti) e delle turbolenze finanziarie innescate dalla guerra in Ucraina: elementi che spingono verso un significativo ribasso degli IDE globali nel 2022; l’obiettivo principale della Turchia è quello di aumentare la propria quota globale nel campo degli investimenti esteri all’1,5% entro il 2023 (quella del 2021 si è attestata allo 0,9% mentre era lo 0,6% nel 2020), i flussi di IDE sono stati trainati dalle acquisizioni nel settore “real estate” da parte di investitori e residenti stranieri, dall’acquisizione di partecipazioni azionarie e dai c.d. strumenti di debito, vale a dire i crediti commerciali e i depositi e le sottoscrizioni di titoli obbligazionari. Gli IDE nella forma di “equity capital” sono affluiti nei primi quattro mesi del 2022 nel settore “food” seguito da quello del commercio all’ingresso e al dettaglio e dall’ICT.

Per quanto attiene ai principali investitori esteri in Turchia, la graduatoria vede in testa, nel mese in osservazione, al primo posto i Paesi Bassi (25% del totale), seguiti da Francia (195) e dalla Germania (10%).

In merito alle conseguenze della guerra russa in Ucraina, l’impatto sull’economia turca è stato negativo per le esportazioni turche (nel marzo del 2022 le vendite nella Federazione Russa e in Ucraina sono diminuite rispettivamente del 40% e dell’80%).

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Venerdì 29 Luglio 2022
Venerdì 29 Luglio 2022

Interscambio Commerciale Turchia-Mondo, Gennaio-Maggio 2022

Secondo i dati diffusi dall’ICE-Agenzia di Istanbul, nei primi cinque mesi del 2022 l’Italia consolida la sua 5° posizione tra i più importanti partner commerciali della Turchia con un interscambio che sfiora gli 11 miliardi di dollari facendo segnare un +20,5% rispetto all’analogo periodo di un anno fa.

Anche nel mese di maggio si registra una crescita sia per l’import che per l’export, con un saldo però favorevole alla Turchia. Le importazioni italiane sono infatti aumentate del 24,5% attestandosi a 5,465 miliardi di dollari mentre le nostre vendite sono state pari a 5,339 miliardi di dollari (+16,7% rispetto ai primi 5 mesi del 2021);

L’Italia, come detto, si conferma il 5° fornitore della Turchia dopo Russia, Cina, Germania e Stati Uniti e il terzo cliente dopo Germania e USA.

Tra le voci merceologiche, aumenti percentuali a tre cifre per l’export turco di combustibili, minerali e alluminio mentre sono state elevati anche gli acquisti da parte italiana di materie plastiche e rame dalla Turchia. Il nostro export ha invece mostrato un maggiore equilibrio. In testa una delle categorie tradizionali del nostro export, i macchinari e le apparecchiature meccaniche.

Nel confronto con i partner europei l’aumento delle esportazioni dell’Italia nei primi cinque mesi di quest’anno (+16,7%) è superiore a quello della Germania (+1,6%) e della Francia ma di molto inferiore a quello degli altri principali Paesi fornitori della Turchia come la Federazione Russa (trainata in particolare dalle esportazioni di gas e petrolio), Cina e USA.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

 

Ultima modifica: Venerdì 5 Agosto 2022
Venerdì 29 Luglio 2022

Missione istituzionale del Governo Draghi ad Ankara per rilanciare i rapporti bilaterali

Una folta delegazione guidata dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, accompagnato dal Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio, dal Ministro degli Interno Luciana Lamorgese, dal Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, dal Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti e dal Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, si è recata ad Ankara lo scorso 5 luglio per partecipare al Terzo Vertice Intergovernativo (il primo da 10 anni a questa parte) con l’obiettivo di rafforzare le relazioni tra Italia e Turchia. Durante il Summit sono stati firmati numerosi accordi tra i due Paesi tesi al rilancio della cooperazione bilaterale e al rafforzamento dei legami commerciali, già oggi molto intensi con oltre 23 miliardi di dollari di interscambio nel 2021. Sono stati affrontati numerosi dossier economici (micro e PMI, sviluppo sostenibile, crisi alimentare, interscambio commerciale ed energia), securitari (questione migratorie e cooperazione nella lotta al terrorismo) e politici (Libia, guerra in Ucraina, diritti umani, Unione Europea)

L’attesa vista in Turchia del Presidente Draghi è cominciata nel primo pomeriggio di martedì 5 luglio con la visita al mausoleo di Mustafa Kemal Atatürk e proseguita al Palazzo Presidenziale dove il Presidente del Consiglio è stato accolto dal Presidente Erdogan. In parallelo al tete-a-tete tra i due leader, hanno avuto luogo anche gli incontri bilaterali tra i ministri italiani e gli omologhi turchi che si sono conclusi con la sigla di ben nove tra accordi e intese tra i due Paesi nei più diversi campi.

La stampa turca he messo in risalto il livello eccellente delle relazioni bilaterali, una intensità dei rapporti tra i due Paesi soprattutto a livello economico-commerciale più volte ricordata dal Presidente Erdoğan durante tutto il Summit.

I settori di reciproco interesse per rafforzare i legami economici sono quelli energetico, l’industria della difesa, lo spazio, la mobilità sostenibile (con particolare focus sull’Alta Velocità ferroviaria).

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Venerdì 29 Luglio 2022
Venerdì 22 Luglio 2022

Enel X e Santander insieme per la transizione verde dell’Argentina

Con l’obiettivo di aiutare le piccole e medie imprese in Argentina nel cammino verso la transizione ecologica, l’italiana Enel X e Banco Santander Argentina hanno stretto un accordo per finanziare l’acquisto da parte delle PMI argentine di soluzioni energetiche innovative, rinnovabili o ad elevata efficienza.

Da una parte l’azienda italiana proporrà soluzioni energetiche su misura per il mercato argentino, mentre dall’altro Santander metterà a disposizione dei finanziamenti della durata di quattro o cinque anni che permettano alle imprese di investire nelle rinnovabili e in seguito recuperare la spesa attraverso il risparmio in bolletta.

In Argentina tutto il comparto della green economy è ancora in una fase embrionale e di conseguenza queste forme di investimento costituiscono una novità ma soprattutto un’opportunità di crescita sia per le aziende argentine che per gli investitori stranieri.

 

(Contenuto editoriale a cura della Cámara de Comercio Italiana de Rosario)

 

 

Ultima modifica: Venerdì 22 Luglio 2022
Venerdì 22 Luglio 2022

Ferrovie slovacche: in gara mega progetti per mezzo miliardo di euro

Železnice SR, l'operatore di infrastrutture ferroviarie di proprietà dello Stato, ha in programma di lanciare gare d'appalto per la ristrutturazione di tre linee per un importo di 500 milioni di euro

 Queste gare includono le linee Poprad-Vydrník per 13 km di lavori e 264 milioni di euro, Bánovce nad Ondavou-Humenné, 33,5 km e 207 milioni di euro, e Šaštín-Kúty, 7,5 km e 15,6 milioni di euro. Inoltre, Železnice SR intende ammodernare gli scambi di Krompachy per 7,5 milioni di euro.

Fonte: https://bit.ly/3RTWOoY

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Slovacca)

 

Ultima modifica: Venerdì 22 Luglio 2022
Venerdì 22 Luglio 2022

Il conglomerato Grupo América investe nelle startups di Rosario

La holding argentina Grupo América, da sempre attratta dalle sfide e con un occhio per l’innovazione, con investimenti che vanno dalle criptovalute al settore agricolo, ha recentemente preso l’iniziativa di porsi come apripista nello sviluppo dell’imprenditoria innovativa della città di Rosario.

Per arrivare allo scopo, ha creato América Management, una business unit con lo scopo esclusivo di posizionarsi come referente nello sviluppo delle startups locali nel settore della tecnologia, alle quali apportare la propria esperienza, conoscenze professionali e naturalmente un appoggio tecnico e finanziario. Con la collaborazione della Bolsa de Comercio de Rosario, Grupo América punta alla creazione di un ecosistema dove ci siano le condizioni per lo sviluppo di imprese digitali, dalle realtà accademiche dove nascono le idee innovative fino al lancio di progetti su scala mondiale.

Naturalmente, questo non può che costituire un beneficio per le imprese locali e rendere la città di Rosario più attraente per i potenziali investitori stranieri.

 

(Contenuto editoriale a cura della Cámara de Comercio Italiana de Rosario)

Ultima modifica: Venerdì 22 Luglio 2022
Venerdì 22 Luglio 2022

La Thailandia offre agli stranieri benestanti la possibilità di possedere terre a scopo abitativo

Gli stranieri benestanti potranno ottenere e possedere terre a scopo abitativo. Questo quanto affermato dal Portavoce del Governo di Bangkok, Thanakorn Wangboonkongchana. Da settembre sarà permesso, a chi non possiede la cittadinanza thailandese, di possedere fino a 0.16 ettari di proprietà. L’intento è quello di attrarre lavoratori qualificati e pensionati. Inoltre, verranno inclusi benefici fiscali e un visto di durata decennale.

L’economia thailandese è destinata a crescere nel 2022 del 3,5%, raggiungendo il livello pre-pandemia nel 2023.

 
Fonte: https://bit.ly/3PwhGRq

 

(Contenuto editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)

Ultima modifica: Venerdì 22 Luglio 2022
Venerdì 22 Luglio 2022

Mondo Asean – Thailandia: le opportunità per l’energia verde made in Italy

La Thailandia ha fame di energia verde. Bangkok deve rivedere le proprie politiche energetiche per adempiere agli impegni presi durante gli Accordi di Parigi. Inoltre, urge correre ai ripari per alleviare la crisi climatica già in atto e salvaguardare gli ecosistemi Thailandesi. Un passaggio necessario, quello che porterà dalla dipendenza da petrolio, gas e carbone verso le energie rinnovabili. La seconda economia dell’ASEAN punta in primis su eolico e fotovoltaico. L’obbiettivo è chiaro, arrivare al 2030 con un mix energetico che comprenda per il 30% energie rinnovabili e al 2065 alla neutralità carbonica.

Le opportunità non mancano per l’Italia. Come ribadito dall’ Ambasciatore italiano in Thailandia, Lorenzo Galanti, c’è una chiara intenzione tra le parti di mantenere vivo il dialogo e lo scambio di conoscenze nel settore energetico.

Fondamentali saranno gli incontri Italia-ASEAN. Roma si impegna a sviluppare una cooperazione proficua e scambio di know-how in materia energetica. Bisogna ricordare come lo scambio commerciale tra Italia e Thailandia stia crescendo dopo lo scossone della pandemia. Numeri che fanno ben sperare a più ampie collaborazioni.

 
Fonte: https://bit.ly/3IXRhcM

 

(Contenuto editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)

Ultima modifica: Venerdì 22 Luglio 2022